La svolta!

kitkat

Biker cesareus
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Adesso però non esageriamo, non è vero che tipo tenere i piedi pari o il piede esterno giu possono essere due soluzioni ugualmente giuste, anzi.. Solo se abbiamo ostacoli che non permettono questa manovra dobbiamo evitarla. Piede esterno giu assolutamente, che spinge il più possibile, insieme al braccio esterno sul manubrio, sguardo avanti, sempre, sforzati tanto per questo, perché aiuta a sistemare molto la posizione in sella, delle spalle e del bacino e a darti un sacco di equilibrio(anche in salita). Poi cerca appunto di spingere sempre molto sull'anteriore, è solo tutta paura quella di sedersi dietro.. e poi non capisco proprio come tu faccia a sentirti meglio sul veloce stando seduto :nunsacci:
la prima cosa che viene da fare quando imbocchi una discesa è alzarti sui pedali, per assorbire con gambe e braccia gli ostacoli. Se stai seduto ogni botta sulla bici ti fa spostare bruscamente il peso del corpo, e di conseguenza il baricentro! Alzandoti sui pedali, con gambe e braccia vai a assorbire tutto questo, inoltre hai molta più possibilità di movimento, di mettere fuori il culo, girare le spalle, flettere le gambe..
Comunque se per te niente di questo è automatico prenditi un bel pezzetto di sentiero, fai sempre quello, all'80% della tua velocità e concentrati molto, il più possibile, vedrai che migliorerai.. Per te non è automatico ma fidati che queste sono le basi ed è giusto così, non una tecnica vale l'altra :celopiùg::celopiùg:
Inoltre fai come dicono gli altri, rcm e se ne hai l'opportunità partecipa a un corso, ma anche solo stare dietro a chi ne sa ti aiuterà tanto!
Buone raidate :celopiùg:
 

Frankie_r

Biker superis
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Ma sul tenere i pedali in linea alla fine, confronto a tutto il resto, è un particolare quasi minuscolo!
Ah, una cosa mi è venuta in mente, quando sei in piedi devi comunque flettere le gambe e usarle come delle sospensioni. (tipo gli sciatori)
Cmq si, se vai su Raida come mangi di sicuro trovi un sacco di aiuti e Jack Bisi risponde spesso e aiuta tutti! :prost:


Quoto te ma ringrazio tutti per i contributi che stanno arrivando. Per quanto riguarda la posizione in piedi: finché le velocità sono basse, come vi dicevo, il vantaggio è lampante. Con le velocità alte fatico di più; forse per un discorso di rigidità, forse di allenamento (le discese vengono sempre dopo le salite..), forse psicologico; non lo so.
Ho già letto gli articoli di Jack comunque; alcuni (come quello sui drop) li ho trovati molto interessanti, altri (come quello sulle curve, appunto) meno, ma è un parere personale.

Per quanto riguarda le traiettorie, invece, mi sembra che tu abbia detto che fra traiettorie stradali e mtb ci sono grosse differenze. Ora, quando la strada e larga, io tendenzialmente cerco di entrare lento e uscire veloce, dopo aver toccato la curva. È sbagliato?

Grazie ancora (a tutti!) ;-)
 

DANIELE FRISENNA

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SavetheNature86

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Quoto te ma ringrazio tutti per i contributi che stanno arrivando. Per quanto riguarda la posizione in piedi: finché le velocità sono basse, come vi dicevo, il vantaggio è lampante. Con le velocità alte fatico di più; forse per un discorso di rigidità, forse di allenamento (le discese vengono sempre dopo le salite..), forse psicologico; non lo so.
Ho già letto gli articoli di Jack comunque; alcuni (come quello sui drop) li ho trovati molto interessanti, altri (come quello sulle curve, appunto) meno, ma è un parere personale.

Per quanto riguarda le traiettorie, invece, mi sembra che tu abbia detto che fra traiettorie stradali e mtb ci sono grosse differenze. Ora, quando la strada e larga, io tendenzialmente cerco di entrare lento e uscire veloce, dopo aver toccato la curva. È sbagliato?

Grazie ancora (a tutti!) ;-)

Si, l'avevo scritto. Guarda come fanno le traiettorie i crossisti...quelle devi fare. Sono l'opposto delle stradali :smile:.
 

occhipintid

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Non essere così categorico, il terreno è così vario e le situazioni così diverse che ci portano a non utilizzare sempre ed in ogni caso questa tecnica, e non solo perchè ci sono ostacoli ;-)

Volendo aggiungere qualche info in più, in quelle situazioni di curve in cui il piede esterno non può essere messo giù o cmq non tutto giù (per esempio a causa di ostacoli laterali sull'esterno curva), io preferisco cmq mettere il piede esterno in avanti. In questo modo sono sicuro cmq di caricare meglio l'anteriore, mi viene egevolata la rotazione del sedere in esterno curva e l'abbassamento del manubrio verso terra.
 

kitkat

Biker cesareus
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Non essere così categorico, il terreno è così vario e le situazioni così diverse che ci portano a non utilizzare sempre ed in ogni caso questa tecnica, e non solo perchè ci sono ostacoli ;-)

Mah, sicuramente quella è la tecnica di base, quindi a uno a cui le cose non vengono automatiche direi di iniziare a sforzarsi ad usare questa, poi puoi avere ragione tu ma a me non viene in mente nessuna situazione in cui sto a piedi pari, anzi ogni tanto provo a fare curve a piedi pari, e la differenza si sente in maniera impressionante al raggiungimento del "limite", poi boh :celopiùg:
 

martejo

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Alcune curve in appoggio, rapidi cambi e anche quando si va un pò più in relax e non c'è poi bisogni di aver x forza la ricerca della max aderenza, la ricerca dell'equilibrio la si può fare anche se non si ha il peso tutto sull'esterno ed in situazioni diverse. Nel xc poi c'è chi proprio fa fatica a caricare tanto l'esterno anche perchè, col sellino molto alto se distendi la gamba ti ritrovi seduto e perdi mobilità e sensibilità, dunque, delle volte conviene stare a piedi pari per non perdere mobilità a discapito di un pò di aderenza e di aggressività nella guida.
 

Frankie_r

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Spulciando su youtube ho visto questo video caricato dall'associazione: scuolamtb.it, che ha realizzato una guida sia in video che in formato libro

sito web: http://www.scuolamtb.it/
youtube: scuolamtb.it - 365 mountainbike Dicembre ... Le curve in piano ed in appoggio - YouTube

Secondo me questa associazione sa come insegnare le corrette tecniche di guida relative al mondo della mtb.

Saluti...

Fantastico, grazie! Quegli esercizi in piano mi sembrano utilissimi, oltre a essere molto esplicativi ;-)
 

Frankie_r

Biker superis
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Aggiornamento: ieri sono uscito e ho cercato di applicare i giusti movimenti, oltre ad analizzare gli errori. Penso di aver capito due cose in più sul mio problema di guidare da in piedi:

1) i miei pedalacci attuali non mi trasmettono sicurezza, perchè sono molto scivolosi. Il problema di non sentirmi "solidale" alla bici potrebbe essere dovuto anche a questo. Devo comprarmi dei flat con i pin (sono indeciso fra 8 e 12).
2) le gambe giocano un ruolo importante. A fine salita sono stanche e molto legnose, e fatico a utilizzarle per ammortizzare. Solo allenamento o potrebbe anche essere la sella non abbastanza alta?
 

martejo

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1) i miei pedalacci attuali non mi trasmettono sicurezza, perchè sono molto scivolosi. Il problema di non sentirmi "solidale" alla bici potrebbe essere dovuto anche a questo. Devo comprarmi dei flat con i pin (sono indeciso fra 8 e 12).
Sicuramente dei pedali buoni fanno la differenza, delle scarpe buone anche, però ho l’impressione che tu abbia dei problemi sull’impostazione di base.
2) le gambe giocano un ruolo importante. A fine salita sono stanche e molto legnose, e fatico a utilizzarle per ammortizzare. Solo allenamento o potrebbe anche essere la sella non abbastanza alta?
Una cosa è sicura, la mountain bike, in discesa, va guidata in piedi e su questo non ci piove…
Bisogna imparare a stare in piedi nella maniera corretta perché altrimenti non si riescono a bilanciare i pesi nella maniera giusta e si sprecano un sacco di energie affaticando inutilmente gambe e/o braccia.
Non ti do la formula magica e non mi metto a darti indicazioni teoriche che puoi già trovare un po’ ovunque, ti dico solo che una persona, con l’obiettivo di imparare e di correggere delle posture errate, dovrebbe procedere per gradi iniziando a scendere a ritmi tranquilli (parametro soggettivo che ognuno deve tarare) in modo da riuscire ad assumere le posizioni corrette che gli permettano di guidare in relativo relax. La guida della mountain bike, a meno che non si vada su sentieri particolarmente tecnici o a velocità particolarmente elevate, deve diventare ‘naturale’ ossia non può essere troppo impegnativa altrimenti vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Provo a fare un esempio: andiamo su un sentiero non particolarmente tecnico, procediamo a velocità controllata in modo non dover aver grossi problemi di aderenza e da non dover fare staccatone ecc… in queste condizioni dobbiamo per forza guidare col pieno controllo del mezzo senza un grosso affaticamento, se già questo non succede c’è qualcosa che evidentemente non va (probabilmente di impostazione di base) e su cui si deve lavorare. Poi si prova ad aumentare il ritmo o a scegliere sentieri un po’ più impegnativi e qui dobbiamo mantenere un buon controllo del mezzo e l’affaticamento deve comunque essere proporzionato al maggiore impegno che la guida ci richiede.
Questo suggerimento solo per fare in modo che tu possa procedere per gradi e capire dov’è il tuo limite e se questo è condizionato da problemi tecnici (i pedali, anche se non sono dei più performanti, dovrebbero andare comunque bene fino ad un certo punto) oppure da problemi di allenamento (anche in questo caso, se fai un sentiero filante a ritmo medio, non è molto riconducibile alla stanchezza della salita).
Secondo me se trovi qualcuno, con un pò di esperienza, con cui fare un’uscita, questo ti risolve la metà dei tuoi dubbi subito.
Spero di averti dato qualche spunto.
Ciao
 

Frankie_r

Biker superis
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Sicuramente dei pedali buoni fanno la differenza, delle scarpe buone anche, però ho l’impressione che tu abbia dei problemi sull’impostazione di base.

Una cosa è sicura, la mountain bike, in discesa, va guidata in piedi e su questo non ci piove…
Bisogna imparare a stare in piedi nella maniera corretta perché altrimenti non si riescono a bilanciare i pesi nella maniera giusta e si sprecano un sacco di energie affaticando inutilmente gambe e/o braccia.
Non ti do la formula magica e non mi metto a darti indicazioni teoriche che puoi già trovare un po’ ovunque, ti dico solo che una persona, con l’obiettivo di imparare e di correggere delle posture errate, dovrebbe procedere per gradi iniziando a scendere a ritmi tranquilli (parametro soggettivo che ognuno deve tarare) in modo da riuscire ad assumere le posizioni corrette che gli permettano di guidare in relativo relax. La guida della mountain bike, a meno che non si vada su sentieri particolarmente tecnici o a velocità particolarmente elevate, deve diventare ‘naturale’ ossia non può essere troppo impegnativa altrimenti vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Provo a fare un esempio: andiamo su un sentiero non particolarmente tecnico, procediamo a velocità controllata in modo non dover aver grossi problemi di aderenza e da non dover fare staccatone ecc… in queste condizioni dobbiamo per forza guidare col pieno controllo del mezzo senza un grosso affaticamento, se già questo non succede c’è qualcosa che evidentemente non va (probabilmente di impostazione di base) e su cui si deve lavorare. Poi si prova ad aumentare il ritmo o a scegliere sentieri un po’ più impegnativi e qui dobbiamo mantenere un buon controllo del mezzo e l’affaticamento deve comunque essere proporzionato al maggiore impegno che la guida ci richiede.
Questo suggerimento solo per fare in modo che tu possa procedere per gradi e capire dov’è il tuo limite e se questo è condizionato da problemi tecnici (i pedali, anche se non sono dei più performanti, dovrebbero andare comunque bene fino ad un certo punto) oppure da problemi di allenamento (anche in questo caso, se fai un sentiero filante a ritmo medio, non è molto riconducibile alla stanchezza della salita).
Secondo me se trovi qualcuno, con un pò di esperienza, con cui fare un’uscita, questo ti risolve la metà dei tuoi dubbi subito.
Spero di averti dato qualche spunto.
Ciao

Grazie del contributo, davvero. Penso che tu sicuramente abbia ragione.
Voglio solo precisare, però, che i problemi di cui vi parlo li riscontro su tratti tecnici (es. sentiero in mezzo al bosco medio/veloce) e su discese ripide con fondo insidioso (es. breccia, fango).
Quando le velocità sono moderate, e/o il fondo è a posto, mi diverto un sacco e sto in sella bene. Anche la posizione in piedi, quando vado piano, non è un problema: su scalini e ripidoni in fuorisella mi diverto un sacco.
Non capisco se il problema è che aumentando la velocità fatico ad applicare la tecnica (perchè più veloce vado e meno ho tempo di pensare) oppure se le basse velocità mascherano le mie carenze tecniche, facendomi sentire calmo e sicuro anche con una tecnica impropria.

In questo senso, se trovassi qualcuno bravo, penso che farmi "vedere" sarebbe ottimo. Dovrebbe essere bravo però, perchè fra insegnamenti sbagliati e ignoranza mi tengo la seconda! :D
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
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Grazie del contributo, davvero. Penso che tu sicuramente abbia ragione.
Voglio solo precisare, però, che i problemi di cui vi parlo li riscontro su tratti tecnici (es. sentiero in mezzo al bosco medio/veloce) e su discese ripide con fondo insidioso (es. breccia, fango).
Quando le velocità sono moderate, e/o il fondo è a posto, mi diverto un sacco e sto in sella bene. Anche la posizione in piedi, quando vado piano, non è un problema: su scalini e ripidoni in fuorisella mi diverto un sacco.
Non capisco se il problema è che aumentando la velocità fatico ad applicare la tecnica (perchè più veloce vado e meno ho tempo di pensare) oppure se le basse velocità mascherano le mie carenze tecniche, facendomi sentire calmo e sicuro anche con una tecnica impropria.

In questo senso, se trovassi qualcuno bravo, penso che farmi "vedere" sarebbe ottimo. Dovrebbe essere bravo però, perchè fra insegnamenti sbagliati e ignoranza mi tengo la seconda! :D

Partendo da questo misa che ti servono piu km. I riflessi devono essere in automatico, spesso se ci sta a pensarci vengono fuori piu dubbi e casini. Questo mi dice la mia esperienza.
Poi, l'asseto delle sospensioni e correto? Le gomme, pressione gomme ecc? Se "giochi un po con queste e trovi l'asseto giusto penso che cambiera anche la tua guida.
 

Frankie_r

Biker superis
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Prenditi un paio di buoni flat con i pin e vedrai che ti cambiano la vita ;-)


Da quello che ho letto ne sono convinto anche io. Il problema è che ci devo abbinare anche le protezioni per lo stinco. Comunque è un investimento che farò ;)

Nel frattempo ho messo insieme un altro po' di uscite e mi sto sempre più rendendo conto che il problema è la velocità. Penso che l'unico modo che ho per superarlo sia tanta pratica e tanto allenamento, perché sono uno prudente di natura e poco incline alle pazzie :)
 

SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
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Da quello che ho letto ne sono convinto anche io. Il problema è che ci devo abbinare anche le protezioni per lo stinco. Comunque è un investimento che farò ;)

Nel frattempo ho messo insieme un altro po' di uscite e mi sto sempre più rendendo conto che il problema è la velocità. Penso che l'unico modo che ho per superarlo sia tanta pratica e tanto allenamento, perché sono uno prudente di natura e poco incline alle pazzie :)

ti dirò, avevo paura anche io che fossero assassini i pin ma invece mi son fatto molto meno danno con questi che con i pedali standard che mi hanno notevolmente segnato le tibie :omertà:
Non ti scappano mai, impossibile.
 

kitkat

Biker cesareus
17/7/12
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Comprati dei buoni pedali con dei pin degni di essere chiamati così e un paio di five ten se non le hai già.. io non ho mai più preso botte sugli stinchi.. E un paio di scarpe così poi può proteggerti anche un po' meglio la caviglia e il piede da storte/sassi che saltano dalla ruota davanti :celopiùg:
 

occhipintid

Biker superioris
29/3/11
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Orbea WILD FS.
Concordo su tutto, ma se poi proprio vuoi sentirti rilassato per gli stinchi, qualcuno usa i parastinchi leggeri che si trovano al Decathlon (sono piccoli e leggeri, non so bene per che sport sono - forse calcetto - ma vanno benissimo per ripararti dai colpi di pedale) sotto le calze.
 

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