Domanda tecnica sulla potenza degli impianti frenanti

Massimo_M

Biker poeticus
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oissel@, ti sconsiglio impianti misti.
se hai gia' una pompa X e la pinza Y, allora puo' valere la pena, ma non comprare pezzi spaiati, che spendi di piu', piuttosto compra un impianto di gamma medio-alta.
tubazioni: avevo comprato le tubazione aereonautiche e le ho montate su un hayes comp, che e' molto simile all'hfx, e non ho trovato un granche' diversita'.
probabilmente le tubazioni di serie sono gia' buone.
discorso serbatoio separato: e' vero che e' meglio un serbatoio separato, ma su moltissimi impianti di alta gamma, e che funzionano da dio, il serbatoio e' integrato alla pompa.
il serbatoio serve tra l'altro a compensare l'espansione dell'olio che si scalda (temperatura piu' alta=piu' volume). e' vero che piu' volume=piu' possibilita' di espansione, ma bisogna anche considerare che se un tot di olio si e' espanso di parecchio, vuol dire che l'olio ha raggiunto una temperatura da mettere ko l'impianto, che a quel punto non conta piu' che abbia o meno il serbatoio separato, tanto l'olio e' surriscaldato.
meglio a quel punto avere altri accorgimenti, come il disco piu' grande.

se posso darti un consiglio, non fissarti troppo su questioni tecniche, ma compra cio' che ti consiglia il forum. esempio: devi comprare una guarnitura? non fissarti sul fatto che sia cava, che sia nel tal materiale, ecc, ma chiedi consiglio sulla marca e il modello.
idem per i freni. troverai freni che in teoria sono inferiori ad altri, ma in pratica vanno meglio.
 

oissel@

Biker urlandum
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Se però fossero solo questi i fattori in gioco sarebbe troppo facile, a questo punto saltano fuori tutte le varie condizioni di contorno a fare la differenza, come ad esempio la rigidezza della leva, il meccanismo di trasmissione fra leva e pistoncino della pompa (che può anche avere un rapporto di leva variabile in base al movimento della leva stessa), la bontà dei condotti idraulici che dovrebbero essere il più possibile indeformabili (se sono troppo "gommosi" tendono ad espandersi sotto la forte pressione del fluido e parte della forza impressa alla leva se ne va per deformare i condotti e non per frenare, da qui l'uso anche di condotti in treccia di tipo aeronautico), la costruzione della pinza che dovrebbe essere anch'essa il più possibile rigida per far lavorare al meglio le pastiglie ed altri fattori che a elencarli tutti ci vuole una giornata, non ultimi la quantità di fluido dentro i pistoni e la capacità della pinza di raffreddarlo al meglio....
a quanto pare la parte che determina per un 70% la bontà (intesa come modulabilità etc.) del freno quindi è il blocco della leva con relativo pompante allora se io metto la leva di un impianto che mi si dice essere molto modulabile e preciso, sulle pinze dei miei nine ottengo una via di mezzo che non è 100% quello buon ma non è nemmeno 100% quello meno buono, quindi se il mio obiettivo era quello di (sempre per esempio) dare più modulabilità agli Hayes 9 montandoci la pinza che ne so'....degli stroker vattelapesca ottengo il mio risultato no?
se hai gia' una pompa X e la pinza Y, allora puo' valere la pena, ma non comprare pezzi spaiati, che spendi di piu', piuttosto compra un impianto di gamma medio-alta.
tubazioni: avevo comprato le tubazione aereonautiche e le ho montate su un hayes comp, che e' molto simile all'hfx, e non ho trovato un granche' diversita'.
probabilmente le tubazioni di serie sono gia' buone.
discorso serbatoio separato: e' vero che e' meglio un serbatoio separato, ma su moltissimi impianti di alta gamma, e che funzionano da dio, il serbatoio e' integrato alla pompa
ormai credo proprio di si, non converrebbe, il blocco leva degli stroker ad esempio costa 75€ e tutto il freno 87, quindi si commenta da solo...
ma un giorno lo sfizio me lo devo levare.....
 

supermario73

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Ciao a tutti, è un po' che mi sto interessando ai freni idraulici e vorrei capire nello specifico cosa cambia tra impianti dello stesso costruttore che però sono indicati per le diverse discipline.
Mi spiego meglio, Hayes ad esempio con i suoi HFX 9 ha diversi modelli che consiglia a seconda dell'uso (HD, Mag, Carbon, etc.), mi domando cosa cambia internamente affinchè siano + idonei per una specialità puittosto che per un'altra.
Le pinze a me sembrano sempre le stesse (alla fine sono pistoncini che vengono spinti da olio messo in pressione, non credo ci sia una gran meccanica dentro) quello che mi sembra faccia la differenza alla fine è il master cilinder nella leva del freno (e qualcos'altro sempre lì) che magari è in grado di applicare una pressione in modi differenti, e magari è sempre quello che rende uno + modulabile e l'altro meno...
Insomma mi spiegate come funziona la cosa?
la quantita di olio ke manda la leva puo cambiare in base alla dimensioni o progetto del pompante.piu olio manda alla pinza piu la freneta è potente,ma meno modulabile.poi anke le pastiglie fanno la sua parte..ciao
 

oissel@

Biker urlandum
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la quantita di olio ke manda la leva puo cambiare in base alla dimensioni o progetto del pompante.piu olio manda alla pinza piu la freneta è potente,ma meno modulabile.poi anke le pastiglie fanno la sua parte..ciao
per le pastiglie è ok, infatti sto facendo varie prove, ho reperito diversi tipi di pastiglie, alcune + costose e altre meno, poi le EBC hanno 3 tipi di mescole e anche quelle le sto provando (anche se la cosa richiede tempo ovviamente), per la leva ho capito ormai le differenze che possono essercie e anche per quello prima o poi acquisterò un paio di leve migliori per vedere se effettivamente ci sarà una differenza dovuta a quello o meno.
 

ADexu

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la quantita di olio ke manda la leva puo cambiare in base alla dimensioni o progetto del pompante.piu olio manda alla pinza piu la freneta è potente,ma meno modulabile.poi anke le pastiglie fanno la sua parte..ciao

NO!
La potenza frenante dipende dal rapporto dimensionale espresso in volume fra pompante e cilindri sulla pinza.
Se rileggi quello che ho scritto si deduce che, a parità di diametro del disco e in termini relativi:
- pompante piccolo + pistoni grossi = frenata potente e poco modulabile, corsa della leva più lunga
- pompante grosso + pistoni piccoli = frenata debole ma molto modulabile, corsa della leva più corta
- pompante grosso + pistoni grossi = frenata equilibrata, impianto pesante ma con ottima sopportazione di temperature elevate
- pompante piccolo + pistoni piccoli = frenata equilibrata, impianto leggero ma con scarsa sopportazione di temperature elevate, ovvero roba da XC race tanto in circuito si frena abbastanza poco....
- Caso limite: pompante grosso e pistoni più grossi o in numero maggiore (4, 6 o anche 8) = frenata molto potente ma ancora relativamente equilibrata per via della maggiore superficie di attrito delle pastiglie, impianto pesante ma con ottima sopportazione di temperature elevate.... roba da FR duro e puro e DH!
Quello che conta per la potenza non è la quantità d'olio che il pompante riesce a spingere ma la pressione che riesce a generare nell'impianto

Se poi sto sbagliando correggetemi....
 

ADexu

Biker Prenuragicus
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a quanto pare la parte che determina per un 70% la bontà (intesa come modulabilità etc.) del freno quindi è il blocco della leva con relativo pompante

NO,
le caratteristiche di un impianto sono date dal fatto che "quel" blocco leva-pompante lavora con "quella" pinza, è il rapporto fra i due a fare un impianto brusco, modulabile, potente o debole.
Se unisci ad esempio il pompante di un impianto modulabile con la pinza di un impianto equilibrato potresti ottenere un impianto che non frena così come un freno esageratamente brusco.
Se poi vuoi fare esperimenti fai pure, ricordati solo di non mescolare componenti progettati per lavorare con olio minerale (come Shimano e Magura, ad esempio) con altri fatti per lavorare con fluido DOT (Hayes, Avid e altri ancora....)

allora se io metto la leva di un impianto che mi si dice essere molto modulabile e preciso, sulle pinze dei miei nine ottengo una via di mezzo
Dipende sempre e comunque dal rapporto dimensionale fra pompante e pistoni, non c'è altro da capire!
Occhio poi che la pinza dei Nine ha dei pistoni piuttosto grandi rispetto alla media (se non ricordo male 24 mm contro i 20/22 della maggior parte delle pinze a due pistoni contrapposti), se la accoppi* ad una leva di un "impianto modulabile" ma con pompante più piccolo rispetto alla leva dei Nine ottieni un freno ancora più brusco del già brusco Hayes.... altro che via di mezzo!!!

* "accoppi" nel senso di accoppiare, non di ammazzare.... :smile:
 

brunopiru

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NO!
La potenza frenante dipende dal rapporto dimensionale espresso in volume fra pompante e cilindri sulla pinza.
Se rileggi quello che ho scritto si deduce che, a parità di diametro del disco e in termini relativi:
- pompante piccolo + pistoni grossi = frenata potente e poco modulabile, corsa della leva più lunga
- pompante grosso + pistoni piccoli = frenata debole ma molto modulabile, corsa della leva più corta
- pompante grosso + pistoni grossi = frenata equilibrata, impianto pesante ma con ottima sopportazione di temperature elevate
- pompante piccolo + pistoni piccoli = frenata equilibrata, impianto leggero ma con scarsa sopportazione di temperature elevate, ovvero roba da XC race tanto in circuito si frena abbastanza poco....
- Caso limite: pompante grosso e pistoni più grossi o in numero maggiore (4, 6 o anche 8) = frenata molto potente ma ancora relativamente equilibrata per via della maggiore superficie di attrito delle pastiglie, impianto pesante ma con ottima sopportazione di temperature elevate.... roba da FR duro e puro e DH!
Quello che conta per la potenza non è la quantità d'olio che il pompante riesce a spingere ma la pressione che riesce a generare nell'impianto

Se poi sto sbagliando correggetemi....
scusa,premetto che sono un po ignorante in materia,ma se la leva ha piu corsa nn dovrebbe essere piu modulabile rispetto ad una con meno corsa?sempre a parità di potenza.per quanto riguarda il resto concordo in pieno
 

ADexu

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scusa,premetto che sono un po ignorante in materia,ma se la leva ha piu corsa nn dovrebbe essere piu modulabile rispetto ad una con meno corsa?sempre a parità di potenza.per quanto riguarda il resto concordo in pieno

Si, scusa, intendevo più corsa a vuoto!
In teoria su un impianto ideale (zero attriti e flessioni elastiche) quando le pastiglie si appoggiano al disco la corsa della leva dovrebbe arrestarsi e da lì in poi contare solo la forza che eserciti sulla leva per avere più o meno potenza frenante, anche se poi fra elasticità della leva, dei condotti, un minimo anche della pinza e della mescola delle pastiglie un po' di corsa residua durante la frenata rimane....
Poi come dici tu una corsa maggiore della leva durante la frenata aiuta la modulabilità, questo in genere si ottiene con una pinza dai pistoni relativamente ridotti nelle dimensioni (pur mantenendo una potenza frenante sufficiente) e utilizzando un pompante leggermente più piccolo rispetto a quello idealmente "equilibrato" proprio per avere un po' più di corsa alla leva.
Tieni conto che negli impianti a due pistoni contrapposti le variazioni di diametro dei pistoni possono essere mediamente nell'ordine dei 3/4 mm mentre nel pompante il range credo sia entro 1,5 mm.
Come vedi le variabili possono essere tante, per fortuna non tocca a noi proggettarci gli impianti per la nostra bike.....
 

supermario73

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NO!
La potenza frenante dipende dal rapporto dimensionale espresso in volume fra pompante e cilindri sulla pinza.
Se rileggi quello che ho scritto si deduce che, a parità di diametro del disco e in termini relativi:
- pompante piccolo + pistoni grossi = frenata potente e poco modulabile, corsa della leva più lunga
- pompante grosso + pistoni piccoli = frenata debole ma molto modulabile, corsa della leva più corta
- pompante grosso + pistoni grossi = frenata equilibrata, impianto pesante ma con ottima sopportazione di temperature elevate
- pompante piccolo + pistoni piccoli = frenata equilibrata, impianto leggero ma con scarsa sopportazione di temperature elevate, ovvero roba da XC race tanto in circuito si frena abbastanza poco....
- Caso limite: pompante grosso e pistoni più grossi o in numero maggiore (4, 6 o anche 8) = frenata molto potente ma ancora relativamente equilibrata per via della maggiore superficie di attrito delle pastiglie, impianto pesante ma con ottima sopportazione di temperature elevate.... roba da FR duro e puro e DH!
Quello che conta per la potenza non è la quantità d'olio che il pompante riesce a spingere ma la pressione che riesce a generare nell'impianto

Se poi sto sbagliando correggetemi....
hai ragione,ma penso ke la pressione e la quantità olio siano collegate.per esempio una idropulitrice con gli stessi bar di pressione varia molto la potenza se i litri minuto erogati dalla pompa cambiano,e cosi anke i freni.(magari sul discorso freni sbaglio,..è un mio calcolo)ciao
 

oissel@

Biker urlandum
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hai ragione,ma penso ke la pressione e la quantità olio siano collegate.per esempio una idropulitrice con gli stessi bar di pressione varia molto la potenza se i litri minuto erogati dalla pompa cambiano,e cosi anke i freni.(magari sul discorso freni sbaglio,..è un mio calcolo)ciao
eh si, devono essere colegati, se il pompante a parità di olio spostato è capace di una pressione maggiore, magari i pistoncini rispondono prima e restituiscono una frenata più secca, viceversa se la pressione è minore restituiscono una frenata + morbida e quindi + modulabile, anche se così non sarebbero capaci di spingere forte i pistoncini come nell'altro caso... :nunsacci: e allora???
 

pcortesi

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In che modo scusa? Oltre le pastiglie e il disco non credo ci siano altri materiali che possano influenzare la potenza della frenata (credo).
La quantità di olio invece come influisce se il volume spostato è sempre lo stesso, un serbatoio più grande ad esempio a cosa mi serve?


Più la pinza è rigida (materiali), maggiore è la potenza, più il tuobo è rigido (materiali), maggiore è la potenza, maggiore è la quantità di olio, minore sarà il riscaldamento, quindi migliore efficenza. Più l'impianto riesce a dissipare calore, maggiore efficenza e quindi potenza....
Sono molte le cose che incidono. In linea teorica non incidono, in pratica ottimizzando i materiali e la dissipazione del calore si diminuiscono le dispersioni di potenza.
 

Risiul

Biker extra
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@ oissel: non posso aggiungere niente a quanto scritto da ADexu che mi sembra decisamente preparato. Però posso portare un esempio sulla tua idea di "mescolare" i componenti: fino ad un paio di anni fa (non so se possibile ancora oggi perchè sono intervenuti alcuni cambiamenti) la leva Magura Louise funzionava molto bene con la pinza del Magura Gustav, stemperandone la brutalità della potenza frenante. Questo accoppiamento era utilizzato anche da un paio di pro del circuito discesistico internazionale
 

supermario73

Biker extra
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riva del garda
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Più la pinza è rigida (materiali), maggiore è la potenza, più il tuobo è rigido (materiali), maggiore è la potenza, maggiore è la quantità di olio, minore sarà il riscaldamento, quindi migliore efficenza. Più l'impianto riesce a dissipare calore, maggiore efficenza e quindi potenza....
Sono molte le cose che incidono. In linea teorica non incidono, in pratica ottimizzando i materiali e la dissipazione del calore si diminuiscono le dispersioni di potenza.
daccordissimo.anke i materiali fanno la loro parte
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari
per esempio una idropulitrice con gli stessi bar di pressione varia molto la potenza se i litri minuto erogati dalla pompa cambiano,e cosi anke i freni.(magari sul discorso freni sbaglio,..è un mio calcolo)ciao

No, quella è la portata della macchina.

Visualizza un attimo il diametro e la dimensione una pompa da pavimento per gonfiare le ruote e il diametro e la dimensione di una pompa "ad alta pressione"
per sospensioni....
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari
Vediamo se si riesce a chiarire con un disegnino....

freniidraulicimodelbr4.jpg


Assumiamo che la nostra malsana idea sia quella di avere un impianto frenante il più potente possibile, tanto per non andarci leggeri.....

Partiamo dalla leva del freno, diciamo che imprimiamo alla leva una forza F1 ad una distanza dal fulcro pari ad L1, la leva trasmette il moto al pistone attraverso il segmento L2 (Con L1>L2),dato che la leva funziona come una leva (Lapalisse..) e dato che si parla di "rapporto di leva", non potremmo avere altro sul pistone del pompante che una forza F2 data dalla seguente formuletta:

F2 = F1 x L1/L2

Leggendo bene questa formula di meccanica elementare ci accorgiamo che F2 è più grande di F1, dato che viene moltiplicata per la quantità L1/L2, la leva ha quindi fatto il suo dovere trasmettendo al pistone del pompante una forza maggiore di quella impressa dalle dita sulla leva del freno... e finora c'è andata bene!

Ma passiamo alla parte idraulica, quella più succosa....
La pressione è data da una forza fratto una superficie, nel nostro caso la forza è quella trasmesa dalla leva, ovvero F2, e la superficie è quella del pistone del pompante, ovvero A1, questo rapporto ci da la pressione interna all'impianto che chiameremo P1.
La formula generica che lega forza impressa e pressione, ovvero P = F/A, nel nostro caso si traduce in

P1 = F2/A1

Da questa formuletta si capisce come la forza venga divisa per una quantità pari alla superficie del pistone, quindi se vogliamo ottenere una pressione molto alta perchè il nostro scopo è quello di avere un impianto potentissimo faremo in modo di dividere F2 per la quantità minore possibile, ovvero minore è l'area del pistone del pompante e maggiore sarà la pressione all'interno del circuito idraulico.
La pressione P1 generata all'interno del pompante viene trasmessa pari pari dai condotti idraulici fino ai pistoni della pinza, andiamo a vedere cosa succede allora quando il fluido del circuito spinge con una pressione P1 i due pistoni contro il disco (sperando che di mezzo ci siano le pastiglie, altrimento dopo tutti questi calcoli il disco è da buttare...)

Qui ci troviamo nell'esatta situazione opposta di quello che avveniva nel pompante, ovvero una pressione che deve essere trasformata in forza. Se quindi prima avevamo in forma generica l'equazione P = F/A, dato che ora accade l'opposto il suo inverso sarà
F = P x A, nel nostro caso specifico quindi avremo:
F3 = P1 x 2A2

F3 rappresenta la forza con la quale le due pastiglie vengono spinte sul disco (mi son dimenticato di segnarle sul disegna, ma tanto si capisce lo stesso...), P1 abbiamo detto essere la pressione all'interno dell'impianto e A2 è l'area di ciascun pistone, ma siccome sono due allora la moltiplichiamo per 2 ed è fatta.

Rileggendo la formula generica di quanto accade nella pinza, cioè F = P x A, ci accorgiamo subito che la forza F impresa dai pistoni contro il disco è pari alla pressione (sulla quale non possiamo agire in quanto data dalle caratteristiche geometriche del pompante e della leva) moltiplicata per l'area dei pistoni, dato che c'è di mezzo una moltiplicazione quindi maggiore è l'area dei due pistoni e maggiore sarà la forza che riesco a imprimere contro il disco. Dato che il nostro malsano proposito era quello di avere un impianto potentissimo tenderemo quindi ad vere dei pistoni sulla pinza i più grandi che sia possibile e il nostro impianto da cappottamento istantaneo è pronto!

Naturalmente tutto questo ha dei limiti... innanzitutto possiamo moltiplicare di parecchio la forza con la leva, più lunga è la leva e maggiore è la nostra F2, ma una leva troppo lunga non è più manovrabile quindi una volta raggiunti i limiti ergonomici ci si ferma.
Possiamo giocare allora fra il rapporto geometrico esistente fra il pistoncino del pompante e i pistoni della pinza, ma se i pistoni della pinza sono molto grandi occorre anche un discreto quantitativo di fluido per spostarli dalla posizione di riposo fino al contatto col disco, e questo quantitativo non può essere maggiore di quello contenuto all'interno del pompante altrimenti la leva del freno arriva a toccare le manopole prima che i pistoni inizino a spingere sul disco.

Naturalmente poi potremmo desiderare invece un impianto più modulabile, allora potremmo usare lo stesso pompante ma una pinza con pistoni più piccoli, la stessa pinza ma con un pompante dal pistoncino più grande, una pinza con pistoni più piccoli e anche un pompante con pistone più grande..... oppure la stessa pinza e lo stesso pompante dell'impianto potente sul quale però utilizziamo una leva dove L1 rimane uguale e L2 è maggiore oppure ancora dove L1 è più piccolo (leve freno corte e minimali come si vede in certi impianti disco XC) e L2 identico, ovvero ad un impianto abbastanza potente per essere usato ad esempio in ambito AM ci monti delle leve (magari anche in carbonio che fanno molto "racing") più corte senza cambiare una virgola sui rimanenti parametri geometrici (magari cambiando materiali e lavorazioni per limare peso) ed ecco che hai fatto la modulabilissima versione XC race!
A voi ora la scelta dei prossimi freni, gli esperimenti come detto si possono fare ma attenti a non mischiare elementi geometricamente incompatibili (col rischio di avere leve con corsa tanto lunga da non riuscire a fenare o corsa praticamente nulla e potenza vicina allo zero) e soprattutto mai mescolare elementi nati per funzionare con olio minerale con quelli fatti per il fluido DOT.

Bye
 

gabryevo

Biker serius
9/4/08
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Vediamo se si riesce a chiarire con un disegnino....

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Assumiamo che la nostra malsana idea sia quella di avere un impianto frenante il più potente possibile, tanto per non andarci leggeri.....

Partiamo dalla leva del freno, diciamo che imprimiamo alla leva una forza F1 ad una distanza dal fulcro pari ad L1, la leva trasmette il moto al pistone attraverso il segmento L2 (Con L1>L2),dato che la leva funziona come una leva (Lapalisse..) e dato che si parla di "rapporto di leva", non potremmo avere altro sul pistone del pompante che una forza F2 data dalla seguente formuletta:


F2 = F1 x L1/L2



Leggendo bene questa formula di meccanica elementare ci accorgiamo che F2 è più grande di F1, dato che viene moltiplicata per la quantità L1/L2, la leva ha quindi fatto il suo dovere trasmettendo al pistone del pompante una forza maggiore di quella impressa dalle dita sulla leva del freno... e finora c'è andata bene!

Ma passiamo alla parte idraulica, quella più succosa....
La pressione è data da una forza fratto una superficie, nel nostro caso la forza è quella trasmesa dalla leva, ovvero F2, e la superficie è quella del pistone del pompante, ovvero A1, questo rapporto ci da la pressione interna all'impianto che chiameremo P1.
La formula generica che lega forza impressa e pressione, ovvero P = F/A, nel nostro caso si traduce in

P1 = F2/A1


Da questa formuletta si capisce come la forza venga divisa per una quantità pari alla superficie del pistone, quindi se vogliamo ottenere una pressione molto alta perchè il nostro scopo è quello di avere un impianto potentissimo faremo in modo di dividere F2 per la quantità minore possibile, ovvero minore è l'area del pistone del pompante e maggiore sarà la pressione all'interno del circuito idraulico.
La pressione P1 generata all'interno del pompante viene trasmessa pari pari dai condotti idraulici fino ai pistoni della pinza, andiamo a vedere cosa succede allora quando il fluido del circuito spinge con una pressione P1 i due pistoni contro il disco (sperando che di mezzo ci siano le pastiglie, altrimento dopo tutti questi calcoli il disco è da buttare...)

Qui ci troviamo nell'esatta situazione opposta di quello che avveniva nel pompante, ovvero una pressione che deve essere trasformata in forza. Se quindi prima avevamo in forma generica l'equazione P = F/A, dato che ora accade l'opposto il suo inverso sarà
F = P x A, nel nostro caso specifico quindi avremo:
F3 = P1 x 2A2


F3 rappresenta la forza con la quale le due pastiglie vengono spinte sul disco (mi son dimenticato di segnarle sul disegna, ma tanto si capisce lo stesso...), P1 abbiamo detto essere la pressione all'interno dell'impianto e A2 è l'area di ciascun pistone, ma siccome sono due allora la moltiplichiamo per 2 ed è fatta.

Rileggendo la formula generica di quanto accade nella pinza, cioè F = P x A, ci accorgiamo subito che la forza F impresa dai pistoni contro il disco è pari alla pressione (sulla quale non possiamo agire in quanto data dalle caratteristiche geometriche del pompante e della leva) moltiplicata per l'area dei pistoni, dato che c'è di mezzo una moltiplicazione quindi maggiore è l'area dei due pistoni e maggiore sarà la forza che riesco a imprimere contro il disco. Dato che il nostro malsano proposito era quello di avere un impianto potentissimo tenderemo quindi ad vere dei pistoni sulla pinza i più grandi che sia possibile e il nostro impianto da cappottamento istantaneo è pronto!

Naturalmente tutto questo ha dei limiti... innanzitutto possiamo moltiplicare di parecchio la forza con la leva, più lunga è la leva e maggiore è la nostra F2, ma una leva troppo lunga non è più manovrabile quindi una volta raggiunti i limiti ergonomici ci si ferma.
Possiamo giocare allora fra il rapporto geometrico esistente fra il pistoncino del pompante e i pistoni della pinza, ma se i pistoni della pinza sono molto grandi occorre anche un discreto quantitativo di fluido per spostarli dalla posizione di riposo fino al contatto col disco, e questo quantitativo non può essere maggiore di quello contenuto all'interno del pompante altrimenti la leva del freno arriva a toccare le manopole prima che i pistoni inizino a spingere sul disco.

Naturalmente poi potremmo desiderare invece un impianto più modulabile, allora potremmo usare lo stesso pompante ma una pinza con pistoni più piccoli, la stessa pinza ma con un pompante dal pistoncino più grande, una pinza con pistoni più piccoli e anche un pompante con pistone più grande..... oppure la stessa pinza e lo stesso pompante dell'impianto potente sul quale però utilizziamo una leva dove L1 rimane uguale e L2 è maggiore oppure ancora dove L1 è più piccolo (leve freno corte e minimali come si vede in certi impianti disco XC) e L2 identico, ovvero ad un impianto abbastanza potente per essere usato ad esempio in ambito AM ci monti delle leve (magari anche in carbonio che fanno molto "racing") più corte senza cambiare una virgola sui rimanenti parametri geometrici (magari cambiando materiali e lavorazioni per limare peso) ed ecco che hai fatto la modulabilissima versione XC race!
A voi ora la scelta dei prossimi freni, gli esperimenti come detto si possono fare ma attenti a non mischiare elementi geometricamente incompatibili (col rischio di avere leve con corsa tanto lunga da non riuscire a fenare o corsa praticamente nulla e potenza vicina allo zero) e soprattutto mai mescolare elementi nati per funzionare con olio minerale con quelli fatti per il fluido DOT.

Bye

ciao!!
ho seguito le tue indicazioni e le varie formule x quanto riguarda la potenza dei freni!!!
io vorrei sapere da te la differenza di potenza tra un'impianto HOPE tech M4(4 pistoni) O tech V2(2 pistoni) in quanto a breve vorrei fare l'acquisto.

:spetteguless: ciao e grazie gabriele
 

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