La collina di torino: quale futuro?

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Caro Danibiker
anche a me sembra una proposta assolutamente non stralunata.
Ha un suo senso.

Va però in primis abbozzata nelle sue linee principali per capire se dal lato istituzione c'è volontà di parlare di questo tema o se non ci siano chiusure pregiudiziali.
Va capito se siamo sullo stesso registro di comunicazione....non dimentichiamo che il punto più "ostico" se vuoi, è l'apertura di nuove tracce, seppur poche e seppur con l'intento di mettere in sicurezza tutti. E' il punto + difficile da far passare. Così come va ristabilita una verità sull'impatto che la mtb crea REALMENTE sull'ambiente, perchè da certi luoghi comuni discendono poi i pregiudizi e le crociate. Dopo quell'articolo malefico va ristabilita una verità e riabilitata l'immagine del biker freeerider (non parliamo + di dh, per carità!).
Comunque alzando questo warning non voglio dire che non dobbiamo nemmeno tentare, anzi al contrario.
Voglio solo dire che la proposta va fatta facendo capire che la filosofia è "rispetto della natura e del minimo impatto possibile".

Sui terreni privati: lì il discorso si fa duro. A mio parere vanno assolutamente evitati per non incappare in contenziosi legali dal sicuro esito (negativo per l'invasore, ovvero i bikers). Se possibile si aggirano su demaniali sennò meglio lasciar perdere quella zona.
Questi dettagli però non si possono affrontare se non con mappe catastali alla mano e comunque io li rimanderei ad una fase intermedia di approfondimento, quando siamo certi che almeno la fase 1 è passata (ovvero disponibilità da parte dell'istituzione a prendere in esame il progetto).

Tutti gli altri punti che citi



sono di certo da tenere ben presenti, affrontare e risolvere. Fanno parte del "pacchetto proposta".
Personalmente non vedo nulla di insormontabile.
Una possibilità è creare una associazione no profit tipo una scuola mtb o simile, con dentro le rappresentanze di tutte le anime della Collina, dalle scuole agli operatori professionali, che si prenda in carico la gestione dei sentieri concessi ad uso esclusivo.
Inoltre questa associazione sarebbe l'interlocutore istituzionale verso gli enti.

Sulle responsabilità andrei cauto: se questa ipotetica associazione che gestisce si prende la responsabilità sugli infortuni... ovviamente si tutela con una assicurazione che costicchia non poco....ecco che scatta l'obbligo di rientrare del costo e quindi? Bglietto d'ingresso? No...please....Chi entra nei sentieri lo fa a suo rischio e pericolo. Su questo punto però occorre un parere di un legale.

Sul discorso soldi si vedrà se può accedere a finanziamenti.... altrimenti, come è sempre stato, ci sarà molto volontariato, lo stesso che ha permesso la nascita e la manutenzione in vita di Sbudrio, Tanohill, Thermos e Chiesetta.

Sarebbe interessante a questo punto sondare chi è d'accordo a seguire la linea dell'associazione con lo scopo primo di mettere a punto un progetto in modo collegiale
e presentarlo alle autorità competenti.

Il discorso non è semplice.
Se qualcuno si fa male sul mio terreno, posso finire nelle grane anche se non ho realizzato personalmente le strutture.

Forse è vero che i tempi non sono ancora maturi, però per cominciare a preparare il terreno non è mai troppo presto.
Quello che serve è un'associazione che tuteli i diritti dei biker che praticano ogni disciplina (dall'XC al FR/DH). Purtroppo i progetti nati fin'ora si sono rivelati un buco nell'acqua, forse perchè queste associazioni non erano rappresentative dell'effettivo movimento dei bikers in collina, che sono in gran parte XC.
Ma non dev'essere un'associazione fantasma, tipo GWA, serve qualcosa che organizzi eventi concreti: giri, giornate di manutenzione dei sentieri, eventi vari. Un'associazione che non fa niente di pratico è invisibile, ignorata dai biker e impotente nei confronti delle autorità.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Secondo me i tempi sono assolutamente maturi.
In parte sul forum e in parte privatamente ho provato a "sondare" il terreno per capire quanta voglia c'è di perseguire questo discorso.
La voglia c'è.
Forse non sarà numericamente rilevante il numero di coloro che REALMENTE sono disposti a mettersi in gioco ma, garantisco, ci sono.
Quello che ho visto invece che, tra chi è disposto a "fare qualcosa", c'è molta cautela, prudenza direi.
GWA nello statuto e negli intenti poteva essere un'ottima cosa. Non ne conosco la storia se non dai racconti letti su questo forum.... potrebbero non essere un punto di vista obiettivo visto che hanno scritto solo alcuni dei partecipanti a GWA (tra l'altro i più avvelenati....).
Forse GWA avrà peccato di poca capacità di rappresentare tutti? Forse...
Avrà peccato in trasparenza? Forse....
Avrà peccato di proposte? Forse...non so dire....certo non è facile muoversi nell'ambiente dei bikers di Torino. Quindi diamo atto che qualcuo ci ha provato. Si può ripartire da quell'esperienza per migliorare.

Da spettatore esterno ho osservato tanta disgregazione. Un certa propensione a quello che io chiamo "randagismo" delle enne tribù della collina.
Tutti scrivono sul forum "dobbiamo essere uniti", "dobiamo fare fronte" ecc ecc. ma poi ognuno va a girare con la propria cricca e segue una propria filosofia della mtb e mi pare molto poco propenso a cambiarla o anche solo a modificarla in nome di una più larga associazione.

Occhio solo a non confondere l'associazione con una scuola. Erronemente l'ho detto anch'io nel mio precedente post, correggo il mio pensiero.

Il suo scopo principale non è fare gite o scuola di mtb bensì di promuovere uno sport, cercare spazi legali per praticarlo, ascoltare le voci dei molti, interloquire con le autorità, portare concreti progetti sull'uso di un territorio.
 

Tano

Biker tremendus
... Va capito se siamo sullo stesso registro di comunicazione....non dimentichiamo che il punto più "ostico" se vuoi, è l'apertura di nuove tracce, seppur poche e seppur con l'intento di mettere in sicurezza tutti. E' il punto + difficile da far passare.
Non sono un pessimista ma: praticamente impossibile aprire nuove tracce perchè, per prima cosa non ce ne sono di possibili che abbiano un qualche interesse per la mtb che privilegia la discesa (forse qualcosina ci sarebbe ma veramente poca poca roba).
Secondo perchè: vedi sotto.
Sui terreni privati: lì il discorso si fa duro.
...
Il territorio di cui stiamo parlando è tutta proprietà privata costituita da una moltitudine di picole e piccolissimi appezzamenti di terreno di diversi proprietari dove è difficile, molto, ma molto difficile, avere il consenso/autorizzazione di tutti i diretti interessati. Pensa che questi problemi sono gli stessi anche dei grandi bike park delle stazioni invernali dove, come ovvio, gli accordi con i proprietari ci sono già da tempo, ma non prevedono questo nuovo aspetto e si tratterebbe di rivedere il tutto...
Sono cose difficili e spesso impossibili anche per i grossi e potenti gestori di tali stazioni sciistiche.

Mi spiace, ma credo che pur essendo bei propositi, quelli che presenti, non siano qualcosa di oggettivamente e concretamente realizzabile.

Una possibilità è creare una associazione no profit tipo una scuola mtb o simile, con dentro le rappresentanze di tutte le anime della Collina, dalle scuole agli operatori professionali, che si prenda in carico la gestione dei sentieri concessi ad uso esclusivo.
Inoltre questa associazione sarebbe l'interlocutore istituzionale verso gli enti.

Sulle responsabilità andrei cauto: se questa ipotetica associazione che gestisce si prende la responsabilità sugli infortuni... ovviamente si tutela con una assicurazione che costicchia non poco....ecco che scatta l'obbligo di rientrare del costo e quindi? Bglietto d'ingresso? No...please....Chi entra nei sentieri lo fa a suo rischio e pericolo. Su questo punto però occorre un parere di un legale.

Per quanto qui sopra prevedi, realisticamente, c'è solo la possibilità di creare un'associazione/quello che si vuole, consapevoli però e senza alcuna pretesa di voler rappresentare alcunchè se non i soci iscritti che certamente non saranno tutte le anime della collina, e che potrà probabilmente pulire, solo pulire, i sentieri già esistenti, ma certamente nulla di più. Prima di questa associazione vengono il Parco della Collina Torinese, CAI, Pro Natura, ASSO e chissà quali altre.
Tuttavia, sarebbe già qualcosa almeno cercare di interagire con queste entità che vantano già diritti, e chissà col tempo...

Quanto poi alla costruzione di strutture/varie, assicurazioni e responsabilità: che Dio me ne scampi, di affrontare nuovamente un argomento che già su questo forum è stato affrontato mille e mille volte sempre con il medesimo report di chi ha avuto forza e coraggio di provarci.
Solo un privato per passione (con i soldi, tanti soldi da regalare) o un ente pubblico con sani principi e di larghe vedute possono imbattersi in modo ufficiale in queste faccende. Queste sono cose non di questo mondo o raramente possibili.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Domanda: siamo solo in 3 in questo thread?
Forse come diceva Tano su SITUA ci siamo spostati ma ci siamo chiusi in un ghetto....???

Se il discorso rimane tra i famosi "tre amici al bar" credo che possiamo anche piantarla li....o no?
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Domanda: siamo solo in 3 in questo thread?
Forse come diceva Tano su SITUA ci siamo spostati ma ci siamo chiusi in un ghetto....???

Se il discorso rimane tra i famosi "tre amici al bar" credo che possiamo anche piantarla li....o no?
osservo con interesse la discussione
Ci sono tesi interessanti e realtà evidenti
Ciò che dice Tano, una pennellata di apparente pessimismo, è anche però real politik
Il nodo fondamentale è chi si prende la responsabilità del tutto
Basta un valente manipolo di biker intraprendenti per avere "carta bianca" da molti per poter almeno sedere al tavolo con le altre associazioni, ma convengo che non è detto che sia poi consentito parlare. Almeno nell'immediato. Ma day by day, alla fine, perseverando, a qualcosa si arriva
Io, e quì lo sottoscrivo, non credo che avremo mai delle piste (xc o dh) dedicate, ma sarei felice che la mtb venisse considerata un bene e non un male, come ora
sarebbe un gran punto di partenza
Non nego che, eventualmente, si debba scendere a qualche compromesso su qualche sentiero vietato (non farà felice qualcuno, ma è così)
La vedo anche io dura circa la possibilità di avere dei sentieri nuovi e i motivi detti da Tano sono reali
Il nodo è il riconoscimento del biker e del suo mezzo senza alcun fine e interesse se non la promozione di essa/o, associata chiaramente al rispetto dell'altro e della natura. Questo è il nodo cruciale
Scordiamoci invece tracciati di allenamento.
Troppi impedimenti di varia natura si inframmezzano: ma chi si prenderebbe la responsabilità di "custodire" un tracciato aperto e frequentato da tutti? io, sicuramente, no!
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Tano sicuramente dice cose condivisibili e parla come uno che sulle spalle si porta l'esperienza di chi ci ha già provato, di chi ha già fatto in passato le sue battaglie e forse ha battuto pure qualche nasata....
Anche Domingosh mi pare sia fatalista...

Ora io non so se e come ce la si farà.
Non so nemmeno cosa si potrà fare anche a solo livello di creare un gruppo o un'associazione.
Però vi dico: non partiamo sconfitti a priori altrimenti restiamo come siamo e lasciamo che le cose facciano il loro corso, che altri - i proprietari, Pro Natura, l'Ente Parco, i cacciatori, l'associazione pro-criceti o chi c...zo d'altro non so - decidano quel che vogliono sui destini della Collina. Alla fine se il senso è che tutto rimmarrà com'è sempre stato non ha nemmeno senso questa discussione.

Invece io penso: magari una soluzione c'è....per quanto impossibile sembri.
Ci si spreme tutti le meningi, ci si confronta, chi ha più esperienza (non io) la metta a disposizione in modo propositivo....qualcosa si riuscirà pure a mettere insieme tra tutti, anche solo a livello di idee per un progetto da presentare.

Cavoli, siamo bikers.
In fondo chiediamo 4 luridi trail (su oltre 100!) per girare a pedali, ripeto a pedali!
Roba ecologica, che non puzza, non inquina.
No cemento, no gallerie...non è la TAV questa.

Cazzo ma vi immaginate se qualcuno a mezzo stampa (magari!...) cominciasse a "sparare a zero" :-) sui cacciatori che infestano la collina?
Ma vi immaginate che cagnara che scatenerebbero i cari amici in doppietta che incrociamo tutte le domeniche di novembre? E che pure noi che gli chiediamo "Oh..ragazzi! Non sparate eh che noi siamo i bikers cattivi, quelli brutti e sporchi, quelli di cui parla Torino Cronaca...e voi invece, bravi ragazzi, fate attenzione, non sparateci addosso eh".
Ma nessuno si è chiesto cosa sia più pericoloso tra un incontro escursionista-cacciatore piuttostochè l'incontro escursionista-biker?

E il loro sport (sport????) ha diritto di vivere alla Maddalena e il nostro no?

Daaaaaaaai, su raga!
Diamoci una manina in Collina!
E rimbocchiamoci le manichine.
 

eugy

Biker tremendus
31/3/07
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secondo me l'unica opzione che risolva VERAMENTE sono i percorsi divisi....
alcuni solo per XC,altri pedonali e qualche sentiero DH in cui si può aprire a tutta perchè si è sicuri di non trovare nessuno...
Il resto è solo un palliativo,che non risolverebbe la situazione,o almeno,non per sempre...
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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secondo me l'unica opzione che risolva VERAMENTE sono i percorsi divisi....
alcuni solo per XC,altri pedonali e qualche sentiero DH in cui si può aprire a tutta perchè si è sicuri di non trovare nessuno...
Il resto è solo un palliativo,che non risolverebbe la situazione,o almeno,non per sempre...

No dh in Culina please!
Al limite FR.
Sennò ricomincia la bagarre sulle sigle e sui significati che si portano dietro
 

Tano

Biker tremendus
Ma allora, attenzione, non si tratta di demonizzare la DH.
Sono in qualche modo confuso, secondo me è proprio il nocciolo della questione,dh/freeride/all mountain, ecc è quello che crea la confusione e le varie problematiche del come porsi.

Se esiste l'esigenza di fare DH, e per DH intendo un percorso per gare ed allenamenti alla discesa (altrimenti che differenza ci sarebbe con il freeride, il XC, ecc.), se c'è la domanda e qualcuno è interessato che faccia pure. Si dovrà trovare il percorso e fare tutte le varie pratiche per destinarlo a quell'uso specifico.
Ma l'errore secondo me sarebbe quelo di trasformare tutti sentieri interessanti in discesa a percorsi da DH e così non ne usciamo più fuori.
I nostri percorsi attuali non sono da DH, non ne hanno le caratteristiche.
Se la FCI vuole fare vivaio e vuole fare promozione verso la DH, come suo compito, dovrà pure avere terreno utile per fare avvicinare alla discesa agonistica e la Collina di Torino si presta bene per tante ragioni pur non avendo vere e proprie piste da DH.
La Collina è pero anche di interesse pubblico e quindi per tutti quelli che vogliono fruirla per ragioni amatoriali e di svago e perchè no proprio come palestra per far crescere i ragazzi che domani saranno atleti.
Vietare la MTB in discesa, quella amatoriale, quella non agonistica, è un po' come il divieto di giocare a palla nei cortili, nei parchi e in altri luoghi dove reali ragioni di esserci non c'è.
Credo però di essermi perso in frasi senza collegamento e senza conclusioni...
 

lalosna

Biker serius
No dh in Culina please!
Al limite FR.
Sennò ricomincia la bagarre sulle sigle e sui significati che si portano dietro

Sante parole, tra l'altro i bikers che possano effettivamente sfruttare un percorso DH sono una esigua minonaranza ( in cui naturalmente non rientro :smile:) molti altri,compreso me, remano abbondantemente...
Siamo però in molti a cercare di fare un po' di FR, per cui forse varrebbe la pena di concentrarsi su questo genere di percorsi, che , tra l'altro, sarebbero più facili da condividere anche con chi vuole fare all-mountain o trailbiking ecc.ecc.ecc.
Evitando il dh si allarga il numero di tracciati esistenti che si potrebbero utilizzare, si allarga il numero di bikers interessati e si concentrano gli sforzi,così magari è più facile riuscire scegliendo obiettivi circoscritti...
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Propongo anche io di accantonare le definizioni.
Possiamo invece cominciare a lavorare alla bozza di progetto?
Puro brainstorming ma finalizzato a tirare fuori idee e un primo embrionale progetto.
Comincerei a identificare le zone e i sentieri d'interesse, in una seconda fase pensiamo all'associazione (che è più rognosa).

Cominicamo a buttare delle idee e vediamo quali hanno un senso e quali no.
Provo io.

Zone d'azione: Maddalena, Rivodora e Superga (era facile lo so ;-) )

Zona Maddalena
Chiesetta-1 + Chiesetta-2 + Chiesetta-3

Zona Rivodora
Tanohill

Zona Superga
Calce
Thermos
Sbudrio

Tano, tu che sei di sicuro il "veteran" della Collina e la conosci bene, buttaci qualche proposta.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Correggo: per la Zona Superga non funziona....i percorsi che ho suggerito secondo me sono adatti all'uso "bikers only" ma sono tratti....vanno raccordati ad altri più bassi per favorire il flow e consentire l'approdo in zona Dentiera (risalite con GTT).

Aggiungo anche il n.65, la famosa pietraia, che non ho mai fatto tutta (solo prima parte) ma che mi dicono essere di sicuro maggiormente interessante per il biker che non il trekker...
 

lalosna

Biker serius
Per la zona Superga la Cambogia che ha già molte belle curve in appoggio,
magari raccordata con il toboghino che affianca la Panoramica.
Lo sbudrio (se non sbaglio) sarebbe bello unirlo al 29 che arriva fino a strada San Mauro.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Giusto, anche la Cambogia (ricordo poco, l'ho fatta una sola volta).

Lo sbudrio butta sul 28 da cui poi ti agganci al 29 che è poco interessante nella parte mediana dove hai 2 o 3 strappi da supeare ma milgiora nella parte finale perchè scorre bene fino in c.so Casale (con anche saltozzo sull'ultimo ripido + un paio di altri saltini interessanti, da lavorare un pò).
Il 29 però mi pare difficile ottenerlo....i trekkers lo usano.
 

booger

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Ma se qualcuno/qualcosa un giorno dovrà andare a portare una proposta alle autorità competenti su che base va se non ha almeno un foglio scritto?
Non capisco la tua perplessità Tano...
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Il mio progetto è una veduta ad ampio raggio...
Penso che ora come ora, con la demonizzazione delle MTB che è in atto da alcuni enti non è il momento giusto per avanzare alcun progetto.
Secondo me bisogna, nell'ordine:
1) creare un'associazione che si occupi della promozione della MTB e della tutela dei bikers
2) rivalutare la posizione della MTB e proporla come un'attività ecologica, rispettosa dell'ambiente e che possa portare soldi (con negozi, noleggi, corsi ecc). Inoltre continuare l'attività di pulizia dei sentieri, perchè è uno dei punti forti su cui sarà possibile far pressione: i bikers si occupano dei sentieri e gratuitamente li mantengono agibili, liberi dai rovi con il loro passaggio => i costi di manutenzione grazie ai bikers si riducono e il sentiero ne trae beneficio.
3) avanzare proposte o progetti.

Insomma: prima bisogna cambiare l'opinione che la gente (e soprattutto istituzioni come PRonatura, il Cai, ecc) ha nei confronti della MTB, poi agire. Il guaio è che bisognava svegliarsi molto prima e creare un'associazione che col tempo avrebbe dovuto acquisire pian pianino un po di potere o un minimo di credibilità in modo da poter aprire un dibattito con le altre associazioni anti-mtb.
Purtroppo fin'ora, a parte qualche minuscola iniziativa, non si è mai fatto nulla di concreto. Quello che dobbiamo fare è recuperare il tempo perso.

Ricordiamoci che i bikers hanno dalla loro di essere i principali frequentatori dei sentieri della collina, ma finchè non si uniscono , indipendentemente dalla disciplina che praticano, non riusciremo mai ad avere i numeri necessari per poter dire la nostra.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Provo a rispiegare brevemente.
La mia idea (ben vengano altre) è quella di buttare giù un documento di 2/3 pagine massimo e cercare di condividerlo al massimo con i gruppi della colina.
Nel documento una parte iniziale può parlare di intenzti/prospoiti/intenzioni.
Una seconda parte è la proposta.

Nella proposta operativa si delinea uno scenario che ci aggrada (non a me sia chiaro, è una cosa collegiale) indicando alcune vie per arrivarci.
Tra cui delle aree e dei sentieri che si propone di "riadattare"
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Penso che ora come ora, con la demonizzazione delle MTB che è in atto da alcuni enti non è il momento giusto per avanzare alcun progetto.
Dany io sono di parere opposto. E' proprio questo il momento di agire.
Non vorrei che questi fossero i primi segnali di una recrudescenza del "movimento anti-biker". Fai caso: Il Jurassico viene sgomberato, escono alcuni cartelli di divieti sul n.10, qualcuno viene fermato dalle guardie ecologiche e infine esce l'articolo simil diffamatorio sul giornaletto.
Dobbiamo aspettare che se ne interessi anche La Stampa o Repubblica?
Non sottovalutiamo questi segnali.

Secondo me bisogna, nell'ordine:
1) creare un'associazione che si occupi della promozione della MTB e della tutela dei bikers
2) rivalutare la posizione della MTB e proporla come un'attività ecologica, rispettosa dell'ambiente e che possa portare soldi (con negozi, noleggi, corsi ecc). Inoltre continuare l'attività di pulizia dei sentieri, perchè è uno dei punti forti su cui sarà possibile far pressione: i bikers si occupano dei sentieri e gratuitamente li mantengono agibili, liberi dai rovi con il loro passaggio => i costi di manutenzione grazie ai bikers si riducono e il sentiero ne trae beneficio.
3) avanzare proposte o progetti.

Ok ma i punti 1 e 3 cerchiamo di portarli avanti in parallelo.
Se aspettiamo che si sia fatta l'associazione, contattati tutti, smadonnato sulla folosofia, statuto, tessere (?), presidente ecc ecc. arriviamo a Natale dell'anno prossimo.
Potrebbe essere troppo tardi...nel frattempo possono succedere molte cose
Io ho provato a concentrarmi sui pezzi per comporre il progetto.

Insomma: prima bisogna cambiare l'opinione che la gente (e soprattutto istituzioni come PRonatura, il Cai, ecc) ha nei confronti della MTB, poi agire.
Questo sarà parte dello statement del progetto.

Il guaio è che bisognava svegliarsi molto prima e creare un'associazione che col tempo avrebbe dovuto acquisire pian pianino un po di potere o un minimo di credibilità in modo da poter aprire un dibattito con le altre associazioni anti-mtb. Purtroppo fin'ora, a parte qualche minuscola iniziativa, non si è mai fatto nulla di concreto. Quello che dobbiamo fare è recuperare il tempo perso.
Ok questo lo sappiamo bene tutti, non serve dire "se avessimo fatto prima"...nulla è perduto per ora, non hanno ancora chiuso nulla no?
Però guardiamo avanti con un pò di fiducia sennò chi, tra ci legge, può avere voglia di dare una mano in questa iniziativa?
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Non sarebbe male se un giorno comparissero dei fogli attaccati quà e la per la collina in cui si spiega che i bikers non sono dei teppisti, che sono semplicemente gente che vuole divertirsi nella natura, che hanno il pieno rispetto sia della natura che degli altri utenti dei sentieri, che il passaggio dei bikers mantiene aperti i sentieri, che sta nell'interesse del biker quello di rimuovere eventuali ostacoli (rami caduti per esempio) dal sentiero ecc.
Sicuramente avrebbe un impatto positivo sull'opinione pubblica degli escursionisti...
 

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