Valmalenco. Si trova la neve circa dai 1800 mt in su'
New Fat biker: vi presento la mia Salsa Beargrease
- Creatore Discussione emmellevu
- Data di inizio
Valmalenco. Si trova la neve circa dai 1800 mt in su'
Bellissime uscite e trasmetti il tuo entusiasmo e divertimento alla grande!
Tanta sana e buonissima invidia here!
o-o
anche tu segui le mode? usala un po' che il prossimo anno le fat saranno già scomparse!
anche tu segui le mode? usala un po' che il prossimo anno le fat saranno già scomparse!
Comunque, anche se la moda scompare ... io l'orsetta me la tengo lo stesso. E in quel caso (se la moda scompare), magari mi compro anche la Dude usata di un modaiolo che la vende dopo 2 mesi dalla consegna a 900 euro.
anche tu segui le mode? usala un po' che il prossimo anno le fat saranno già scomparse!
Non credo visto le richieste che ci sono. Casomai vorrà dire che sarò possessore di una specie in via di estinzione.
Comunque, anche se la moda scompare ... io l'orsetta me la tengo lo stesso. E in quel caso (se la moda scompare), magari mi compro anche la Dude usata di un modaiolo che la vende dopo 2 mesi dalla consegna a 900 euro.
Una idea potrebbe essere quella di fondere la FULL da 160 con la FAT e creare la bici perfetta , una FATFULL . E mi sa che Maurizio ne sa qualcosa ... vero?
infatti già esiste, ed è pure fantastica. Alla perfezione (se mai esisterà) ci stiamo avvicinando
Continuo la descrizione della mia "3-giorni consecutivi" di uscite alpine, con il primo test dell'orsetta sulla neve (pur con gomme poco adatte ... quelle più adatte le sto aspettando).
GIORNO 1
Da Chiesa in Valmalenco a San Giuseppe, poi salita fino al Rifugio dei Barchi e tratto in neve fresca verso il Lago Palù.
La foto 1 documenta le condizioni; mi è risultato davvero difficile salire in neve fresca quando le pendenze aumentavano. Invece in discesa con le gomme al minimo di pressione (0,4 ant - 0,5 post) devo dire che mi sono proprio divertito. Forse ho sgonfiato un pò troppo perchè ho forato l'anteriore; da qui in avanti non scenderò sotto 0,5 (tenendo anche conto del mio "dolce peso").
GIORNO 2
Da Chiesa in Valmalenco all'Alpe Lago. Salita regolare per buona parte in sterrato, dove l'orsetta si comporta egregiamente con le gomme sopra 1 bar; circa 7-8 km ad una pendenza media intorno al 9-10%. La discesa è semplice e non sgonfio nemmeno molto; 0,7 ant 0,8 post è sufficiente. Meno male ... oggi non ho bucato.
Le foto che seguono (n. 2,3) sono quella dell'alpeggio e la vista di Chiesa in Valmalenco dall'alto (punto di veduta circa 1 km prima di arrivare all'Alpe Lago).
GIORNO 3
Da Chiesa in Valmalenco a Caspoggio, poi S.Elisabetta, S.Antonio e prosecuzione fino alla conclusione della strada per Piazzo Cavalli.
La caratteristica della giornata è descritta dalla foto che segue (n.4). Come potete vedere il cartello dice: "attenzione strada ghiacciata".
Salendo con le gomme belle gonfie ho avuto qualche problemino di slittamento nei tratti scivolosi ed a forte pendenza; tanto che salendo pensavo: "mi sa che quando scendo mi devo fare dei pezzi a piedi per evitare di scivolare ed andare a gambe per aria". Arrivo in cima, pranzo al sacco, sole splendido ... e mi dico: "ora sgonfio per bene e provo a scendere, vediamo se tiene". Sgonfio a 0,5 ant 0,6 post e inizio a scendere. Ovviamente faccio un pò di attenzione a dove metto le ruote, in particolare nelle zone d'ombra e dove vedo lucido per terra. Risultato: arrivo in fondo senza nemmeno mettere giù il piede ... piano ... ma in sicurezza: l'orsetta non mi abbandona e tiene che è un piacere: prima di scendere l'ho guardata e le ho detto: "ce la fai a portarmi in fondo a questa strada ghiacciata o mi tocca camminare?" ... mi ha guardato malissimo ed ho capito che se avesse avuto la parola mi avrebbe detto: "ma va là. va là ... io ce la faccio; tu invece pensa per te, và"
Alla fine, aggiungendoci qualche altro giretto minore, in 3 giorni circa 80 km, con totale circa 4000 mt di dislivello ... che per molti di quelli che leggono saranno bazzecole, ma per me non lo sono. Di km di solito ne faccio molti di più, ma qui dovunque vai è salita e sotto il 10% c'è solo la rampa dei box (anzi, mi sa che anche la rampa dei box è sopra il 10%).
Divertito mi sono divertito alla grande ... e per me va bene così.
GIORNO 1
Da Chiesa in Valmalenco a San Giuseppe, poi salita fino al Rifugio dei Barchi e tratto in neve fresca verso il Lago Palù.
La foto 1 documenta le condizioni; mi è risultato davvero difficile salire in neve fresca quando le pendenze aumentavano. Invece in discesa con le gomme al minimo di pressione (0,4 ant - 0,5 post) devo dire che mi sono proprio divertito. Forse ho sgonfiato un pò troppo perchè ho forato l'anteriore; da qui in avanti non scenderò sotto 0,5 (tenendo anche conto del mio "dolce peso").
GIORNO 2
Da Chiesa in Valmalenco all'Alpe Lago. Salita regolare per buona parte in sterrato, dove l'orsetta si comporta egregiamente con le gomme sopra 1 bar; circa 7-8 km ad una pendenza media intorno al 9-10%. La discesa è semplice e non sgonfio nemmeno molto; 0,7 ant 0,8 post è sufficiente. Meno male ... oggi non ho bucato.
Le foto che seguono (n. 2,3) sono quella dell'alpeggio e la vista di Chiesa in Valmalenco dall'alto (punto di veduta circa 1 km prima di arrivare all'Alpe Lago).
GIORNO 3
Da Chiesa in Valmalenco a Caspoggio, poi S.Elisabetta, S.Antonio e prosecuzione fino alla conclusione della strada per Piazzo Cavalli.
La caratteristica della giornata è descritta dalla foto che segue (n.4). Come potete vedere il cartello dice: "attenzione strada ghiacciata".
Salendo con le gomme belle gonfie ho avuto qualche problemino di slittamento nei tratti scivolosi ed a forte pendenza; tanto che salendo pensavo: "mi sa che quando scendo mi devo fare dei pezzi a piedi per evitare di scivolare ed andare a gambe per aria". Arrivo in cima, pranzo al sacco, sole splendido ... e mi dico: "ora sgonfio per bene e provo a scendere, vediamo se tiene". Sgonfio a 0,5 ant 0,6 post e inizio a scendere. Ovviamente faccio un pò di attenzione a dove metto le ruote, in particolare nelle zone d'ombra e dove vedo lucido per terra. Risultato: arrivo in fondo senza nemmeno mettere giù il piede ... piano ... ma in sicurezza: l'orsetta non mi abbandona e tiene che è un piacere: prima di scendere l'ho guardata e le ho detto: "ce la fai a portarmi in fondo a questa strada ghiacciata o mi tocca camminare?" ... mi ha guardato malissimo ed ho capito che se avesse avuto la parola mi avrebbe detto: "ma va là. va là ... io ce la faccio; tu invece pensa per te, và"
Alla fine, aggiungendoci qualche altro giretto minore, in 3 giorni circa 80 km, con totale circa 4000 mt di dislivello ... che per molti di quelli che leggono saranno bazzecole, ma per me non lo sono. Di km di solito ne faccio molti di più, ma qui dovunque vai è salita e sotto il 10% c'è solo la rampa dei box (anzi, mi sa che anche la rampa dei box è sopra il 10%
). Divertito mi sono divertito alla grande ... e per me va bene così.
Allegati
[MENTION=154785]emmellevu[/MENTION] mi interessano molto le tue impressioni dell'uscita su neve
L'altro anno ho fatto solamente due uscite su neve praticamente su neve marcia (era aprile...) le sensazioni che ho avuto e che ho capito è che su neve fresca è difficile pedalare mentre su tratti di neve battuta è una vera LIBIDINE. Infatti ho approfittato della fine stagione per sfruttare i rimasugli di una pista di fondo ed è stato entusiasmante ! Confermo che su ghiaccio non è possibile stare in piedi (ma credo che il ghiaccio metta in crisi qualsiasi mezzo su ruote..) e nelle zone con neve marcia e molle specialmente in salita è complicato trovare il ritmo e avanzare con fluidità
hai avuto altre sensazioni ?
L'altro anno ho fatto solamente due uscite su neve praticamente su neve marcia (era aprile...) le sensazioni che ho avuto e che ho capito è che su neve fresca è difficile pedalare mentre su tratti di neve battuta è una vera LIBIDINE. Infatti ho approfittato della fine stagione per sfruttare i rimasugli di una pista di fondo ed è stato entusiasmante ! Confermo che su ghiaccio non è possibile stare in piedi (ma credo che il ghiaccio metta in crisi qualsiasi mezzo su ruote..) e nelle zone con neve marcia e molle specialmente in salita è complicato trovare il ritmo e avanzare con fluidità
hai avuto altre sensazioni ?
ieri ho fatto una discesa su 30 cm di neve fresca e con alcuni tratti abbastanza ripidi ... finchè si tiene il manubrio diritto tutto bene ma se appena ci si inclina un pò (causa curve del sentiero) anche la gomma FAT (GC da 4.6) tende a scivolare ..... me zò divertito 'n zacco ......
Direi che le mie sensazioni sono simili alle tue:
- preferibile cercare percorsi con pendenze non esagerate, perchè se no in salita la tenuta è comunque precaria; comunque salita molto faticosa e discesa molto divertente e meno pericolosa di quanto pensassi io
- molto meglio le zone con neve battuta rispetto alla neve marcia e/o al ghiaccio
- necessario scendere davvero al minimo della pressione delle gomme (dipende dal peso, ma io, che peso 95 kg, sono arrivato a 0,4 davanti e 0,5 dietro); poi però se si esce dalla neve bisogna rigonfiare; su asfalto con quelle pressioni non è possibile pedalare secondo me
- se si va in neve fresca importante trovare un modo per impedire alla neve di entrare nelle scarpe (ad esempio le ghette); se entra ti si congelano i piedi
- infine io credo che sia importante scegliere le gomme se si va spesso su neve; io avevo gomme inadatte (Larry davanti, Knard dietro); è chiaro che se monti una bella gomma tassellata da 4.0 dietro ed in Bud 4.8 davanti ... credo che le cose cambino abbastanza
dove sei andato a trovare 30 cm di neve?
io sono dovuto salire oltre i 1700 mt di altitudine
rifugio Alpe Piazza sopra Morbegno, vicino al Passo S.Marco ... quota 1830 mt sul livello del mare (ma poi siamo saliti ancora un pò .... misurati 32 cm di neve fresca nel punto + alto in cui siamo arrivati .....
Proseguo con le mie fasi di test della Beargrease. 
Siccome qualche giorno fa si era discusso (qui sul forum) della possibilità di utilizzare la fat senza il gonfia/sgonfia ... in questi ultimi 2 giorni ho fatto il test che segue.
Ho fatto 2 uscite abbastanza lunghe (una ieri ed una oggi) con percorso quasi tutto sterrato ma relativamente semplice, imponendomi di usare la fat sempre alla stessa pressione iniziale.
La pressione che ho utilizzato mi sembra un buon valore di compromesso:
ant 0,7 bar
post 0,8 bar
Impressioni:
- se non ci sono tratti significativi su asfalto e nemmeno difficoltà / percorsi scassati in discesa si può utilizzare un valore di pressione di compromesso, senza fare il gonfia/sgonfia (anche se in questi giorni c'era molto fango, il grip era buono)
- pur nella semplicità dei percorsi, devo dire che avrei preferito qualcosina in più di pressione in pianura e salita ... e qualcosina in meno sui pochi tratti di discesa un poco più impegnativi
- in sintesi, secondo me però vale assolutamente la pena di fare il piccolo sforzo di uscire un pò più gonfi e almeno sgonfiare in cima alla salita; rigonfiare per il rientro può essere un optional se c'è poco asfalto
CONCLUSIONE: secondo me chi prende la fat deve mettere in preventivo il gonfia/sgonfia, perchè è vero che se si fanno percorsi semplici si può anche evitare ... però i benefici nel farlo sono decisamente superiori al disturbo arrecato dall'attività di gonfia/sgonfia
Opinione personale
Siccome qualche giorno fa si era discusso (qui sul forum) della possibilità di utilizzare la fat senza il gonfia/sgonfia ... in questi ultimi 2 giorni ho fatto il test che segue.
Ho fatto 2 uscite abbastanza lunghe
(una ieri ed una oggi) con percorso quasi tutto sterrato ma relativamente semplice, imponendomi di usare la fat sempre alla stessa pressione iniziale.La pressione che ho utilizzato mi sembra un buon valore di compromesso:
ant 0,7 bar
post 0,8 bar
Impressioni:
- se non ci sono tratti significativi su asfalto e nemmeno difficoltà / percorsi scassati in discesa si può utilizzare un valore di pressione di compromesso, senza fare il gonfia/sgonfia (anche se in questi giorni c'era molto fango, il grip era buono)
- pur nella semplicità dei percorsi, devo dire che avrei preferito qualcosina in più di pressione in pianura e salita ... e qualcosina in meno sui pochi tratti di discesa un poco più impegnativi
- in sintesi, secondo me però vale assolutamente la pena di fare il piccolo sforzo di uscire un pò più gonfi e almeno sgonfiare in cima alla salita; rigonfiare per il rientro può essere un optional se c'è poco asfalto
CONCLUSIONE: secondo me chi prende la fat deve mettere in preventivo il gonfia/sgonfia, perchè è vero che se si fanno percorsi semplici si può anche evitare ... però i benefici nel farlo sono decisamente superiori al disturbo arrecato dall'attività di gonfia/sgonfia
Opinione personale
oppure ci si compra la BUcksaw che grazie alla doppia sospensione permette dinon sgonfiare le gomme + di tanto in modo che vadano bene per tutto il giro ..... ghghghghghghghg
Oppure ci si compra la moto di Cairoli, tanto costa uguale, e con quella ci si va in discrsa benissimo anche con le gomme belle dure e si fatica moooolto meno in salita!!! ...
Vedo di più come fat una 29+ che una bucksaw... Se devo cercare il solito andare "meglio" tanto dare ragione ai miscredenti e restare con una bella full di ultima generazione
da quando ho la FAt non riesco più ad usare una normale MTB (tanto è vero che l'ho venduta) ... la ruota grossa (almeno davanti) è diventato un bisogno necessario, con le ruotine (x me) da 2.35 non mi ci trovo, mi sento troppo instabile .... esiste una 29+ full che abbia (o che possa accettare) una gomma davanti da almeno 3.2" e dietro da 2.8- 3"?
se mi dici qual'è e quale marca la produce la posso prendere in considerazione come alternativa altrimenti, ATTUALMENTE, la Bucksaw soddisfa ampiamente quello che mi bisogna (tranne la Bluto che nelle 2 volte che l'ho provata la giudico scadente .. ma mi riservo un test + approfondito) ...
per il resto terrò comunque come bici alternativa la FATBOY in versione rigida per uscite a cui è dedicata .....
p.s. se mi trovi la moto di Cairoli a 3.600 euro te la compro io ....
La bucksaw è una bellissima full ma anche un'orrenda fat... Volevo dire che le fat a me piacciono non per la performance in discesa ma per tanti altri motivi e nessuno di questi si collegano alle sospensioni e tanto meno alle prestazioni discesistiche che rimangono inferiori a delle buone full da enduro