...perlomeno bisognerebbe, se si vuole a tutti i costi mettere azoto, essere coerenti e gonfiare anche le ruote con gas inerti...
Non so dire se l'aumento di temperatura durante il funzionamento possa alterare o no il comportamento dell'ammortizzatore.
Quello che è sicuro è che la quantità di gas nell'ammo è molto piccola, ma lo è anche quella dell'olio, e sono altresì piccole i volumi delle camere e dei serbatoi. Questo per dire che è logico attendersi che piccole differenza possano provocare conseguenze proporzionanalmente più rilevanti in impianti di piccole dimensioni: basta pensare agli impianti frenanti, dove 1/2 cc di olio in più o in meno a volte comporta differenze funzionali molto marcate.
Nel caso specifico, l'ammortizzatore si riscalda decisamente quando lavora, mentre le gomme no, cosa facilmente verificabile affrontando una lunga discesa sconnessa e verificando empiricamente a mano una volta arrivati in fondo. Mentre in pista, dove le temperature delle gomme raggiungono picchi elevati e si potrebbero avere aumenti di pressione tali da modificare l'aderenza della copertura sull'asfalto, l'uso di gas inerti ha un senso.
In linea di teoria quindi l'uso di un gas inerte non è una bufala; è ovvio che una sofisticazione del genere ha un costo, e magari un'utilità relativa per molti utenti.