La vostra foto più bella

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yari92

-----endolo
3/9/07
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dove posso gasarmi
www.yarighidone.com
Foto di questa estate con Sigma 105 2.8, purtroppo l'insetto se n'è andato quindi è l'unico scatto che ho potuto fare...

9u6ibr.jpg
 

LEPUS

ModeraTROLL Shardaniensis
21/11/06
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SOUTH SARDINIA
www.sigmalambdafoto.com
Bravo Lepus, sono contento che tu l'abbia notato.
Sono un estimatore degli impressionisti e di Van Gogh in particolare. Ed è infatti studiando questi superartisti che ho trovato la mia ispirazione (ed un certo mio stile).
I miei mossi non sono che un timido tentativo di riproporre la straordinaria dinamicità che straborda e commuove nelle loro magie.

Un grazie anche a tank80.

o-o

Ho letto ora la tua risposta... mi era completamente sfuggita! :cucù:

Direi che il tentativo ti è andato stra stra bene... obiettivo centrato!

E di nuovo complimenti!
 
Queste foto le ho sul disco, scannerizzate brutalmente in bassa risoluzione in due formati A/4 e rimontate, quindi se ci fosse qualche fuori registro capitemi.
Le ho copiate su disco qualche anno fa, non ricordo per farel vedere a chi.

1996, Skofja Loka
originale su carta baritata
formato 30x40
pellicola Tmax 400 e Tmax 3200 (ricordo bene quest'ultima sensibilità nominale?) tirato anche a 12500 asa
4075539911

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4075539911_8f1999df76.jpg

4075539911


ancora alcune foto dello stesso "lavoro":

http://www.flickr.com/photos/ribespln/
 
Potrei risponderti che se non conosci cosa stai fotografando, è meglio che ti leggi un bel romanzo, risparmi tempo e ottieni risultati più soddisfacenti...

Magari per conoscere cosa vorrei fotografare? Credi che le idee nascano sotto i cavoli come i bambini dei locchi?
Credi che i mondi della comunicazione, per esempio dell'emozione e della regola, oppure dell'arte e della matematica viaggino a compartimenti stagni...
Dai, non scherzare!

Potrei anche dirti che i critici d'arte peggiore sono quelli che non sanno dipingere, così come i critici di cucina peggiore sono quelli magri...

Aggiugerei che i migliori sommelier sono tutti membri dell'associazione alcolisti anonimi persi e "briai persi"... E che dire della lasagna, mica puoi dire che è buona se non sei cuoco... Mai esprimersi su un film se non sei regista... Occhio a dire che una donna è bella se non sei femmina!

Sempre per il fatto che parlano di cose che non conoscono, o per le quali non hanno passione...

E chi lo ha detto... Io parlo molto di topa, ma la conosco poco rispetto a quanto mi piacerebbe, per mia sfortuna... Eppure ho una grande passione!
Credimi!


:smile: :smile: :smile:

Sei proprio un buontempone... Complimenti!
 

LEPUS

ModeraTROLL Shardaniensis
21/11/06
17.004
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SOUTH SARDINIA
www.sigmalambdafoto.com
Le idee nascono da progetti e riflessioni, e ogni tanto, ma molto raramente, dall'istinto...


Secondo PLatone (Piccola sintesi)
Le idee hanno queste due caratteristiche:

  • Esse sono il fondamento ontologico della realtà: costituiscono cioè il motivo che fa essere il mondo, sono le “forme” con cui il Demiurgo lo ha plasmato.
  • Come conseguenza del primo punto, le idee sono anche il fondamento gnoseologico della realtà: esse sono la causa che ci permette di pensare il mondo, costituiscono cioè il presupposto della conoscenza.
Nelle idee consiste pertanto l'unione immediata di essere e pensiero che era stata enunciata la prima volta da Parmenide. Trovandosi tuttavia a dover conciliare la staticità di Parmenide col divenire di Eraclito, Platone le concepisce gerarchicamente, da un minimo fino a un massimo di essere, per rendere ragione della molteplicità del mondo. In cima a tutte sta l'idea del Bene, quella che possiede più propriamente l'Essere. Platone attribuiva infatti alle Idee una terza caratteristica:

  • Esse sono un valore, in maniera simile al significato odierno di “ideale” o principio morale. Le idee sono il modello assoluto di riferimento per una vita giusta e saggia. E questo vale non solo in ambito etico, ma anche in quello estetico, poiché esse rappresentano la qualità somma di ogni oggetto terreno. Mentre nel mondo sensibile queste qualità sussistono solo come predicati o attributi delle singole realtà (per cui ad esempio si considera “bello” un quadro, “vero” un enunciato, “buona” una condotta), nel mondo iperuranio le idee costituiscono il Vero in sé, il Buono in sé, il Bello in sé, di cui quelle realtà sono semplici partecipazioni. Via via che si sale nella gerarchia, ad ogni aumento di essere corrisponde un aumento di valore.





Poiché le idee sono anche il fine e la destinazione di ogni entità empirica, compito della filosofia è quindi risalire dai dati sensibili fino alle idee, che si trovano ad un livello trascendente rispetto a quelli, nel senso che superano le loro particolarità transitorie e relative. Le idee infatti sono la realtà compiuta, l'essere in sé e per sé, e sono perciò assolute, perché sussistono autonomamente e indipendentemente dagli oggetti del mondo fenomenico; questi ultimi invece esistono solo "in relazione" alle idee, e sono pertanto relativi, essendo mescolati al non-essere.
Strumento di elevazione è la dialettica, che permettendo il raffronto tra realtà diverse, rende possibile il sapere (che delle idee è emanazione). Così ad esempio bianco e nero rimangono termini contrapposti e molteplici sul piano sensibile; tuttavia, è solo cogliendo questa differenza di termini che si può risalire al loro fondamento e comune denominatore, cioè l'Idea di Colore. Non si può infatti avere coscienza del bianco senza conoscere il nero. L'Idea resta comunque al di sopra della dialettica stessa, perché può essere colta solo con un atto di intuizione: non è dimostrabile logicamente, né è ricavabile dall'esperienza. Quest'ultima svolge tuttavia una funzione importante, che è quella di risvegliare la reminiscenza (o ricordo) delle idee, le quali infatti si trovano già all'interno dell'anima, e sono perciò innate. L'uomo non le cercherebbe con tanto desiderio se non le avesse già viste con gli occhi dell'anima, prima di nascere; le idee platoniche costituiscono quindi un sapere interiore, corrispettivo sotto molti aspetti del daimon socratico.
 

albert64

Biker velocissimus
24/7/08
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Lonato del Garda
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Le idee nascono da progetti e riflessioni, e ogni tanto, ma molto raramente, dall'istinto...

Azzo, sono un esemplare raro. :-|

Io sono istintivo all'eccesso, soprattutto in campo creativo.
Non riesco a "programmare" una foto, anche xchè, non lavorando in studio devo adattarmi alle esigenze fondamentali della luce e del tempo che trovo in quel momento. ( ed il più delle volte nemmeno "quel momento" è programmato.)
Le mie macro più visionarie, (le hanno definite così in altri lidi...), i miei mossi, sono frutto di un'idea/illuminazione avuta in quel preciso istante.

Invidio comunque chi ha più ordine mentale di me e sa già cosa vuole ottenere, (e magari lo ottiene), partendo da un progetto definito.

;-)
 
Le idee nascono da progetti e riflessioni, e ogni tanto, ma molto raramente, dall'istinto...
Fermati un secondo a rileggere ciò che scrivi.
Progetti e riflessioni... dai, ti contraddici ulteriormente... Prima non serve leggere perché è pù importante conoscere (che differenze ci sarà? Boh... Leggere è uno dei tanti metodi per conoscere)... Poi ci vogliono i progetti... Ma come fai a progettare se non ti sei "formato" la necessaria cultura.
Il percorso del PROGETTO può diventare estremamente fuorviante, te lo dice uno che ci batte spesso il muso, certe volte ti infili in un vicolo cieco, per cui strappi tutto e ricominci. ... E qui si ritorna sulle esperienze formative e informative, teoriche e pratiche...
Poi dici che l'istinto raramente produce idee...
AVVIENE ESATTAMENTE IL CONTRARIO!
La teoria della relatività, un esempio tra miliardi di casi, è stata PRIMA INTUITA, POI DIMOSTRATA.
Come diceva mia nonna:
"per forza non si fa nemmeno l'aceto"
vecchio proverbio che immediatamente richiama:
"Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione ..."
dal film Amici miei, 1975, di Mario Monicelli

PS
Non riesco nemmeno a risponderti in maniera organica... Secondo me fai un po' di confusione!
 
T

teoDH

Ospite
Azzo, sono un esemplare raro. :-|

Io sono istintivo all'eccesso, soprattutto in campo creativo.
Non riesco a "programmare" una foto, anche xchè, non lavorando in studio devo adattarmi alle esigenze fondamentali della luce e del tempo che trovo in quel momento. ( ed il più delle volte nemmeno "quel momento" è programmato.)
Le mie macro più visionarie, (le hanno definite così in altri lidi...), i miei mossi, sono frutto di un'idea/illuminazione avuta in quel preciso istante.

Invidio comunque chi ha più ordine mentale di me e sa già cosa vuole ottenere, (e magari lo ottiene), partendo da un progetto definito.

;-)

Programmo il 90% dei miei scatti, sopratutto quando so con chi vado a muovermi, e dove...
Se non conosco ciò che fotografo, prima mi documento, osservo portfoli on-line, mi informo su tutti i dettagli relativi al "cosa" vado a fotografare.
Oppure, vado dia un giorno prima per fare un sopralluogo, e il giorno dopo scatto.

Spesso i miei scatti li disegno su un foglio...
Anche perchè se dovessi andare allo sbaraglio, probabilmente getterei tutto nel cestino...

Anche i reporter, i grandi reporter, come Salgado, Nachtwey, Capa, usano questo metodo, si informano, passano spesso mesi in loco per portare a casa un lavoro...
poi capita che l'11 settembre siano in riunione a qualche centinaio di metri dalle torri gemelle e tirino fuori reportage unici come quelli visti sul disastro di NewYork... ma sono casi più unici che rari...

Guardatevi WarPhotographer, il documentario su Nachtwey, e ve ne renderete conto...
 

RenkyaZ

Biker poeticus
11/2/08
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Zocca (MO)
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Dueruote
Non ho bisogno di rileggere ciò che scrivo, evidentemente sei tu che non capisci cosa scrivo... o preferisci far polemica...

:offtopic: Beh... Però che un'idea nasca da un progetto è una cosa alquanto strana. Cioè, magari lavorando ad un progetto ti viene un'idea e questo è comprensibile, ma di solito sono i progetti che nascono da delle idee e i progetti producono risultati, non altre idee... :spetteguless:
 

Ubaldo

Biker velocissimus
:offtopic: Beh... Però che un'idea nasca da un progetto è una cosa alquanto strana. Cioè, magari lavorando ad un progetto ti viene un'idea e questo è comprensibile, ma di solito sono i progetti che nascono da delle idee e i progetti producono risultati, non altre idee... :spetteguless:
è inutile chiuderci in un vicolo cieco secondo me.
Esistono fotografi alla Cartier Bresson capaci di intuire un'idea magari nemmeno del tutto formata nella loro testa e che raramente producono una storia coerente con più di uno scatto (reportage in senso stretto), esistono fotografi che riproducono un progetto da giganteschi archivi, alla Frank, esistono fotografi che partono col progetto e su questo lavorano, il modo più "professionale" di approcciare un problema.
Non esiste un metodo "professionale" e uno "artistico" ma stili. Quindi è inutile a mio parere fare questo genere di deduzioni
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
Moderatur
20/6/08
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Valconca
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.... non mi permetto certo di controbattere nessuna delle precedenti dotte considerazioni, ne' da una parte ne' dall'altra della fune che i due gruppi stanno tirando.....

Ma una considerazione piccola-piccola mi viene: ma può essere che poco poco, un niente direi, qualcuno sia andato off-topic?

P.S. Forse la mia è solo invidia eh!
Invidia per chi riesce a fare foto così belle, intendo!
 
Stato
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