doping!!!!!!!!!

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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big_63

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è un problema anche di cultura che abbiamo soprattutto in italia.
mentre nel resto del mondo conta partecipare a certe manifestazioni e la performance al più si misura tra finisher e non finisher, da noi in italia il giudizio e il pensiero collettivo e l'attenzione si sposta subito alla prestazione pura. Le squadre vogliono avere atleti che arrivano davanti, perché è questo che eleva una squadra in italia. all'atleta che arriva davanti si allunga il copertone gratis o si paga l'iscrizione. L'atleta che arriva davanti è considerato, leccato, richiesto. molti vorrebbero essere come lui perché nell'ambiente ti eleva. la persona in se perde valore, il risultato di categoria acquista valore.
Aggiungo che in italia Il pubblico che guarda le gare vede i primi passaggi poi si sposta a vedere i primi in altri posti. E questo non aiuta e contruibuisce a formare il pensiero e l'ossessione nell'atleta fragile d'animo che bisogna stare davanti altrimenti è meglio stare a casa, oltre che ad essere di cattivo esempio per bambini ecc. che sono li a guardare con i genitori.
Oltralpe invece è più applaudita la prestazione degli utlimi che quella dei primi, anche perché le birre in corpo col passare del tempo aumentano... e quelli che vincono non se la tirano, sono considerati come gli altri e sono alla fine solo dei finisher. a loro rimarrà il loro appagamento personale per aver migliorato il proprio tempo. pensare che tra i primi 100 nelle grandi gf europee ci sono tanti "individuali", impensabile in italia.
concludo il mio personale trattato di sociologia applicata alla bici(:-)) dicendo che lo sport è fun. serenità. che serenità ci può essere in un ragazzo che pensa di scalare la considerazione altrui (di quello si tratta, un pro è distante anni luce) barando, preoccupandosi di trovare la roba, di non farsi beccare? provo solo pena, prima dell'illecito sportivo di cui a me non interessa nulla. al limite gli potrei solo augurare di uscirne un giorno per capire quanto è bello pedalare senza ossessioni alcune.
forse il lato agonistico in Italia è accentuato però ho visto che anche alla Oetztaler tengono al crono, tanto è vero che è motivo di orgoglio appartenere alla cerchia under 8 ... under 9 ...
Il lato che li differenzia è che l'ultimo è apprezzato come il vincitore mentre da noi i ritardatari cronici sono mal sopportati.
 

sembola

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quindi correggetemi se sbaglio, per i casi di doping, al di là delle spese dei procedimenti, non esistono sanzioni pecuniarie?

Dal punto di vista dell'ordinamento sportivo possono anche essere imposte sanzioni pecuniarie ma che io sappia non c'è modo di imporne il pagamento.

Ad ogni modo la squalifica per doping porta alla trasmissione degli atti alla procura della Repubblica competente e quasi sempre ad un decreto penale di condanna, ovviamente impugnabile. Insomma, qualche spesa arriva, non ti preoccupare...
 

kiko5

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Onestamente, almeno ad un livello amatoriale, oltre a provvedimenti sportivi, non vedo la necessita di infliggere altre pene.
A livello professionistico al limite saranno gli sponsor a rivalersi.
Voglio dire, ci si può drogare, alcolizzare e chi più ne ha più ne metta non vedo perché, giustizia sportiva a parte, non ci si possa iniettare un po' di epo.
Analizzando su come si trovano queste sostanze, molto spesso "uscite" dal sistema sanitario nazionale, il discorso cambia ma è un altra ipotesi di reato.
 

hifly81

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Onestamente, almeno ad un livello amatoriale, oltre a provvedimenti sportivi, non vedo la necessita di infliggere altre pene.
A livello professionistico al limite saranno gli sponsor a rivalersi.
Voglio dire, ci si può drogare, alcolizzare e chi più ne ha più ne metta non vedo perché, giustizia sportiva a parte, non ci si possa iniettare un po' di epo.
Analizzando su come si trovano queste sostanze, molto spesso "uscite" dal sistema sanitario nazionale, il discorso cambia ma è un altra ipotesi di reato.

non sono d'accordo; quando fai il tesseramento, almeno FCI, accetti le regole del "gioco" e fra queste quelle di non doparti.
se poi lo fai la pena a mio parere non può esserci solo la squalifica ma anche una sanzione "generosa" pecuniaria. temo che la squalifica non sia sufficiente come deterrente, mentre se agisci sui portafogli l'effetto sia più efficace
 

kiko5

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non sono d'accordo; quando fai il tesseramento, almeno FCI, accetti le regole del "gioco" e fra queste quelle di non doparti.
se poi lo fai la pena a mio parere non può esserci solo la squalifica ma anche una sanzione "generosa" pecuniaria. temo che la squalifica non sia sufficiente come deterrente, mentre se agisci sui portafogli l'effetto sia più efficace

Ci può stare, io penso che la cosa più importante sarebbe fare piazza pulita di questa marmaglia a livello sportivo. Ti becco hai chiuso con lo sport agonistico a qualsiasi livello e disciplina, amen.
I soldi non sono un gran deterrente, se pensi quanto gli costa doparsi una stagione :omertà:
 

sembola

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più le spese per l'avvocato.
Solo se decide di impugnare il decreto penale...

non sono d'accordo; quando fai il tesseramento, almeno FCI, accetti le regole del "gioco" e fra queste quelle di non doparti.
se poi lo fai la pena a mio parere non può esserci solo la squalifica ma anche una sanzione "generosa" pecuniaria. temo che la squalifica non sia sufficiente come deterrente, mentre se agisci sui portafogli l'effetto sia più efficace
L'effetto può esserci solo se passata la squalifica l'atleta vuole ritesserarsi e quindi per poterlo fare è "costretto" a pagare la sanzione eventualmente comminata. Se non si ritessera non hai alcun mezzo per fargli pagare le multe, non è come per le sanzioni amministrative o penali accessorie che se non pagate finiscono in una cartella esattoriale...

Personalmente credo che la deterrenza stia solo nella probabilità di essere presi, e quindi nella presenza di controlli, anche non approfonditissimi e non numerosissimi, ma costanti.
 

hifly81

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Solo se decide di impugnare il decreto penale...


L'effetto può esserci solo se passata la squalifica l'atleta vuole ritesserarsi e quindi per poterlo fare è "costretto" a pagare la sanzione eventualmente comminata. Se non si ritessera non hai alcun mezzo per fargli pagare le multe, non è come per le sanzioni amministrative o penali accessorie che se non pagate finiscono in una cartella esattoriale...

ciao,
grazie per le info, la cosa è molto interessante. io non sono un esperto in materia ma mi piacerebbe capire davvero questa passaggio: come mai non possono finire in una cartella esattoriale?

grazie 1000
 

sembola

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ciao,
grazie per le info, la cosa è molto interessante. io non sono un esperto in materia ma mi piacerebbe capire davvero questa passaggio: come mai non possono finire in una cartella esattoriale?

grazie 1000

Perchè le Federazioni nazionali sono sostanzialmente associazioni di diritto privato (sebbene svolgano anche funzioni di natura pubblicistica) e non hanno alcuna capacità impositiva.
 

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Onestamente, almeno ad un livello amatoriale, oltre a provvedimenti sportivi, non vedo la necessita di infliggere altre pene......... Voglio dire, ci si può drogare, alcolizzare e chi più ne ha più ne metta non vedo perché, giustizia sportiva a parte, non ci si possa iniettare un po' di epo.


Onestamente queste dichiarazioni mi lasciano perplesso!!!!!! secondo il mio punto di vista, a livello amatoriale, si dovrebbero praticare sport per star bene....in forma.....in salute, iniettarsi medicinali solo per accrescere le performance sportive fa parte di una cultura malata e distorta dello sport.

Senza offesa, mia modesta opinione
 
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Onestamente queste dichiarazioni mi lasciano perplesso!!!!!! secondo il mio punto di vista, a livello amatoriale, si dovrebbero praticare sport per star bene....in forma.....in salute, iniettarsi medicinali solo per accrescere le performance sportive fa parte di una cultura malata e distorta dello sport.

Io sono d'accordo con te, ma la realtà purtroppo è diversa: c'è chi pratica sport "amatoriale" in maniera di fatto professionistica e chi invece per ottenere gratificazioni personali: una "cultura malata", come dici giustamente, ma d'altra parte se c'è chi si rovina la salute "per nulla" fumando è difficile che non ci sia chi lo fa per guadagnarci qualcosa, siano soldi o considerazione sociale.

Questo per dire che non si può pensare di combattere una "cultura" con la forza, e meno che mai con una forza di facciata: serve una cultura diversa nel lungo periodo ed un sistema dissuasivo efficace nel breve-medio periodo.
 

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Io sono d'accordo con te, ma la realtà purtroppo è diversa: c'è chi pratica sport "amatoriale" in maniera di fatto professionistica e chi invece per ottenere gratificazioni personali: una "cultura malata", come dici giustamente, ma d'altra parte se c'è chi si rovina la salute "per nulla" fumando è difficile che non ci sia chi lo fa per guadagnarci qualcosa, siano soldi o considerazione sociale.

Questo per dire che non si può pensare di combattere una "cultura" con la forza, e meno che mai con una forza di facciata: serve una cultura diversa nel lungo periodo ed un sistema dissuasivo efficace nel breve-medio periodo.



Per contrastare questo fenomeno sicuramente intensificare i più controlli sarebbe un sistema dissuasivo molto efficace e poi squalifiche "a vita", non 1,2,o 4 anni....
Magari nel breve tempo significherebbe una diminuzione dei praticanti, meno affluenza alle gare ed alle griglie vip, ma sicuramente nel lungo tempo aiuterebbe ad avere un "movimento" più pulito e cosciente che certa roba fa male....
 

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Per contrastare questo fenomeno sicuramente intensificare i più controlli sarebbe un sistema dissuasivo molto efficace
e poi squalifiche "a vita", non 1,2,o 4 anni....
Magari nel breve tempo significherebbe una diminuzione dei praticanti, meno affluenza alle gare ed alle griglie vip, ma sicuramente nel lungo tempo aiuterebbe ad avere un "movimento" più pulito e cosciente che certa roba fa male....

Esattamente.

Tutti i comportamenti umani sono frutto di un bilanciamento tra costi e vantaggi, tra rischio e guadagno. Se il costo o il rischio è inesistente perchè non ci sono controlli nessuna pena per quanto pesante può fare da deterrente.
 

kiko5

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Onestamente queste dichiarazioni mi lasciano perplesso!!!!!! secondo il mio punto di vista, a livello amatoriale, si dovrebbero praticare sport per star bene....in forma.....in salute, iniettarsi medicinali solo per accrescere le performance sportive fa parte di una cultura malata e distorta dello sport.

Senza offesa, mia modesta opinione

Ma chi ha detto il contrario?
Io capisco che per chi è all'interno del circuito gare sia pesante l'ombra di certi atteggiamenti. Però qualora si volessero mette pene oltre all'ordinamento sportivo, bisognerebbe equipararli e proporzionarli all'insieme di reati e pene dell'ordinamento vigente.
Nel mondo in cui viviamo la vedo dura dare anche un solo giorno di galera o un ammenda di xmila euro ad una amatore dopato. Anche perchè per l'ordinamento vigente non è uno sportivo ma una persona che ha assunto che so, EPO. Confrontalo con i casi di penale di tutti i tribunali italiani e ti viene da ridere dai.
 

sembola

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Nel mondo in cui viviamo la vedo dura dare anche un solo giorno di galera o un ammenda di xmila euro ad una amatore dopato.
La legge 376/2000 dispone una pena da tre mesi a tre anni di carcere e una multa da 5 a 100 milioni.
In galera no di certo, ma qualche soldo di tasca gli esce, vai sicuro.
 

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