4 giorni in Tibet - parte prima

stezat

Biker novus
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bologna
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20 Luglio 2013. Ore 4.30. Tre uomini in terra bolognese caricano in macchina i loro destrieri pronti per una nuova avventura. La voglia di pedalare e conquistare nuove vette è tanta in questa calda estate padana. Si parte alla volta della meravigliosa Val Venosta che ospiterà i miei compagni di viaggio per un solo memorabile giorno mentre io avrò la fortuna di rimanere tra le sue imponenti montagne per i 3 giorni successivi.
Alle 8.30 dopo un costosissimo caffè a Prato allo Stelvio si comincia a pedalare lungo le prime rampe del mitico Passo dello Stelvio.
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Il menù di giornata prevede la scalata dello stelvio e il Goldseeweg un sentiero magico che offrirà scorci da brivido sui ghiacciai del gruppo dell'Ortles/Cevedale.

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La salita non ha mai pendenze veramente faticose ma cominciamo da subito a capire che il problema sarà la lunghezza di questa salita e il dislivello (quasi 1900 m per 26 km).

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Per pensare un po' di meno alla lunghezza di questa salita il nostro compagno Riccardo ci sfida a trovare una rima per ogni numero di tornante raggiunto e, tra le risate per le più improbabili e goliardiche rime, cominciamo a veder spuntare le cime innevate che sovrastano il passo.
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Ore 11.30: il Passo allo Stelvio è stato conquistato!
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Data la media di percorrenza siamo un po' stanchi ma non tanto da impedirci di continuare. Ci fermiamo velocemente a pranzare tra gli alberghi e negozi di souvenir un po' per via del vento freddo che non ci invita a rimanere e un po' perchè siamo davvero eccitati all'idea di percorrere questo lunghissimo singletrack a quasi 3000m!!

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Si riparte con uno strappo intensissimo che ci costringe a spingere a mano la bicicletta per un breve tratto.

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Arrivati nel punto più alto i nostri occhi rimangono estasiati dall'immensità e dalla bellezza potente delle montagne e degli spazi che ci circondano..
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Il respiro è affannato, i 3000m di altitudine si sentono tutti..attraversiamo anche qualche interessante tratto di nevaio..

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Proseguiamo lungo il Goldseeweg con la spensieratezza dei bambini che giocano insieme...tratti scorrevoli che si alternano a tratti tecnici, in salita, in discesa, saltini, insomma una goduria!

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Siamo tuttavia costretti a fermarci un paio di volte preoccupati per la ruota posteriore di Dario i cui raggi si stavano rompendo uno dopo l'altro (scopriremo poi che la ruota era fallata..). Ripartiamo ora in forte e divertente discesa dove assistiamo a una rocambolesca caduta di Dario e, lasciandoci alle spalle il fondo sassoso, proseguiamo lungo il bel sentiero che conduce al rifugio Forcola.

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Facciamo una piccola sosta al rifugio prima di scendere in valle. Dopo esserci rifocillati iniziamo una breve discesa alla fine della quale il sentiero torna a salire con strappi anche molto cattivi ma sempre con magnifici scorci sui boschi e prati della Val Venosta.




Ora la stanchezza si fa sentire parecchio dopo 2200m di dislivello in salita e questa luga discesa ma, nonostante questo, siamo davvero felici di questa giornata e un po' dispiace scendere in valle.
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Continua la discesa e siamo costretti a fermarci dieci minuti per una foratura di Riccardo.
Entusiasmanti anche gli ultimi tratti scorrevoli di questo percorso che ci sta riscaldando il cuore con i suoi colori, con la grandiosità di questi ambienti Imalayani, con i suoni degli alberi, dei campanacci delle vacche e delle nostre bike che si lasciano ora andare lungo i prati umidi che portano in valle.
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Raggiungiamo nuovamente le auto stanchi ma davvero felici per aver condiviso una giornata spettacolare di Mountain bike nel Parco dello Stelvio.
Un grosso grazie ai miei compagni di viaggio Riccardo Rosa e Dario Valgimigli!!
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo