Italia e DH

ymarti

Biker imperialis
16/9/03
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Specialized Demo 8 26 oldschool & Nukeproof Mega 29 newschool
Cozzi e Milivinti li ho visti tante volte al Mottarone. A volte anche Bugnone.

Ultimamente Cozzi al tamaro....

I PRO CI SONO!!!!

Dogo lo vedo sempre. A volte anche troppo!

;-)
 

axcxa

Biker assatanatus
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Roma
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giant anthem 1 29er 2018
Riassumendo i vari post, da quanto emerso, possiamo affermare che la DH italiana ha problemi perché;

- non ci si allena abbastanza
- non ci si allena se piove
- è uno sport poco conosciuto
- è uno sport costoso
- è uno sport rischioso
- abbiamo le infrastrutture ma non sappiamo utilizzarle
- non ci va di costruire spot dietro casa per allenarsi tutti i giorni
- i ragazzi che in Italia fanno i fenomeni, all'estero si cagano sotto
- siamo fermi ma crediamo di essere veloci
- abbiamo poca sostanza e troppe chiacchere
- atteggiamento sbagliato durante le uscite in bici
- Dogo infesta i bike park e i Pro non girano e restano a guardare la Pupa e il secchione
- la DH è poco remunerativa e quindi dopo un po' l'entusiasmo scema
- non abbiamo maestri di livello
- abbiamo talenti che si perdono per strada
- abbiamo poca tradizione
- siamo un po' fighette


Ho dimenticato qualcosa? Certo che ne abbiamo di roba da sistemare; sono tutte indicazioni emerse dai vari post, nulla d'inventato.

Sarebbe carino accostare ad ogni voce la percentuale d'incidenza sul risultato finale.

- maestri di livello.. di sicuro ci sono ma non sono accessibili per tutti.. non e' uno sport di 'massa' e quindi si formano pochi campioni e pochissimi maestri
- tradizione.. mbe anche questo e' importante, il nostro paese e' focalizzato su altri sport.. ma piano piano mi sembra che il nostro mondo stia emergendo.. purtroppo se non c'e' visibilita' non ci sono sponsor, se non ci sono sponsor non ci sono soldi, se non ci sono i soldi non e' semplice allargare questo sposrt ai giovani e giovanissimi...
 

madmik83

Biker urlandum
21/9/03
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milano
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TI DICO COME LA VEDO IO...

- non ci si allena abbastanza
VERO IN GENERALE SOPRATT A UN LIVELLO "AMATORIALE"
- non ci si allena se piove
VERISSIMO
- è uno sport poco conosciuto
QUESTO COSA CAMBIEREBBE?
- è uno sport costoso
SIAMO NOI CHE LO VOGLIAMO RENDERE COSTOSO IN MISURA MAGGIORE DI SUO COSTA MENO DELLO SCI! E NON è CHE NEL RESTO DEL MONDO SIANO TUTTI RICCHI SFONDATI
- è uno sport rischioso
COME LA MX O QUALSIASI ALTRO SPORT D'AZIONE SERIA E NOI ABBIAMO GRANDI CROSSISTI
- abbiamo le infrastrutture ma non sappiamo utilizzarle
DIREI CHE CI SONO LE INFRASTRUTTURE MA MEGLIO USARLE PER L'UOMO MEDIO CHE FA FINTA DI FARE ALTRE COSE
- non ci va di costruire spot dietro casa per allenarsi tutti i giorni
MEGLIO L'APERITIVO AL BADILE O ALTRE 3000 COSE PIU INTERESSANTI
- i ragazzi che in Italia fanno i fenomeni, all'estero si cagano sotto
DIREI DI NO
- siamo fermi ma crediamo di essere veloci
VERO INFATTI RIMANIAMO STUPEFATTI DAVANTI A COSE PER ALTRI NORMALI
- abbiamo poca sostanza e troppe chiacchere
VERISSIMO MOLTE COSE NE SONO UNA DIMOSTRAZIONE.....
- atteggiamento sbagliato durante le uscite in bici
???
- Dogo infesta i bike park e i Pro non girano e restano a guardare la Pupa e il secchione
- la DH è poco remunerativa e quindi dopo un po' l'entusiasmo scema

- non abbiamo maestri di livello
FALSO! LA GENTE CHE CAMMINA C'è E C'ERA MA FANNO POCHI CORSI E ANCHE NOI TUTTI NON SIAMO PROPENSI A FARE CORSI...
- abbiamo talenti che si perdono per strada
- abbiamo poca tradizione
NEL PAESE DOVE è NATA O QUASI LA BICI? DIREI DI NO
- siamo un po' fighette
TROPPO!
 

tettabeta

Biker dantescus
5/9/03
4.944
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Oleggio
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1- Omissis

2- Omissis

3- Ma nessuno si ricorda di Bonanomi ? Herin ? Giovanna Bonazzi ? Eppure ai loro tempi sono stati nelle primissime posizioni del mondiale DH...

4- Il fatto che "tradizionalmente" gli italiani non primeggino nella DH in maniera continuativa (read: non esiste una "scuola italiana") puo' farci perdere il sonno ?

5- Omissis

6- Circa i mondiali di calcio vinti solo quattro volte: per la quantita' di calcio giocato, parlato e straparlato che ci assedia mi aspetterei un numero ben piu' elevato di vittorie.... :-)

7- Suding a Pila: ma non e' local ?

8- Dogo:
Ha poco senso dal punto di vista statistico: è una "invariante", dal momento che la DH ha 20/25 per tutti, quindi il campo di gioco è uguale per tutti.

Posso solo dire che non ho capito un razzo (cit.: "Amici miei")

9 - Omissis

10- I pro nei bikepark ci mancherebbe che non ci andassero... ma alla fine... che cosa c'entra con il fatto di avere o non avere piu' Italiani nella top 10 DH ?

11- Alla fine, io sono per il FR diaccoso. Quindi e' meglio che la finisca di sparare cazzate in questo sezione. Morale: adieu.

Gnap
(o )Beta
 
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ale87fr

Biker superis
19/1/08
388
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Molini di Triora
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Ecco le mie percentuali! Purtroppo quanto scritto è quasi tutto vero!!!
Riassumendo i vari post, da quanto emerso, possiamo affermare che la DH italiana ha problemi perché;

- non ci si allena abbastanza 5%
- non ci si allena se piove 1%
- è uno sport poco conosciuto 3%
- è uno sport costoso 5%
- è uno sport rischioso 1%
- abbiamo le infrastrutture ma non sappiamo utilizzarle 0%
- non ci va di costruire spot dietro casa per allenarsi tutti i giorni 0%
- i ragazzi che in Italia fanno i fenomeni, all'estero si cagano sotto 5%
- siamo fermi ma crediamo di essere veloci 0%
- abbiamo poca sostanza e troppe chiacchere 10%
- atteggiamento sbagliato durante le uscite in bici 20% (soprattutto i finti pro che non hanno mai voglia di darti un consiglio, e i fermoni che non hanno mai voglia di accettarlo)
- Dogo infesta i bike park e i Pro non girano e restano a guardare la Pupa e il secchione 0% (non è vero...anche DOGO sarà in un bike park per volta!)
- la DH è poco remunerativa e quindi dopo un po' l'entusiasmo scema 15%
- non abbiamo maestri di livello 10% alcuni lo sono, ma troppi no!
- abbiamo talenti che si perdono per strada 5%
- abbiamo poca tradizione 5%
- siamo un po' fighette 15%


Ho dimenticato qualcosa? Certo che ne abbiamo di roba da sistemare; sono tutte indicazioni emerse dai vari post, nulla d'inventato.

manca che non abbiamo un fenomeno di quelli che sono andati forte già dal primo giorno di downhill!!!

Sarebbe carino accostare ad ogni voce la percentuale d'incidenza sul risultato finale.
 

flyfab

Biker popularis
27/11/07
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Lombardia
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Per chi vuole aggregarsi e vedere quanto vanno piano alcuni dei nostri big,
domani al Tamaro ci saranno Cozzi e Gambirasio, che non solo hanno vinto alcuni titoli italiani ,ma si sono fatti onore anche all'estero.
Claudio vincitore del trofeo vouilloz come migliore allievo primo anno in cup de france e Gamby con la stessa manetta,gia' allora...ed altro...
I talenti purtroppo c'erano e per mancanza soprattutto di fondi della federazione o di altri sponsor non hanno potuto dedicare i tempi necessari per poter crescere ed essere seguiti al meglio anche perche' i genitori ''purtroppo'' lavorano.Alla federazione ciclistica il downhill da' solo fastidio. PUNTO
 

Spakkabiker

Biker forumensus
8/8/06
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Arezzo
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per me è un problema generazionale , mentre in francia amercia e così via , sono già alla terza o quarta , noi stiamo entrando ora nella seconda .... parlo di padri che trasmettono il sapere ai figli !
 

Mitzkal

Biker augustus
Beh, a Pila non è infrequente incontrare Suding, Franco e un po' di anni fa anche Beggin e la Chausson...

Io sta cosa dei bikepark non l'ho mica capita: a Pila ho sempre incontrato rider anche di alto livello, l'unica volta quest'anno che sono stato a Caldirola, c'erano Bugnone e Frulloni, a Les Portes Du Soleil ho visto Kilmurray (vabbeh vive lì), Joe Barnes e Cammellini.

Certo, se vado a Piani delle Betulle non ci sono questi nomi altisonanti... E' più probabile che i Pros non si allenino nei giorni di punta dei week end warriors, ma la mia esperienza mi dice che anche loro girano nei bikeparks...

E dove se no? Nella pista dietro casa? Forse anche lì, ma hanno bisogno di tracciati di "livello" che si trovano nelle località dove fanno le gare, che, solitamente, sono anche bike parks.
Che ad una gara li vedi tutti assieme e ti fai un'idea nettamente migliore di come sia la DH in Italia, piuttosto che beccarli a girare per svago o che si allenano.
Anche perchè (locals a parte) quando ci sono le gare... sono alle gare e soprattutto chi compete anche in un'altra disciplina è più raro vederlo nel WE. Un'eccezione potrebbe essere il WE prima di una gara sugli impianti, ma comunque fare la gara è un'altra cosa, c'è un altro clima.
Poi il mio raro vederli si è tramutato in impossibile vederli :medita:
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Non è difficile...è solo per sottolineare che nessuno ha una tradizione centeneria in questo sport...qnd siamo tutti allo stesso livello...

Esattamente Ale.

Tettabeta:
20/25 anni per noi
20/25 per gli altri
Noi lo abbiamo trascurato, gli altri no... ma sempre 20/25 anni sono (prendo per buono il dato), quindi il campo da gioco è uguale per tutti.


1- Omissis
11- Alla fine, io sono per il FR diaccoso. Quindi e' meglio che la finisca di sparare cazzate in questo sezione. Morale: adieu.
Che la DH fosse solo cronometro, questa era una opinione soggettiva di qualcuno, imposta a tutti, da me e da molti non condivisa.

Vai a dire a O'connor che quando scende a Pila, o a Cozzi quando scende dal Tamaro, che non stanno facendo DH perchè non sono in gara...

Era una limitazione che non esiste in nessun'altra disciplina.

C'è la DH competitiva: in gara.
C'è la DH non competitiva: in pista, senza cronometro ufficiale.

Non mi stupirei se in Italia vi fossero downhiller più veloci di tanti che gareggiano e competono per i primi posti, uno tra tutti Beggin (forse l'unico che avesse un vero talento a livello internazionale).
 
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Pdor

Biker ciceronis
20/5/06
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Piacenza
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....

Che la DH fosse solo cronometro, questa era una opinione soggettiva di qualcuno, imposta a tutti, da me e da molti non condivisa.

Vai a dire a O'connor che quando scende a Pila, o a Cozzi quando scende dal Tamaro, che non stanno facendo DH perchè non sono in gara...

Era una limitazione che non esiste in nessun'altra disciplina.

C'è la DH competitiva: in gara.
C'è la DH non competitiva: in pista, senza cronometro ufficiale.

...

Finalmente...
 
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motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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C'è la DH competitiva: in gara.
C'è la DH non competitiva: in pista, senza cronometro ufficiale.

beh, il discorso del cronometro è una convenzione per intendersi sui termini che si usano, ovvero i puristi dello slang classificano "downhillers" quelli che fanno le gare, tutto il resto è Freeride.
E' anche vero che l'uso corrente del temine è stato poi "allargato" ad una platea più ampia per cui, come spesso succede nelle lingue vive, il termine usato dall'interlocutore va inserito nel contesto del discorso per capire esattamente il significato contingente che gli si vuole attribuire.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
C'è la DH competitiva: in gara.
C'è la DH non competitiva: in pista, senza cronometro ufficiale.

Non mi stupirei se in Italia vi fossero downhiller più veloci di tanti che gareggiano e competono per i primi posti, uno tra tutti Beggin (forse l'unico che avesse un vero talento a livello internazionale).


Allora c'è da aggiungere alle doglianze anche "perchè dei potenziali campioni non gareggiano". Altrimenti è come sostenere che un Messi o un Nadal ce l'abbiamo anche noi, solo che giocano solo nei campetti sotto casa.:nunsacci:
 
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madmik83

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direi che la grossa differenza tra un downhiller e quello che va a fare discesa per piacere è che il primo è un atleta, si allena in settimana per quello e la domenica va a girare guardando piu il cronometro e la prestazione che il divertimento ed occupa gran parte del w-e in gare, mentre il secondo la domenica inforca la bici per occupare la giornata con quello che gli piace fare!questa è la differenza tra uno che fa downhill e uno che fa piu freeride se cosi vogliamo vederla.
 
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DOGO

Biker delirius tremens
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Per chi vuole aggregarsi e vedere quanto vanno piano alcuni dei nostri big,
domani al Tamaro ci saranno Cozzi e Gambirasio, che non solo hanno vinto alcuni titoli italiani ,ma si sono fatti onore anche all'estero.
Claudio vincitore del trofeo vouilloz come migliore allievo primo anno in cup de france e Gamby con la stessa manetta,gia' allora...ed altro...
I talenti purtroppo c'erano e per mancanza soprattutto di fondi della federazione o di altri sponsor non hanno potuto dedicare i tempi necessari per poter crescere ed essere seguiti al meglio anche perche' i genitori ''purtroppo'' lavorano.Alla federazione ciclistica il downhill da' solo fastidio. PUNTO

Quoto tutto!

Il Tamaro?....


Che ad una gara li vedi tutti assieme e ti fai un'idea nettamente migliore di come sia la DH in Italia, piuttosto che beccarli a girare per svago o che si allenano.
Anche perchè (locals a parte) quando ci sono le gare... sono alle gare e soprattutto chi compete anche in un'altra disciplina è più raro vederlo nel WE. Un'eccezione potrebbe essere il WE prima di una gara sugli impianti, ma comunque fare la gara è un'altra cosa, c'è un altro clima.
Poi il mio raro vederli si è tramutato in impossibile vederli :medita:
Mimmuz, è una cosa semplicemente statistica: in una gara vedi tutti quelli che fanno gare (per definizione), nei we non di gara, sono "distribuiti" su tutti i bike park o tracciati più utili per allenarsi, quindi c'è una minore "densità" di campioni.


Allora c'è da aggiungere alle doglianze anche "perchè dei potenziali campioni non gareggiano". Altrimenti è come sostenere che un Messi o un Nadal ce l'abbiamo anche noi, solo che giocano solo nei campetti sotto casa.:nunsacci:

Putroppo temo sia anche così, Beggin ne è un esempio.
La Federazione (da quanto ho appreso in modo indiretto) non ha interessi per la DH, tutti i costi sono a carico degli atleti e le condizioni di gara sono spesso approssimative e lasciate al buon impegno dei singoli addetti alle gare (questo è quello che ho appreso negli anni, leggendo qui ed ascoltando testimonianze di amici).
Tutto questo disincentiva i potenziali campioni (IMHO) ed anche le nuove leve non sono di certo ingolosite: sono convinto che anche nel calcio vi siano molti potenziali campioni che non emergono per mancanza di cultura sportiva in Italia: solo la passione e l'abnegazione dei genitori porta avanti i talenti, mentre all'estero (soprattutto nazioni di cultura anglosassione) il talento sportivo viene incentivato ed accompagnato per mano verso il professionismo.

Credo sia un circolo vizioso che porta alla situazione attuale, dove il nostro atleta di spicco è fuori dalle competizioni.

Non ultimo il fatto che quando si frequentano gli spot DH, anche tra gente che gareggia con buoni risultati c'è spesso quello che ti guarda la biga come se fosse la tua carta d'identità e non è infrequente sentire commenti che fanno prudere le mani (questo da esperienza personale).
All'estero è tutto più easy, tutti amici, tutti con mezzi di qualsiasi genere... e tutti maledettamente veloci!

Tutto questo credo allontani la gente dalle competizioni... generando una sorta di "selezione avversa".

direi che la grossa differenza tra un downhiller e quello che va a fare discesa per piacere è che il primo è un atleta, si allena in settimana per quello e la domenica va a girare guardando piu il cronometro e la prestazione che il divertimento ed occupa gran parte del w-e in gare, mentre il secondo la domenica inforca la bici per occupare la giornata con quello che gli piace fare!questa è la differenza tra uno che fa downhill e uno che fa piu freeride se cosi vogliamo vederla.

Senza ricadere nel solito "fr vs dh", io vedo (nel mio piccolo) che non c'è una sostanziale differenza tra la quantità/qualità di allenamento tra chi pratica DH non competitivo, e chi partecipa alle gare.

Anzi: resto convinto (da esperienza professionale) che siano in pochi ad allenarsi tra gli atleti dal 50-esimo posto in poi, e da metà classifica in poi non è raro trovare persone che non praticano sport (per qualsiasi motivo condivisibile), cosa che ad esempio non capita nell'XC o in altre discipline sportive, dove tutti, bene o male, si allenano.
Sono putroppo convinto che anche tra i primi 50 (escludendo il primi 10, più o meno) siano in pochi a seguire allenamenti specifici, mirati e ben programmati: credo che la maggior parte siano atleti baciati da un talento raro, e sono convinto che se fossero nati altrove, dove vi è più attenzione/cultura per sport e DH, sarebbero al top mondiale.

Troppo spesso leggo/sento "la DH è soprattutto tecnica", ma si trascura il fatto che senza una adeguata preparazione, anche il più tecnico perde di lucidità e reattività... e con esse preziosi secondi (io avevo aperto un 3D che riguardasse l'allenamento DH: è sempre andato deserto, forse anche perchè confinato in sezioni dove non si parlava di DH, mentre i 3D sul "nuovo modello di questa o quella biga da DH" è sempre molto popolato.. qualcosa vorrà pur dire...).

C'è una schiera di partecipanti alle gare (la maggior parte) che partecipa solo per dire "io faccio le gare"... gente che a metà tracciato si siede per recuperare laddove occorrerebbe pedalare.
A mio parere quella non è DH, fa più DH chi si allena da sempre per passione e nel WE si lancia a missile lungo i tracciati DH.

Sarei curioso di vedere quale sia il livello medio dei partecipanti alle gare all'estero: sono abbastanza sicuro che la maggior parte sia gente che partecipa alla gara per competere e non per curiosità o poter dire "io faccio le gare".

Quanto sopra è un mio parere: io sono scarso sia di allenamento sia di tecnica, quindi non faccio testo.
 
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saram

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Per chi vuole aggregarsi e vedere quanto vanno piano alcuni dei nostri big,
domani al Tamaro ci saranno Cozzi e Gambirasio, che non solo hanno vinto alcuni titoli italiani ,ma si sono fatti onore anche all'estero.
Claudio vincitore del trofeo vouilloz come migliore allievo primo anno in cup de france e Gamby con la stessa manetta,gia' allora...ed altro...
I talenti purtroppo c'erano e per mancanza soprattutto di fondi della federazione o di altri sponsor non hanno potuto dedicare i tempi necessari per poter crescere ed essere seguiti al meglio anche perche' i genitori ''purtroppo'' lavorano.Alla federazione ciclistica il downhill da' solo fastidio. PUNTO

..........PUNTO...........
ovviamente i post veritieri suscitano poco interesse.......?
 
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madmik83

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Senza ricadere nel solito "fr vs dh", io vedo (nel mio piccolo) che non c'è una sostanziale differenza tra la quantità/qualità di allenamento tra chi pratica DH non competitivo, e chi partecipa alle gare.

Anzi: resto convinto (da esperienza professionale) che siano in pochi ad allenarsi tra gli atleti dal 50-esimo posto in poi, e da metà classifica in poi non è raro trovare persone che non praticano sport (per qualsiasi motivo condivisibile), cosa che ad esempio non capita nell'XC o in altre discipline sportive, dove tutti, bene o male, si allenano.
Sono putroppo convinto che anche tra i primi 50 (escludendo il primi 10, più o meno) siano in pochi a seguire allenamenti specifici, mirati e ben programmati: credo che la maggior parte siano atleti baciati da un talento raro, e sono convinto che se fossero nati altrove, dove vi è più attenzione/cultura per sport e DH, sarebbero al top mondiale.

Troppo spesso leggo/sento "la DH è soprattutto tecnica", ma si trascura il fatto che senza una adeguata preparazione, anche il più tecnico perde di lucidità e reattività... e con esse preziosi secondi (io avevo aperto un 3D che riguardasse l'allenamento DH: è sempre andato deserto, forse anche perchè confinato in sezioni dove non si parlava di DH, mentre i 3D sul "nuovo modello di questa o quella biga da DH" è sempre molto popolato.. qualcosa vorrà pur dire...).

C'è una schiera di partecipanti alle gare (la maggior parte) che partecipa solo per dire "io faccio le gare"... gente che a metà tracciato si siede per recuperare laddove occorrerebbe pedalare.
A mio parere quella non è DH, fa più DH chi si allena da sempre per passione e nel WE si lancia a missile lungo i tracciati DH.

Sarei curioso di vedere quale sia il livello medio dei partecipanti alle gare all'estero: sono abbastanza sicuro che la maggior parte sia gente che partecipa alla gara per competere e non per curiosità o poter dire "io faccio le gare".

Quanto sopra è un mio parere: io sono scarso sia di allenamento sia di tecnica, quindi non faccio testo.

infatti io sono il primo a dire, nonostante nn partecipo a gare di dh, ma ne ho viste alcune e per ultimo scoppello, che per conto mio molti che corrono nn si allenano e vanno alle gare per stare in compagnia e fare casotto e non ultimo andare in bici...a scopello, pista dura e direi singolare nel suo genere per l'italia, alla fine sul rettilineo dove c'era da dare parecchio prima di entrare nell'ultimo bosco, ho visto tanta gente scendere seduti sfruttando madre natuara gravità!
quindi ribadisco di come il downhiller sia un atleta mentre chi inforca la bici nel w-e è uno che occupa il suo tempo libero facendo qll che gli piace!
non abbiamo cultura di bici e uscire a pedalare e sputare sangue da fastidio, viene snobbato ecc ecc..qualcosa si è risvegliato nel superenduro ad esempio (non voglio cadere sempre li, mi scusassero molti) ma nella dh ci sono grandi talenti che pero nn si allenano a dovere e non vengono nemmeno seguiti a dovere!

esco spesso con mary (neo campione italiano 4x) e gli altri ragazzini...e riempio loro la testa della parola allenamento ma non ne vogliono sentire piu di tanto...ma loro hanno 14-15 anni e ora sarebbe il momento di mettere basi solide!ma capisco la loro voglia di divertirsi saltare ecc ecc

ricordo un articolo letto qlc tempo fa in cui la Bonazzi diceva piu o meno qst...io nn avevo le funivie in settimana e nei w-e fuori dalle gare, facevo tecnica in gara, in settimana solo grandi dosi di ripetute!
 
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una nera e l'altra pure
@dogo: il disinteresse della FCI nei riguardi della DH o, nel migliore dei casi, la disorganizzazione credo che sia evidente e constatatabile anche da chi, come me, non frequenta l'ambiente. D'altronde le federazioni sportive sono enti a base democratica, se la DH interessa (ad andar bene) allo 0,1% delle società non è logico aspettarsi grosse cose.

@dogo e flyfab: sul discorso dei costi non sono invece d'accordo. In qualunque sport a livello giovanile le spese sono ad esclusivo carico delle famiglie dei giovani, anche di quelli che gareggiano a buoni livelli. Le varie Federazioni investono qualcosa in stage e trasferte all' estero per i migliori, ma tutto il resto ce lo devono mettere i genitori, dalle attrezzature alle trasferte per le gare e per gli allenamenti. E purtroppo se vuoi non dico arrivare al livello dei migliori in Italia, ma almeno provarci, di soldi ce ne vogliono per forza, anche solo per andare alle gare.
 
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T

teoDH

Ospite
Secondo me, tra i downhillers/freerider della domenica, non ce n'è nessuno al livello dei primi posti italiani, figuriamoci in coppa...

Alan cosa c'entra? Alan ha corso per più di 10 anni e poi ha smesso, ed è ancor oggi uno tra i pochi veri campioni che la DH italiana ha avuto...

Ma con tutto il rispetto per Alan, credo che sebbene continui a girare e ad allenarsi, oggi non girerebbe più ai ritmi di due anni fa quando ha lasciato il circo DH, perchè non avrebbe la stessa qualità e quantità di allenamento...

Poi, sentire discorsi del tipo, "io vado più forte di Minaar ma non corro", lasciano il tempo che trovano...:hahaha:
Se vuoi dimostrare di andare come un missile, allora iscriviti a una gara e vediamo come finisce... quelli sono fatti, le parole contano meno di zero!

In questi anni ho avuto modo di girare e scattare con tutti gli atleti più forti della DH italiana, e anche con qualche straniero leggendario...
Cosa manca secondo me agli italiani per andare come gli stranieri?
Il tempo e i mezzi per allenarsi costantemente come fanno loro.

Un dhiller italiano medio gira, se va bene, 2gg a settimana per meno di metà anno... un dhiller straniero che va forte in coppa gira quasi tutti i gg per tutto l'anno.
Il dhiller professionista, quello che vive di DH, in italia non esiste, se no, i risultati arriverebbero, lo era una volta Alan, e infatti in più di un'occasione ha ben figurato in coppa...

E' come se valentino rossi andasse in moto una volta alla settimana... non avrebbe vinto quello anche ha vinto anche a dispetto del talento che ha.
 

DOGO

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@dogo: il disinteresse della FCI nei riguardi della DH o, nel migliore dei casi, la disorganizzazione credo che sia evidente e constatatabile anche da chi, come me, non frequenta l'ambiente. D'altronde le federazioni sportive sono enti a base democratica, se la DH interessa (ad andar bene) allo 0,1% delle società non è logico aspettarsi grosse cose.

@dogo e flyfab: sul discorso dei costi non sono invece d'accordo. In qualunque sport a livello giovanile le spese sono ad esclusivo carico delle famiglie dei giovani, anche di quelli che gareggiano a buoni livelli. Le varie Federazioni investono qualcosa in stage e trasferte all' estero per i migliori, ma tutto il resto ce lo devono mettere i genitori, dalle attrezzature alle trasferte per le gare e per gli allenamenti. E purtroppo se vuoi non dico arrivare al livello dei migliori in Italia, ma almeno provarci, di soldi ce ne vogliono per forza, anche solo per andare alle gare.

Sarà, ma in Italia non c'è cultura per lo sport.
Se guardiamo, in quasi tutte le discipline dove abbiamo primeggiato, abbiamo un atleta TOP poi il vuoto. Gli altri paesi, invece, piazzano un sacco di atleti al vertice. Inoltre i nostri atleti TOP sono spesso appartenenti alle Forze dell'Ordine, sinonimo di opportunità di uno stipendio e della possibilità di allenarsi.

All'estero (paesi più orientati allo sport) ti pagano le borse di studio se sei un talento, il che permette di studiare, gareggiare, ambire al professionismo, ed un domani avere una preparazione che permetta di essere trasversali e formati anche per il mondo del lavoro "non sportivo".

In Italia questo non avviene e:
- negli sport di massa, dai grandi numeri ogni tanto abbiamo un "carabiniere o finanziere" che vince, poi il nulla dietro di lui;
- negli sport non di massa (come la DH), siamo ai margini.

IMHO
 

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