E 8!!!!
Come le volte che ormai son partito da Macchie Piane alla scoperta degli anfratti più reconditi di questi magici Monti;
+
2 traversate (dai Sibillini al Gran Sasso e Laga/Gran Sasso)
+
35 intinerari diversi da Macera della Morte a Nord al Monte di Mezzo a Sud
=
Ormai il LAGHISMO* mi pervade:
da quel lontano 2008 quando [MENTION=10425]passolento[/MENTION] per primo mi aprì la porta conducendomi in quell'oasi di pace del Ceppo, io vivo lì con la mente e non solo.
* dalla guida di Calibani/Alesi:
"Specifica sindrome che costringe a tornare e vagare tra questi boschi, fossi e creste, sia d'estate, con la maglia zuppa di sudore, che d'inverno, quando la giacca a vento a malapena riesce a riparare dalle gelide temperature che fermano le cascate in bianchi pilastri di cristallo..."
In tutti questi erranti vagabondaggi di cui tanto si è nutrito e si nutre il mio Spirito, tanti pezzettini di Laga andavano componendosi come piccoli tasselli di un puzzle magico per quanto misterioso.
L'esperienza sul campo di giorno correva parallela alla manipolazione "gps" di carte e sentieri di sera e ai sogni di notte:
il risultato era una traccia gps "cosmica", quasi da far paura per km e dislivello (46 km 1800 mt disl.+ 2400 disl.-).
Traccia pronta e messa lì da inizio 2013, ma rimasta appunto un grande Sogno perchè tanto spaventava...
Finchè ieri ... sono ancora emozionato ... non trovo le parole ...
Alle 7.00 con l'immancabile e grandissimo amico ScottiShelly partiamo da uno dei balconi più belli del Nostro Appennino, Macchie Piane appunto:
Il sentiero rispetto ai miei primi vagabondaggi explo, è adesso marcato alla perfezione: un plauso infinito all'enorme lavoro svolto dal FI.CAI [MENTION=25952]andrea66[/MENTION] docet ) di Amatrice.
Scotti ci va a nozze!
Sembra proprio felice il ragazzino...
D'altronde quando viaggi in mezzo a simili scenari...come non esserlo?
Sopra di noi io grandi costoni di Pizzo di Sevo, 2419 mt, quadro che ho nella testa ma anche sopra la mia scrivania, relativo a 6 anni fà quando per la prima volta passavamo di lì con [MENTION=8314]vencemario[/MENTION] [MENTION=25952]andrea66[/MENTION] [MENTION=21125]tomiw[/MENTION]
Ormai anche il Sole inizia a far capolino dalle Alte Vette
Le creste del Pizzo di Sevo in tutto il loro splendore
L'acqua è una costante che ci allieta con mille salti giù dai suoi costoni
Tracce di nevai rimangono ancora nelle brulle pareti esposte a Sud, mi immagino cosa ci aspetterà sul versante di Nord-Est che dovremo andare a percorrere...
Ma tra il bianco destinato a scomparire, nuova vita fa capolino
Ancora qualche "ammasso" nevoso sotto la cascata
Siamo intorno ai 2000 mt, ormai il Vado di Annibale è alla nostra portata
Lo raggiungiamo in breve tempo, pronti a circumnavigare a sinistra Cima Lepri, 2455 mt
600 mt di dislivello per arrivare quassù e non sentirli.
Il Pizzitello davanti e sullo sfondo a sinistra le Creste del Redentore e il Vettore a destra...una vista impareggiabile.
Un altro tassello del puzzle che si va a completare!
Dove ha inizio la Valle Castellana...un luogo davvero WILD
Ma il tempo passa, è ora di riprendere il cammino, in Cresta!
Voltandomi alle spalle, mi accorgo ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, dell'infinita eleganza di Cima Lepri
E a sinistra della bellezza di Pizzo di Moscio, 2411 mt
Il sentiero procede sempre in cresta verso il Pelone SUD, altro luogo da incorniciare
Passaggi come questo mettono un pò di pepe al viaggio
Scott ha messo uno strano cappello
Tra Castellano e Cannavine
Passaggi crestaioli
Scott è nel suo regno!
Ed io nel mio!
Sono in estasi, osservo inebetito l'infinito splendore di cui la Laga mi ripaga;
Osservando bene si percepisce qualcosa: il lento fluire di due cascate parallele tra mille chiazze muccose:
Sogno o son desto? No, sono sveglio! Il puzzle va componendosi sempre di più..
Costeggiamo il fosso delle Cannavine in una discesa liberissima da Appennino Libero, che ci riporta verso il paradiso della Morricana
Con tanto di guado del torrente Cannavine
Questo taglio da me ideato "a caldo" ci fa risparmiare oltre un'ora di saliscendi sui temibili costoni di Pizzo di Moscio e ci porta dritti al bosco sottostante lo stazzo della Morricana, vera porta di accesso alla Magia Omonima:
Un salto unico verticale di oltre 40 metri, il più alto dell'intero gruppo montuoso: non si può non rimanere di stucco di fronte a sittanta beltà.
Un particolare di questa meraviglia della Natura:
e ancora un altro, lo merita proprio!
Acqua nevosissima e spumeggiante
Mi fermo ancora 10 minuti, sono emozionatissimo:
l'intera traversata del 2009 si riflette nitidissima nello scorrere di queste limpide acque.
Il puzzle si è assemblato per un buon 50%....
Un lungo e fiabesco single track ci accompagna nello "gnomesco" bosco della Martese, un posto dove il tempo sembra essersi fermato.
Faggi, tassi, e rari abeti bianchi del diametro di oltre 5 metri ci accompagnano al Ceppo, amena località immersa nei selvaggi boschi del versante Teramano della Laga.
Qui birra, formaggio fritto e torta/prosciutto rimpinguano le nostre membra.
Il giusto carburante per raggiungere il Lago dell'Orso, dove non c'è nè il Lago nè l'Orso, chissà da cosa il toponimo ...
Sarà la visione mistica di un sogno post pennica dovuta al pranzetto pesante?
Scott con il Gran Sasso? Non no, qui stò proprio sognando!
Invece la visione di Pizzo di Moscio mi fa capire che siamo ancora sulla SELVAGGIA LAGA!
Un manto di variopinti fiori avvolge le nostre ruote grasse mentre saliamo le propaggini orientali di Pizzo di Moscio, uno spettacolo!
Ci sembra di divorare la salita, complici l'ottima temperatura, il rigenerante pasto, e soprattutto l'incantevole paesaggio che ci sovrasta...in poco tempo siamo sulla Sella delle Solagne, dove nel 2008 [MENTION=10425]passolento[/MENTION] mi fece scoprire la Selvaggia Montagna.
Un altro importante pezzo del puzzle è stato trovato e assemblato!
E proprio alla sella delle Solagne inizia la magica discesa fatta nel 2014* .. l'anno scorso, il giro col brivido finale.
*In fondo alla discesa, invece di tornare al Sacro Cuore, decidere di imboccare il Sentiero Italia.
Trovarsi alle 18:30 di sera in una fresca serata di fine Ottobre, col buio che ti inghiotte nel fosso di Selvagrande. Senza luci. Senza più acqua e cibo perchè hai dato tutto al tuo amico mezzomorente [MENTION=10733]baronerosso[/MENTION]
A 1900 mt di notte, nero che più nero non si può, ogni costone di Cima Lepri una devastazione di alberi da aggirare, mille rumori di animali intorno, ogni 100 mt un capitombolo, alle 21:00 finalmente alle auto, il rally per recuperare l'auto a macchie Piane...che ricordi!
Ma adesso è ora di inserire l'ultimo pezzo del puzzle in maniera corretta!
Ingraniamo la marcia e via, ha inizio il sentiero MUST della Laga: da 2226 mt a 1300 mt (con una risalita e discesa di 150 mt) in ambiente spaziale, selvaggio e spettacolare senza eguali.
Oltre mille metri che in fondo sembreranno 2.000.
Si deve tirar fuori tutto il manico per poter percorrere le mille insidie del single: pietre, gradoni, tornantini a go-go, drop, manikey a iosaaaaa.
Pronti?
Viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Si scende inebriati da un paesaggio mozzafiato, in un contesto pazzesco!
Come il versante teramano, anche il lato Amatriciano ha le sue cascate e i suoi nevai in via di scioglimento che ragalano mille magie
E noi ci scialamo a mille!
Ancora non mi rendo conto, e sono tre volte che lo faccio di cui una in salita, di come possa esistere un sentiero quà in mezzo...è tutto così pazzescamente meraviglioso!
Oltre che il sentiero davvero gradonato e tornantoso, il pericolo principale è dettato dalla distrazione: come non girare la testa per ammirare simili particolari?
Guardate dove passa il sentiero. Trovate un po [MENTION=60530]stefanoscott[/MENTION]
Ingrandisco pro miopia
Qualche metro più avanti!
Dallo Stazzo della Padula allo Stazzo della Pacina le cascate abbondano, un vero e proprio spettacolo!
Da una parte scivoli più dolci
Dall'altra vivaci salti verticali
Siamo scesi da lassù e ancora non siamo a metà dopo quasi un'ora, è tutto così I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E!!!!
LAGA MON AMOUR!!!!!
Nel regno delle ACQUE
Se ne vedono di tutti i colori!
Vertical fall
E anche il fosso di Selvagrande è prossimo al guado
Salti il fosso e cosa trovi?
Sempre loro, altre, ma sempre stupende!
La crepa del Pelone dallo Stazzo della Pacina è impressionante
Una cascata che forma un fiume di ghiaccio!
E da qui si riparte per gli ultimi 400 mt di dislivello, sempre bellissimi e mai banali, pieni di tornanti e rocce fisse.
Dopo 1000 tiratissimi metri siamo sul Sentiero Italia, preso rigorosamente direzione Sacro Cuore, la porta di ingresso Orientale della Laga Selvaggia:
questo ultimo pezzo, più filante, è la giusta ciliegina sulla torta di una giornata davvero speciale, non ho mai goduto tanto!!!
Un ultimo pezzo di sterrato e siamo a Preta: piccola variante per evitare l'asfalto ed ecco che il cambio di Shelly fa crac!
Incredibile, proprio a 4 km da Amatrice!
Meno male che la signora del B&B Casa degli Innamorati di Sommati, vista 6 anni fà per la prima volta e ricontattata venerdì sera alle 22.30, ci viene incontro e ci riporta a recuperare le auto, GRATIS!!!
Vano qualsiasi tentativo di ammollargli un ventino...d'altronde anche questa è LAGA!!!!!
E che LAGA abbiamo vissuto oggi ragazzi! DA SBALLO!
Il PUZZLE è COMPLETO, la LAGA SELVAGGIA nella sua interezza per sempre dentro di me tutta d'un sorso, in un solo giorno, in un solo colpo!!!!!
Un Sogno diventato realtà (grazie [MENTION=60530]stefanoscott[/MENTION] !!!);
Una Montagna infinitamente BELLA (non ti scopro adesso LAGA ma così sei proprio da MINGHIACUSSI' direbbe un mio caro amico del '66);
Una malattia che ormai è diventata cronica e che mi costringerà ad amarti per il resto dei miei giorni (W il LAGHISMO);
Una droga naturale che tanto fa bene al corpo e allo spirito da respirare a pieni polmoni assieme alla cara MTB e agli amici più veri!!!
[MENTION=63049]FEDE77[/MENTION] c'avevo sperato che facessi l'ennesimo miracolo, mi sei mancato!
Partiamo? Disposto a rifare lo stesso giro, non scherzo!
Come le volte che ormai son partito da Macchie Piane alla scoperta degli anfratti più reconditi di questi magici Monti;
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2 traversate (dai Sibillini al Gran Sasso e Laga/Gran Sasso)
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35 intinerari diversi da Macera della Morte a Nord al Monte di Mezzo a Sud
=
Ormai il LAGHISMO* mi pervade:
da quel lontano 2008 quando [MENTION=10425]passolento[/MENTION] per primo mi aprì la porta conducendomi in quell'oasi di pace del Ceppo, io vivo lì con la mente e non solo.
* dalla guida di Calibani/Alesi:
"Specifica sindrome che costringe a tornare e vagare tra questi boschi, fossi e creste, sia d'estate, con la maglia zuppa di sudore, che d'inverno, quando la giacca a vento a malapena riesce a riparare dalle gelide temperature che fermano le cascate in bianchi pilastri di cristallo..."
In tutti questi erranti vagabondaggi di cui tanto si è nutrito e si nutre il mio Spirito, tanti pezzettini di Laga andavano componendosi come piccoli tasselli di un puzzle magico per quanto misterioso.
L'esperienza sul campo di giorno correva parallela alla manipolazione "gps" di carte e sentieri di sera e ai sogni di notte:
il risultato era una traccia gps "cosmica", quasi da far paura per km e dislivello (46 km 1800 mt disl.+ 2400 disl.-).
Traccia pronta e messa lì da inizio 2013, ma rimasta appunto un grande Sogno perchè tanto spaventava...
Finchè ieri ... sono ancora emozionato ... non trovo le parole ...
Alle 7.00 con l'immancabile e grandissimo amico ScottiShelly partiamo da uno dei balconi più belli del Nostro Appennino, Macchie Piane appunto:
Il sentiero rispetto ai miei primi vagabondaggi explo, è adesso marcato alla perfezione: un plauso infinito all'enorme lavoro svolto dal FI.CAI [MENTION=25952]andrea66[/MENTION] docet ) di Amatrice.
Scotti ci va a nozze!
Sembra proprio felice il ragazzino...
D'altronde quando viaggi in mezzo a simili scenari...come non esserlo?
Sopra di noi io grandi costoni di Pizzo di Sevo, 2419 mt, quadro che ho nella testa ma anche sopra la mia scrivania, relativo a 6 anni fà quando per la prima volta passavamo di lì con [MENTION=8314]vencemario[/MENTION] [MENTION=25952]andrea66[/MENTION] [MENTION=21125]tomiw[/MENTION]
Ormai anche il Sole inizia a far capolino dalle Alte Vette
Le creste del Pizzo di Sevo in tutto il loro splendore
L'acqua è una costante che ci allieta con mille salti giù dai suoi costoni
Tracce di nevai rimangono ancora nelle brulle pareti esposte a Sud, mi immagino cosa ci aspetterà sul versante di Nord-Est che dovremo andare a percorrere...
Ma tra il bianco destinato a scomparire, nuova vita fa capolino
Ancora qualche "ammasso" nevoso sotto la cascata
Siamo intorno ai 2000 mt, ormai il Vado di Annibale è alla nostra portata
Lo raggiungiamo in breve tempo, pronti a circumnavigare a sinistra Cima Lepri, 2455 mt
600 mt di dislivello per arrivare quassù e non sentirli.
Il Pizzitello davanti e sullo sfondo a sinistra le Creste del Redentore e il Vettore a destra...una vista impareggiabile.
Un altro tassello del puzzle che si va a completare!
Dove ha inizio la Valle Castellana...un luogo davvero WILD
Ma il tempo passa, è ora di riprendere il cammino, in Cresta!
Voltandomi alle spalle, mi accorgo ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, dell'infinita eleganza di Cima Lepri
E a sinistra della bellezza di Pizzo di Moscio, 2411 mt
Il sentiero procede sempre in cresta verso il Pelone SUD, altro luogo da incorniciare
Passaggi come questo mettono un pò di pepe al viaggio
Scott ha messo uno strano cappello
Tra Castellano e Cannavine
Passaggi crestaioli
Scott è nel suo regno!
Ed io nel mio!
Sono in estasi, osservo inebetito l'infinito splendore di cui la Laga mi ripaga;
Osservando bene si percepisce qualcosa: il lento fluire di due cascate parallele tra mille chiazze muccose:
Sogno o son desto? No, sono sveglio! Il puzzle va componendosi sempre di più..
Costeggiamo il fosso delle Cannavine in una discesa liberissima da Appennino Libero, che ci riporta verso il paradiso della Morricana
Con tanto di guado del torrente Cannavine
Questo taglio da me ideato "a caldo" ci fa risparmiare oltre un'ora di saliscendi sui temibili costoni di Pizzo di Moscio e ci porta dritti al bosco sottostante lo stazzo della Morricana, vera porta di accesso alla Magia Omonima:
Un salto unico verticale di oltre 40 metri, il più alto dell'intero gruppo montuoso: non si può non rimanere di stucco di fronte a sittanta beltà.
Un particolare di questa meraviglia della Natura:
e ancora un altro, lo merita proprio!
Acqua nevosissima e spumeggiante
Mi fermo ancora 10 minuti, sono emozionatissimo:
l'intera traversata del 2009 si riflette nitidissima nello scorrere di queste limpide acque.
Il puzzle si è assemblato per un buon 50%....
Un lungo e fiabesco single track ci accompagna nello "gnomesco" bosco della Martese, un posto dove il tempo sembra essersi fermato.
Faggi, tassi, e rari abeti bianchi del diametro di oltre 5 metri ci accompagnano al Ceppo, amena località immersa nei selvaggi boschi del versante Teramano della Laga.
Qui birra, formaggio fritto e torta/prosciutto rimpinguano le nostre membra.
Il giusto carburante per raggiungere il Lago dell'Orso, dove non c'è nè il Lago nè l'Orso, chissà da cosa il toponimo ...
Sarà la visione mistica di un sogno post pennica dovuta al pranzetto pesante?
Scott con il Gran Sasso? Non no, qui stò proprio sognando!
Invece la visione di Pizzo di Moscio mi fa capire che siamo ancora sulla SELVAGGIA LAGA!
Un manto di variopinti fiori avvolge le nostre ruote grasse mentre saliamo le propaggini orientali di Pizzo di Moscio, uno spettacolo!
Ci sembra di divorare la salita, complici l'ottima temperatura, il rigenerante pasto, e soprattutto l'incantevole paesaggio che ci sovrasta...in poco tempo siamo sulla Sella delle Solagne, dove nel 2008 [MENTION=10425]passolento[/MENTION] mi fece scoprire la Selvaggia Montagna.
Un altro importante pezzo del puzzle è stato trovato e assemblato!
E proprio alla sella delle Solagne inizia la magica discesa fatta nel 2014* .. l'anno scorso, il giro col brivido finale.
*In fondo alla discesa, invece di tornare al Sacro Cuore, decidere di imboccare il Sentiero Italia.
Trovarsi alle 18:30 di sera in una fresca serata di fine Ottobre, col buio che ti inghiotte nel fosso di Selvagrande. Senza luci. Senza più acqua e cibo perchè hai dato tutto al tuo amico mezzomorente [MENTION=10733]baronerosso[/MENTION]
A 1900 mt di notte, nero che più nero non si può, ogni costone di Cima Lepri una devastazione di alberi da aggirare, mille rumori di animali intorno, ogni 100 mt un capitombolo, alle 21:00 finalmente alle auto, il rally per recuperare l'auto a macchie Piane...che ricordi!
Ma adesso è ora di inserire l'ultimo pezzo del puzzle in maniera corretta!
Ingraniamo la marcia e via, ha inizio il sentiero MUST della Laga: da 2226 mt a 1300 mt (con una risalita e discesa di 150 mt) in ambiente spaziale, selvaggio e spettacolare senza eguali.
Oltre mille metri che in fondo sembreranno 2.000.
Si deve tirar fuori tutto il manico per poter percorrere le mille insidie del single: pietre, gradoni, tornantini a go-go, drop, manikey a iosaaaaa.
Pronti?
Viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Si scende inebriati da un paesaggio mozzafiato, in un contesto pazzesco!
Come il versante teramano, anche il lato Amatriciano ha le sue cascate e i suoi nevai in via di scioglimento che ragalano mille magie
E noi ci scialamo a mille!
Ancora non mi rendo conto, e sono tre volte che lo faccio di cui una in salita, di come possa esistere un sentiero quà in mezzo...è tutto così pazzescamente meraviglioso!
Oltre che il sentiero davvero gradonato e tornantoso, il pericolo principale è dettato dalla distrazione: come non girare la testa per ammirare simili particolari?
Guardate dove passa il sentiero. Trovate un po [MENTION=60530]stefanoscott[/MENTION]
Ingrandisco pro miopia
Qualche metro più avanti!
Dallo Stazzo della Padula allo Stazzo della Pacina le cascate abbondano, un vero e proprio spettacolo!
Da una parte scivoli più dolci
Dall'altra vivaci salti verticali
Siamo scesi da lassù e ancora non siamo a metà dopo quasi un'ora, è tutto così I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E!!!!
LAGA MON AMOUR!!!!!
Nel regno delle ACQUE
Se ne vedono di tutti i colori!
Vertical fall
E anche il fosso di Selvagrande è prossimo al guado
Salti il fosso e cosa trovi?
Sempre loro, altre, ma sempre stupende!
La crepa del Pelone dallo Stazzo della Pacina è impressionante
Una cascata che forma un fiume di ghiaccio!
E da qui si riparte per gli ultimi 400 mt di dislivello, sempre bellissimi e mai banali, pieni di tornanti e rocce fisse.
Dopo 1000 tiratissimi metri siamo sul Sentiero Italia, preso rigorosamente direzione Sacro Cuore, la porta di ingresso Orientale della Laga Selvaggia:
questo ultimo pezzo, più filante, è la giusta ciliegina sulla torta di una giornata davvero speciale, non ho mai goduto tanto!!!
Un ultimo pezzo di sterrato e siamo a Preta: piccola variante per evitare l'asfalto ed ecco che il cambio di Shelly fa crac!
Incredibile, proprio a 4 km da Amatrice!
Meno male che la signora del B&B Casa degli Innamorati di Sommati, vista 6 anni fà per la prima volta e ricontattata venerdì sera alle 22.30, ci viene incontro e ci riporta a recuperare le auto, GRATIS!!!
Vano qualsiasi tentativo di ammollargli un ventino...d'altronde anche questa è LAGA!!!!!
E che LAGA abbiamo vissuto oggi ragazzi! DA SBALLO!
Il PUZZLE è COMPLETO, la LAGA SELVAGGIA nella sua interezza per sempre dentro di me tutta d'un sorso, in un solo giorno, in un solo colpo!!!!!
Un Sogno diventato realtà (grazie [MENTION=60530]stefanoscott[/MENTION] !!!);
Una Montagna infinitamente BELLA (non ti scopro adesso LAGA ma così sei proprio da MINGHIACUSSI' direbbe un mio caro amico del '66);
Una malattia che ormai è diventata cronica e che mi costringerà ad amarti per il resto dei miei giorni (W il LAGHISMO);
Una droga naturale che tanto fa bene al corpo e allo spirito da respirare a pieni polmoni assieme alla cara MTB e agli amici più veri!!!
[MENTION=63049]FEDE77[/MENTION] c'avevo sperato che facessi l'ennesimo miracolo, mi sei mancato!
Partiamo? Disposto a rifare lo stesso giro, non scherzo!