Yeah, che è quello che ho letto in questa ed in un'altra discussione, però cercando da altre parti sul web nessuna info, siti, pagine facebook, niente di niente..
Yeah, che è quello che ho letto in questa ed in un'altra discussione, però cercando da altre parti sul web nessuna info, siti, pagine facebook, niente di niente..
Comunque, solitamente è ancora un po' troppo presto per sapere qualcosa, bisogna aspettare la fine di maggio/inizio giugno che di solito è il periodo in cui aprono la stragrande maggioranza dei Bike Park qui in Italia (a parte Paganella).
Comunque, solitamente è ancora un po' troppo presto per sapere qualcosa, bisogna aspettare la fine di maggio/inizio giugno che di solito è il periodo in cui aprono la stragrande maggioranza dei Bike Park qui in Italia (a parte Paganella).
Gli altri bike park aprono più tardi perchè di solito aspettano che la neve se ne vada..... sul Visentin è già da un po' che la neve s'è sciolta!
Non so quali difficoltà burocratiche si debbano affrontare per trasformare un modestissimo comprensorio sciistico in un bike park, ma visto che gli impianti ci sono già e che non devono intraprendere chissà quali investimenti, non riesco a capire il perchè di tutto questo temporeggiare.
Fatto salvo la bellezza del posto e delle piste-vecchio stile-che non si discute, io penso che tra tutti i possibili bike park, il Nevegal sia il peggiore:prezzo piuttosto alto, impianto vecchio e molto lento con pausa a mezzodì piuttosto lunga....
Concordo sulle potenzialità enormi e sulla sua posizione strategica, solo che mi sono stufano di posti che costano una cifra e ti propongono molto poco.Diciamo pure che anche come ski-park vale meno di zero...
Ma é proprio perché da quelle parti di sciatori se ne vedranno sempre meno che avrebbero tutta la convenienza a concentrarsi sui bikers.
L'innevamento é pessimo, gli impianti vecchi e ridotti al minimo, ma si trova a due passi dalla pianura padana e tramite l'A27 tutti quelli che provengono da Venezia in su ci possono arrivare molto rapidamente e facilmente.
Per fare nuovi bike trails non serve disboscare la montagna come invece si dovrebbe fare con le piste da sci e con pochi impianti di risalita si possono realizzare infiniti percorsi.
Non ho mai visto il BP di Piancavallo, ma non credo che il Nevegal abbia tante potenzialità in meno: quello dei due che volesse sviluppare prima (e meglio) il concetto potrebbe aggiudicarsi un discreto business estivo/autunnale.
Ho trovato un articolo sul sito de "Il Gazzettino", datato giugno 2014:
Il Nevegal? Paradiso della mtb
In vista altri cinque nuovi percorsi, ma anche officina e un ufficio accoglienza per i bikers
Cinque nuovi percorsi per mountain bike: il Nevegal pedala spedito verso l'estate. L'Alpe guarda con crescente interesse ad un'attività che possa coniugare seggiovia e piste, anche per la stagione estiva. E che c'è di meglio della mountain bike e delle discese di «down hill»? Insomma, smessi gli sci, salgono in quota le due ruote. L'utilizzo della ski area come pista di discesa per spericolati appassionati delle ruote larghe non è certo una novità. Nel passato il Nevegal è stato teatro anche di competizioni internazionali di «down hill». Adesso però l'obiettivo dichiarato è quello di rendere l'attività della mountain bike stabile e continuativa: il fulcro dell'offerta sportiva e ricreativa dell'estate del Colle. Alpe del Nevegal srl sta mettendo a posto i percorsi già utilizzati nel passato, sistemando il fondo e tagliando le piante. Ma c'è di più: la società che ha rilevato gli impianti di risalita sta progettando cinque nuove piste per mountain bike. Cinque percorsi da discesa, con gradi di difficoltà variabili, salti e paraboliche. Le nuove piste sono già state segnate sulle mappe del Nevegal. Ora non resta che tracciarle anche sulle erte della ski area. E impostare la realizzazione delle opere che renderanno i nuovi tracciati il paradiso dei bikers, che prevedono anche un'officina e un ufficio accoglienza. «Stiamo già lavorando per costruire il bike park, anche se serve un po' di tempo per capire cosa riusciremo a fare già quest'estate - spiega Piero Casagrande, direttore di Alpe del Nevegal srl -. I costi (da un minimo di 50mila fino a 300mila euro, ndr) e i tempi di realizzazione sono variabili, ma già da quest'estate vogliamo avviare l'iniziativa, per spingere sulla mountain bike e far conoscere il Nevegal». Del resto, le piste di down hill consentono un utilizzo intensivo degli impianti di risalita anche in estate: i bikers salgono in seggiovia con la bici e scendono lungo i percorsi disegnati ad hoc.
Ho trovato un articolo sul sito de "Il Gazzettino", datato giugno 2014:
Il Nevegal? Paradiso della mtb
In vista altri cinque nuovi percorsi, ma anche officina e un ufficio accoglienza per i bikers
Cinque nuovi percorsi per mountain bike: il Nevegal pedala spedito verso l'estate. L'Alpe guarda con crescente interesse ad un'attività che possa coniugare seggiovia e piste, anche per la stagione estiva. E che c'è di meglio della mountain bike e delle discese di «down hill»? Insomma, smessi gli sci, salgono in quota le due ruote. L'utilizzo della ski area come pista di discesa per spericolati appassionati delle ruote larghe non è certo una novità. Nel passato il Nevegal è stato teatro anche di competizioni internazionali di «down hill». Adesso però l'obiettivo dichiarato è quello di rendere l'attività della mountain bike stabile e continuativa: il fulcro dell'offerta sportiva e ricreativa dell'estate del Colle. Alpe del Nevegal srl sta mettendo a posto i percorsi già utilizzati nel passato, sistemando il fondo e tagliando le piante. Ma c'è di più: la società che ha rilevato gli impianti di risalita sta progettando cinque nuove piste per mountain bike. Cinque percorsi da discesa, con gradi di difficoltà variabili, salti e paraboliche. Le nuove piste sono già state segnate sulle mappe del Nevegal. Ora non resta che tracciarle anche sulle erte della ski area. E impostare la realizzazione delle opere che renderanno i nuovi tracciati il paradiso dei bikers, che prevedono anche un'officina e un ufficio accoglienza. «Stiamo già lavorando per costruire il bike park, anche se serve un po' di tempo per capire cosa riusciremo a fare già quest'estate - spiega Piero Casagrande, direttore di Alpe del Nevegal srl -. I costi (da un minimo di 50mila fino a 300mila euro, ndr) e i tempi di realizzazione sono variabili, ma già da quest'estate vogliamo avviare l'iniziativa, per spingere sulla mountain bike e far conoscere il Nevegal». Del resto, le piste di down hill consentono un utilizzo intensivo degli impianti di risalita anche in estate: i bikers salgono in seggiovia con la bici e scendono lungo i percorsi disegnati ad hoc.
Apre il 4 luglio.
Il mese scorso gli hanno bocciato una pista nuova... La burocrazia italiana spacca le palle ma anche loro però mettersi a maggio per fare una nuova pista....
Il problema e' che la mentalità e' vecchia e non capiscono le potenzialità della bici. Potrebbero tenere aperto tutto l'anno escludi gennaio/febbraio. E questo vorrebbe dire top team che si vengono ad allenare li come avviene in Liguria. Ma aprendo a luglio e agosto la gente se ne va in park dove gli impianti sono più nuovi e le piste di concezione più moderna.
Peccato veramente perché la pista e' una delle mie preferite se non la preferita.
Concordo pienamente: potrebbero guadagnare forse più con le bici che con gli sci!
Toglimi una curiosità, ma una giornata intera si riesce a passarla o dopo un po' ci si annoia?
Rispetto a Piancavallo com'é il Nevegal? Meglio o peggio?
Thks.
La dh del nevegal e' meravigliosa, neanche da mettere con lo schifo del piancavallo. Poveri, non e' neanche colpa loro, ma il piancavallo ha un fondo pessimo. Nevegal lunghissima pietraia, passaggi nel bosco ripidi e in contropendenze... Una vera pista da dh. Poi ci sono due piste più semblici, le freeride. Se avesse qualche salto sarebbe stupendo.
La prima volta che fai la dh ti vien da buttare via la bici perché la pietraia non perdona, ma poi prendi confidenza e godi come un matto. Provare per credere!!!
Dai domenica 5 accorrete numerosi che facciamo vedere si gestori la potenzialità di un turismo legato alla bici