Approfittando del gentile invito di Iarro & co. ieri mi sono recato in quel di Oliena (la verità è che mi sono spudoratamente invitato da solo, dopo aver carpito in maniera subdola le loro intenzioni...).
Sapevo a cosa andavo incontro, in quanto avvisato preventivamente: "....guarda che non è un giro normale, si dovrà verificare la possibilità di fare un giro molto bello, ma sicuramente non tanto pedalabile, ci sarà molto portage, praticamente una melanzana enorme che si insinuerà nel tuo deretano..."
Ogni volta che sento una cosa così penso a Gege...non so perchè , ma se sopravvivo ai suoi giri, perché non dovrei sopravvivere a questo?
E poi, qualcosa vorrà dire essere Mannaro Chucknorris?? E che cazzo...
Comunque, metto due panini nello zaino, la fotocamera è carica, lo Zio è ok, via, verso Lanaitho Valley! A Oliena saranno in tre: Antonio, Gainfranco e Antonello, caffè e via verso la nostra destinazione.
Lanaitho è ancora velata da uno strato di nebbia, la temperatura gelida e l'umidità ci fanno partire con un buon passo...sappiamo che ci scalderemo molto presto...
Dal bivio per Tiscali il sentiero è sempre meno pedalabile e ben presto ci troviamo con la bici sulle spalle.
Ci dirigiamo verso la parte Dorgalese del Monte, dove i sentieri sono stati aggiustati in maniera egregia, con tanto di soste attrezzate.
Per svalicare ci aspetta il pezzo più duro, ma la vista sulla vallata di Oddoene ripaga ampiamente la fatica fatta.
Ai piedi di Monte Tundu troviamo il pinnetto di Sos Moijos, dove facciamo una breve sosta (incontriamo una delegazione di maiali, che saputo della nostra visita viene a porgerci i saluti...).
Saliamo ancora e ancora portage, poi una bel tratto in piano con qualche passaggetto in discesa cazzuto e siamo al pinnetto di Sas Traes, anche questo come il primo restaurato egregiamente e in perfetto ordine.
Da qui inizia la discesa, breve ma molto tecnica, specie in alcuni tratti.
Antonello è in perfetta forma e guida sicuro, io rischio qualche jolly per stargli dietro..., Iarro e Prolagus sono in scia.
Il calcare è così...bello e tosto, mai abbassare la guardia!!!
Siamo giù, potremmo dirigerci verso le macchine, ma decidiamo di allungare un pò facendo un circuitino niente male, ottima palestra per affinare la tecnica in salita.
Altra piccola pausa con vista sulla splendida codula di Corojos e si scende...
BELLISSIMO!!!
Come ciliegina sulla torta, una volta in valle vediamo due splendidi mufloni maschi, che hanno deciso di andare a brucare un po' d'erba in compagnia degli asinelli, e che per nulla intimoriti dalla nostra presenza si fanno fotografare (a debita distanza, ovviamente) e con calma si allontanano solo dopo aver fatto...
Che dire: ottima giornata, giro breve ma tosto, mi sa che mi auto-invito un'altra volta!
Grazie ragassi, a presto!
PS: è probabile che abbia scritto qualche minchiata coi toponimi...siate buoni, mi raccomando!
Sapevo a cosa andavo incontro, in quanto avvisato preventivamente: "....guarda che non è un giro normale, si dovrà verificare la possibilità di fare un giro molto bello, ma sicuramente non tanto pedalabile, ci sarà molto portage, praticamente una melanzana enorme che si insinuerà nel tuo deretano..."
Ogni volta che sento una cosa così penso a Gege...non so perchè , ma se sopravvivo ai suoi giri, perché non dovrei sopravvivere a questo?
E poi, qualcosa vorrà dire essere Mannaro Chucknorris?? E che cazzo...
Comunque, metto due panini nello zaino, la fotocamera è carica, lo Zio è ok, via, verso Lanaitho Valley! A Oliena saranno in tre: Antonio, Gainfranco e Antonello, caffè e via verso la nostra destinazione.
Lanaitho è ancora velata da uno strato di nebbia, la temperatura gelida e l'umidità ci fanno partire con un buon passo...sappiamo che ci scalderemo molto presto...
Dal bivio per Tiscali il sentiero è sempre meno pedalabile e ben presto ci troviamo con la bici sulle spalle.
Ci dirigiamo verso la parte Dorgalese del Monte, dove i sentieri sono stati aggiustati in maniera egregia, con tanto di soste attrezzate.
Per svalicare ci aspetta il pezzo più duro, ma la vista sulla vallata di Oddoene ripaga ampiamente la fatica fatta.
Ai piedi di Monte Tundu troviamo il pinnetto di Sos Moijos, dove facciamo una breve sosta (incontriamo una delegazione di maiali, che saputo della nostra visita viene a porgerci i saluti...).
Saliamo ancora e ancora portage, poi una bel tratto in piano con qualche passaggetto in discesa cazzuto e siamo al pinnetto di Sas Traes, anche questo come il primo restaurato egregiamente e in perfetto ordine.
Da qui inizia la discesa, breve ma molto tecnica, specie in alcuni tratti.
Antonello è in perfetta forma e guida sicuro, io rischio qualche jolly per stargli dietro..., Iarro e Prolagus sono in scia.
Il calcare è così...bello e tosto, mai abbassare la guardia!!!
Siamo giù, potremmo dirigerci verso le macchine, ma decidiamo di allungare un pò facendo un circuitino niente male, ottima palestra per affinare la tecnica in salita.
Altra piccola pausa con vista sulla splendida codula di Corojos e si scende...
BELLISSIMO!!!
Come ciliegina sulla torta, una volta in valle vediamo due splendidi mufloni maschi, che hanno deciso di andare a brucare un po' d'erba in compagnia degli asinelli, e che per nulla intimoriti dalla nostra presenza si fanno fotografare (a debita distanza, ovviamente) e con calma si allontanano solo dopo aver fatto...
Che dire: ottima giornata, giro breve ma tosto, mi sa che mi auto-invito un'altra volta!
Grazie ragassi, a presto!
PS: è probabile che abbia scritto qualche minchiata coi toponimi...siate buoni, mi raccomando!