Senza temere di venire accusato di blasfemia non posso non pensare che dentro al fantastico disegno divino della creazione, dentro al mistero della nascita dei cieli e della terra, dentro questo neraviglioso eden che ci è dato in dotazione ci sia un difettuccio.
Trattasi di spine, piccole, cazzute e micidiali che riuniscono così tante caratteristiche distruttive da legittimare il sospetto che dio avesse in mente per gli anni a venire più la specialissima che non la MTB.
Queste spine sono piccole, e vabbé.
Però sono resistenti come il carbonio, ti trafiggono da parte a parte.
Di solito ce n'è una più grande che è l'addetta alla foratura, ma comunque ce ne sono altre di più piccole tutto intorno, tanto per essere sicuri.
Infine, hanno una specie di base come i giocatori del Subbuteo, semisferica, per le leggi matematiche, geometriche e di gravità se ci passi sopra buchi.
Giovedì scorso ne avevo conficcate 5 o 6 in ciascun copertone.
Naturalmente avevo una camera d'aria di scorta e 4 toppe appresso.
Ho risolto il problema con il metodo ripara, gonfia e rigonfia, che consiste nel riparare una delle due ruote, gonfiarla, e gonfiare ogni 600 metri quell'altra che non hai potuto riparare per arrivare a casa a 38 di media ma soprattutto con il braccio destro di Mister Olympia.
Inoltre buco praticamente ogni giorno che esco da un paio di settimane.
Ho cercato su internet a quale splendida famiglia del regno vegetale appartengono queste spine, ma non ho trovato nulla.
Sarei felice di riconoscere la pianta durante un sentiero e farmelo prudentemente a piedi.
Se fossero spine di betulle, sarei contento che in Russia ne sono bruciate 357 milioni, pensate un po'.
Chi ne sa di più, o ha riconosciuto dalla descrizione neutra la simpatica spina?
Dimenticavo, non sono spine dei cardi e soprattutto ora monto i Nobby Nic, non è che è anche colpa loro?
Ciao
Claudio
Trattasi di spine, piccole, cazzute e micidiali che riuniscono così tante caratteristiche distruttive da legittimare il sospetto che dio avesse in mente per gli anni a venire più la specialissima che non la MTB.
Queste spine sono piccole, e vabbé.
Però sono resistenti come il carbonio, ti trafiggono da parte a parte.
Di solito ce n'è una più grande che è l'addetta alla foratura, ma comunque ce ne sono altre di più piccole tutto intorno, tanto per essere sicuri.
Infine, hanno una specie di base come i giocatori del Subbuteo, semisferica, per le leggi matematiche, geometriche e di gravità se ci passi sopra buchi.
Giovedì scorso ne avevo conficcate 5 o 6 in ciascun copertone.
Naturalmente avevo una camera d'aria di scorta e 4 toppe appresso.
Ho risolto il problema con il metodo ripara, gonfia e rigonfia, che consiste nel riparare una delle due ruote, gonfiarla, e gonfiare ogni 600 metri quell'altra che non hai potuto riparare per arrivare a casa a 38 di media ma soprattutto con il braccio destro di Mister Olympia.
Inoltre buco praticamente ogni giorno che esco da un paio di settimane.
Ho cercato su internet a quale splendida famiglia del regno vegetale appartengono queste spine, ma non ho trovato nulla.
Sarei felice di riconoscere la pianta durante un sentiero e farmelo prudentemente a piedi.
Se fossero spine di betulle, sarei contento che in Russia ne sono bruciate 357 milioni, pensate un po'.
Chi ne sa di più, o ha riconosciuto dalla descrizione neutra la simpatica spina?
Dimenticavo, non sono spine dei cardi e soprattutto ora monto i Nobby Nic, non è che è anche colpa loro?
Ciao
Claudio