divieto alle mtb sulle SP di Monesi - Triora

Patrunne

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Stumpy!!!!!!
Visto che il mitico ingegnere, i cartelli li ha fatti mettere, per tutelarsi da altre cause civili, fatte da qualche belinone, una pezza all'italiana, era mettere un divieto di transito, per capirci bianco con il bordo rosso, e sotto scriverci la frase: "non sanzionato".
Ovvero, divieto di transito se passate, nessuno vi dice niente, lui si para il sedere e noi andiamo senza problemi di fantasie da parte della polizia provinciale (ma quand'è che aboliscono le province?).

Mitica la polizia provinciale:arrabbiat:.......la prima volta che l' ho vista pensavo ad uno scherzo.....:smile:
Comunque una notizia buona si sente ogni tanto.:celopiùg:
 

resina65

Biker grossissimus
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imperia
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ieri ho fatto un giro nel bosco delle navette e ho notato un'altra simpatica iniziativa da parte dell' "Azienda faunistica venatoria delle navette"; non so quale titolo abbia, però all'inizio di tutti i sentieri di discesa che venivano percorsi ANCHE con l'ausilio delle navette (case nivorina, poggio lagone, ecc..) sono stati apposti dei grandi cartelli con indicazioni di DIVIETO alle bici e vengono citate leggi regionali e sanzioni. Suppongo che siano sorte controversie tra l'ente parco o l'azienda faunistica o chissachi con coloro che effettuavano gli shuttle da Upega e pertanto i sentieri sono stati vietati. :medita::medita:
Non posso che essere triste e contrariato; spero che il divieto non sia stato apposto anche per la percorrenza della via di cresta (cannoniera), comunque resta il fatto che ora non posso più farmi "legalmente" uno dei giri che percorrevo tutte le estati fin da quando avevo la rigida.
:cry::cry:


ps. non so nemmeno chi abbia titolo per infliggere le sanzioni previste: la guardia forestale ?? la polizia provinciale ?? i proprietari ??
tengo a precisare che il cartello non è il classico divieto stradale, ma un cartello fatto appositamente, ben chiaro e gigante
 

kikhit

Biker incredibilis
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ieri ho fatto un giro nel bosco delle navette e ho notato un'altra simpatica iniziativa da parte dell' "Azienda faunistica venatoria delle navette"; non so quale titolo abbia, però all'inizio di tutti i sentieri di discesa che venivano percorsi ANCHE con l'ausilio delle navette (case nivorina, poggio lagone, ecc..) sono stati apposti dei grandi cartelli con indicazioni di DIVIETO alle bici e vengono citate leggi regionali e sanzioni. Suppongo che siano sorte controversie tra l'ente parco o l'azienda faunistica o chissachi con coloro che effettuavano gli shuttle da Upega e pertanto i sentieri sono stati vietati. :medita::medita:
Non posso che essere triste e contrariato; spero che il divieto non sia stato apposto anche per la percorrenza della via di cresta (cannoniera), comunque resta il fatto che ora non posso più farmi "legalmente" uno dei giri che percorrevo tutte le estati fin da quando avevo la rigida.
:cry::cry:


ps. non so nemmeno chi abbia titolo per infliggere le sanzioni previste: la guardia forestale ?? la polizia provinciale ?? i proprietari ??
tengo a precisare che il cartello non è il classico divieto stradale, ma un cartello fatto appositamente, ben chiaro e gigante

ma è area parco? chi ha la titolarità dei sentieri? ovvero sono su sentieri privati, demaniali, ecc.?

per le sanzioni, tutto sta nella legge di riferimento, è in essa e nei regolamenti attuativi eventuali che debbono essere specificati gli organi preposti ai controlli ed al sanzionamento.
 

resina65

Biker grossissimus
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ma è area parco? chi ha la titolarità dei sentieri? ovvero sono su sentieri privati, demaniali, ecc.?

per le sanzioni, tutto sta nella legge di riferimento, è in essa e nei regolamenti attuativi eventuali che debbono essere specificati gli organi preposti ai controlli ed al sanzionamento.

la titolarità: quello è il problema.
A guardare il cartello sembra dell'azienda faunistica venatoria delle navette; ma cos'è ?? che tipo di ente è ?

volevo fare una foto al cartello, ma ero senza macchina fotografica e il cellulare non è proprio dell'ultima generazione :hahaha:
ricordo solo che si faceva riferimento a qualche legge regionale: ero un po' arrabbiato e non avevo voglia di rovinarmi il giro a ricordarmi gli estremi, ma quanto prima provvedo
 

kikhit

Biker incredibilis
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la titolarità: quello è il problema.
A guardare il cartello sembra dell'azienda faunistica venatoria delle navette; ma cos'è ?? che tipo di ente è ?

volevo fare una foto al cartello, ma ero senza macchina fotografica e il cellulare non è proprio dell'ultima generazione :hahaha:
ricordo solo che si faceva riferimento a qualche legge regionale: ero un po' arrabbiato e non avevo voglia di rovinarmi il giro a ricordarmi gli estremi, ma quanto prima provvedo

le aziende faunistico-venatorie sono regolamentate da leggi regionale. Dovrebbe esserci una legge sulla caccia che regolamenta le AFV.
Sul fatto che possano vietare il transito alle bici o ad altri utenti però non so....mi suona strano, però bisognerebbe conoscere la zona e la normativa locale...sto bosco delle navette non ho neppure idea di dove si trovi ;-)
 

resina65

Biker grossissimus
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...sto bosco delle navette non ho neppure idea di dove si trovi ;-)

grave.
E' il bosco di larici che trovi nel tratto compreso tra Monesi e il Rif. don Barbera nella strada Monesi-Limone; in pratica tutto il versante italiano che va dalla cresta Saccarello-Ventosa-Missun-Bertrand alle borgate di Monesi-Piaggia-Valcona-Upega


http://www.mongioie-leader.it/turismo/visitare/natura/bosco_delle_navette.shtml

http://www.regione.piemonte.it/caccia_pesca/caccia/cuneo/afv_cu10.htm
credo che il direttore concessionario sia questa persona:
http://www.senato.it/leg/09/BGT/Schede/Attsen/00001430.htm
 

kikhit

Biker incredibilis
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pviglietti

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ma è area parco? chi ha la titolarità dei sentieri? ovvero sono su sentieri privati, demaniali, ecc.?

per le sanzioni, tutto sta nella legge di riferimento, è in essa e nei regolamenti attuativi eventuali che debbono essere specificati gli organi preposti ai controlli ed al sanzionamento.

ci sono due aziende faunistiche nella zona, quella di Carli (olio Carli di Imperia) e quella dell'onorevole (o ex?) Manfredi.
Probabilmente i predetti sono proprietari di tali aree, per chiarirsi le idee, bisognerebbe parlare con la forestale.
Che sappia io, l'effetto ottenuto fin'ora, è stato di fare chiudere "la porta del sole"di Upega, che tanto aveva fatto per fare conoscere la zona.
 

resina65

Biker grossissimus
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ci sono due aziende faunistiche nella zona, quella di Carli (olio Carli di Imperia) e quella dell'onorevole (o ex?) Manfredi.
Probabilmente i predetti sono proprietari di tali aree, per chiarirsi le idee, bisognerebbe parlare con la forestale.
Che sappia io, l'effetto ottenuto fin'ora, è stato di fare chiudere "la porta del sole"di Upega, che tanto aveva fatto per fare conoscere la zona.

ciao Paolo
scusa ma io purtroppo la vedo giusto al contrario; la Porta del Sole anni fa era chiusa, poi ha riaperto, ha fatto qualcosa per far conoscere la zona ma quel qualcosa non è andato nel verso giusto (passerelle, sponde, salti in pieno bosco, aumento dei transiti, ecc..) e quindi adesso oltre a chiudere la Porta del Sole cercano di chiudere anche i sentieri
 
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ciao Paolo
scusa ma io purtroppo la vedo giusto al contrario; la Porta del Sole anni fa era chiusa, poi ha riaperto, ha fatto qualcosa per far conoscere la zona ma quel qualcosa non è andato nel verso giusto (passerelle, sponde, salti in pieno bosco, aumento dei transiti, ecc..) e quindi adesso oltre a chiudere la Porta del Sole cercano di chiudere anche i sentieri

...scusami se mi intrometto, ma ti sembra giusto che venga chiusa dopo aver introdotto, come dici tu "passerelle, sponde, salti in pieno bosco, aumento dei transiti, ecc.."?

Si parla di biciclette, anche dovessero aumentare i transiti che problemi ci sarebbero??? Alle Manie che problemi ci sono?

Eppure il passaggio lì è peggio di un'autostrada in orario di punta eppure si parla di bikers e non di auto che inquinano, per di più i locali di zona (Finalese) lavorano... Perchè non vedere questa "invasione" come una risorsa da sfruttare col giusto atteggiamento piuttosto che mistificare e condannare?

Un pò di apertura mentale, le regole verranno col tempo... Quando qualcuno esagera ci sono bikers che glielo foanno notare e ciò avviene. Inserire bidoni per la raccolta dell'immondizia da svuotare quotidianamente altra cosa da tenere presente.

Segnalare con cartelli le curve o discese pericolose o impegnative... Ma non vietare. Un biker saprà fin dove spingersi e una caduta è pur sempre arte che entra! :prost:
 

maxgastone

Biker spectacularis
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...scusami se mi intrometto, ma ti sembra giusto che venga chiusa dopo aver introdotto, come dici tu "passerelle, sponde, salti in pieno bosco, aumento dei transiti, ecc.."?
Il problema nasce quando il proprietario di dove vengono costruite le strutture, le scopre, si informa e gli viene detto che se qualcuno si fa male ne risponde lui... tu cosa faresti se la proprietà fosse la tua?

Si parla di biciclette, anche dovessero aumentare i transiti che problemi ci sarebbero??? Alle Manie che problemi ci sono?
Alle Manie ci sono eccome i problemi vedasi la "delibera" camuffata per il periodo di caccia ;-)
 
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resina65

Biker grossissimus
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...scusami se mi intrometto..

e ci mancherebbe altro..... siamo su un forum



ora invece ti chiedo se sai di cosa stiamo parlando....
Non si tratta della strada Monesi-Limone che meriterebbe un'ampia discussione a parte, ma dei sentieri che attraversano il bosco delle navette; alcuni di tali sentieri non esistevano più e sono stati tracciati appositamente per le mtb, mentre qualcuno era usato dai pedoni;
immagino che siccome esisteva il servizio navetta per questi sentieri il transito di mtb sia aumentato notevolmente con tutte le conseguenze che ciò comporta (lamentele dei trekkers su quelli che già esistevano, lamentele di coloro che apprezzano il bosco in quanto area verde tutelata, lamentele dei pastori, ecc.); se a ciò aggiungi che in pieno bosco sono apparse strutture, passerelle, ecc. e magari ti poni dall'altro punto di vista capisci che tutto ciò non è stato visto di buon grado.
Sicuramente capiresti meglio se avessi frequentato il sentiero che dall'area pic-nic del colle salse sale alla colla rossa una decina di anni fa; aggiungi ancora che i "padroni" dell'area non sono proprio persone qualsiasi e ottieni il risultato odierno: divieto legale o no di uscire dalla strada sterrata.

Perchè non vedere questa "invasione" come una risorsa da sfruttare col giusto atteggiamento piuttosto che mistificare e condannare?

"risorsa da sfruttare": mi va bene se lo sfruttamento di qualcuno non pregiudica lo sfruttamento di qualcun altro.... e sfruttamento è una parola che non piace proprio; preferirei di gran lunga "uso consapevole"

Un pò di apertura mentale, le regole verranno col tempo

in certi casi le regole è meglio farle prima per evitare il peggio e forse questo è l'esempio; e voglio sperare che il divieto non sia nato come ritorsione perché si sono infrante delle regole già esistenti, magari non scritte ma semplici accordi verbali tra le parti interessate

:medita:
 

pviglietti

Biker serius
11/6/08
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comunque sia, un'attività in meno in montagna, credo a basso impatto ambientale e con un periodo, piuttosto ridotto nell'arco dell'anno, in una zona che pur bellissima, sta morendo, con buona pace di chi ha messo i divieti, tutelando i propri interessi.
 

Manitu

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tra via Cafaro e il Din
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Che sappia io, l'effetto ottenuto fin'ora, è stato di fare chiudere "la porta del sole"di Upega, che tanto aveva fatto per fare conoscere la zona.

mi sfugge la chiusura della porta del sole... Il rifugio è aperto e funzionante da cosa so, e come ho già detto i fondi almeno per una riserva di caccia non sono di proprietà della azienda... alcuni sentieri e passerelle sono costruite su fondi non delle aziende in questione....
 

bikerciuc

Biker infernalis
mi sfugge la chiusura della porta del sole... Il rifugio è aperto e funzionante da cosa so, e come ho già detto i fondi almeno per una riserva di caccia non sono di proprietà della azienda... alcuni sentieri e passerelle sono costruite su fondi non delle aziende in questione....

be' ma credo che anche quando siano fondi di proprietà demaniale siano dati in concessione dietro corresponsione di un onere concessorio un po' come gli stabilimenti balneari... prova tu ad andare a costruire una passerella per droppare dal molo di Alassio...

scherzi a parte, il titolare della concessione, credo (non sono un avvocato ed occorrerebbe andare a verificare), abbia le stesse responsabilità (in quanto conduttore del fondo) di un proprietario. Poi aggiungiamo che la gestione di un'azienda faunistico-venatoria implica la necessità di produrre un utile attraverso l'esercizio della caccia a pagamento: di sicuro un transito di biker -quand'anche limitato e responsabile- è una frequentazione aggiuntiva che in qualche modo disturba la fauna selvatica...in natura libera possiamo pensare che gli animali trovino un riparo e una sicurezza in zone più inaccessibili, ma se io quegli animali li devo 'vendere' al cacciatore bianco sarà pur necessario che "buana" li veda... e credo che, aspetti legali a parte, questa sia già condizione necessaria e sufficiente a creare una forte resistenza ideologica verso il transito (o l'aumento dei transiti) di bikers attraverso i territori della riserva.
 

Manitu

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be' ma credo che anche quando siano fondi di proprietà demaniale siano dati in concessione dietro corresponsione di un onere concessorio un po' come gli stabilimenti balneari... prova tu ad andare a costruire una passerella per droppare dal molo di Alassio...

hai ragione ma normalmente quando si sistemano sentieri si chiede prima l'autorizzazione a passare...

scherzi a parte, il titolare della concessione, credo (non sono un avvocato ed occorrerebbe andare a verificare), abbia le stesse responsabilità (in quanto conduttore del fondo) di un proprietario. Poi aggiungiamo che la gestione di un'azienda faunistico-venatoria implica la necessità di produrre un utile attraverso l'esercizio della caccia a pagamento: di sicuro un transito di biker -quand'anche limitato e responsabile- è una frequentazione aggiuntiva che in qualche modo disturba la fauna selvatica...in natura libera possiamo pensare che gli animali trovino un riparo e una sicurezza in zone più inaccessibili, ma se io quegli animali li devo 'vendere' al cacciatore bianco sarà pur necessario che "buana" li veda... e credo che, aspetti legali a parte, questa sia già condizione necessaria e sufficiente a creare una forte resistenza ideologica verso il transito (o l'aumento dei transiti) di bikers attraverso i territori della riserva.

non conosco i termini del contratto tra il proprietario del fondo e l'affittuario, ma da come mi è stata esposta la situazione, il proprietario non era al corrente di cosa succedeva all'interno della sua proprietà, si parla di un affitto di diversi decenni, sul ricavare utile direi che non è il caso dell'azienda faunistica venatoria in questione, essendo che è quasi più a scopo ludico del proprietario, il problema è un altro i cartelli esistono e rimarranno perchè i nomi degli attori in questione son troppo influenti.. sui cartelli sono indicati articoli riguardanti la proprietà privata, ma non essendo recintato nulla non si è passibili di multe (da chi poi)
 
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bikerciuc

Biker infernalis
hai ragione ma normalmente quando si sistemano sentieri si chiede prima l'autorizzazione a passare...
non conosco i termini del contratto tra il proprietario del fondo e l'affittuario, ma da come mi è stata esposta la situazione, il proprietario non era al corrente di cosa succedeva all'interno della sua proprietà, si parla di un affitto di diversi decenni, sul ricavare utile direi che non è il caso dell'azienda faunistica venatoria in questione, essendo che è quasi più a scopo ludico del proprietario, il problema è un altro i cartelli esistono e rimarranno perchè i nomi degli attori in questione son troppo influenti.. sui cartelli sono indicati articoli riguardanti la proprietà privata, ma non essendo recintato nulla non si è passibili di multe (da chi poi)

ok...ma se il conduttore del fondo non sapeva cosa stava accadendo, ciò implica - per semplice logica - che magari i permessi per fare sponde e altro non fossero stati richiesti, o non alla persona giusta...
Sul reddito be' magari i signori in questione hanno mascherato sotto il profilo di un'attività commerciale la volontà di affittare una foresta per divertirsi... ma tieni presente che - dati i nomi e la storia che hanno alle spalle - non me li vedo propriamente "ginnici" ad inseguire il selvatico su e giù per forre selvagge e reconditi recessi... credo, ma è una mia opinione, che prediligano una caccia tipo quella che praticava il Re in zona Granparadiso, ovvero una specie di strada acciottolata utile al passaggio di valletti, battitori ed altro nella migliore tradizione venatoria nobiliare...ne consegue che è l'animale che deve essere disposto a farsi vedere e ammazzare e non il cacciatore che deve andare a scovarlo nei profondo della selva...
(se ci leggete della polemica è perchè siete maliziosi neh...:smile:)
 
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