E-Bike e futuro della mtb (era: Astio verso le E-Bike.. perchè?)

sembola

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[MENTION=117254]Hot[/MENTION]: sui principi non si recede se si è persone anche solo minimamente serie. Io la penso in un certo modo che ho espresso in modo molto chiaro e non equivocabile, chi lo fa o non conosce l'italiano o è in malafede. Non vedo perchè dovrei cambiare idea, meno che mai perchè "il futuro è questo" e devo "farmene una ragione". Anzi, sono questo tipo di argomenti che rinforzano i dubbi che ho. E so anche che il mio parere non ha alcun peso di fronte ai voleri dell' industria, ma non per questo viene meno il diritto di dirlo.


[MENTION=3992]pgcern[/MENTION]: la libertà di espressione non può essere limitata a proprio piacere: o c'è o non c'è. Non si può dare dell' "aizzatore" a chi esprime il proprio parere e confuta le obiezioni altrui, così come non si può frignare che a [MENTION=19042]samuelgol[/MENTION] qualcuno "dà il cinque" e poi darlo a chi la pensa come te: ripeto, o vale sempre o non vale mai.


[MENTION=184881]valerio_vanni[/MENTION]: più che altro si rinforza l'idea che certi proclami e certi toni nascondano un'insicurezza di fondo riguardo alle proprie scelte. Non si spiega altrimenti la ricerca di approvazione.
 

sembola

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Suppongo che il tuo discorso valga bilateralmente.
Certo che vale bilateralmente: non credo che si possa negare che esista una ricerca dell'approvazione del gruppo sociale cui si appartiene o si vorrebbe appartenere. Come ho già scritto a me se mi sorpassa un'ebike non fa nè caldo nè freddo, ad oggi a me non cambia nulla. Allo stesso modo se usassi un'ebike e ne fossi convinto non mi porrei il problema di quello che possono pensare gli altri, così come non mi curo di cosa pensa lo stradista che a volte mi guarda schifato perchè tutto infangato.


Questo tuo intervento è teso solo a riaccendere i toni?
Questo mio intervento è teso ad esprimere la mia opinione, nel pieno rispetto del regolamento del Forum. Chi è interessato ad un coro di pareri univoci ha sbagliato luogo. Lo so, mi ripeto, ma si vede che certi concetti sono difficili da comprendere.
 
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ManniWadner

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Non è del tutto vero che questa discussione abbia solo creato distanza tra "le due parti". Io credo che un punto d'incontro, d'unione, un qualcosa in comune su cui essere d'accordo, questa discussione l'abbia fatto saltare fuori:

[MENTION=19042]samuelgol[/MENTION] e [MENTION=351]sembola[/MENTION] hanno frantumato gli zebedei a TUTTI !!! Muscolari o
elettrici indistintamente.
 

Moebius

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Certo che vale bilateralmente: non credo che si possa negare che esista una ricerca dell'approvazione del gruppo sociale cui si appartiene o si vorrebbe appartenere. Come ho già scritto a me se mi sorpassa un'ebike non fa nè caldo nè freddo, ad oggi a me non cambia nulla. Allo stesso modo se usassi un'ebike e ne fossi convinto non mi porrei il problema di quello che possono pensare gli altri, così come non mi curo di cosa pensa lo stradista che a volte mi guarda schifato perchè tutto infangato.
Non comprendo i concetti semplici, come suggerisce il moderatore, ma vorrei ugualmente tentare di allargare il discorso.

Occorre fare un attento distinguo tra cio che è la ricerca di approvazione del proprio gruppo e la richiesta di accettazione "sociale" della maggioranza da parte di una minoranza.

Anche la seconda può essere fondata e legittima, a meno che non si ambisca a vivere in una pseudo-società a compartimenti stagni in cui ogni fazione, certa di essere nel giusto, se ne strafotte dei sentimenti che suscita nelle altre e delle opinioni del prossimo. Una non-comunità.

Il che non vuol dire cercare sempre di piacere a tutti, ma per lo meno presentare le proprie ragioni, cercando di farle comprendere e di convincere della liceità delle stesse, finchè possibile. Diversamente, può capitare che (a) la minoranza si rinchiuda nel proprio guscio, creando barriere che in breve tempo diventano insanabili e alimentando il circolo vizioso dell'intolleranza, o (b) che la maggioranza decida che la minoranza è fastidiosa e, forte di essere appunto maggioranza, decida di schiacciarla.

Guardiamoci intorno al di fuori della bici e vedremo fior di esempi passati e presenti. Devo citarne qualcuno? Sono certo di no.
 
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domanda tecnica, ma se io esprimo il seguente concetto (in modo ipotetico e solo a titolo esemplificativo sia chiaro non è il mio pensiero )

"per me, chi per permettersi un giro in mtb il week end, il resto della settimana si allena sui rulli come un criceto, è una persona che non sa godersi la vita"

rientrerei nel pieno rispetto del regolamento del forum vero?
 

kikhit

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domanda tecnica, ma se io esprimo il seguente concetto (in modo ipotetico e solo a titolo esemplificativo sia chiaro non è il mio pensiero )

"per me, chi per permettersi un giro in mtb il week end, il resto della settimana si allena sui rulli come un criceto, è una persona che non sa godersi la vita"

rientrerei nel pieno rispetto del regolamento del forum vero?

Da ex moderatore dovresti saperlo benissimo... così come sapere che, proprio per questo, un post come quello quotato è un puro flame ;-) :spetteguless: o-o
 

resina65

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Non comprendo i concetti semplici, come suggerisce il moderatore, ma vorrei ugualmente tentare di allargare il discorso.

Occorre fare un attento distinguo tra cio che è la ricerca di approvazione del proprio gruppo e la richiesta di accettazione "sociale" della maggioranza da parte di una minoranza.

Anche la seconda può essere fondata e legittima, a meno che non si ambisca a vivere in una pseudo-società a compartimenti stagni in cui ogni fazione, certa di essere nel giusto, se ne strafotte dei sentimenti che suscita nelle altre e delle opinioni del prossimo. Una non-comunità.

Il che non vuol dire cercare sempre di piacere a tutti, ma per lo meno presentare le proprie ragioni, cercando di farle comprendere e di convincere della liceità delle stesse, finchè possibile. Diversamente, può capitare che (a) la minoranza si rinchiuda nel proprio guscio, creando barriere che in breve tempo diventano insanabili e alimentando il circolo vizioso dell'intolleranza, o (b) che la maggioranza decida che la minoranza è fastidiosa e, forte di essere appunto maggioranza, decida di schiacciarla.

Guardiamoci intorno al di fuori della bici e vedremo fior di esempi passati e presenti. Devo citarne qualcuno? Sono certo di no.

non mi è chiara una cosa.
mi pare che da parte di samuelgol, sembola, io , e qualcuno che dimentico non ci sia nessuna remora nell'eventuale aumento delle vendite di e-bike;
la problematica nasce dall'eventuale aumento del numero di passaggi e conseguente possibile limitazione da parte delle amministrazioni
O sbagliato qualcosa ?
 

samuelgol

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domanda tecnica, ma se io esprimo il seguente concetto (in modo ipotetico e solo a titolo esemplificativo sia chiaro non è il mio pensiero )

"per me, chi per permettersi un giro in mtb il week end, il resto della settimana si allena sui rulli come un criceto, è una persona che non sa godersi la vita"

rientrerei nel pieno rispetto del regolamento del forum vero?
Visto che parli di rulli, ti rispondo io.
Assolutamente si, puoi tranquillamente sostenere che chi fa i rulli è uno che non sa godersi la vita. Personalmente non me ne offendo. Li faccio (non per il giro del we solamente) e non ho bisogno della approvazione altrui per decidere se farli o meno.
Del resto, qualsiasi sacrificio, in quanto sacrificio, è un qualcosa che si fa pur non piacendo molto. Lo si fa perchè si ritiene di averne un ritorno maggiore.
Anche lavorare è un sacrificio. Chi lavora, magari tanto, è uno che non sa godersi la vita?
Chi investe i propri soldi per vederli aumentanti o li mette da parte, invece che sperperarli, è uno che non sa godersi la vita?

Tra la cicala e la formica, la prima diceva alla seconda che non sapeva godersi la vita. Come è finita la storia lo sappiamo. :medita:

Buona e-bike. o-o
 
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Visto che parli di rulli, ti rispondo io.
Assolutamente si, puoi tranquillamente sostenere che chi fa i rulli è uno che non sa godersi la vita. Personalmente non me ne offendo. Li faccio (non per il giro del we solamente) e non ho bisogno della approvazione altrui per decidere se farli o meno.
Del resto, qualsiasi sacrificio, in quanto sacrificio, è un qualcosa che si fa pur non piacendo molto. Lo si fa perchè si ritiene di averne un ritorno maggiore.
Anche lavorare è un sacrificio. Chi lavora, magari tanto, è uno che non sa godersi la vita?
Chi investe i propri soldi per vederli aumentanti o li mette da parte, invece che sperperarli, è uno che non sa godersi la vita?

Tra la cicala e la formica, la prima diceva alla seconda che non sapeva godersi la vita. Come è finita la storia lo sappiamo.

Buona e-bike. o-o

ok, fremo restando che non mi frega nulla di chi fa i rulli, ho un tapis roulant a casa quindi il concetto è lo stesso se non erro
 

samuelgol

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ok, fremo restando che non mi frega nulla di chi fa i rulli, ho un tapis roulant a casa quindi il concetto è lo stesso se non erro
Si, pressappoco è lo stesso. Rulli, cyclette, tapis roulant, spinbike sono verosimilmente cose poco gradite a chi amerebbe stare all'aria aperta. Lo sono ancora di più a chi ha poca voglia di far qualcosa, piuttosto che divaneggiare.

p.s. avere a casa certi strumenti vuol dire poco. Conosco molti che li hanno e molti che pur avendoli li lasciano a impolverare da subito o da poco dopo l'acquisto.
 

checo79

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Si, pressappoco è lo stesso. Rulli, cyclette, tapis roulant, spinbike sono verosimilmente cose poco gradite a chi amerebbe stare all'aria aperta. Lo sono ancora di più a chi ha poca voglia di far qualcosa, piuttosto che divaneggiare.

p.s. avere a casa certi strumenti vuol dire poco. Conosco molti che li hanno e molti che pur avendoli li lasciano a impolverare da subito o da poco dopo l'acquisto.

tranquillo che lo uso spesso.
 

sembola

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Non comprendo i concetti semplici, come suggerisce il moderatore, ma vorrei ugualmente tentare di allargare il discorso.

Occorre fare un attento distinguo tra cio che è la ricerca di approvazione del proprio gruppo e la richiesta di accettazione "sociale" della maggioranza da parte di una minoranza.

Anche la seconda può essere fondata e legittima, a meno che non si ambisca a vivere in una pseudo-società a compartimenti stagni in cui ogni fazione, certa di essere nel giusto, se ne strafotte dei sentimenti che suscita nelle altre e delle opinioni del prossimo. Una non-comunità.

Il che non vuol dire cercare sempre di piacere a tutti, ma per lo meno presentare le proprie ragioni, cercando di farle comprendere e di convincere della liceità delle stesse, finchè possibile. Diversamente, può capitare che (a) la minoranza si rinchiuda nel proprio guscio, creando barriere che in breve tempo diventano insanabili e alimentando il circolo vizioso dell'intolleranza, o (b) che la maggioranza decida che la minoranza è fastidiosa e, forte di essere appunto maggioranza, decida di schiacciarla.

Guardiamoci intorno al di fuori della bici e vedremo fior di esempi passati e presenti. Devo citarne qualcuno? Sono certo di no.

L'accettazione sociale a cui accennavo non era quella reciproca tra diversi gruppi ma quella dell'individuo nei confronti del gruppo. Entro certi limiti è una cosa normale ed anzi necessaria sentirsi "parte" di un gruppo specifico o generale, l'uomo del resto è un animale sociale. Per cui chi vuole essere considerato parte di un gruppo tendenzialmente farà scelte in linea con la "sottocultura" specifica ed eviterà di farne di difformi per il timore di non essere accettato.

Quanto all'accettazione reciproca dei gruppi, è inevitabile che gruppi diversi abbiano una diversa visione del proprio micro/macromondo, e non è realistico chiedere agli appartenenti ad un gruppo che non esternino le loro convinzioni per non offendere chi ne ha di diverse: non puoi chiedere ad un harleysta di non propugnare il proprio ideale di moto perchè se no il ducatista piange...
Ovviamente esiste un limite, che non può che essere quello della libertà reciproca: ognuno ha il diritto di fare quello che gli pare finchè non crea problemi alla libertà altrui. Tanto per rimanere nell'esempio, mi pare difficile negare all'harleyista il diritto di trovare da ridire su qualche ducatista che fa le pieghe sul Muraglione perchè poi finisce che arrivano telecamere, autovelox e multe a raffica anche per infrazioni formali.

Non è questione di maggioranze o minoranze, ma di regole. Una società non può basarsi sui sentimenti o sulla morale.

Fatta questa precisazione, mi risulta sinceramente irrealistico il richiamo a intolleranze e soppressioni di minoranze: tanto più se riferite a chi, come me, esprime dei dubbi e non certo delle certezze. Anche perchè minoranza siamo, noi (e-)biker e minoranza rimarremo nei confronti delle forze in gioco...
 

Moebius

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non mi è chiara una cosa.
mi pare che da parte di samuelgol, sembola, io , e qualcuno che dimentico non ci sia nessuna remora nell'eventuale aumento delle vendite di e-bike;
la problematica nasce dall'eventuale aumento del numero di passaggi e conseguente possibile limitazione da parte delle amministrazioni
O sbagliato qualcosa ?
Da parte tua è così, l'hai detto chiaramente. Direi anche da parte di sembola.

Da parte di altri, no. Le altre critiche che ci vengono rivolte più spesso fanno capo ai seguenti argomenti:

- "le e-bike hanno senso solo per gli anziani o per chi ha problemi fisici"
- "se volete usare le e-bike fate pure, ma non chiamatele bici"
- "quando uno non ce la fa più a fare determinati giri dovrebbe accettare la cosa e mettersi a fare altro"
- "che piacere ci trovate a conquistare qualcosa se non lo fate solo con le vostre forze?"
- "le e-bike sono moto, andrebbero targate, assicurate, bollate e andrebbe ristretto l'ambito in cui possono essere usate"

Tutte le altre varianti sono comunque riconducibili a questi capi, lasciando perdere quelli irripetibili in cui si cerca solo lo scontro.

Prima di essere tacciato di frignone: questa è una risposta a resina65 che dice, se capisco il suo pensiero, che l'unico argomento contrario è l'aumento della frequentazione dei sentieri con i conseguenti pericoli.
 

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Ma io sono tranquillissimo. Puoi usarlo o non usarlo, a me non interessa, sono affari tuoi.

rispondevo al tuo p.s. fermo restando che se uno compera un oggetto indipendentemente se lo usa o meno in teoria non lo ritiene inutile o ne ha una cattiva opinione.

poi io son dedito al divaneggio, ma uso il tapis roulant lo stesso strano è?
 

Moebius

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L'accettazione sociale a cui accennavo non era quella reciproca tra diversi gruppi ma quella dell'individuo nei confronti del gruppo. Entro certi limiti è una cosa normale ed anzi necessaria sentirsi "parte" di un gruppo specifico o generale, l'uomo del resto è un animale sociale. Per cui chi vuole essere considerato parte di un gruppo tendenzialmente farà scelte in linea con la "sottocultura" specifica ed eviterà di farne di difformi per il timore di non essere accettato.

Quanto all'accettazione reciproca dei gruppi, è inevitabile che gruppi diversi abbiano una diversa visione del proprio micro/macromondo, e non è realistico chiedere agli appartenenti ad un gruppo che non esternino le loro convinzioni per non offendere chi ne ha di diverse: non puoi chiedere ad un harleysta di non propugnare il proprio ideale di moto perchè se no il ducatista piange...
Ovviamente esiste un limite, che non può che essere quello della libertà reciproca: ognuno ha il diritto di fare quello che gli pare finchè non crea problemi alla libertà altrui. Tanto per rimanere nell'esempio, mi pare difficile negare all'harleyista il diritto di trovare da ridire su qualche ducatista che fa le pieghe sul Muraglione perchè poi finisce che arrivano telecamere, autovelox e multe a raffica anche per infrazioni formali.

Non è questione di maggioranze o minoranze, ma di regole. Una società non può basarsi sui sentimenti o sulla morale.

Fatta questa precisazione, mi risulta sinceramente irrealistico il richiamo a intolleranze e soppressioni di minoranze: tanto più se riferite a chi, come me, esprime dei dubbi e non certo delle certezze. Anche perchè minoranza siamo, noi (e-)biker e minoranza rimarremo nei confronti delle forze in gioco...
Qui mi trovi del tutto d'accordo, fermo restando che, dato per scontato il rispetto delle regole, una comprensione (o tentativo di) dei mondi e delle ragioni altrui può solo aiutare a smorzare attriti e discordie.

Il richiamo a intolleranze e soppressioni prescindeva dal mondo delle biciclette e tentava di portare il discorso su un piano più generale.
 

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