Fulmini e saette, ma questo è un mattone!

marco

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Per ora metto solo un'immagine, spero che il Ser ci metta un bel report/emozioni, poi metto anche il mio (prima devo farmi la doccia, sono appena tornato):

pfunderer_joch033.JPG


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marco ha scritto:
Per ora metto solo un'immagine, spero che il Ser ci metta un bel report/emozioni, poi metto anche il mio (prima devo farmi la doccia, sono appena tornato):

pfunderer_joch033.JPG

ma di che posto si tratta?
La posso fare con la mia AIROLG del 92? ha le gomme un po' a terra, ma le posso gonfiare. Anzi, ci metto il lattice...:taxi-dri:

scherzi a parte, dov'è dov'è???

saluti
 

marco

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Marco il Pazzo ha scritto:
Mazza che discesa! Ma l'avete fatta? Io mi sarei buttato senza esitare ;-)


secondo te perchè ci saremmo sparati 1600 metri di dislivello in salita sennò? Pure ripidi erano! :°°(:

Il posto si chiama Pfunderer Joch e si sale dalla Val di Vizze per poi finire in Val Pusteria
 

Ser pecora

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Mentre mi sparavo le 3h e mezza di autostrada/autobahn per arrivare nel idilliaco paesino di Wiesen/Prati nell'Sudtirol/Alto-Adige mi chiedevo come sarebbe stato il giro che aveva come "boa" questo Pfunderer Joch Pass di cui niente sapevo.:roll:
Ora, dopo altre 3h e mezza di autostrada/autobahn so com'è e non posso che essere contento di aver aderito a questo giro di cui mi ronzano in testa dei paesaggi veramente spettacolari in un ambiente incontaminato (sembra retorica, ma non lo è). Lasciate le auto sotto degli alberi (in realtà quella "più sotto" ovviamente è del diretur-vecchia volpe/schlauer fuchs che al ritorno non se la troverà calda a 2000°...) ci si avvia belli carichi lungo una soleggiata stradina che pian piano comincia a salire...sali sali, scendi scendi, sali sali dopo un po' si attacca una sterrata che dopo qualche km fa presagire che sarà il giorno giusto per una sana sudata: Der Berg Ruf!/La montagna chiama! ripete il diretur che anche in questi frangenti non perde il suo sardonico sorriso aiutato com'è dal suo leggendario retrorazzo che lo fa sembrare ben allenato, mentre fa sembrare sempre più biondo Toby (il 3° uomo del giro) che lo segue sciaguratamente a ruota.:!:
Indi per cui mi metto a distanza di sicurezza ("Beware of Jet Blast") sfilando un 50mt dietro....che dopo poco diventano 100mt...e siccome le balle hanno le gambe corte, capisco velocemente che su rampe così ripide mi tocca pagare la poca salita che ho nelle gambe quest'anno...:freeride: ...cmq rampa dopo rampa e dopo aver ciucciato ben 3,5 lt di acqua dal camelbak il paesaggio comincia ad "aprirsi" mostrando una bellissima valle in cui non si incontra veramente nessuno, tranne un po' di vacche che hanno lo sguardo felice e delle gigantesche marmotte/murmeltier che si rincorrono col tipico verso (ma bilingue ovviamente). Alla fine (in realtà non lo sarà) si approda ad un gruppo di malghe: il bivacco.:ronf:
Eggià, perchè l'idea è quella di dormire sotto le stelle. Quindi dopo aver recuperato un paio di birre ( a testa o-o ) e mezza formaggella (insipida) da 3 giuovini malgari ci prepariamo per un rilassante seratina cow-boy style (bike-boy come suona?) con fuoco e maschie chiacchere. Purtroppo però Hollywood ha rovinato tutto e da quest'anno altroche cow-boy rudi e machi, l'imbarazzo pensando a "Brokeback mountain" fa si che ognuno si chiuda nei suoi pensieri....rotti solo dai "diretur-thunderstorms"....invece no, questa volta i lampi sono veri :azz-se-m: e sotto le prime gocce di pioggia ci è toccato correre a trovar rifugio dentro un bivacco di cacciatori "provvidenzialmente aperto". La sistemazione spartana cmq ci garantirà di avere un "broken back": per terra sul legno con aggiunta di pioggia filtrante dal tetto che avrà come bersaglio prediletto il povero Toby che (in realtà ben gli sta perchè russava) dormiva della grossa. In ogni caso le rampe e la fatica conciliano nonostante lampi e tuoni e pioggia ed alla fine si dorme della grossa :ronf: :ronf: . La mattina seguente sveglia al "colpo di cannnone" e via per una buona h e 40 di spinta fino al passo vero e proprio e di lì giù verso la valle opposta (non mi ricordo il nome) che ci porterà fino a Fortezza/Franzefesten e poi sempre a pedali fino alle macchine attraverso un toccasana di percorso vallonato che ci è toccato fare per "sboronaggine" nei confronti della bigliettaia della stazione f.s. che "rimbalzandoci" ,causa treno pieno, si è sentita rispondere: "ah, e allora andiamo in bici!" :soffriba:
Riassumendo: i km non li so, il dislivello neppure, la discesa, la salita....l'unica cosa che mi ricordo al momento è che è stato davvero un bel giro "totale" dove la M di "Mtb" prende davvero senso e che consiglio caldamente a tutti.
Merita davvero.:-x

p.s.
ok, per gli scettici concedo un giro nel toniolosito per visionare le foto :magna:
 

marco

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L'esimio ovino ha omesso volutamente dei particolari fondamentali:
1) non sarebbe mai sopravvissuto al giro senza il mio "mattone", ovvero 3 vinschgauer con speck e formaggio. Sono dei panoni neri con finocchio (brokeback mountain :idea: ) che stoppano alla grande, fanno venire una bella sete ma ti rimettono in sesto se non hai energie. E non vanno mai a male, anche dopo giorni e giorni nello zaino. Sono praticamente le mie barrette energetiche per quando sono in giro in Alto Adige. Il Ser, da bravo milanese, si era invece comprato 3 michette piene d'aria che erano già finite all'inizio della salita, + una coca cola light che aveva come unico effetto quello del rutto.

2) I giorni precedenti al giro la menava che sarebbe morto fulminato, quindi era preoccupato di una notte all'addiaccio. Ho smesso di contare i temporali perchè mi sono addormentato, ma secondo me erano almeno una 15. Alcuni lampi ci hanno abbagliato, mentre eravamo sdraiati sul pavimento della bettola e guardavamo fuori dalla finestra in attesa del fulmine che ci avrebbe portato al nirvana. Nel dormiveglia mi era venuto in mente il gobbo di Frankestein junior che scava al cimitero alla ricerca di corpi e alla domanda di Frankenstein "Cosa ci potrebbe essere di peggio?" risponde: "Potrebbe piovere". Il Ser non ha però la gobba. :loll:

3) Non è morto, ma è resuscitato lo stesso. Dopo l'infinita pedalata in Val Isarco per tornare alla macchina (treno pieno), durante la quale il ser era più di là che di qua, mancavano 2 km in piano da Vipiteno al posto dove avevamo parcheggiato le macchine. L'ovino scatta dalle retrovie, supera me e Toby e si lancia in una volata da Giro d'Italia. E la vince. Alla domanda: "Ma non eri stanco morto?" rispondeva: "Si ma qua era pianura". :-|
 

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