[FONT=Verdana, sans-serif]forse in precedenza l'ho messa giù un po troppo "colta", forse non mi sono spiegato nel migliore dei modi o forse l'analfabetismo funzionale imperante e/o lo scarso (molto scarso, purtroppo) livello generale di consapevolezza (sociale, politica, scientifica ecc) hanno contribuito a non far ben comprendere non tanto quanto vado dicendo io (che non mi invento nulla, cose note e assodate da tempo) ma la effettiva situazione nel suo complesso, le reali e complesse interazioni ecologico ambientali interessate da questi fenomeni così come le reali cause dell'empasse (ed il GW è solo uno dei tanti aspetti) che da un ventennio (in campo economico e di riflesso politico, sociale e ambientale) stiamo vivendo. [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]E senza individuare le cause che ci impacciano, rallentano ed ostacolano mi pare un po' complicato migliorare la nostra situazione e quella del pianeta, mi sembra difficile (o forse impossibile sarebbe meglio dire) creare una consapevolezza maggiore negli umani tale da porre basi concrete che possano essere prodromiche ad un ripensamento generale del sistema con una maggiore sensibilità e comprensione dei fenomeni e quindi comportamenti virtuosi e necessari cambi (radicali) di rotta.
Ripeto nuovamente che il problema (che causa l'empasse e genera e diffonde dietro compenso inesistenti dubbi) riguarda aspetti economici (cioé coloro che dallo status quò traggono profitto) non la comunità scientifica (che ne ha altri di problemi, non meno seri...).
Non vi sono dubbi sul fatto che il GW sia in atto. [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Non vi sono dubbi che i fattori macroscopici scatenanti siano di natura antropica.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Più del 97% degli studiosi del campo (ed é un campo piuttosto vasto e che sta sempre più facendo ricorso, come giusto, alla interdisciplinarità e multidisciplinarità) sono concordi su questo, c'è poco da raccontarsi storie o da menare il can per l'aia.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Coloro che affermano cose diverse evitano accuratamente di passare per i canali scientifici usuali (quindi sottoposti a referaggio e revisione tecnico-scientifica) ma preferiscono (non hanno altra scelta sarebbe più corretto dire) utilizzare vettori (mediatici) generalisti più disponibili (rispondono unicamente agli interessi dell'editore e del gruppo di riferimento), con diffusione di gran lunga maggiore (quanti leggono pubblicazioni scientifiche? Quanti sanno che esistono, cosa sono e come funzionano? Appunto...) e con una grande capacità di penetrazione nell'immaginario collettivo.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]A chi dice che il pianeta sopravviverà chiedo solo (evito di chiedere cosa ne sappiate perché la risposta sarebbe univoca e scontata... più nulla che poco) ma cosa intendete? Che la palla di roccia, terra, sabbia e acqua resterà al suo posto e continuerà a ruotare attorno al sole? Ah beh, ma questo non era in dubbio o in discussione (forse non ve n'eravate accorti...). Il dramma sarà (ed anzi, è già) per gli esseri viventi che lo popolano e lo abitano.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Solo una suprema ignoranza e spregio della logica (nonché un serio e grave sprezzo del ridicolo) può far secernere simili vuote, inutili e prive di senso affermazioni. Chiedo venia ma il non conoscere o l'ignorare questi meccanismi, queste interazioni, questi legami, gli ambienti e le biocenosi, ed il non comprenderne l'importanza (cosi come quelli relativi alle scienze sociali ed economiche che ben aiutano a capire il momento che stiamo vivendo e le sue ragioni) non giustifica in alcun modo ed in nessun momento l'emissione scomposta di suoni (come di letterine su uno schermo) dal dubbio significato che qualcuno vorrebbe far passare per opinioni (insultando il concetto stesso di Opinione). [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Ma se persino le stesse basi (l'ABC) del pensiero e del processo scientifico (ed il funzionameno del mondo scientifico) vengono bellamente e beatamente ignorate dal cosiddetto uomo della strada poi anche volendo... ma di che vuoi parlare o addirittura discutere.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Ho fatto riferimento all'ambito scientifico ma lo stesso (anzi, anche più importante) vale per quello sociale ed economico (e quindi politico), mi pare ovvio.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Un conto è il porsi domande ed il cercare risposte (cosa sacrosanta), altra cosa è lo sparare raffiche di amenità (gentile eufemismo) nel vuoto cosmico del web (anche perché è l'unico posto dove non si paga mai dazio per quello che si dice e che si è...).[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Se è vero che più sai e più sai di non sapere allora è altrettanto vero (proprietà transitiva) che meno sai meno sai di non sapere...[/FONT]