Gara DH a Prali (TO) - 21.06.09

Zioifo

Biker urlandum
2/9/08
511
-1
0
Pinerolo beach TO
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nuova categoria :
la master frenk single pedal one side...
praticamente fai la gara "di lato" (scegli tu quale) con un piede su un pedale e l'altro boh...minkia dopo il single speed è arrivata questa nuova moda!
la one side race! pensate ke sturia sui salti e sulle curve! ah ah ah
dai frenk ke magari a sto giro vinci!!! ahhhhhhhh

ok mi autoelimino da solo dal forum.
 

frenk

☠︎
8/6/05
11.022
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Bike
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la master frenk single pedal one side...
praticamente fai la gara "di lato" (scegli tu quale) con un piede su un pedale e l'altro boh...minkia dopo il single speed è arrivata questa nuova moda!
la one side race! pensate ke sturia sui salti e sulle curve! ah ah ah
dai frenk ke magari a sto giro vinci!!! ahhhhhhhh

ok mi autoelimino da solo dal forum.

deformazione professionale .... colpa del mio passato da postino ... :mrgreen:



.. però adesso basta tirarmi dentro in sti OT ... se no mi tocca autoflagellarmi ... :pirletto:
 

V3n4

Biker ciceronis
1/6/06
1.489
-14
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Como
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Sono rimasto incasinato con i recuperi della scuola ecc
Per farmi perdonare inizio mettendo questa foto:

24l0pb9.jpg


o-o

Che tamarro con la cintura borchiata!!!
 

yari92

-----endolo
3/9/07
12.768
-14
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31
dove posso gasarmi
www.yarighidone.com
Se avete tempo leggete questo simpatico racconto:



Correva il 20 giugno 2009, ed a Prali si respirava aria pre gara. La competizione era solo un regionale, ma pareva d'esser sul set di un mondiale..
Mi alzo ad un orario inverosimile, roba tipo 5 del mattino per poi arrivare a Prali alle 10 pur abitando ad appena 40km, un po come i miei nonni che mi svegliavano a questi orari pur di trovar parcheggio alle varie fiere sparse per il Piemonte, facendo colazione alle 7 in punto non con latte e pan di stelle, ma con vino, pane e salame.
Giungo a Prali alle 10.. colazione cappuccino + saccottino al cioccolato fantasticosomozzafiatante, di quelli con la nutella che cola nella tazza..
Mia madre ha comprato pizza, focaccia e torta alla frutta di Prali in quantità apocalittiche ed è pronta a tornare a casa.
Scarico la macchina, monto la bici e mi denudo davanti a casa di Yari Ghidone per vestirmi molto Free e molto Ride, abbandono il borsone sul balcone e mi dirigo in seggiovia.

Avevo detto a Yari il giorno prima che sarei stato pronto a girare per le 9.. sono le 11, ed inevitabilmente... parte "yesterday don't mean shit" dei Pantera dal cellulare.. ho le gambe da XCer e pedalo il mio Demo e per rispondere non metto piede a terra. Integrale sopra le orecchio con guanti incastrati nell'elastico della mascherina, tiro fuori il telefono e.. Yari.
Mi preparo a rispondere.. non ho il tempo di rispondere che.. "dove cazzzzzzzo sei negro!! Io ho già fatto 18 volte la nera!"
Subito divento felice, se Yari ti dice negro è perchè:
- primo è felice;
- secondo ti vuole bene.

Arrivo sotto la seggiovia e mi appare agli occhi uno strano individuo lungo e colorato di bianco/blu/rosso con un Glory spumeggiante ed una "r" fantastica.
Mi sparo un finta impennata, ma la Totem è troppo pesante, allora mi gaso salendo i 15m di salita per arrivare alla biglietteria della seggiovia.
Faccio il giornaliero e con un rutto e forse un peto Yari droppa il panettone finale gridando "chriiiiiiiiiii" con al Seguito Stefano Sartore (Steo) che wippa di 720° la sua 69.
Infine arriva Andrea Bugnone che mi scrubba la gomma posteriore in un occhio e mi dice "oh che bella sta maglia!!" rammentandomi che io corro nel suo Team e che sono un traditore perchè ho giunto Horst e non sistema Maestro.
Da lontano appare il "Mostro Verde" marchiato "bigpipper" e con musica sparata dall'ipod a livelli osceni, che un tamarro gli fa una pippa stratosferica.
S'avviscina co er suo ascento romao, si leva gli auricolari tamarrolandia e con impeto pronuncia le fatidiche parole "ahoooo!! Com'è?"
Si tratta di er Andrea Ceccarini.

Bando alle ciance, montiamo tutti in seggiovia:
Bugnone vedendo il cartello "non dondolarsi sui seggiolini" trattiene fin che può la seggiola a terra per poi generare quasi un backflip on the seggiovia;
Cecca diffida di chiunque e sale solo;
Steo sale con l'uomo lungo ed io vado con Yari.

Arrivati in punta, manco a dirlo, come inseguiti da un branco di indigeni neri con il membro eretto, si fiondano giù per la pista.
Bugnone scompare alla prima curva ad una velocità approssimativa mach5 per essendo in lieve pendenza, il Cecca gli sta attaccato alla gomma (con i denti) e rimaniamo noi sfigati, pian pianino andiam giù per farci male.
Tra una scusa e l'altra me metto in coda (troppi --- voglio proteggermi per bene) iniziamo la nostra discesa. Rimango qualche metro indietro e quando raggiungo il gruppo è tragedia. Yari aveva capottato e sembrava strafatto di lsd. Proprio qui avviene il secondo incontro di 5° tipo (tamarro).
Completino Rosa, 69 rosa, casco Rosa, manopole Rosa, viteria Rosa, gomme Nere, musica a palla dal cellulare riposto in tasca.
Pensiamo ad una bella bionda.. bionda era.. ma non era donna.. Appare Matteo Cedric Paone e con un peto ed un riferimento sessuale chiede a yari se sta bene.
Unitosi alla combricola arriviamo al fondo semi-integri.
Ed è qui che avviene il primo incontro di 6° tipo (moderatore di mtb-forum).

Appare come un omino completamente giallo e la bici color interno lattina d'alluminio, rigorosamente TLD style, ed un gruppo d'adepti al seguito.
E qui che conosco l'uomo lungo con il suo vero nome.. Gnomocirne.. cioè volevo dire Enrico Bertot (per gli amici Bruwtot) che dev'essere placato per le sue ire funeste innescate da quella visione.
Risaliamo in seggiovia e Yari filma lo sfogo/testimonianza di Enri sull'omino giallo e sulle sue malefatte.
Arrivati in punta se fatta ora di pranzo, e manco a scherzare siam tutti a mangiare alla capannina, con Romina Power che ci accoglie e ci spedisce al piano di sopra, dove ci attende la mitica pasta pasticciata (mancata solo una volta in 4 mesi nel menù della capannina), chi si dopa con redbull, chi con fi-gà e chi preferisce l'acqua o la sprite.
Temperatura approssimativa della capannina -10° mentre fuori si scoppia a +22°.

Riprendiamo a girare ed è il finimondo. Chi si perde nei boschi facendo freeride, chi rutta in continuazione a causa delle bibite gasate, chi si ferma colto da diarrea fulminante o pausa plin plin.
Ci perdiamo, ed io rimango con il nano 11enne quale Andrea Peretti, i quali genitori mi ammiccano, provocandomi forti sconcerti, ogniqualvolta mi vedono.
Ed è qui che avviene la 3 tragedia. Andando nettamente più forte del piccolo e per una volta godendo perchè vado più forte di qualcuno, a stecca, pompo una piccola parabolica per emulare il mach1 del Bugno, ed a una velocità oscena mi ritrovo, fermo, ed in mezzo alla pista e proprio sulla mia linea, l'omino giallo intento con un suo compare ad effettuare un rito vodoo, con tanto di aghi (viti dei freni IS-PM) e bambola (selle italia ovviamente TLD edition). Nulla da fare, preso da quella visione, ed al pensiero di un suo ban dal forum nei miei confronti e di tutti i partecipanti alla competizione, mi butto su un lato ed effettuo un drop non-drop che mi procura una lesione al quadricipite sinistro sbattendolo dentro al telaio del demo.
Ero salvo dell'impeto funesto di Frenk, quando ghignante s'avvicina e mi domanda "tutto ok?"....... inconsapevole delle conseguenze volò un "ma vaffanculo" dettato solo dal mio inconscio che provocò le ire dell'omino che con un gesto di mano provocò qualcosa.
Prese la bici e se ne andò, senza rimontare le viti dei freni, ed intanto giunse Andreino che, a mo del cortometraggio dell'arancia con la mela, disse:
- hei Christian!!
- che cè?!?!
- Formiche!!
Mi guardai sgomento sulla maglia, ero cosparso di formiche di fede milanista, che aveva fatto comparire l'omino giallo con il suo gesto di mano, creando sul posto un formicaio, con tanto di esercito pronto a colpirmi.
Inforco la bici e scappo, lasciando in sacrificio Andrea.

Al fondo, mi scaravento morente dal dolore in ambulanza, mi danno il ghiaccio e con mia grande gioia vedo arrivare Steo con una bozza sullo stinco sanguinante che si unisce al mio ambulanza-party, con tanto di ghiaccio chimico pure a lui. Gli infermieri, nonché piloti d'ambulanza professionisti, ci avvisano: "mi raccomando ragazzi, tenete d'occhio il bolide che noi andiamo a farci un cicchetto al bar, e se arriva qualcuno........ provate a chiamarci".
Bello comodo sulla barella sparo cazzate con steo, con una processione di rider e comuni mortali che ci domandano in che condizioni destiamo.
Il ghiaccio ormai caldo ci ha ridato la forza del Freeride e riprendiamo a fare qualche giro fino allo stremo... anzi... finchè la seggiovia chiude. Siam piemontesi.. e ciò che paghiamo lo sfruttiamo fino alla fine (inoltre yari ci ha obbligato 3256987 volte a risalire le montagne per fare video e foto.
Si annoverano in quelle ore il One-Foot di Steo ed il mio sfondamento di fettuccia on Video.

Giunge la notte ed Io, Steo e Yari rincasiamo a casa di quest'ultimo, tiriamo fuori dal garage la mia branda e riponiamo le bici in esso. Eravamo sporchi e puzzavamo, tanto è vero che Ugo (Yari's Dog) si rifiutava di starci vicino.
É il momento della doccia. Si innesca un gara di solidarietà:
- Vai pure tu per primo..
- nono, figurati vai tu..
- ma no tranquillo, aspetto..
- no ma sul serio, mi fa piacere che la faccia prima tu..
finchè spuntò Yari:
- Negri vado prima io.

Era l'inizio di una lenta agonia profetizzata anche da sua mamma:
- "attenti Voi! Non lasciate lavare prima Yari che poi non esce piùùù!!"
Dopo qualche ora di rumore di acqua che scorre, uscì dal bagno in sexyssimo accappatoio rosso, con un pacco di patatine in mano, dicendo:
- Ho finito!!

Io e Steo eravamo indecisi se farci la doccia insieme dato che la mamma di Yari aveva prenotato il ristorante per far cena e mancavano 15 minuti.
Alla fine, in tempi record, docce separate.
Lindi e profumati, con un ritardo di 7'20" sulla prenotazione, Yari ci costrinse a visionare le 15478954 foto scattate dopo essersi ritirato dal Riding in seguito alla caduta ed a un dolorino alla mano.
Arriviamo al Ristorante con 19'47", ma una telefonata del Bos (mamma di Yari) ci salva dalla sodomizzazione.
Io e Steo pizza, mentre Yari ovviamente dopo aver con disgusto scoperto che sul menù non vi era la pizza TLD, si limitò ad un piatto di gnocchi.

Con la panza piena, usciamo e torniamo a casa. Io zoppico per il male alla gamba e maledico l'omino in giallo. Piove.
Una volta rincasati Yari inforca la macchina fotografica e decide di uscire di nuovo. Piove ancora. Ovviamente usciamo senza ombrelli.
Ci incamminiamo verso il paese per poi raggiungere la seggiovia che sta all'esatto opposto di casa Yari.
Piove, e siamo senza ombrelli, ma come dei poser che si rispettino abbiamo i cappucci a coprirci il cranio. Sulla via decidiamo di andare a trovare Enrico, che alloggiava nell'albergo 5 stelle sammontana subito alla sinistra del padre.. cioè volevo dire seggiovia..
Come dei ladri ci appostiamo nell'ombra, di una casetta munita di panchina in vero legno d'albero, dove il mio quadricipite trova riposo per poco.
Dopo poco arriva Enri con una fi-gà in mano, come se fosse spumante della miglior qualità e con un incomprensibile formula magica, giura eterna fedeltà alla suddetta bevanda.
Colto dalla depressione ci spiega come sia impossibile dormire in albergo con Monica Ghione che urla e si agita di continuo, dato che è dotata di batterie all'uranio con incorporate reattori nucleari per la scissione.
Piove ancora, siamo bagnati come pecore ma come si dice, noi siamo freeride, ci va bene così.
Enri era arrivato a metà della sua fi-gà, quando colto dal buon umore ci designa il suo piano della serata:
- Freeeeeenk!! Andiamo a cercare Frenk!!

*la folla esulta e risuona il verbo in tutta la valle*
Parte la caccia a frenk fra mille perplessità.
Piove ancora, ma si da il caso che la casa che ci faceva ombra, aveva un grosso ombrellone algida incustodito.
Enri colto dal furore del momento, posa la bibita rosa, inforca l'ombrellone e con l'altra mano riprende il liquido.
- Andiamo!
Partiamo alla ricerca di Frenk. Secondo i miei calcoli topografici, gli studi filosofici e di magia nera di Steo, la macchina fotografica di Yari ed i postumi di troppa fi-gà di Enri, frenk aveva una posizione approssimativa entro un raggio di 3km da noi (tutta Prali per intenderci). Iniziamo a vagare sotto il nostro fido ombrellone estivo x4, con me medesimo che faticava a star dietro ai suoi prodi compari a causa della gamba malconcia.
Ma la voglia di trovarlo ed avere il piacere di dirgli "Freeeeeenk!! Sei off Topic!!!" era troppa.
Girovaghiamo tra i camper posteggiati, mila e mila euro di bici attaccate semplicemente alle macchine.
- Freeeeenk! Dove seiiiiii
- vieni amoreeee
- Freeeeeeeeeeenk!! Sei off topic!!

Tra una cazzata e l'altra torniamo al punto di partenza. Posiamo l'ombrello e congediamo Enri.
Sempre sotto la pioggia torniamo a casa, rientriamo fradici.
La madre di Yari è già coricata, Ugo tenta di evirarci credendoci ladri.
Ci infiliamo nei 4 metri quadri della stanza di Yari, e come campioni di tetris riusciamo ad aprire la mia brandina e ad infilarci ognuno nei rispettivi letti...
Ma non è ancora finita.
Ci gustiamo un esta the al limone, con tanto di ape e rispettivo tipo che ci chiede dov'è il mare prima di finire nel rio 13 laghi.
Yari tira fuori il restante armamentario e per tenerci svegli prova i suoi flash negli occhi miei e di Steo.
Dopo mille preghiere riusciamo a farlo accucciare ed a fargli mettere la sveglia sull'iPod, dato che da li a poche ore, io e Steo avremmo avuto la gara.

Piano piano ci assopiamo e cullati dalla pioggia ci addormentiamo.

La mattina i primi fotoni di luce iniziano a colpire la finestra. Cè una luce strana.
Suona l'iPod con la sua sveglia...
La rimandiamo approssimativamente 14 volte finchè io e steo ci alziamo.
Yari non compete, quindi rimane a dormire il bastardo.
Da gran geni abbiamo lasciato le nostre tute fuori a prender freddo e ci aspetta un'immersione in vestiti gelidi.
Aperta la finestra ci appare un panorama inverosimile.
21 giugno 2009. Ha appena finito di nevicare.
Ci aspettano risalite gelate.

Ci prepariamo, prendiamo le bici, un goccio d'olio e partiamo per far colazione. Il paese pur essendoci una gara è addormentato come al solito.
Ci iscriviamo alla gara, prendiamo il nostro pacco gara, e lo lasciamo al primo malcapitato.
Sulla salitella della seggiovia trovo il mio fidato amico Maurizio Momblano che da lontano mi grida "heiiiii Secco!!" e che dice che devo girare a palla.
Monto sulla seggiovia insieme a Steo, siamo mezzi rincoglioniti (tutta colpa dei flash di Yari), ed al terzo pilone avviene la 4° tragedia.
Sento un piccolo tonfo sulla seggiola tra il 3° e 4° pilone, Steo mi guarda, io controllo la tasca e... "porca puttana me caduto il cellulare".
Ad un ritmo frenetico, in punta mi scaravento giù per la nera, tutto bagnato e la neve a romper le balle. Tra un jolly e l'altro al fondo trovo il mio fidato Maurizio che mi fa squillare il cellulare (che ovviamente avevo lasciato con il silenzioso per non essere deconcentrato). All'andata nulla.. non lo trovo. C'era un metro d'erbaccia ed era tutto bagnato dalla pioggia.
Scazzato al ritorno, improvvisamente sento qualcosa di duro sotto la scarpa, e pregando non sia uno dei famosi neri, chino il capo e vedo li, il mio gioiellino pre guerra mondiale, intatto con 24 chiamate senza risposta.
Contento come una pasqua torno in seggiovia.

Altro giro, altro regalo.
Abbandonato il cellulare ad un passante, torno a far la pista per provare con il bagnato. Sul percorso c'era una sola curva bastarda e lentissima oltre che stretta con un bell'albero da abbracciare. Arrivo, non la chiudo, son costretto a scendere. Arrivano due bionde paura, non una, due!! e spudoratamente attaccano bottone. Io non capivo nulla, tra i biondi capelli e la curva non chiusa ero ben oltre i miei 5 sensi.
- "ma anche tu raccogli fiori?"
Mi parve una domanda sconvolgente, sicchè capii che non avevo capito, e che la domanda non era sicuramente se raccogliessi fiori in pieno bosco fangoso. Mi levai il casco e con una faccia pressochè sconvolta ridomandai e la risposta fu pronta:
- "ma anche a te scivola la gomma?"
Bene la domanda rientrava nei canoni del contesto, era solo la risposta che mi pareva quasi scontata dato che nessuno (tranne Bugnone a velocità mach7 su bagnato) stava in piedi. Le due fanciulle erano Monica e Samantha Ghione, il cui padre un giorno mi scambiò per un corridore di coppa del mondo, appagandomi tutti i sensi in quel momento.

Prima manche.. Faccio un volo memorabile che mi fa perdere 20" con un pirla che mi urlava dietro "dai dai dai che ce la fai!!"
Al fondo trovo il mitico Ugo De Cresi come vocalist che sul mio conto aveva fatto un capitolo biblico a tutti gli spettatori, designandomi come uno segaiolo sempre davanti al pc, organizzatore e spammatore spudorato della gara su FB e che va forte in bici, l'esatta figura retorica come i "Malavoglia".

Seconda manche decisamente meglio, senza cadute e senza esseri che incitano a parte il caro Maurizio a cui ho anche dedicato un trogloditico urlo in piena parabolica in segno di profondo affetto.
Il salto finale avevo già iniziato a prenderlo abbastanza lungo.. per poi prenderlo troppo lungo in seguito ([url]http://www.facebook.com/video/video.php?v=1111355717453[/URL])

Arrivo giù malconcio e zoppicante, con mio padre in bici da corsa che si sboronava per il fatto d'arrivare da Pinerolo con tutti i DHccher increduli.
Poi la 5° tragedia.
Vedo Enrico disperato ed in gonnella. Gli domandai che avesse e lui rispose:
- "In verità ti dico, che il manubrio ho rotto cadendo come un rincoglionito"
Preso dalla massima solidarietà ed avendo finito le mie possibilità di vittoria gli proposi di prendere il mio umile manubrio permettendogli di fare la 2° manche.
Ringraziandomi rientrò al paddok, per poi tornare subito e con la naturalezza di un barista che serve un caffè e di uno che dandogli la mano si prende il braccio mi chiese:
- "non è che potresti prestarmi la bici intera?.."
Davanti a tanta naturalezza mi sciolsi come la neve a monte in pieno giugno e gli lasciai il mio amatissimo Demo.
Mi offrì una fi-gà stappata con gli spd dei pedali, non potevo chieder nulla di più freeride come ricompensa.
Per motivi ancora da chiarire non usò la mia bici per motivi logistici, ed una equipe di 27 meccanici incazzati trapiantarono un manubrio smontato da una kona sul Glory di Enri.

Fine giornata. Tutti sono scesi, cè chi se ne va subito sapendo di non aver vinto e di far tardi alla cena delle rispettive nonne preoccupate per lo stato di degenza dello stomaco dei rispettivi nipoti. Cè chi invece rimane.
Arriva la premiazione e vince il grande Marco Bugnone.

Frenk non ha vinto.

E tutti in coro ed a gran voce riusciamo nella nostra impresa:

"Freeeeeeeeenk!!! Seiiiiiii Offfffff Tooooopic!!!"

Fine.



La verità è che alla fine di quelle due giornate ho conosciuto gente che oggi considero amici.
Grazie Grandissimi.

;)

(è un po lungo.. non sodomizzatemi.. :D)

Christian Croce ---> Christian The Rider
 

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