Kellerbauerweg-sentiero27

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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tostarello

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bellissimo ambiente!

per evitare la strada asfaltata c'è un bellissimo sentiero che scende dopo 50mt dopo la diga (quasi non si vede dalla strada) che ti porta fino a Lappago.

grazie dell'informazione o-o

in effetti lo avevo visto l'anno scorso e quest'anno avevo intenzione di "provarlo", purtroppo il tempo minacciava e già aveva piovuto e dopo poco ha ripreso, mi sono fatto almeno una decina di Km sotto la pioggia, con l'asfalto ho fatto prima

p.s. un paio di giorni dopo questo giro sono sceso a piedi per la daimerweg, ovvero il sentiero 27 dalla stazione a monte della cabinovia del monte spicco fino a campo tures; con rocce e radici bagnate in bici sarebbe stata duretta, però almeno l'ho rivisto
 

barbonis

Biker serius
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Muccia
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Quando abbiamo iniziato questo giro era nostra intenzione percorrere il Kellerbauerweg (sentiero 27) dal Rifugio Porro allo Speikboden per scendere poi a Campo Tures. I primi tre chilometri del sentiero ci hanno fatto cambiare rapidamente idea anche perchè eravamo arrivati al Porro salendo con la bici in spalla dalla Gogealm per tutti i 400 metri di dislivello! Un nostro amico ci dice sempre che in montagna ci si va a piedi! Ovviamente non è sempre così ed i nostri giri lo dimostrano ampiamente ma anche lo “spingismo” ha un limite e questo limite lo abbiamo trovato proprio su questo sentiero (chi consiglia questo percorso o è un sadico o deve espiare delle colpe e fare perciò penitenza)! Ecco perchè, arrivati all'altezza del Tristenspitz (C. dei Covoni), siamo scesi per la Tristental su di un impervio sentierino che abbiamo continuato poi verso destra fino a percorrere tutto il Tristenwiesen fino a Rio Bianco, non tralasciando l'immancabile “tooboga” rappresentato dalla parte finale del sentiero 22!


picture.php

La salita verso la Forcella di Neves



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Kellerbauerweg



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Kellerbauerweg



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Discesa sent. 27




Report completo del giro su [URL="http://www.sibillini-mtb.it"][URL="http://www.sibillini-mtb.it"][URL="http://www.sibillini-mtb.it"][url]www.sibillini-mtb.it[/URL][/URL][/URL][/URL]
 

nonnocarb

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Merano
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Ha ha, ha, l' AM spinto è una filosofia di vita e non è certo per tutti!
Bravi comunque perchè ci avete almeno tentato.
In ogni caso mi sembra che tutti quelli che l' hanno fatto hanno sempe detto che ci sono lunghi tratti da fare a piedi, e quello che avete fatto voi è il tratto più brutto, poi la seconda parte è sicuramente più scorrevole o-o
 

orma

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.......ma anche lo “spingismo” ha un limite e questo limite lo abbiamo trovato proprio su questo sentiero (chi consiglia questo percorso o è un sadico o deve espiare delle colpe e fare perciò penitenza)!

Per prima cosa prima di darmi del racconta balle era opportuno affrontare il giro come da me proposto nella sua interezza e poi dare il vostro giudizio.
Nella descrizione del giro ho parlato di spingismo di circa 30 minuti,supponiamo che l'enfasi del momento mi abbia portato a tempi troppo ottimistici,quindi concedetemi ancora un quarto d'ora in più arrivando alla spaventosa cifra di 45 minuti,in un giro di 6/7 ore complessive.
Ora dal rif Porro alla deviazione per la Tristental che avete preso in discesa ho impiegato 48 minuti,voi avete parlato di 65% a spinta,quindi siamo intorno ai 33 minuti cioè ancora nei tempi da me previsti,io sono vicino ai 50 di età,ho una bella pancia,peso poco meno di 90 e sono tutt'altro che un mostro di atleta,giudico un giro AM fattibile in bici quando lo spingismo non supera l'ora di tempo,ho anche scritto che per affrontare questo sentiero di alta montagna serve buon allenamento e tecnica sui sentieri.........adesso non conoscendo le vostre qualità,vi ricordo solo che in alta valpusteria nei fondovalle ci sono delle bellissime e appaganti ciclabili:rosik:.
E un'ivito per il prossimo anno a provarlo insieme e a berci una bella birra.
 

reversig

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muccia
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io ho fatto parte della "spedizione"e vi posso assicurare che per farmi mettere i piedi a terra ce ne vuole. Posso anche dire che tutto sommato anche con lo "spingismo" ho un buon ricordo ma probabilmente non lo rifarei. Per tutti quelli come noi che in 4 giorni fanno 4 giri con 800m e più di dislivello per le salite non importa se bisogna spingere ma le discese debbono essere veramente appaganti............Quando la mente fruga nei ricordi dei giri fatti nelle Alpi non c'è spazio per i giri così così......
 

nonnocarb

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io ho fatto parte della "spedizione"e vi posso assicurare che per farmi mettere i piedi a terra ce ne vuole. Posso anche dire che tutto sommato anche con lo "spingismo" ho un buon ricordo ma probabilmente non lo rifarei. Per tutti quelli come noi che in 4 giorni fanno 4 giri con 800m e più di dislivello per le salite non importa se bisogna spingere ma le discese debbono essere veramente appaganti............Quando la mente fruga nei ricordi dei giri fatti nelle Alpi non c'è spazio per i giri così così......

Questo perchè avete abbandonato e vi siete buttati su una discesa a caso! Se foste arrivati in fondo e poi scesi sul 27 da monte spico a campo tures sarebbe stata tutta un' altra cosa, visto che quella è una delle discese più divertenti che io mi ricordi.

E poi secondo me avete sbagliato itinerario fin dall' inizio, salendo dal lago di neves ( e si riesce ad arrivarci su strade secondarie con poco asfalto) si spinge molto menoo-o
 

tostarello

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concordo con nonnocarb

in altra occasione ho fatto il percorso dal rifugio Porro a gogealm, ma l'ho fatto in discesa, dopo essere salito al Porro dal lago di Neves; salendo dalla valle di rio bianco al Porro probabilmente avete accumulato fatica, avete poi fatto la parte più sconnessa del 27, il successivo tratto in quota, ancora lungo, è più pedalabile e la discesa verso campo tures è tutta fattibile in sella
 
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barbonis

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io ho fatto parte della "spedizione"e vi posso assicurare che per farmi mettere i piedi a terra ce ne vuole. Posso anche dire che tutto sommato anche con lo "spingismo" ho un buon ricordo ma probabilmente non lo rifarei. Per tutti quelli come noi che in 4 giorni fanno 4 giri con 800m e più di dislivello per le salite non importa se bisogna spingere ma le discese debbono essere veramente appaganti............Quando la mente fruga nei ricordi dei giri fatti nelle Alpi non c'è spazio per i giri così così......

......8000 m. Peppe,8000 m......!!!
 

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Gualtieri -RE-
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......poi si potrebbe scendere al lago di Neves e risalire al Porro tutto in sella,ma io vorrei provare l'alta via di Neves rimanendo in quota,non ci sono tratti esposti e si passa sotto ad un bel ghiacciaio

[/IMG]

Sono passato in Agosto dal rifugio Porro facendo trekking, e ci sono le indicazioni che riguardano l'alta via di Neves che avvertono di pericolo.
Mi hanno detto che c'è una grossa frana (con deeviaizone) e una grnade pietra levigata da dove scende l'acqua del giacciao molto ma molto viscida, infatti c'è la presenza di una catena. "Solo per camminatori esperti" secondo me in bici è meglio evitare.

Alra considerzione.
Dopo il Porro mi sono diretto verso il lago Tristensee, e secondo me il sentiero nella sassaia non è per tutti.
 

orma

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Alra considerzione.
Dopo il Porro mi sono diretto verso il lago Tristensee, e secondo me il sentiero nella sassaia non è per tutti.

Ho detto forse che è un sentiero per tutti?A questa quota pensavi di trovare una ciclabile?


Lo ripeto per l'ultima volta:
è un sentiero di alta montagna che si svolge tra i 2200 e i 2400,quindi non è piano ma ci sono dei su e giù.
Ho spinto la bici per circa 45 minuti,quasi tutti nel tratto Porro Tristensee.
Ci vogliono bici con buone escursioni di molla.
Serve buon allenamento e buona tecnica sui sentieri sopprattutto in salita.
Qualche breve tratto esposto

A chi piace l'AM giro straconsigliato.


Sono passato in Agosto dal rifugio Porro facendo trekking, e ci sono le indicazioni che riguardano l'alta via di Neves che avvertono di pericolo.
Mi hanno detto che c'è una grossa frana (con deeviaizone) e una grnade pietra levigata da dove scende l'acqua del giacciao molto ma molto viscida, infatti c'è la presenza di una catena. "Solo per camminatori esperti" secondo me in bici è meglio evitare.

Un consiglio:se sei un frequentatore di giri AM (cosa di cui dubito parecchio),non dare retta ai "sentito dire" di qualche escursionista che probabilmente in bici non è mai andato,prova il sentiero anche a piedi e poi esprimi un giudizio,tante volte dove mi dicevano "sentiero in bici da evitare" provandolo in bici erano bellissimi e pedalabilissimi.


1289.jpg


Fundres-ponte di ghiaccio-porro-spico:
A fine luglio dal lago di Neves sono salito a piedi al rif Ponte di Ghiaccio e poi ho fatto l'A.V.NEVES fino alla frana.
Se suddividiamo l'AVN IN 3 parti uguali:
la prima(fino ai laghetti) è bella da fare anche in bici,
la seconda (fino alla frana) si spinge quasi sempre,
la terza,dalla frana al Porro non l'ho fatta(alla frana sono sceso a valle perchè i figli eranno stanchi),comunque a piedi si passava tranquillamente(c'erano numerosi turisti),e c'erano degli operai che stavano sistemando il sentiero.

Supponendo anche il tratto che non ho fatto sia a spinta conviene a questo punto,dal rifugio ponte di Ghiaccio scendere al lago di neves(discesa non banale sopprattutto all'inizio)e poi risalire al Porro su stradina.
 

Gingig

Biker marathonensis
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Fundres-ponte di ghiaccio-porro-spico:
A fine luglio dal lago di Neves sono salito a piedi al rif Ponte di Ghiaccio e poi ho fatto l'A.V.NEVES fino alla frana.
Se suddividiamo l'AVN IN 3 parti uguali:
la prima(fino ai laghetti) è bella da fare anche in bici,
la seconda (fino alla frana) si spinge quasi sempre,
la terza,dalla frana al Porro non l'ho fatta(alla frana sono sceso a valle perchè i figli eranno stanchi),comunque a piedi si passava tranquillamente(c'erano numerosi turisti),e c'erano degli operai che stavano sistemando il sentiero.

Supponendo anche il tratto che non ho fatto sia a spinta conviene a questo punto,dal rifugio ponte di Ghiaccio scendere al lago di neves(discesa non banale sopprattutto all'inizio)e poi risalire al Porro su stradina.
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Quindi salire da Dum al ponte ghiaccio è possibile in sella?
 

barbonis

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Secondo il gestore del Rifugio Porro, gran parte dell'Alta Via di Neves verso il Rifugio Ponte di Ghiaccio è da fare tutta con bici in spalla e quindi me l'ha caldamente sconsigliata (dice anche che la deviazione per la frana è anche un pò pericolosa). Mi disse che il tratto del 27 fino al Lago Tristensee è in confronto molto più agevole e pedalabile (!!!)
 

orma

Biker velocissimus
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Quindi salire da Dum al ponte ghiaccio è possibile in sella?

Non lo so,guardando il grafico disliv/dist sembrerebbe proprio di no,forse un 20/30% si riesce quindi in una salita di 2 ore e mezza prevedo circa 1,45 ore a spinta.


Secondo il gestore del Rifugio Porro, gran parte dell'Alta Via di Neves verso il Rifugio Ponte di Ghiaccio è da fare tutta con bici in spalla e quindi me l'ha caldamente sconsigliata (dice anche che la deviazione per la frana è anche un pò pericolosa). Mi disse che il tratto del 27 fino al Lago Tristensee è in confronto molto più agevole e pedalabile (!!!)

Quindi a fronte anche dell'esplo a piedi "rif ponte diGhiaccio-frana",è meglio evitare l'AVNeves e scendere dal rif direttamente al lago e risalire al Porro.
 

Classifica mensile dislivello positivo