Sabato 29/10/2016 - Prova su strada - 94 km - 1130 m di dislivello
L'idea di base era vedere come si comportava in un giro di puro asfalto, ovviamente non l'uso per cui l'ho presa, dato che la mia
Trek Domane è perfetta per questo uso.
Tuttavia verificare gli assetti, la rapportatura del cambio, la comodità/scomodità su percorrenze di qualche ora era di interesse primario per capire con cosa avevo a che fare.
Certamente la compagnia che mi sono scelto per l'uscita (il mio solito gruppo, con l'aggiunta di alcuni "giovincelli" un po' troppo arrembanti) non era l'ideale, dato che i ritmi tenuti non erano proprio quelli di un randonneur...
Partiti subito a palla di fuoco, dopo 3-4 km ho capito che tenere i 40-45 km/h era uno sforzo sovrumano, ed ho deciso di staccarmi (peraltro insieme ad altri) per evitare di bruciarmi subito.
Al primo incrocio dopo una decina di km ci siamo ricompattati ed abbiamo affrontato una salita di 7-8 km piuttosto varia. In questo frangente, anche se un po' provato dalla tirata in pianura, non sono andato male, restando in gruppo (nelle retrovie) e faticando un po' ma senza staccarmi.
Nel 20 km successivi, un po' vallonati, ho sofferto un po', decisamente duro tenere il passo di bici ben più agili ed adatte a quel percorso.
Abbiamo affrontato quindi una discesa di una decina di km non molto pendente dove per sviluppare velocità si doveva pedalare parecchio. Qui sono stato seminato senza pietà, il 46-11 non mi consentiva minimamente di tenere il passo con gli altri, non sono proprio in grado di frullare in discesa, ho tirato i remi in barca e mi sono fatto aspettare al bar.
Ho offerto la colazione a tutti, sia per "bagnare" la nuova bici, sia per avermi aspettato, e dopo 55km abbiamo cominciato il rientro, con una nuova salita, piuttosto varia, fino al 70° km. Mi sono difeso, ma la stanchezza per tenere ritmi troppo elevati, mi cominciava a pesare. Al 70° km quindi abbiamo affrontato un breve strappo al 15-18% dove per la prima volta ho messo il 36-32 e nonostante le gambe un po' stanche sono venuto su bene. Quindi nuova discesa (e di nuovo ho perso quasi tutti) ed alla fine mi sono ritrovato, per una incomprensione, solo con 4 amici. Siamo rientrati a 30-35 km/h in piano e a questa andatura la bici era molto più adeguata, rispetto alla sparata del mattino.
Alcune considerazioni:
1) il manubrio era scomodo per le mie necessità: i comandi troppo inclinati in avanti.
2) il cambio è penalizzante, non è una rapportatura da strada e si sente
3) la sella è troppo larga (14 cm) devo comprarmi una sella come quella che ho sulla bici da corsa (13,1 cm).
A parte questo sono rimasto molto contento. La bici è fantastica sull'asfalto sconnesso, mentre gli altri vibravano come un frullatore io viaggiavo in poltrona, e su quei pochi pezzi di "sterrato" (la banchina a bordo strada che ho percorso in alcuni tratti) la bici filava come un siluro.
Ovviamente rispetto alla bici da strada non c'è match, ma non l'ho comprata per questo, non mi serviva un doppione. Ma il telaio è comodo, le vibrazioni non esistono (avevo in fondo solo dei 28 come copertoni), e su un misto veloce, senza velleità racing, si è dimostrata sincera e per nulla nervosa (come temevo da un telaio CX).
Tornato a casa ho apportato alcune immediate modifiche:
a) ruotato il manubrio un po' verso l'alto.
b) alzato il manubrio stesso di un cm, inserendo lo spessore sotto di esso
c) cambiati i copertoni stradali da 28 con i tassellati da 33.
Con questa configurazione avevo intenzione domenica di fare un giro per sterrati, ma il terribile terremoto del centro italia mi ha fatto cambiare programma e sono restato a casa con mia moglie e mia figlia.
Ma il test prosegue, appena avrò tempo vedremo come se la cava con il terreno per cui l'ho presa.
A presto