Punt Il sabato mattina, da Pinerolo (Val Pellice, Chisone, Germanasca)
- Creatore Discussione mbike
- Data di inizio
occhio che non so se la discesa del barfè sia ancora fattibile. ufficialmente la sterrata che scende verso il bivio serre\pradeltorno è chiusa per frana dopo l'alluvione...può darsi che abbia danneggiato anche il sentiero.
Un 10-15 anni fa c'erano diversi sentieri e anche divertenti, facili su fondo di terra e qualche bel tratto di pietra fissa, poi con gli anni un paio sono diventati stradine in seguito ad operazioni di esbosco per farvi accedere muli meccanici e trattori, altri sono stati letteralmente devastati dalle moto (ne ricordo un paio che arrivavano su San Michele e che nel giro di qualche stagione, essendo stati usati come parco giochi da enduristi, sono diventati così scavati che la bici restava incastrata all'interno), alcuni invece sono diventati dei ruscelli e la terra se n'è andata, ora sono delle belle pietraie, fattibili senza grossi problemi in bici ma non il massimo del flow e del divertimento. Lo scorso anno ne ho trovato uno ancora carino, che arriva sempre verso San Michele e che parte nascosto dietro una riva, ragion per cui le moto non lo conoscono ancora troppo ed è rimasto piuttosto integro e mi guardo bene dal mapparlo su osm, visto come la zona è battuta da moto, con i risultati visti negli anni.
Io non l'avevo mai vista da questo punto di vista... è anche vero che frequento la zona in MTB da pochi anni.
La cosa che più mi stimola è diverte nel condurre le mie esplorazioni è proprio la mappatura su OSM, e probabilmente almeno il 50% dei sentieri/sterrate della zona prarostino-bricherasio-s.germano li ho inseriti io.
Però non avevo mai preso in considerazione questo problema, che in effetti in certi casi è presente.
Però in molti casi è anche vero l'opposto: ho "riscoperto" diversi sentieri completamente abbandonati e sporchissimi, e dopo averli inseriti ho notato un po' di frequentazione che aiuta a mantenerli agibili.
In alcuni casi devo persino ringraziare le moto (da trial), perchè senza di loro alcuni sentieri probabilmente sarebbero ormai scomparsi e/o impercorribili.
Per quel che mi è parso di notare, le moto da enduro sono peggio della peste bubbonica, devastano tutto, mentre ho incontrato diversi trialisti che salivano con criterio e senza far danni.
Giusto un paio di settimane fa, sui sentieri che ho segnalato che scendono dalla Vaccera, era evidente il passaggio dei trialisti in alcuni tratti, che si sono rivelati i più puliti e agibili.
Tutto questo per dire che la mappatura, e in generale far conoscere un sentiero poco frequentato può avere pro e contro...
Probabilmente è da valutare caso per caso considerando la zona, il tipo di terreno, e il tipo di fruitori che potrebbe attirare... quindi in qualche caso la tua scelta è probabilmente la più saggia.
Ma il mio spirito di esploratore/cartografo soffre nel sapere di un sentiero non mappato!
Io non l'avevo mai vista da questo punto di vista... è anche vero che frequento la zona in MTB da pochi anni.
La cosa che più mi stimola è diverte nel condurre le mie esplorazioni è proprio la mappatura su OSM, e probabilmente almeno il 50% dei sentieri/sterrate della zona prarostino-bricherasio-s.germano li ho inseriti io.
Però non avevo mai preso in considerazione questo problema, che in effetti in certi casi è presente.
Però in molti casi è anche vero l'opposto: ho "riscoperto" diversi sentieri completamente abbandonati e sporchissimi, e dopo averli inseriti ho notato un po' di frequentazione che aiuta a mantenerli agibili.
In alcuni casi devo persino ringraziare le moto (da trial), perchè senza di loro alcuni sentieri probabilmente sarebbero ormai scomparsi e/o impercorribili.
Per quel che mi è parso di notare, le moto da enduro sono peggio della peste bubbonica, devastano tutto, mentre ho incontrato diversi trialisti che salivano con criterio e senza far danni.
Giusto un paio di settimane fa, sui sentieri che ho segnalato che scendono dalla Vaccera, era evidente il passaggio dei trialisti in alcuni tratti, che si sono rivelati i più puliti e agibili.
Tutto questo per dire che la mappatura, e in generale far conoscere un sentiero poco frequentato può avere pro e contro...
Probabilmente è da valutare caso per caso considerando la zona, il tipo di terreno, e il tipo di fruitori che potrebbe attirare... quindi in qualche caso la tua scelta è probabilmente la più saggia.
Ma il mio spirito di esploratore/cartografo soffre nel sapere di un sentiero non mappato!
Esatto, io in generale ho fatto le tue stesse valutazioni, in alcune zone ho mappato parecchi sentieri con Joms, sia in alta montagna che in bassa montagna, zona Bagnolo, Valle Po, qualcosa nel Pinerolese, ecc., aggiunto boschi, foreste, case e tutto quello che pò esser eutile a migliorare la mappa, ma in quel contesto specifico, in cui ormai di sentieri praticabili non ne sono quasi più rimasti, quel poco che c'è preferisco tenerlo per me e per chi ne fruisce in un certo modo, con cui condivido volentieri il gpx.
Matteo, oggi pomeriggio sono riuscito a ritagliarmi un paio d'ore per un giretto e per scrupolo sono andato a controllare la parte finale delle tracce che avevo postato qui: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=8055368&postcount=405
In pratica l'aggiunta che avevo fatto alle tracce precedenti.
A ottobre era in ottime condizioni e divertente, ma con il vento di questi giorni gli accumuli di foglie sono ben oltre il tollerabile. La prima parte è discretamente ripida e tecnica, fattibilissima e divertente in condizioni normali, ma ricoperta di foglie il rischio di front flip è alto. E anche senza ribaltarsi, il divertimento è un'altra cosa...In questo periodo, si può evitare.
la farò poi quest'estate allora...tra l'altro visto che sei di san secondo per caso sai dirmi se il bikecafe di pinerolo tiene pulito qualche percorso in zona? mi avevano accennato di qualcosa verso pramartino.
Che io sappia c'è il sentiero che usano per i test bike tra Costagrande e Monte Oliveto (più o meno dove c'era la dh di Monte Oliveto anni fa, che tu di sicuro non ricorderai che sei giovine), sentieri che faccio quando rientro su Pinerolo dalla zona Cro/colle Infernetto.
Zona Pramartino c'era qualche sentiero, qualcuno anche tenuto in condizioni discrete.
Avevo invece visto, in autunno, una bella linea ritmica con 4-5 salti ben shapati a Prarostino con annesso pumptrack fatto molto bene... da capire come funziona l'accesso.
Confermo il sentiero costagrande-monte uliveto, l'ho fatto recentemente per la prima volta.
parte da QUI su sterrata, poi si butta in un lungo singletrack facile ma divertente.
In zona pramartino-crò qualche singletrack carino c'è, quelli che conosco sono tutti segnalati su OSM, alcuni puliti e frequentati, altri meno, però non so se Bikecafè faccia manutenzione su qualcuno in particolare.
Però la zona è una ragnatela di tracciati pazzesca, e molti non li ho mai fatti perchè in genere quando passo di lì arrivo almeno fino al Crò e rientro o verso Grandubbione o verso la cresta di Costagrande, quindi non ho mai molto tempo/voglia di provare sentieri che riportano subito in basso... qualche volta ho fatto uscite mirate e infatti qualcosa di nuovo ho scoperto, ma niente che sia evidentemente pulito e mantenuto da un gruppo.
sarebbe la traccia bianca che poi diventa rossa oppure parte da li ma non è segnato?
Esatto, quella.
la traccia bianca è una sterrata facile, la rossa un singletrack
è il tratturo segnato come strada bianca che poi diventa sentiero (traccia rossa)
Ieri ho provato una nuova discesa dalla cresta della Vaccera. 
E' un sentiero che ho individuato tempo fa sulla carta tecnica provinciale, e ho trovato conferma di un unico passaggio sulla strava heatmap, così ieri sono andato a provarlo.
La partenza è dalla cresta che scende dal monte Castelletto, un po' più sotto rispetto alla congiunzione con la stradina che porta alla strada asfaltata.
L'inizio, poco evidente, è proprio di fronte ad uno dei tabelloni informativi con la storia delle vicende partigiane della zona, ed è segnato con un bollo rosso su un albero, un po' sbiadito ma ancora visibile.
Il sentiero scende con tracciato intelligente su un versante molto ripido, con tagli diagonali e senza nessun tornantino stretto, il fondo è compatto e per nulla scavato o dissestato. La visibilità è buona, praticamente impossibile perdersi, ci sono anche un po' di bolli segnavia, non frequentissimi.
Purtroppo è palesemente poco frequentato, probabilmente da cercatori di funghi e qualche raro escursionista, ma tracce di bici o moto non ne ho vista l'ombra.
Il che significa ovviamente che è un po' sporco...
Non ci sono particolari difficoltà, se non la pendenza elevata in alcuni tratti, soprattutto all'inizio, ma il fondo non presenta ostacoli rilevanti. Se fosse pulito, lo classificherei M1 sulla scala di OpenMTB, con qualche tratto un po' più sostenuto per via della pendenza.
Nelle condizioni che ho trovato ieri... difficile da dire. Io ne ho fatti diversi tratti a piedi perchè le foglie, seppur non tantissime, non permettevano un buona lettura del sentiero e non volevo rischiare il ribaltone.
Nel dubbio l'ho inserito su OSM come M2 (anche per non rischiare insulti...meglio trovare un sentiero più facile del previsto piuttosto che più difficile).
Per me sarebbe un sentiero molto bello, con grande potenzialità, ma necessita frequentazione.
Consigliato a chi ama uscire dai percorsi più battuti e per chi conosce già bene la zona e vuole provare qualcosa di nuovo.
Dopo allego la traccia.
E' un sentiero che ho individuato tempo fa sulla carta tecnica provinciale, e ho trovato conferma di un unico passaggio sulla strava heatmap, così ieri sono andato a provarlo.
La partenza è dalla cresta che scende dal monte Castelletto, un po' più sotto rispetto alla congiunzione con la stradina che porta alla strada asfaltata.
L'inizio, poco evidente, è proprio di fronte ad uno dei tabelloni informativi con la storia delle vicende partigiane della zona, ed è segnato con un bollo rosso su un albero, un po' sbiadito ma ancora visibile.
Il sentiero scende con tracciato intelligente su un versante molto ripido, con tagli diagonali e senza nessun tornantino stretto, il fondo è compatto e per nulla scavato o dissestato. La visibilità è buona, praticamente impossibile perdersi, ci sono anche un po' di bolli segnavia, non frequentissimi.
Purtroppo è palesemente poco frequentato, probabilmente da cercatori di funghi e qualche raro escursionista, ma tracce di bici o moto non ne ho vista l'ombra.
Il che significa ovviamente che è un po' sporco...
Non ci sono particolari difficoltà, se non la pendenza elevata in alcuni tratti, soprattutto all'inizio, ma il fondo non presenta ostacoli rilevanti. Se fosse pulito, lo classificherei M1 sulla scala di OpenMTB, con qualche tratto un po' più sostenuto per via della pendenza.
Nelle condizioni che ho trovato ieri... difficile da dire. Io ne ho fatti diversi tratti a piedi perchè le foglie, seppur non tantissime, non permettevano un buona lettura del sentiero e non volevo rischiare il ribaltone.
Nel dubbio l'ho inserito su OSM come M2 (anche per non rischiare insulti...meglio trovare un sentiero più facile del previsto piuttosto che più difficile).
Per me sarebbe un sentiero molto bello, con grande potenzialità, ma necessita frequentazione.
Consigliato a chi ama uscire dai percorsi più battuti e per chi conosce già bene la zona e vuole provare qualcosa di nuovo.
Dopo allego la traccia.
Per completare il sentiero descritto al post precedente, vi propongo di collegarlo con un bel singletrack che parte da Prarostino.
La partenza è dalla cima della montagnola che domina il paese, ci si arriva con una strada asfaltata (via grigli), e con una breve sterrata finale.
La salita è...tosta, con pendenze a dir poco severe
, ma fortunatamente breve.
In cima c'è un'antenna-ripetitore e da lì inizia il divertimento.
I primi metri sono difficili, con rocce a gradoni e ripide, ma si tratta di pochi metri, poi il sentiero è facile e scorrevole, purtroppo in questo momento poco godibile per via delle foglie, ma fattibile senza problemi.
Arrivati all'incrocio con le sterrate forestali, le cose cambiano completamente: si prosegue in leggera salita per un breve tratto fino al punto panoramico, poi inizia un singletrack magnifico che si snoda zigzagando in mezzo ai faggi mantenendosi sulla cresta.
Il fondo è compatto e terroso, con poche pietre ben fisse e qualche radice, ed è pulitissimo!
Nessuna difficoltà particolare tranne la pendenza, ma il fondo che in questo momento è in condizioni perfette, ispira confidenza.
Tutto magnifico fino a QUI, dove i faggi lasciano posto ai castagni, le foglie si accumulano, e la pendenza diventa proibitiva.
E' il brevissimo tratto che ho segnato come M2 su OSM: il fondo è sempre ottimo, ma la pendenza e le foglie rendono praticamente impossibile rallentare, anche attaccandosi a freni...
Con una bici da enduro e condizioni più pulite immagino sia fattibile senza particolari problemi, ma resta un bel ripidone.
Comunque è molto breve e farlo a piedi non è grave.
Finito il ripidone, il sentiero piega a sinistra e diventa facile, le foglie sono ancora molte (ieri mi sono fermato a ripulirlo un po'...) ma non creano alcun problema, poi ad una curva si passa sotto ad un tronco abbattuto e da lì il sentiero torna pulito e prosegue fino a sbucare nei pressi di una cascina.
Si fanno 50 metri di asfalto e si riprende un sentiero inizialmente ben pulito, con belle sezioni rocciose, fino ad un punto dove c'è (attualmente) un grosso accumulo di foglie. Qui vi consiglio di scendere, il fondo sottostante è molto sconnesso e stare in sella è rischioso. Sono una ventina di metri, dopodichè si può risalire e seguendo il tratturo molto ripido e disconnesso si arriva al Ponte Palestro.
Sono 450mt di dislivello no-stop, quasi interamente su singletrack...mica male a queste quote.
Vi lascio la traccia che comprende entrambe le discese:
http://tc.mtb-forum.it/download.php?f=dXNlcmRhdGFzLzExNTM3Mi8zOTE5NjguZ3B4
Nel collegamento tra la prima e la seconda ho percorso altri sentieri divertenti, ma ci sono ovviamente molte altre possibilità a vostro piacimento.
Per risalire a prarostino ho usato la strada asfaltata, per rilassarmi un po', ma chi vuole restare su sterrato basta che, arrivato QUI, svolti a destra e vada a prendere il sentiero che porta in località Pagnoni.
Da lì su forestale si arriva in piazza a Prarostino e ci si ricollega alla mia traccia.
La partenza è dalla cima della montagnola che domina il paese, ci si arriva con una strada asfaltata (via grigli), e con una breve sterrata finale.
La salita è...tosta, con pendenze a dir poco severe
, ma fortunatamente breve.In cima c'è un'antenna-ripetitore e da lì inizia il divertimento.
I primi metri sono difficili, con rocce a gradoni e ripide, ma si tratta di pochi metri, poi il sentiero è facile e scorrevole, purtroppo in questo momento poco godibile per via delle foglie, ma fattibile senza problemi.
Arrivati all'incrocio con le sterrate forestali, le cose cambiano completamente: si prosegue in leggera salita per un breve tratto fino al punto panoramico, poi inizia un singletrack magnifico che si snoda zigzagando in mezzo ai faggi mantenendosi sulla cresta.
Il fondo è compatto e terroso, con poche pietre ben fisse e qualche radice, ed è pulitissimo!
Nessuna difficoltà particolare tranne la pendenza, ma il fondo che in questo momento è in condizioni perfette, ispira confidenza.
Tutto magnifico fino a QUI, dove i faggi lasciano posto ai castagni, le foglie si accumulano, e la pendenza diventa proibitiva.
E' il brevissimo tratto che ho segnato come M2 su OSM: il fondo è sempre ottimo, ma la pendenza e le foglie rendono praticamente impossibile rallentare, anche attaccandosi a freni...
Con una bici da enduro e condizioni più pulite immagino sia fattibile senza particolari problemi, ma resta un bel ripidone.
Comunque è molto breve e farlo a piedi non è grave.
Finito il ripidone, il sentiero piega a sinistra e diventa facile, le foglie sono ancora molte (ieri mi sono fermato a ripulirlo un po'...) ma non creano alcun problema, poi ad una curva si passa sotto ad un tronco abbattuto e da lì il sentiero torna pulito e prosegue fino a sbucare nei pressi di una cascina.
Si fanno 50 metri di asfalto e si riprende un sentiero inizialmente ben pulito, con belle sezioni rocciose, fino ad un punto dove c'è (attualmente) un grosso accumulo di foglie. Qui vi consiglio di scendere, il fondo sottostante è molto sconnesso e stare in sella è rischioso. Sono una ventina di metri, dopodichè si può risalire e seguendo il tratturo molto ripido e disconnesso si arriva al Ponte Palestro.
Sono 450mt di dislivello no-stop, quasi interamente su singletrack...mica male a queste quote.
Vi lascio la traccia che comprende entrambe le discese:
http://tc.mtb-forum.it/download.php?f=dXNlcmRhdGFzLzExNTM3Mi8zOTE5NjguZ3B4
Nel collegamento tra la prima e la seconda ho percorso altri sentieri divertenti, ma ci sono ovviamente molte altre possibilità a vostro piacimento.
Per risalire a prarostino ho usato la strada asfaltata, per rilassarmi un po', ma chi vuole restare su sterrato basta che, arrivato QUI, svolti a destra e vada a prendere il sentiero che porta in località Pagnoni.
Da lì su forestale si arriva in piazza a Prarostino e ci si ricollega alla mia traccia.
Grazie, appena ho la bici ripristinata vado a esplorare. Hai mai provato il sentiero che parte sempre dalla cresta del Vaccera, ma è poco più in basso che il passo della Sea? Su OSM è segnato. E' mappata anche una palina, con nome: "Bivio per Roca Ghiesa".
https://www.openstreetmap.org/#map=19/44.85963/7.23043
https://www.openstreetmap.org/#map=19/44.85963/7.23043
Si, l'ho mappato io anni fa.
L'ho percorso in salita (facendomi un mazzo indescrivibile...) un giorno che ero in vena di esplorazioni, e purtroppo non c'è nemmeno un metro pedalabile, la parte centrale è ripidissima. Non l'ho mai provato in discesa ma per come lo ricordo è roba trialistica per gente molto brava, infatti non ci sono mai tornato. E comunque non ci passa mai nessuno, era sporchissimo e in basso pure pieno di rovi...
Poi magari negli ultimi tempi qualcuno lo ha sistemato, ma non ci scommetterei neanche una caramella succhiata!
Comunque è segnalato come parte di un percorso escursionistico sul sito del Comune di Prarostino: http://www.comune.prarostino.to.it/index.php/montagne-e-sentieri/sentiero-di-roccapiatta.html
Che però saggiamente sconsiglia di farlo in MTB
Tutte le tracce di quel versante le ho inserite io, perchè ero straconvinto che dovesse per forza esistere un qualche sentiero percorribile, e così negli anni ho dedicato diverse giornate per cercarlo, e diverse serate scrutando google hearth e tutte le mappe che sono riuscito a reperire.
Ma niente da fare, solo delusioni.... fino a ieri!:-x
Come tutti gli anni in questo periodo ho fatto una capatina sul monte San Giorgio a Piossasco e di nuovo c’è che hanno messo tutta una serie di cartelli a segnalazione della sentieristica della zona. In base a questa il sentiero delle lame è segnalato come “no bike” (magari lo è sempre stato?)
Sono sceso per il sentiero dei cinghiali, ma in questo periodo è, almeno per me, troppo complicato così viscido com’è e soprattutto nella porzione finale ci si imbratta, soprattutto la bici, in maniera micidiale…
P.S. Ringrazio (con notevole ritardo, ma sono stato assente per un po'…) Maxiclimb per i tanti preziosi contributi alla discussione…
Sono sceso per il sentiero dei cinghiali, ma in questo periodo è, almeno per me, troppo complicato così viscido com’è e soprattutto nella porzione finale ci si imbratta, soprattutto la bici, in maniera micidiale…
P.S. Ringrazio (con notevole ritardo, ma sono stato assente per un po'…) Maxiclimb per i tanti preziosi contributi alla discussione…
I cinghiali è quello più facile come discesa e se piace il sentiero scorrevole-veloce è quello migliore.. le lame sono più difficili, più ripide e soprattutto nella parte iniziale bisogna schivare le piante con il manubrio.. cmq tutta fattibile in bike
La direttissima è quella meno frequentata ed anche la più hard, la parte centrale è da fare a piedi (almeno x me) e quella sotto si collega al sentiero dei "ruderi". Quest'ultimo è fattibile buona parte in bike.. l'ho fatto la settimana scorsa e sono sceso un paio di punti, xò ero con la front.. con la full magari si fa tutto, anche se ne dubito.. sempre in base alle mie capacità. Cmq San Giorgio è sempre un bel "bike Park" naturale.. si può fare tranquillamente sali scendi variando le discese..
No bici e un sentiero le lame sono un altro sono in due posti diversi
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