Opinione Il killer silenzioso di cui nessuno parla

marco

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Esacerbato dal fatto che a metà Febbraio ci sono 20 gradi, nel bosco stanno spuntando gli asparagi, non piove una cippa e non tira un alito di vento.
Cioè da cause non locali.

Ragione in più per cambiare quello che si può cambiare localmente. In alcuni Paesi europei è vietato scaldare con il gasolio, ad esempio.
 
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Barborsa

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Sesto problema: quando i nodi verranno al pettine (e l'Agenzia delle Entrate ha cinque anni per passare i pettini che sta già preparando), le cessioni dei crediti sorte da operazioni 110% in frode, o comunque irregolari, verranno ritenute inefficaci.
A quel punto, migliaia di proprietari dovranno pregare ogni divinità conosciuta che le assicurazioni dei professionisti coinvolti (geometri, ingegneri, asseveratori...) paghino, o con le buone o in via contenziosa, perché altrimenti saranno loro a dover pagare, fino all'ultimo centesimo, senza alcun bonus, gli interventi di ristrutturazione di cui hanno beneficiato.
7 anni... Infatti pur potendolo fare non ho fatto nulla con il bonus 110 perché era un delirio la scelta dei materiali conformi e la paura di successivi controlli
 

Paoloderapage

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Quindi il futuro non è certo in buone mani, soprattutto perchè ancora non abbiamo capito che noi come europa possiamo fare tutto quello che vogliamo... ma contiamo l'8% dell'inquinamento... è come se in una barca che affonda con 100 persone...solo 8 col secchio tirano fuori l'acqua...ma alla fine affondano tutti

Poi chiaro la polvere sottile nella tal città o nella tale pianura la risolvi anche localmente, ma poi si rientra nel contesto generale mondiale dove a stati come india, cina africa e via dicendo gli frega meno di zero di quanto inquinano
Sicuramente l'attenzione e l'impegno del salva guardare l'ambiente in Cina o India è bene diverso dal nostro... ma la percezione che li non si faccia nulla per migliorare è sbagliata.
La cina produce energia fotovoltaica doppia rispetto all'europa e sta investendo per raddoppiarla entro 3 anni. Circa il 40% della loro produzione elettrica è da fonti NON fossili. Sono indietro rispetto a noi ma hanno grandi capacità di investimento e margini di miglioramento.

Poi come hai detto anche tu, una cosa è l'effetto delle nostre azioni sul riscaldamento globale u altra è quanto possiamo migliorare la qualità di aria, acqua ecc nel nostro paese. Non è certo colpa dei cinesi che bruciano carbone se a Milano l'aria è uno schifo.
 

JKR

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canavese
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appunto
è qui che casca l'asino....
la stessa cosa si può dire all'incontrario...chi è legittimato ad affermare quale sia la vera verità ???
Nessuno e allora come si deve comportare il ricettore di tali informazioni, quale deve essere il suo behavior corretto.
La storia ha dimostrato nei secoli che ci sono quelli che fanaticamente prendono una parte, la danno come buona (per vari motivi....) e classificano tutto il resto come eretico.
POi ci sono quelli che su ogni cosa si pongono dei dubbi, non danno certezze se queste non vengono date al 100% nel campo scientifico...

Da Galileo in poi... è sempre successo cosi (ma anche prima) e tutt'ora funziona cosi
Il tuo ragionamento aveva senso prima del metodo scientifico.

Ognuno sparava la sua sui fenomeni naturali, fisici, medici, ecc. ragionavano su quello che vedevano, creavano una spiegazione più o meno logica, più o meno plausibile e si convincevano che essa fosse giusta. Oppure direttamente si convincevano di quello che diceva la religione. Immagino che qualcuno degli antichi avrà sicuramente fatto anche degli esperimenti per verificare, dove possibile, la sua teoria anticipando senza saperlo il metodo scientifico sperimentale ma senza che tale approccio fosse riconosciuto da tutti. Alcuni lo usano inconsapevolmente, molti no. Certo che in un contesto del genere era corretto dubitare di tutti.

Con l'affermarsi del metodo scientifico (formalizzato e accettato da tutti) si fornisce anche una spiegazione di come si è verificato sperimentalmente la propria ipotesi sul come funziona una certa cosa oggetto di studio. Tutti quindi possono provare l'esperimento e vedere se i conti tornano, e se non tornano cercare di capire chi ha sbagliato qualcosa.

La "comunità scientifica" non indica qualcuno in particolare ma il fatto che ogni studio scientifico può essere liberamente revisionato e i passi dell'esperimento possono essere riprovati da chiunque (chiunque sia in grado e abbia gli strumenti e i fondi ovviamente).

Quando si dice che la "comunità scientifica" propende per una certa spiegazione significa che la maggior parte degli studi scientifici (non smontati nel tempo da revisioni che magari ci hanno trovato degli errori) propende per quella conclusione.

E' quindi una questione statistica, l'uomo della strada che "non ne capisce nulla" avrebbe molte più probabilità di perseguire la verità seguendo la maggioranza degli scienziati piuttosto che il singolo scienziato fuori dal coro.

Il singolo scienziato fuori dal coro, non è quello che tira fuori una nuova ipotesi e tutti gli altri scienziati gli dicono "scemo non è possibile": così è come la gente se lo immagina romanticamente. Quando un singolo scienziato tira fuori una nuova ipotesi si proverà a dimostrarla, se vari esperimenti la confermeranno sarà una nuova teoria accettata. Se non sarà dimostrata, con pacatezza tutti la scarteranno senza che nessuno sia preso in giro.

Gli scienziati "fuori dal coro", quelli veramente presi in giro invece sono quelli che si fissano su qualcosa di ormai confutato e continuano a ritirarlo fuori all'infinito tipo disco rotto.
 
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Paoloderapage

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Ragione in più per cambiare quello che si può cambiare localmente. In alcuni Paesi europei è vietato scaldare con il gasolio, ad esempio.
mentre gli altri vietano il gasolio noi negli ultimi 10 anni abbiamo riempito le abitazioni di stufe a pellet... per le polversi sottili di peggio c'è solo un incendio...
 
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Fermo80

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Scarsa
Esacerbato dal fatto che a metà Febbraio ci sono 20 gradi, nel bosco stanno spuntando gli asparagi, non piove una cippa e non tira un alito di vento.
Cioè da cause non locali.
La Val Padana soffre da sempre di condizioni di stasi in presenza di condizioni anticicloniche. E' normale che l'atmosfera sia tappata, è normale che non tiri vento, mentre la piovosità varia da inverno a inverno (questo è meno tragico del precedente, ogni tanto piove).

La differenza è che adesso ogni volta ti arriva addosso un'alitata rovente, ma questo paradossalmente alza anche le temperature al suolo (ormai le minime negative in città le conti sulle dita di una mano e le massime oltre i 10 sono diventate talmente "normali" che la gente dice che fa freddo se a dicembre o gennaio ci sono meno di 10 gradi) e di conseguenza riduce l'uso dei riscaldamenti.
Però il problema degli anticiloni esagerati e della scarsa pluviometria interessa a diversi livelli tutta Italia (la Sicilia un altro po' e diventa un'alternativa alle isole tropicali, ma senza pioggia :idea1:), ma nessuno è in una camera a gas come in PP.
 

sideman

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Il tuo ragionamento aveva senso prima del metodo scientifico.

Ognuno sparava la sua sui fenomeni naturali, fisici, medici, ecc. ragionavano su quello che vedevano, creavano una spiegazione più o meno logica, più o meno plausibile e si convincevano che essa fosse giusta. Oppure direttamente si convincevano di quello che diceva la religione. Immagino che qualcuno degli antichi avrà sicuramente fatto anche degli esperimenti per verificare, dove possibile, la sua teoria anticipando senza saperlo il metodo scientifico sperimentale ma senza che tale approccio fosse riconosciuto da tutti. Alcuni lo usano inconsapevolmente, molti no. Certo che in un contesto del genere era corretto dubitare di tutti.

Con l'affermarsi del metodo scientifico (formalizzato e accettato da tutti) si fornisce anche una spiegazione di come si è verificato sperimentalmente la propria ipotesi sul come funziona una certa cosa oggetto di studio. Tutti quindi possono provare l'esperimento e vedere se i conti tornano, e se non tornano cercare di capire chi ha sbagliato qualcosa.

La "comunità scientifica" non indica qualcuno in particolare ma il fatto che ogni studio scientifico può essere liberamente revisionato e i passi dell'esperimento possono essere riprovati da chiunque (chiunque sia in grado e abbia gli strumenti e i fondi ovviamente).

Quando si dice che la "comunità scientifica" propende per una certa spiegazione significa che la maggior parte degli studi scientifici (non smontati nel tempo da revisioni che magari ci hanno trovato degli errori) propende per quella conclusione.

E' quindi una questione statistica, l'uomo della strada che "non ne capisce nulla" avrebbe molte più probabilità di perseguire la verità seguendo la maggioranza degli scienziati piuttosto che il singolo scienziato fuori dal coro.

Il singolo scienziato fuori dal coro, non è quello che tira fuori una nuova ipotesi e tutti gli altri scienziati gli dicono "scemo non è possibile": così è come la gente se lo immagina romanticamente. Quando un singolo scienziato tira fuori una nuova ipotesi si proverà a dimostrarla, se vari esperimenti la confermeranno sarà una nuova teoria accettata. Se non sarà dimostrata, con pacatezza tutti la scarteranno senza che nessuno sia preso in giro.

Gli scienziati "fuori dal coro", quelli veramente presi in giro invece sono quelli che si fissano su qualcosa di ormai confutato e continuano a ritirarlo fuori all'infinito tipo disco rotto.
peccato che quello che chiami il metodo scientifico ultimamente ha preso diverse cantonate, tutto dipende da chi decide quale sia quello corretto, e si torna li...quando qualcuno decide, la politica e gli interessi fanno e faranno sempre la loro parte.

PS. con questo ho finito i messaggi a disposizione per cui non potro' rispondere ad ulteriori tentativi di arrampicate sugli specchi...
:-|
 

Il_Tasso

ᛒᛅᚱᚢᚴ᛫ᚴᚼᛅᛦᛆᛏ
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Cube Acid 2012, Dartmoor Hornet 2020
Ragione in più per cambiare quello che si può cambiare localmente. In alcuni Paesi europei è vietato scaldare con il gasolio, ad esempio.
Non mi fraintendere, sono assolutamente d'accordo.
Faccio due considerazioni.
1. Abbiamo sotto i piedi una fonte di energia praticamente illimitata rispetto alle esigenze dei mortali, quindi perché non riempire il sottosuolo della PP di sonde geotermiche per il riscaldamento domestico?
2. Solare ed eolico sono incostanti, ma possono essere utilizzati per produrre idrogeno, un vettore energetico a) immagazzinabile per uso successivo, b) la cui combustione non coinvolge carbonio, quindi zero particolato.
Però investiamo abbestia sull'elettrico, quanto di più not-in-my-backyard ci sia.
Boh.
 
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avalonice

Biker grossissimus
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ovunque
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con le ruote
ma possono essere utilizzati per produrre idrogeno
Non vorrei illuderti ma l'idrogeno non potrà essere la soluzione ma solo un pezzettino della soluzione probabilmente dedicato all'autotrazione dei mezzi pesanti.
Purtroppo l'idrogeno può essere prodotto partendo dal metano, e qui come scarto si ha CO2 e siamo punto a capo almeno per quanto riguarda i gas serra.
L'elettrolisi è un processo poco efficiente, servirebbero grandi quantità di energia elettrica per produrre idrogeno a sufficienza, quindi è improbabile che le fonti alternative siano sufficienti...lascio a te pensare quale potrebbe essere la soluzione.
Inoltre sono poco efficienti anche le celle a combustibile per riconvertire l'idrogeno in elettricità, cito a memoria quindi potrei dare dati sbagliati, il sistema ha una resa del 30% direi un po' pochini.
Senza dimenticare tutti i problemi di contenimento dell'idrogeno.
Comunque tanto di cappello a Toyota e Hyundai che hanno a listino auto ad idrogeno.
 

marco

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e quindi, la soluzione è derubricare qualsiasi cosa e colpevolizzare in primis chi vive esattamente come chiunque altro.

Non colpevolizzo nessuno.
È piuttosto vero il contrario: tanti non si vogliono nemmeno sentir dire che la merda che respirano, bevono e mangiano è la merda che loro stessi producono con riscaldamenti, automobili, bisteccone, ecc, perché greta Thunberg è una gretina e loro sono i furbi che hanno capito tutto.
 
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emmellevu

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Scusa ma di solito chi ha questa opinione è perche si è lasciato sfuggire l'opportunità e parla di pancia.
Io ho rifatto casa col 110 (e bada che 110 non copriva tutte le spese, una buona metà degli interventi superava i massimali e li ho pagati di tasca mia) ed è già da inizio febbraio che produco 1/3 di energia in più di quella che consumo, e la immetto in rete, cosi che anche tu la possa usare.
Non ripetiamo a macchinetta quello che vanno urlando le pescivendole (senza offesa per le pescivendole che fanno il loro vero lavoro) sui social per favore, almeno qui..
Dai su' per piacere ... evita questi commenti saccenti. Sono ingegnere con laurea in energetica e so di cosa parlo.
La caxxata è la scelta politica.

Io non ce l'ho con chi ne ha usufruito come te ... hai fatto bene a esercitare un tuo diritto.
Ce l'ho con chi ha fatto una legge tanto idiota.
 
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albatros_la

Biker assatanatus
25/6/09
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la scienza, non esiste.
Esiste , invece, il metodo scientifico, che si fonda sul dubbio, la ricerca delle soluzioni e sul confronto. Qui finiscono le teorie.

In pratica, purtroppo il mondo accademico moderno è vincolato dalla ricerca, ed essa stessa è vincolata dal denaro,
Dunque se prendi un qualsiasi tema, e tu fai da sponsor, e lo fai analizzare a due gruppi di scienziati finanziando due ricerche contrapposte otterrai le tue ricerche contrapposte, dove l una nega l altra.

detto ciò..
Io lascerei perdere le filosofie gretine, del maglione, dei 250 metri a piedi, in quanto ti ricordo che tutta l europa contribuisce al 8% dell inquinamento mondiale, dunque suddividendo tutto l impegno possibile anche di tutti gli italiani, forse potremmo rappresentare lo zero virgola a livello mondiale.
Tutto questo allarmismo che pressa le nostre economie, e che presto influirà pesantemente sulle nostre vite, non darà nessun risultato, dato che , come detto, rappresentiamo solo la più piccola parte del resto del mondo.
La scienza esiste. Che lavori in modo perfettibile non ci sono dubbi. Ma non ne faccio una questione filosofica, anche se lo è. Il metodo scientifico è una cosa, la comunità scientifica è un'altra cosa. Entrambi riguardano la scienza. Le distorsioni legate a un sistema finanziato sono dovute nel migliore dei casi a una interpretazione non obiettiva dei risultati disponibili (e.g. non si parla di un aspetto e perciò si assume che non esista) e nel peggiore a dolo (e.g. chiamiamolo cherry picking per essere buoni, ma può trattarsi di "cattiva scienza", che personalmente trovo un ossimoro, nel senso di studi volutamente mal fatti o manomessi).

Sappiamo che negli anni 70 e 80 colossi degli idrocarburi hanno cominciato a finanziare studi per dimostrare il peso dell'inquinamento legato alle abitudini dei singoli. Lo scopo era quello di spostare il focus sui singoli distogliendo l'attenzione dalle attività più inquinanti (estrazione, industria pesante, etc). La strategia è stata così efficace che ancora oggi le persone hanno un'idea distorta del peso delle proprie azioni rispetto a quelle dell'industria. Ciò però non significa né che quegli studi fossero effettivamente sbagliati o antiscientifici, né che non esista il problema ad un altro livello più ampio e complesso. In un certo senso ciò ha reso le persone più consapevoli, si è imparato molto, e comunque il peso delle azioni dei singoli c'è ed ha effetto soprattutto localmente, come ha detto qualcuno. In altre parole, se questi studi non hanno cambiato le sorti del pianeta quanto a riscaldamento atmosferico (tardando una presa di coscienza collettiva), perlomeno hanno favorito molte cose, come ad esempio una gestione più attenta del riciclo con ripercussioni positive nella gestione locale dei rifiuti, e via dicendo...
Il discorso è complesso, ma se da un lato è giusto che l'opinione pubblica sia consapevole del problema su larga scala e spinga per una soluzione e un miglioramento, dall'altro ciascuno deve fare la sua parte anche nella vita di tutti i giorni per rispettare e rendere più vivibile l'angolo di mondo in cui vive.

Vale a dire che possiamo ad esempio ben essere consapevoli del fatto che le auto hanno meno impatto di altre attività umane quanto a emissione di inquinanti e gas serra, e varrebbe dunque la pena concentrarsi su altro, ma è anche vero che male non fa ridurre l'eccessiva proliferazione di mezzi di spostamento come l'auto, che localmente ammorbano l'aria spesso con effetti sulla salute molto più impattanti di quanto localmente non possa fare quel grado in più sulla media stagionale del pianeta.

A chi ne fa un discorso di risorse limitate posso soltanto dire che anche questo è in fondo frutto di una retorica ben coltivata negli anni. Se l'umanità investisse in ricerca su questi temi una frazione del denaro che investe in armi e guerre, il cambio di paradigma energetico, a mio personale avviso l'unica cosa che può risolvere la situazione inquinamento direttamente e indirettamente, sarebbe molto più vicino, se non già avvenuto.
 

Dani1000

Biker superis
24/11/11
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Genova
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A chi ne fa un discorso di risorse limitate posso soltanto dire che anche questo è in fondo frutto di una retorica ben coltivata negli anni. Se l'umanità investisse in ricerca su questi temi una frazione del denaro che investe in armi e guerre, il cambio di paradigma energetico, a mio personale avviso l'unica cosa che può risolvere la situazione inquinamento direttamente e indirettamente, sarebbe molto più vicino, se non già avvenuto.

Non mi ricordo chi ha detto che se tutti i soldi che sono stati investiti nella chiesa per "salvare le nostre anime" fossero stati donati alla scienza non ci sarebbero più malattie incurabili.
Se invece di investire miliardi in armamenti e guerre si spostasse il focus avremmo sicuramente meno problemi nel mondo, o almeno ne avremmo di diversi
 

drmale

Biker perfektus
17/7/09
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Senza inquinamento niente benessere, niente pil, niente società basata sui consumi, niente file di auto in vacanza, no gente sugli impianti a sciare, nei bike park, niente ciclisti per hobby con bici costosissime, ma solo pedalatori per necessità come faceva mio nonno negli anni 40.
Siamo pronti?
Vediamo chi propone la ricetta alle elezioni se vince... :mrgreen:
Poi anche facessimo noi europei i gretini gli altri 7/8 miliardi gasano come pazzi senza ritegno.
Quindi credo la soluzione sia come sempre imposta dagli eventi quando questi saranno catastrofici.
Io ho la ricetta: questi privilegi devono essere riconosciuti solo a me e pochi altri che io decido. La pena capitale a chi si ribella è il minimo per garantire la salute pubblica.
Dimenticavo tengo le donne giovani e leggiadre e vecchie e laide lasserei altrui.
Votatemi e mi ringrazierete, non votatemi e ve ne pentirete.
 

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