Non per spegnere gli entusiasmi ma per "toccare" un sentiero o un bosco serve l'autorizzazione pubblica, credo della Forestale.
Se togliete le cartacce no problem ma se tagliate russe, spostate sassi ecc. rischiate anche di prendere la multa...
L'iniziativa è sicuramente lodevole ma non è così semplice, purtroppo!
Ciao Lacek! con ritardo mostruoso - apro oggi il forum dopo molto tempo - mi permetto di intervenire con alcune considerazioni, che spero possano chiarire lo stato delle cose.
"Toccare un sentiero" con pala e piccone, eliminando arbusti o tagliando alberi è prima di tutto un problema di fare qualcosa in casa d'altri. La stragrande percentuale dei terreni e dei boschi nelle nostre zone collinari è proprietà privata. Si pone cioè anzitutto il problema di "domandare il permesso al/ai legittimo/i proprietario/i". Il fatto che i terreni collinari e montani non siano più "presidiati" dal lavoro contadino come una volta, non deve far pensare che siano "terra di nessuno". A nessuno piacerebbe trovare estranei che dispongono a piacimento di una nostra proprietà. I sentieri, le stradine, i tracks sui quali ci piace tanto scorrazzare, sono spesso considerati "cosa pubblica", ma solo in modestissima percentuale lo sono. Vengono comunemente considerati aperti al pubblico passaggio, ma la realtà si avvicina più spesso alla tolleranza del proprietario che concede tacitamente il passaggio. Credo che chiunque voglia impedire il transito lungo un sentiero dentro la sua proprietà lo possa fare, a meno che questo non sia stato dichiarato aperto al pubblico passaggio dai Comuni, Enti Parco, CAI ecc. oppure esista una vera e propria "Servitù di passaggio" a beneficio di terzi. Ma qui bisognerebbe approfondire cosa stabilisce il Codice Civile e aggiornarsi con le ultime sentenze in merito. Pane per Avvocati!!
Poi c'è da considerare alcune specifiche normative:
1 - tenendo sempre presente il concetto sopra accennato (dal quale non si può prescindere), il fatto di spostare sassi, fare piccole movimentazioni di terreno con
attrezzi manuali per sistemare, modificare o aprire nuovi "tracciati", sono attività che devono essere preventivamente autorizzate solamente se i terreni dove si opera sono sottoposti al "Vincolo idrogeologico", la cui perimetrazione si può facilmente reperire presso i Comuni. In linea di massima, sono sottoposti a questo Vincolo tutti i terreni con giacitura pendente. L'Ente competente in primis ad autorizzare questi lavori qui nel Veneto è la Regione, e in particolare il "Servizio Forestale Regionale" competente per territorio (NON il Corpo Forestale dello Stato - cioè i forestali in divisa con la pistola e le auto verdi -, che è un organo di Polizia Giudiziaria con funzioni di controllo del territorio). E' comunque buona norma sentire al riguardo anche gli Uffici Tecnici dei Comuni, solamente però per capire se questo genere di interventi necessiti anche di un'autorizzazione di tipo "edilizio-urbanistico", a prescindere dalla presenza o meno del Vincolo idrogeologico. Fare senza prima essere autorizzati, è passibile di "sanzione amministrativa" da parte degli Enti di controllo in materia (cioè principalmente il personale forestale della Regione e il CFS).
2 - se i lavori di cui stiamo parlando comportano anche il taglio, potatura o estirpazione di vegetazione arborea e/o arbustiva, vale sempre il concetto che bisogna prima chiedere al proprietario. Se poi ci troviamo
all'interno di una zona boscata, il taglio di alberi e/o l'eliminazione di arbusti VIVI deve essere autorizzato dal Servizio Forestale Regionale competente per territorio. Fanno eccezione solamente le piante secche o morte in piedi, quelle schiantate a terra con le radici divelte e gli arbusti infestanti (es. le "russe" o rovi), per i quali si può non chiedere preventiva autorizzazione. Fare senza essere autorizzati=come sopra.
Queste in sintesi le informazioni che mi sento di dare, tra ciò che stabiliscono le norme vigenti e quel che suggerisce il buonsenso e le regole di convivenza civile.
RR.