Breve trasferta in terra trentina per ripercorrere, con gli accesi colori autunnali, una delle + belle escursioni che si possono compiere in bike in Val Rendena nel gruppo delle Dolomiti di Brenta.
Non siamo particolarmente in forma e per questo giro cerchiamo di limitare al massimo il dislivello partendo da Sant'Antonio di Mavignola, assolata località tra Pinzolo e Madonna di Campiglio.
Raggiungiamo prima Madonna e poi Campo Carlo Magno, da dove inizia la sterrata che con dure rampe ci porterà al Passo del Grostè passando per i Rifugi Graffer e Stoppani.
Il meteo è perfetto, non c'è una nuvola e noi siamo in abbigliamento estivo al 29 ottobre.
Ila con la Presanella sullo sfondo
dopo il Rifugio Graffer la pendenza aumenta ed occorre, almeno per noi, spingere le bici per diversi tratti sino al Passo del Grostè dove siamo catapultati in un ambiente alpino che solo qui abbiamo trovato.
Ci addentriamo nel Gruppo del Brenta su sentieri che la maggior parte delle persone considera inciclabili e riservati esclusivamente all'escursionismo a piedi
bisogna comunque prestare attenzione ed avere un briciolo di sopportazione quando si spinge o si spalla
ma lo scenario che si presenta ai nostri occhi è fantastico
E raggiungiamo la nostra meta, un' intersezione di sentieri a 2550 mt di quota chiamata Grostèdi
Da qui rientriamo sempre su fondo roccioso e lunare
Qualche breve tratto è con bici in spalla, ma vi assicuro che si fa volentieri
Non bisogna inoltre distrarsi troppo con i panorami; mettere le ruote nelle fenditure della roccia non è salutare!
Ed eccoci ancora al Rifugio Graffer
ora inizia un bellissimo sentiero che, passando sotto le pareti strapiombanti della Corna Rossa, scende in Vallesinella.
Prestare sempre la massima attenzione agli escursionisti a piedi, il cartello all'imbocco del sentiero è molto chiaro!!
Noi non abbiamo mai trovato i Forestali o i Guardiaparco ma va detto che lo abbiamo sempre percorso fuori stagione.
Di sicuro non fatelo in Luglio/Agosto.
La parete della Corna Rossa davanti a Ila
Siamo stanchi. L'impegno per dei vecchietti come noi è elevato ma, complice la bellezza dei posti, passa tutto in secondo piano.
Il colore acceso dei larici nel loro vestito autunnale è fantastico
Sempre su sentiero perdiamo quota in boschi misto conifere e faggi.
In Vallesinella riponiamo le nostre macchine fotografiche negli zaini e ci godiamo la bella discesa che scende al Vivaio Brenta;
un ultimo sforzo e siamo di ritorno a Sant'Antonio di Mavignola.
Alla fine saranno 33 km per un dislivello prossimo ai 1600 mt pedalati in un ambiente che almeno una volta all'anno dobbiamo rivedere!!!
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