La discesa è abbastanza ostica, con una bici non italiana e neanche americana non nera e con non meno di 160 mm di escursione ci si scende piuttosto bene (posso confermare) anche se in quel momento era un po' sporca col fondo cosparso di polvere e sassolini sciolti che rendevano un po' incerto l'appoggio anche di gomme da non meno di 2,40", poi come ha fatto notare anche The Dogs se scivola qualche ruota ci sono poche vie di fuga e si rischia di andare con l'anteriore su qualche masso o di finire in mezzo ai rovi. Se rimanesse tale la vedo grigia in gara, un esperto agonista ha dichiarato di aver rischiato un paio di drittoni con la sua rigidissima (di telaio e di ruote) S-Works M5, ma confido nell'ottimo lavoro che Andrea sta portando avanti nonostante le mille difficoltà per rendere la discesa più pulita e più sicura.
Quanto a Gigi, beh, poteva in effetti capitare in qualsiasi frangente e la bici c'entra solo nella misura che è stato il frangente che ci ha portati lì.
Come ha detto Gippy, quando deve capitare capita, anche se dispiace un casino che sia dovuto capitare....
Quanto a Gigi, beh, poteva in effetti capitare in qualsiasi frangente e la bici c'entra solo nella misura che è stato il frangente che ci ha portati lì.
Come ha detto Gippy, quando deve capitare capita, anche se dispiace un casino che sia dovuto capitare....