Riguardo la questione Chip vi giro questa chicca letta or ora su una rivista del settore:
nel finale della Gran Fondo della Costa Smeralda, un simpatico partecipante chiede ad un altro, di categoria diversa e che sembra avere più energie di lui se gli fa un piccolo favore; l'ignaro, con sincero spirito di fratellanza ciclistica e mosso da buona volontà risponde:"certo! dimmi, di che si tratta?" pensando che gli chiedesse, che sò: di tirargli la volata?
e perché no?
il simpaticone gli passa invece furtivamente il proprio chip e lo invita a scattare per guadagnare posizioni sul gruppo di suoi pari categoria..... %$))
ovviamente il nostro eroe lo manda a cagare e lo molla lì.
il tutto per un 23° posto di categoria...
caso isolato?
no. alla GF di Roma sono stati squalificati, grazie alla prova video all'arrivo, quasi 150 furbetti.
Sto parlando del settore strada, ma giusto per non andare lontano, erano tutti stradisti quelli che domenica scorsa, al tappo creatosi nei pressi di Tharros, tagliavano decine e decine di metri attraversando la macchia mediterranea con la bici sulla testa guadagnando decine e decine di posizioni?
perché vi racconto ciò? perché ho questo dubbio:
il chip è un nostro sacro diritto e credo che dovremmo parlarne seriamente nelle prossime riunioni delle società; valutarne i costi, studiarne l'acquisizione e la gestione ecc ecc.
il chip, però, non toglie la necessità e l'importanza del lavoro amanuense dei giudici atto ad evitare che imbecilli di cui sopra approfittino in modo indegno delle nuove tecnologie (la gran parte dei "mani di forbice" erano M4 e M5 e l'educazione a quell'età non gliela insegni più) e dunque i tempi per ottenere classifiche ufficiali non credo ne trarranno grandi benefici. ma la compilazione di una classifica ufficiosa potrebbe essere praticamente immediata.
che famo, meditiamo?