Caccia tutto l'anno? No grazie!

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I bracconieri sono anche quelli che sparano ai gatti randagi o alle volpi xchè nella loro testa malata pensano che sono i responsabili della poca fauna presente nell'appennino. Certo è che se ognuno rispettasse la propria "riserva" di animali, cioè di solito 1 capo a uscita, ce ne sarebbero molti + x tutti e per + tempo. Provate fra un paio di settimane a chiedere a cacciatori non di cinghiali come vanno, vi diranno che è già finita tutta la selvaggina.
Di solito se si esce in 4 anche se un componente prende 2 o 3 capi li si distribuisce segnandoli nel tesserino di ognuno, in modo da non farsi scoprire dalle guardie x aver ucciso troppo. Così facendo ogni singola persona uccide molto + del dovuto, cioè diventa bracconiere, efacendo finire prima la selvaggina.
Sono tutte tecniche reali di cui ho molte volte trovato da ridire con cacciatori, ma si sa hanno le orecchie tappate su questi argomenti
 

erminiottone

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forse non si era capita l'ironia del mio scritto precedente... cmq ho meno problemi con chi spara spezzata che con la palla, sai com'è, preferisco tirar fuori pallini per un pò che trovarmi un buco unico di 15 mm...
per le carabine, e il raffronto con i 12 a canna liscia da caccia, non sarei così tranquillo: il 12 muore tra gli 800 e i 1000 m, basta qualche frasca e si smorza, inoltre il rimbalzo avviene solo in condizioni particolari (non avendo la palla una rotazione impressa), per di più spesso in frammenti a scarsa energia cinetica; la pallottola viaggia molto di più (le armi utilizzate nella battuta al cinghiale hanno gittata di oltre 2000 m) e la pallottola ha una rotazione che le permette di oltrepassare più ostacoli senza perdere troppa energia cinetica, motivo per cui spesso rimbalza anche a distanza, quindi essere dall'altra parte della valle non mette sempre al sicuro...
si potrebbero fare anche altre considerazioni, sia sul rilascio dell'autorizzazione al porto di fucile che su come gli enti delegati gestiscano l'attività venatoria, con scarsa attenzione all'incolumità di coloro che per diletto o per forza si trovano ad avere a che fare con i cacciatori in esercizio, ma ci porterebbe decisamente OT, per cui ribadisco quanto ho già scritto: l'attività venatoria è legale, hanno lo stesso diritto nostro di utilizzare il territorio, quindi mi muovo con cortesia, e solo quando sono sicuro che stanno violando un mio diritto (vedi impedirmi il passaggio su pubblica strada) mi faccio valere, anche perchè loro, nelle varie declinazioni (esclusa la caccia di selezione) al massimo arrivano al 31 gennaio, io vado in mtb tutto l'anno!
 

rob.cri

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..beh credo che sia il periodo più bello per vivere il bosco,il periodo più "magico": l'autunno :(
quoto appieno questo è il miglior periodo per andare per boschi, vederselo rovinato da qualcuno che pensa di avere più diritto di te solo perchè paga mentre te biker o trekker no(ma loro non calcolano che noi non deprediamo niente dal bosco)
 
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erminiottone

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vero che l'autunno è un periodo molto bello, ma se proprio non volete incrociare nessun cacciatore, tenete presente che martedi e venerdi sono giornate di silenzio venatorio, scomode per chi lavora, ma assolutamente senza cacciatori (ne addestramento cani).
 

sembola

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@samuelgol: tutto si può fare, ma tiri da quelle distanze sono l'eccezione, non la regola, per due ordini di motivi.

Il primo è che non è necessario, visto che con una oculata scelta dell'appostamento gli animali sono a distanze molto più ridotte, è chiaro che se scegli una radura larga 500 metri sei costretto a tirare da quella distanza. E se ti metti al coperto, non fai rumori e sei sottovento gli ungulati non ti percepiscono, senza contare che dove ce ne sono davvero la competizione alimentare gli fa perdere molta della loro cautela, e te li ritrovi a pascolare sotto alle case o intorno alle strade.

L'altro motivo è che a quella distanza il rischio di fallire il colpo aumenta drammaticamente, non tanto perchè si manca l'abbattimento quanto per il rischio di far morire l'animale dopo una lunga agonia.


Non so com'è da voi, ma qui in Toscana la situazione degli ungulati è seria. Per i cinghiali c'è una grossa responsabilità dei cacciatori, che neglia anni '70 hanno importato capi dal centro Europa che hanno ibridato i capi "nostrali" con conseguenze che sono sotto gli ochci di tutti. Per i caprioli ed i daini ormai in alcune zone è un problema di sicurezza per la circolazione stradale, un amico biker si è rotto una spalla (è gli è andata bene) per essere stato buttato a terra da un capriolo mentre era in scooter su una strada di periferia... e non mancano purtroppo incidenti mortali.
 

samuelgol

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@samuelgol: tutto si può fare, ma tiri da quelle distanze sono l'eccezione, non la regola, per due ordini di motivi.

Il primo è che non è necessario, visto che con una oculata scelta dell'appostamento gli animali sono a distanze molto più ridotte, è chiaro che se scegli una radura larga 500 metri sei costretto a tirare da quella distanza. E se ti metti al coperto, non fai rumori e sei sottovento gli ungulati non ti percepiscono, senza contare che dove ce ne sono davvero la competizione alimentare gli fa perdere molta della loro cautela, e te li ritrovi a pascolare sotto alle case o intorno alle strade.

L'altro motivo è che a quella distanza il rischio di fallire il colpo aumenta drammaticamente, non tanto perchè si manca l'abbattimento quanto per il rischio di far morire l'animale dopo una lunga agonia.


Non so com'è da voi, ma qui in Toscana la situazione degli ungulati è seria. Per i cinghiali c'è una grossa responsabilità dei cacciatori, che neglia anni '70 hanno importato capi dal centro Europa che hanno ibridato i capi "nostrali" con conseguenze che sono sotto gli ochci di tutti. Per i caprioli ed i daini ormai in alcune zone è un problema di sicurezza per la circolazione stradale, un amico biker si è rotto una spalla (è gli è andata bene) per essere stato buttato a terra da un capriolo mentre era in scooter su una strada di periferia... e non mancano purtroppo incidenti mortali.

Diciamo che i tiri così distanti non sono la regola ma nemmeno una grande eccezione, almeno da quanto mi descrivono amici cacciatori (che potrebbero anche essere un pò :sborone:). Insomma, se possono si avvicinano, ma non è raro tirargli da 450/500 mt. Altro discorso è quante volte riescono a prenderli in maniera che restino lì senza andare a morire chissà dove. Le Dolomiti sono molto più selvagge, meno densamente popolate e con habitat più estesi, quindi problemi di competizione alimentare non ne hanno minimamente, specie se pensi che sono erbivori. Il problema si presenta un pò con la neve che a volte li spinge in basso e li affama, ma quando c'è la neve, i cacciatori hanno mote più limitazioni se non erro, perchè la neve li avvantaggia molto sia perchè ovatta i rumori, sia per la facilità di seguire le tracce e sia perchè affama e indebolisce le prede. Essendo molto poco abituati all'uomo, ne riconoscono subito l'odore anche da molta distanza e così i rumori e mettersi sottovento non sempre ci si riesce, se il vento tira dall'altra. La popolazione è comunque numerosa specie per la mancanza di predatori naturali e i danni da attraversamento strade, sono spesso per andare a raggiungere così d'acqua dove abbeverarsi.
 

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Diciamo che i tiri così distanti non sono la regola ma nemmeno una grande eccezione, almeno da quanto mi descrivono amici cacciatori (che potrebbero anche essere un pò :sboroni:)
Il cacciatore compete con il pescatore ed il ciclista quanto a :sborone: ;-)

La popolazione comunque numerosa specie per la mancanza di predatori naturali e i danni da attraversamento strade, sono spesso per andare a raggiungere così d'acqua dove abbeverarsi.
Ti dico solo che due anni fa a Santa Cristina ho visto un cervo pascolare al limite del bosco a non più di 200 metri dalle case e dalla strada del Ciaslat, e questo mentre gli operai della forestale lavoravano con la motosega sotto alla strada... Non credevo ai miei occhi, tanto che arrivato alle case ho chiesto ad una signora "locale" se potesse essere stato un cervo o mi fossi sbagliato. La risposta fu che di notte arrivano perfino a brucargli le fioriere...
 

samuelgol

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Il cacciatore compete con il pescatore ed il ciclista quanto a :sboroni: ;-)


Ti dico solo che due anni fa a Santa Cristina ho visto un cervo pascolare al limite del bosco a non più di 200 metri dalle case e dalla strada del Ciaslat, e questo mentre gli operai della forestale lavoravano con la motosega sotto alla strada... Non credevo ai miei occhi, tanto che arrivato alle case ho chiesto ad una signora "locale" se potesse essere stato un cervo o mi fossi sbagliato. La risposta fu che di notte arrivano perfino a brucargli le fioriere...

Ma sai, è una cosa che mi son domandato a volte anche io. Sei nel bosco col fucile e quelli non c'è verso di avvicinarli, poi magari al mattino o al calar della sera ti escono fuori nelle radure al limitar del bosco.
Lo raccontavo una volta nel 3d su chi ha incorntrato animali in mtb.
Ero bello cicciotto anni fa. Eran le 6/7 di sera in estate. Facevo una carrareccia larga ed ero trasfigurato dalla fatica. Esco in una radura e trovo un capriolo che mi guarda imperturbabile a non più di 30/40 mt. Ok mi ha visto in faccia e ha capito che se solo provavo a scendere dalla bici un infarto mi avrebbe schiantato lì, ma ero vrramente vicino. Io non sono mai andato a caccia, ma a pesca subacquea si. Sembrerebbe che gli animali intuiscano le nostre intenzioni e se siamo armati o meno. Tante volte solo con maschera e pinne certi pesci mi si avvicinavano tantissimo, altre volte che avevo il fucile non c'era verso. Addirittura si avvicinavano quando lo avevo scarico, ma appena mettevo l'asta dentro e questa, una volta agganciata e pronta a di nuovo a sparare faceva clic, quel semplice clic li faceva repentinamente allontanare...che rabbia a volte :rosik: :rosik:
 

kikhit

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Ma sai, è una cosa che mi son domandato a volte anche io. Sei nel bosco col fucile e quelli non c'è verso di avvicinarli, poi magari al mattino o al calar della sera ti escono fuori nelle radure al limitar del bosco.
Lo raccontavo una volta nel 3d su chi ha incorntrato animali in mtb.
Ero bello cicciotto anni fa. Eran le 6/7 di sera in estate. Facevo una carrareccia larga ed ero trasfigurato dalla fatica. Esco in una radura e trovo un capriolo che mi guarda imperturbabile a non più di 30/40 mt. Ok mi ha visto in faccia e ha capito che se solo provavo a scendere dalla bici un infarto mi avrebbe schiantato lì, ma ero vrramente vicino. Io non sono mai andato a caccia, ma a pesca subacquea si. Sembrerebbe che gli animali intuiscano le nostre intenzioni e se siamo armati o meno. Tante volte solo con maschera e pinne certi pesci mi si avvicinavano tantissimo, altre volte che avevo il fucile non c'era verso. Addirittura si avvicinavano quando lo avevo scarico, ma appena mettevo l'asta dentro e questa, una volta agganciata e pronta a di nuovo a sparare faceva clic, quel semplice clic li faceva repentinamente allontanare...che rabbia a volte :rosik: :rosik:

beh non è che gli animali siano proprio tonti del tutto... ;-) penso che come i cani, così anche altre specie siano in grado di percepire l'adrenalina o ormoni vari prodotti dalla tensione durante una battuta di caccia.

A me più volte a piedi, in bici o in sci ad esempio è capitato di vedere anche a pochissime decine di metri caprioli, cervi, stambecchi che non avevano la benché minima intenzione di muoversi o scappare, ma guardavano incuriositi...e tirargli con il fucile non sarebbe stato così tanto complicato.

Non a caso comunque sabato, in piola dopo un bel giro in mtb in val Maira, in un'oretta ho visto pesare (c'era una stazione di pesa e segna catture lì attaccata) sì e no 7-8 caprioli...uno per jeep che arrivava...quindi troppo complicato non deve essere, ma soprattutto ce ne sono tantissimi di ungulati in certe aree alpine.
 

SHARDBIKER

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....... Sembrerebbe che gli animali intuiscano le nostre intenzioni e se siamo armati o meno. Tante volte solo con maschera e pinne certi pesci mi si avvicinavano tantissimo, altre volte che avevo il fucile non c'era verso. Addirittura si avvicinavano quando lo avevo scarico, ma appena mettevo l'asta dentro e questa, una volta agganciata e pronta a di nuovo a sparare faceva clic, quel semplice clic li faceva repentinamente allontanare...che rabbia a volte :rosik: :rosik:

Gli animali (o i pesci in questo caso) secondo me capiscono molto da quello che hanno visto accadere ai loro simili.. L'esempio della pesca subacquea come in questo caso, lo conferma.. Hai mai notato il comportamento dei dentici per esempio? Se si va in acqua con fucili di diversa gittata, sembra che ne siano consapevoli e rimangono ad una debita distanza, in proporzione all'arma che usa il pescatore...
 

kikhit

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questo we apre la caccia al cinghiale, tempi duri per noi biker, spero per tutti voi abbiate percorsi alternativi:smile:


ma scusa, non esiste dalle vostre parti una associazione decente ed un minimo rappresentativa di bikers che riesca a trovare una quadra con associazioni venatorie in modo da capire di volta in volta dove avvengonop le battute e magari trovare dei percorsi che possono essere percorsi senza trovarsi strade sbarrate o nel mezzo della battuta? In Liguria le varie ass che accompagnano con forguni una specie di 'accordo' l'hanno trovato, mettendo da parte l'ideologia e valutando le cose in maniera pragmatica, che è l'unica che permette di conciliare le due attività che, finché sono entrambe consentite dalla legge italiana, hanno pari diritto (legale, quello morale può essere un'altra cosa) di pratica.
 

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ma scusa, non esiste dalle vostre parti una associazione decente ed un minimo rappresentativa di bikers che riesca a trovare una quadra con associazioni venatorie in modo da capire di volta in volta dove avvengonop le battute e magari trovare dei percorsi che possono essere percorsi senza trovarsi strade sbarrate o nel mezzo della battuta? In Liguria le varie ass che accompagnano con forguni una specie di 'accordo' l'hanno trovato, mettendo da parte l'ideologia e valutando le cose in maniera pragmatica, che è l'unica che permette di conciliare le due attività che, finché sono entrambe consentite dalla legge italiana, hanno pari diritto (legale, quello morale può essere un'altra cosa) di pratica.

Se conoscessi la realtà toscana capiresti che una "quadra" è impossibile.

In primo luogo in Toscana non esiste un'attività turistica legata alla mtb come in Liguria (l'unico luogo dove c'è qualcosa di paragonabile è Massa Marittima) e quindi non esiste alcun interesse materiale da far valere in sede istituzionale. Soluzioni come quella dei "giorni alterni" è improponbile, anche per l'effettiva gravità del problema oltre che il differente peso politico delle forze in campo.

Detto questo, nessuna squadra di cinghialai (che ha un territorio di riferimento ben definito) dichiarerà mai preventivamente dove andrà a cacciare, per il semplice motivo che le squadre delle zone confinanti potrebbero mettere in atto azioni di disturbo per "dirottare" gli animali verso le proprie zone. Capita di continuo e non è nemmeno il peggio che succede.

Infine mi permetto di far notare che fuori dalla viabilità pubblica o di uso pubblico le due attività NON hanno pari diritto legale.
 

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Se conoscessi la realtà toscana capiresti che una "quadra" è impossibile.

In primo luogo in Toscana non esiste un'attività turistica legata alla mtb come in Liguria (l'unico luogo dove c'è qualcosa di paragonabile è Massa Marittima) e quindi non esiste alcun interesse materiale da far valere in sede istituzionale. Soluzioni come quella dei "giorni alterni" è improponbile, anche per l'effettiva gravità del problema oltre che il differente peso politico delle forze in campo.

Detto questo, nessuna squadra di cinghialai (che ha un territorio di riferimento ben definito) dichiarerà mai preventivamente dove andrà a cacciare, per il semplice motivo che le squadre delle zone confinanti potrebbero mettere in atto azioni di disturbo per "dirottare" gli animali verso le proprie zone. Capita di continuo e non è nemmeno il peggio che succede.

Infine mi permetto di far notare che fuori dalla viabilità pubblica o di uso pubblico le due attività NON hanno pari diritto legale.

sulla percorribilità...sai bene che dove non c'è divieto si può andare...almeno qui in Pimeonte è così, i sentieri sono aperti alle bici, se insistono su proprietà privata ed il proprietario non ne vuole il transito deve vietarlo esplicitamente..quindi de facto la mtb su sentieri ha pari diritto della caccia, anche se quest'ultima ha privilegi che tutti conosciamo (accesso ai fondi, ecc.).

Ma ti chiedo, è stato fatto il tentativo, da parte di bikers associati, di trovare almeno un dialogo con le associazioni venatorie, oppure neppure è stato tentato? In genere tra biker e cacciatori, nelle zone rurali, ci si conosce di persona, il che può facilitare le cose, ed avitare di tirare in mezzo le istituzioni alle quali dei biker frega nulla, salvo trovare un sindaco o consigliere provinciale biker sfegatato che si prenda a cuore la questione....
oppure...si invita a caccia un noto sindaco veneto che piano piano fa fuori tutti gli altri cacciatori :smile:
 

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sulla percorribilità...sai bene che dove non c'è divieto si può andare...almeno qui in Pimeonte è così, i sentieri sono aperti alle bici, se insistono su proprietà privata ed il proprietario non ne vuole il transito deve vietarlo esplicitamente..quindi de facto la mtb su sentieri ha pari diritto della caccia, anche se quest'ultima ha privilegi che tutti conosciamo (accesso ai fondi, ecc.).
Permettimi di dire che è un'interpretazione molto di parte e che dubito che reggerebbe in caso di contrasto per motivi venatori davanti alla Polizia Provinciale. Ma l'argomento è tutt'altro.

Ma ti chiedo, è stato fatto il tentativo, da parte di bikers associati, di trovare almeno un dialogo con le associazioni venatorie, oppure neppure è stato tentato?
E' possibile che su base locale qualcuno lo abbia fatto, ma non che io sappia. Ti ripeto che stiamo parlando di una situazione in cui non c'è alcun interesse commerciale da poter far valere, si tratta di un confronto assolutamente impari da tutti i punti di vista. Tieni anche conto che la stragrande maggioranza dei biker in Toscana usa la mtb come "bitumiera da sterro", per citare la felicissima definizione di Renzo, e che quindi non ha alcun interesse a questa problematica, come non ce l'ha la FCI per la chiusura dei sentieri trentini.
 

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Permettimi di dire che è un'interpretazione molto di parte e che dubito che reggerebbe in caso di contrasto per motivi venatori davanti alla Polizia Provinciale. Ma l'argomento è tutt'altro.


E' possibile che su base locale qualcuno lo abbia fatto, ma non che io sappia. Ti ripeto che stiamo parlando di una situazione in cui non c'è alcun interesse commerciale da poter far valere, si tratta di un confronto assolutamente impari da tutti i punti di vista. Tieni anche conto che la stragrande maggioranza dei biker in Toscana usa la mtb come "bitumiera da sterro", per citare la felicissima definizione di Renzo, e che quindi non ha alcun interesse a questa problematica, come non ce l'ha la FCI per la chiusura dei sentieri trentini.

mah sai...se sono su un sentiero che per me è 'libero', non essendoci divieti regionali o ordinanze che ne vietino il transito, così come non ci sono recinzioni o cartelli del proprietario, se mi impallinano lì beh, come dimostrare che io non ci sarei dovuto passare? e magari quel sentiero all'imbocco ha pure una bella palina con indicazioni escursionistiche...

ma tornando al discorso...che in caso di confronto questo sia impari non c'è dubbio, ma pensare di sostenere confronti solo quando si è di forza pari o superiore è un po' vigliacco e ci avrebbe lasciati ancora a procurarci il cibo con punte di selce e raccogliendo bacche... ;-)
la nostra storia è piena di dialoghi tra forze impari che però qualcosa di buono l'hanno prodotto, per fortuna.

se non si tentano le varie strade possibili, secondo me le rimostranze smettono di essere tali e restano solo lagne fini a se stesse, pur consapevole della frustrazione di chi in mtb ci vorrebbe andare ma per motivi oggettivi non può farlo.
 

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mah sai...se sono su un sentiero che per me è 'libero', non essendoci divieti regionali o ordinanze che ne vietino il transito, così come non ci sono recinzioni o cartelli del proprietario, se mi impallinano lì beh, come dimostrare che io non ci sarei dovuto passare? e magari quel sentiero all'imbocco ha pure una bella palina con indicazioni escursionistiche...
Non parliamo di "impallinare" che in quel caso il cacciatore è nel torto in ogni caso.
Ovviamente se non c'è nessuna indicazione siamo "autorizzati" a procedere, ma una volta che dovessimo incontrare qualcuno che ci informa della natura privata del terreno non possiamo più invocare la mancanza di "segnalazione".


ma tornando al discorso...che in caso di confronto questo sia impari non c'è dubbio, ma pensare di sostenere confronti solo quando si è di forza pari o superiore è un po' vigliacco e ci avrebbe lasciati ancora a procurarci il cibo con punte di selce e raccogliendo bacche... ;-)
la nostra storia è piena di dialoghi tra forze impari che però qualcosa di buono l'hanno prodotto, per fortuna.
se non si tentano le varie strade possibili, secondo me le rimostranze smettono di essere tali e restano solo lagne fini a se stesse, pur consapevole della frustrazione di chi in mtb ci vorrebbe andare ma per motivi oggettivi non può farlo.
Non è una questione di non volerci provare, è che è impossibile nei fatti.

Non esiste un'associazione di biker, a parte le varie FCI/UISP che pensano a tutt'altro, e dubito fortemente che possa esistere: ma quand'anche esistesse sarebbe (per far riferimento alla mia zona) un'associazione che avrebbe, ad andare bene, gli stessi soci di una sola delle squadre di caccia a fronte di un territorio dove ce ne sono una ventina, e quindi un potere contrattuale inesistente sia nei confronti delle singole squadre che, a maggior ragione, della Provincia.

Altra cosa se al tavolo della trattativa si presentassero degli imprenditori che dalla mtb ricavassero un reddito (guide, risalite, pernottamenti). Ma come ti ho detto, salvo qualcosa nella zona di Massa Marittima non c'è nulla di tutto questo.

La mia opinione è che, salvo cataclismi dagli effetti imprevedibili, con la caccia al cinghiale dovremo convivere a lungo.
 

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Non parliamo di "impallinare" che in quel caso il cacciatore è nel torto in ogni caso.
Ovviamente se non c'è nessuna indicazione siamo "autorizzati" a procedere, ma una volta che dovessimo incontrare qualcuno che ci informa della natura privata del terreno non possiamo più invocare la mancanza di "segnalazione".



Non è una questione di non volerci provare, è che è impossibile nei fatti.

Non esiste un'associazione di biker, a parte le varie FCI/UISP che pensano a tutt'altro, e dubito fortemente che possa esistere: ma quand'anche esistesse sarebbe (per far riferimento alla mia zona) un'associazione che avrebbe, ad andare bene, gli stessi soci di una sola delle squadre di caccia a fronte di un territorio dove ce ne sono una ventina, e quindi un potere contrattuale inesistente sia nei confronti delle singole squadre che, a maggior ragione, della Provincia.

Altra cosa se al tavolo della trattativa si presentassero degli imprenditori che dalla mtb ricavassero un reddito (guide, risalite, pernottamenti). Ma come ti ho detto, salvo qualcosa nella zona di Massa Marittima non c'è nulla di tutto questo.

La mia opinione è che, salvo cataclismi dagli effetti imprevedibili, con la caccia al cinghiale dovremo convivere a lungo.


sì, la situazione comprendo che non sia facile...però se io non potessi andare in mtb per questi motivi qualcosa cercherei di farlo... ;-)
 
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