Dal pittoresco borgo di Castiglione della Pescaia, spostandosi di poco è possibile inerpicarsi alle sue spalle, sulle colline circostanti per godere di bellissimi sentieri, panorami mozzafiato, natura e inaspettate testimonianze storiche.
La settimana scorsa ho percorso in lungo e in largo queste zone.
Inizio il tragitto dirigendomi verso l'eremo di S. Guglielmo, patrono del paese. La segnaletica non è impeccabile e forse l'amministrazione potrebbe far qualcosa in più per facilitare la vita agli amanti della MTB.
Comunque, seguendo l'antico acquedotto, dopo un paio di chilometri dal paese ci si immette in una piacevole strada di bosco con ciottoli rotondi, segno che la zona è stata in passato il letto di un fiume; forse al tempo del lago Prile, il fiume Bruna scorreva qui.
Gli imponenti resti dell'acquedotto che dalla zona di Malavalle portava l'acqua fino in paese.
Guadato un piccolo torrente (in secca d'estate) si incontra, dopo poche centinaia di metri, il Mulino di Malavalle.
Da qui partono due sentieri: uno a destra, porta, dopo una lunga e impegnativa mulattiera, verso Poggio Ballone e da li a Tirli.
Il tristemente famoso radar di Poggio Ballone.
Da quassù il panorama può spaziare sulla costa e sull'intero arcipelago Toscano:
La foce dell'Ombrone e alle sue spalle i monti del parco dell'Uccellina
Il promontorio dell'Argentario e sulla destra, se aguzzate la vista, la piccola isola di Giannutri.
Il Giglio. Se ci fate caso, di fronte all'isola si può intravedere una sottile striscia di terra con un puntino bianco: è il faro della Formica di Grosseto esattamente a sud di Castiglione.
L'inconfondibile sagoma a tre punte della lontana Montecristo.
L'Elba e sullo sfondo, nuvole sulla Corsica, visibile solo con cielo particolarmente tèrso.
Il Castello delle Rocchette.
La settimana scorsa ho percorso in lungo e in largo queste zone.
Inizio il tragitto dirigendomi verso l'eremo di S. Guglielmo, patrono del paese. La segnaletica non è impeccabile e forse l'amministrazione potrebbe far qualcosa in più per facilitare la vita agli amanti della MTB.
Comunque, seguendo l'antico acquedotto, dopo un paio di chilometri dal paese ci si immette in una piacevole strada di bosco con ciottoli rotondi, segno che la zona è stata in passato il letto di un fiume; forse al tempo del lago Prile, il fiume Bruna scorreva qui.
Gli imponenti resti dell'acquedotto che dalla zona di Malavalle portava l'acqua fino in paese.
Guadato un piccolo torrente (in secca d'estate) si incontra, dopo poche centinaia di metri, il Mulino di Malavalle.
Da qui partono due sentieri: uno a destra, porta, dopo una lunga e impegnativa mulattiera, verso Poggio Ballone e da li a Tirli.
Il tristemente famoso radar di Poggio Ballone.
Da quassù il panorama può spaziare sulla costa e sull'intero arcipelago Toscano:
La foce dell'Ombrone e alle sue spalle i monti del parco dell'Uccellina
Il promontorio dell'Argentario e sulla destra, se aguzzate la vista, la piccola isola di Giannutri.
Il Giglio. Se ci fate caso, di fronte all'isola si può intravedere una sottile striscia di terra con un puntino bianco: è il faro della Formica di Grosseto esattamente a sud di Castiglione.
L'inconfondibile sagoma a tre punte della lontana Montecristo.
L'Elba e sullo sfondo, nuvole sulla Corsica, visibile solo con cielo particolarmente tèrso.
Il Castello delle Rocchette.