Ma avere una full 29er quindi diventa inutile,
se si vuole cmq una bici prestante..............
se si vuole cmq una bici prestante..............
ti do ragione... anche io non ho ne tempo ne voglia di mettermi a maneggiare i componenti della bici (se smonto qualcosa sono sicuro che non torna + a posto ), meglio che ci pensi il meccanico che sa cosa fare... io del mio mi fido totalmente quindi fa tutto luiSono totalmente ignorante in materia e per ora non ho nemmeno tempo di imparare tra lavoro ed esami.. in un'altro contesto ti darei anche ragione =)
a questo non so risponderti perchè non l'ho mai provata... cosa che spero di fare presto perche secondo me unisce il confort delle full alla scorrevolezza delle front 29er, quindi la cosa è ottima secondo me, poi dipende sempre dall'utilizzo che uno ne fa.Ma avere una full 29er quindi diventa inutile,
se si vuole cmq una bici prestante..............
io di scale S 29 ne ho viste (e provate) però non scott e mi sono piaciute molto... esteticamente non sono il massimo!!! noi piccoli non passiamo inosservati perchè si vedono solo le ruoteInfatti anch'io per una full o 29er sarei una S
e per adesso nn ho visto nessuna S in giro, tanto per toglier i sta curiosità
Ragazzi che volo domenica scorsa alla Gran Fondo della Valdelsa. 46 km di percorso asciutto con chilometri e chilometri di single trek nel bosco tra gimkane e saliscendi tra le querce: esaltante! Dopo pochi chilometri il primo incidente, un biker fa un volo terrificante lungo un discesone sterrato pieno di curve. Rimane immobile privo di sensi (in seguito saprò che è stato portato via in elicottero a Firenze dove per fortuna la tac ha dato esito negativo, se l'è cavata con qualche frattura al volto). Chilometri dopo faccio un sorpasso, arrivo un pò veloce in curva, freno, la bici parte con l'anteriore e mi faccio una banale scivolatina per fortuna senza conseguenze, visto che la caduta è stata quasi da fermo. Riparto subito. Al 25° chilometro comincia una lunga discesa piena di curve con pendenza del 10% su fondo soffice e ghiaia. E' un tipo di fondo molto insidioso e sto attento a non prendere troppa velocità. Ciononostante proprio in fondo alla discesa mi sento la ruota anteriore sprofondare letteralmente nella ghiaia, il manubrio sbacchetta, la bici si scuote a destra e a sinistra più volte, mi vedo già a terra, poi non so come, ma riesco a tenerla e la scampo, ma è solo il preludio al volo che avrei fatto di lì a poco. Single trek veloce in discesa dentro il bosco, sento una bici dietro di me più veloce, mi butto di lato e la lascio passare come faccio sempre coi biker più veloci. Cerco di stargli vicino per non perdere il contatto visivo. Il sentiero scende giù veloce, la parte pulita è sul lato destro, vicino alla scarpata, quella sporca a sinistra vicino alla parete di terra. Io mi tengo sulla parte destra, ma abbastanza vicino a quella sporca per non espormi troppo sulla scarpata. Scendo veloce e fluido, poi ad un certo punto non so tuttora neanche io cosa sia successo, ipotizzo di essere involontariamente finito nella canalina della parte sporca, fatto sta che la bici impazzisce, sobbalza, scalcia, si impenna, è letteralmente ingovernabile. La canalina mi fa da trampolino e mi butta contro la parete di terra, prendo in pieno un cespuglio davanti a me che mi chiude all'istante il manubrio, e mi fa ribaltare in avanti. In una frazione di secondo vedo il bosco in tutte le prospettive finchè tutto si conclude con un colpo violentissimo al volto simile ad una manganellata, contro il manubrio della bici. Sento il sapore del sangue, il naso mi fa un gran male e la bocca pure. Istintivamente e con un certo tremore mi tocco la bocca, ok, i denti ci sono tutti, mi tocco il naso sicuro di averlo rotto, ed invece sembra tutto a posto, la mano è sporca di sangue, ovunque mi tocchi nel viso sono sporco di sangue. Si fermano due biker che erano dietro di me ed hanno assistito alla scena, sono piuttosto impressionati, ma mi dicono che viso e naso sembrano a posto anche se sanguino abbondantemente. Rimango qualche minuto stordito, ho dolore anche allo stinco che ho sbattuto contro il pedale, ho una ferita pure al ginocchio. Riparto lentamente e dolorante lasciando passare tanti concorrenti. Mi fermo ad un punto di sosta, mi danno una bottiglia d'acqua e me la verso nel viso, ma sanguino ancora. Riparto e stavolta ricomincio a poco a poco a pedalare di buon ritmo, riuscendo anche a riprendere molti dei concorrenti che mi avevano passato, mancano circa una decina di chilometri all'arrivo. Al dolore non faccio caso, ma sono preoccupato per il sangue, non so dov'è la ferita e spero non sia nulla di grave. Noto che il pulsante di blocco della forcella è premuto e mi rendo conto di averlo premuto io con la nasata! Così imbrattato arrivo al traguardo e vado diretto al punto di soccorso. I volontari mi guardano con aria sconsolata, "Ma che avete fatto?" mi dice "Non avevo mai visto un'ecatombe del genere, siete caduti in tantissimi, abbiamo dovuto fare intervenire pure un elicottero!" In fila a farsi medicare un altro ragazzo chiedeva del ghiaccio, uno voleva farsi medicare ferite alle braccia e alle gambe, uno disteso su una barella con tanto di flebo è stato portato via con l'ambulanza, altri fasciati, medicati o graffiati erano a mangiare al pasta party. Il taglio che avevo al volto è stato provocato dalle lenti degli occhiali protettivi che, essendo privi di montatura nella parte bassa, urtando contro il manubrio, si sono letteralmente infilati nella carne sotto l'occhio procurandomi un taglio abbastanza profondo. Mi hanno messo un pò di colla nel taglio ed ora spero che basti a cancellare i segni. Ho una bella escoriazione pure sopra il labbro, ma quella dovrebbe riemarginarsi meglio.
A parte l'ennesima lezione di invito alla prudenza (anche se in una gara più di tanto non si può andare piano, altrimenti tanto vale non farla), ho imparato che gli occhiali privi di montatura nella parte bassa non vanno bene perchè, in caso d'urto, la lente si trasforma in una vera e propria accetta contro il nostro volto!
A voler sdrammatizzare ho imparato pure che il carbonio è duro (ma per fortuna lo è pure il mio naso) e che se si ha necessità di bloccare o sbloccare una forcella e si hanno le mani occupate, lo si può sempre fare...col naso!
.Ragazzi che volo domenica scorsa alla Gran Fondo della Valdelsa. 46 km di percorso asciutto con chilometri e chilometri di single trek nel bosco tra gimkane e saliscendi tra le querce: esaltante! Dopo pochi chilometri il primo incidente, un biker fa un volo terrificante lungo un discesone sterrato pieno di curve. Rimane immobile privo di sensi (in seguito saprò che è stato portato via in elicottero a Firenze dove per fortuna la tac ha dato esito negativo, se l'è cavata con qualche frattura al volto). Chilometri dopo faccio un sorpasso, arrivo un pò veloce in curva, freno, la bici parte con l'anteriore e mi faccio una banale scivolatina per fortuna senza conseguenze, visto che la caduta è stata quasi da fermo. Riparto subito. Al 25° chilometro comincia una lunga discesa piena di curve con pendenza del 10% su fondo soffice e ghiaia. E' un tipo di fondo molto insidioso e sto attento a non prendere troppa velocità. Ciononostante proprio in fondo alla discesa mi sento la ruota anteriore sprofondare letteralmente nella ghiaia, il manubrio sbacchetta, la bici si scuote a destra e a sinistra più volte, mi vedo già a terra, poi non so come, ma riesco a tenerla e la scampo, ma è solo il preludio al volo che avrei fatto di lì a poco. Single trek veloce in discesa dentro il bosco, sento una bici dietro di me più veloce, mi butto di lato e la lascio passare come faccio sempre coi biker più veloci. Cerco di stargli vicino per non perdere il contatto visivo. Il sentiero scende giù veloce, la parte pulita è sul lato destro, vicino alla scarpata, quella sporca a sinistra vicino alla parete di terra. Io mi tengo sulla parte destra, ma abbastanza vicino a quella sporca per non espormi troppo sulla scarpata. Scendo veloce e fluido, poi ad un certo punto non so tuttora neanche io cosa sia successo, ipotizzo di essere involontariamente finito nella canalina della parte sporca, fatto sta che la bici impazzisce, sobbalza, scalcia, si impenna, è letteralmente ingovernabile. La canalina mi fa da trampolino e mi butta contro la parete di terra, prendo in pieno un cespuglio davanti a me che mi chiude all'istante il manubrio, e mi fa ribaltare in avanti. In una frazione di secondo vedo il bosco in tutte le prospettive finchè tutto si conclude con un colpo violentissimo al volto simile ad una manganellata, contro il manubrio della bici. Sento il sapore del sangue, il naso mi fa un gran male e la bocca pure. Istintivamente e con un certo tremore mi tocco la bocca, ok, i denti ci sono tutti, mi tocco il naso sicuro di averlo rotto, ed invece sembra tutto a posto, la mano è sporca di sangue, ovunque mi tocchi nel viso sono sporco di sangue. Si fermano due biker che erano dietro di me ed hanno assistito alla scena, sono piuttosto impressionati, ma mi dicono che viso e naso sembrano a posto anche se sanguino abbondantemente. Rimango qualche minuto stordito, ho dolore anche allo stinco che ho sbattuto contro il pedale, ho una ferita pure al ginocchio. Riparto lentamente e dolorante lasciando passare tanti concorrenti. Mi fermo ad un punto di sosta, mi danno una bottiglia d'acqua e me la verso nel viso, ma sanguino ancora. Riparto e stavolta ricomincio a poco a poco a pedalare di buon ritmo, riuscendo anche a riprendere molti dei concorrenti che mi avevano passato, mancano circa una decina di chilometri all'arrivo. Al dolore non faccio caso, ma sono preoccupato per il sangue, non so dov'è la ferita e spero non sia nulla di grave. Noto che il pulsante di blocco della forcella è premuto e mi rendo conto di averlo premuto io con la nasata! Così imbrattato arrivo al traguardo e vado diretto al punto di soccorso. I volontari mi guardano con aria sconsolata, "Ma che avete fatto?" mi dice "Non avevo mai visto un'ecatombe del genere, siete caduti in tantissimi, abbiamo dovuto fare intervenire pure un elicottero!" In fila a farsi medicare un altro ragazzo chiedeva del ghiaccio, uno voleva farsi medicare ferite alle braccia e alle gambe, uno disteso su una barella con tanto di flebo è stato portato via con l'ambulanza, altri fasciati, medicati o graffiati erano a mangiare al pasta party. Il taglio che avevo al volto è stato provocato dalle lenti degli occhiali protettivi che, essendo privi di montatura nella parte bassa, urtando contro il manubrio, si sono letteralmente infilati nella carne sotto l'occhio procurandomi un taglio abbastanza profondo. Mi hanno messo un pò di colla nel taglio ed ora spero che basti a cancellare i segni. Ho una bella escoriazione pure sopra il labbro, ma quella dovrebbe riemarginarsi meglio.
A parte l'ennesima lezione di invito alla prudenza (anche se in una gara più di tanto non si può andare piano, altrimenti tanto vale non farla), ho imparato che gli occhiali privi di montatura nella parte bassa non vanno bene perchè, in caso d'urto, la lente si trasforma in una vera e propria accetta contro il nostro volto!
A voler sdrammatizzare ho imparato pure che il carbonio è duro (ma per fortuna lo è pure il mio naso) e che se si ha necessità di bloccare o sbloccare una forcella e si hanno le mani occupate, lo si può sempre fare...col naso!
accidenti... ti è andata bene senetndo quello che hai scritto!!! sul fatto degli occhiali lo terrò presente per il futuro, non ci avevo mai pensatoRagazzi che volo domenica scorsa alla Gran Fondo della Valdelsa. 46 km di percorso asciutto con chilometri e chilometri di single trek nel bosco tra gimkane e saliscendi tra le querce: esaltante! Dopo pochi chilometri il primo incidente, un biker fa un volo terrificante lungo un discesone sterrato pieno di curve. Rimane immobile privo di sensi (in seguito saprò che è stato portato via in elicottero a Firenze dove per fortuna la tac ha dato esito negativo, se l'è cavata con qualche frattura al volto). Chilometri dopo faccio un sorpasso, arrivo un pò veloce in curva, freno, la bici parte con l'anteriore e mi faccio una banale scivolatina per fortuna senza conseguenze, visto che la caduta è stata quasi da fermo. Riparto subito. Al 25° chilometro comincia una lunga discesa piena di curve con pendenza del 10% su fondo soffice e ghiaia. E' un tipo di fondo molto insidioso e sto attento a non prendere troppa velocità. Ciononostante proprio in fondo alla discesa mi sento la ruota anteriore sprofondare letteralmente nella ghiaia, il manubrio sbacchetta, la bici si scuote a destra e a sinistra più volte, mi vedo già a terra, poi non so come, ma riesco a tenerla e la scampo, ma è solo il preludio al volo che avrei fatto di lì a poco. Single trek veloce in discesa dentro il bosco, sento una bici dietro di me più veloce, mi butto di lato e la lascio passare come faccio sempre coi biker più veloci. Cerco di stargli vicino per non perdere il contatto visivo. Il sentiero scende giù veloce, la parte pulita è sul lato destro, vicino alla scarpata, quella sporca a sinistra vicino alla parete di terra. Io mi tengo sulla parte destra, ma abbastanza vicino a quella sporca per non espormi troppo sulla scarpata. Scendo veloce e fluido, poi ad un certo punto non so tuttora neanche io cosa sia successo, ipotizzo di essere involontariamente finito nella canalina della parte sporca, fatto sta che la bici impazzisce, sobbalza, scalcia, si impenna, è letteralmente ingovernabile. La canalina mi fa da trampolino e mi butta contro la parete di terra, prendo in pieno un cespuglio davanti a me che mi chiude all'istante il manubrio, e mi fa ribaltare in avanti. In una frazione di secondo vedo il bosco in tutte le prospettive finchè tutto si conclude con un colpo violentissimo al volto simile ad una manganellata, contro il manubrio della bici. Sento il sapore del sangue, il naso mi fa un gran male e la bocca pure. Istintivamente e con un certo tremore mi tocco la bocca, ok, i denti ci sono tutti, mi tocco il naso sicuro di averlo rotto, ed invece sembra tutto a posto, la mano è sporca di sangue, ovunque mi tocchi nel viso sono sporco di sangue. Si fermano due biker che erano dietro di me ed hanno assistito alla scena, sono piuttosto impressionati, ma mi dicono che viso e naso sembrano a posto anche se sanguino abbondantemente. Rimango qualche minuto stordito, ho dolore anche allo stinco che ho sbattuto contro il pedale, ho una ferita pure al ginocchio. Riparto lentamente e dolorante lasciando passare tanti concorrenti. Mi fermo ad un punto di sosta, mi danno una bottiglia d'acqua e me la verso nel viso, ma sanguino ancora. Riparto e stavolta ricomincio a poco a poco a pedalare di buon ritmo, riuscendo anche a riprendere molti dei concorrenti che mi avevano passato, mancano circa una decina di chilometri all'arrivo. Al dolore non faccio caso, ma sono preoccupato per il sangue, non so dov'è la ferita e spero non sia nulla di grave. Noto che il pulsante di blocco della forcella è premuto e mi rendo conto di averlo premuto io con la nasata! Così imbrattato arrivo al traguardo e vado diretto al punto di soccorso. I volontari mi guardano con aria sconsolata, "Ma che avete fatto?" mi dice "Non avevo mai visto un'ecatombe del genere, siete caduti in tantissimi, abbiamo dovuto fare intervenire pure un elicottero!" In fila a farsi medicare un altro ragazzo chiedeva del ghiaccio, uno voleva farsi medicare ferite alle braccia e alle gambe, uno disteso su una barella con tanto di flebo è stato portato via con l'ambulanza, altri fasciati, medicati o graffiati erano a mangiare al pasta party. Il taglio che avevo al volto è stato provocato dalle lenti degli occhiali protettivi che, essendo privi di montatura nella parte bassa, urtando contro il manubrio, si sono letteralmente infilati nella carne sotto l'occhio procurandomi un taglio abbastanza profondo. Mi hanno messo un pò di colla nel taglio ed ora spero che basti a cancellare i segni. Ho una bella escoriazione pure sopra il labbro, ma quella dovrebbe riemarginarsi meglio.
A parte l'ennesima lezione di invito alla prudenza (anche se in una gara più di tanto non si può andare piano, altrimenti tanto vale non farla), ho imparato che gli occhiali privi di montatura nella parte bassa non vanno bene perchè, in caso d'urto, la lente si trasforma in una vera e propria accetta contro il nostro volto!
A voler sdrammatizzare ho imparato pure che il carbonio è duro (ma per fortuna lo è pure il mio naso) e che se si ha necessità di bloccare o sbloccare una forcella e si hanno le mani occupate, lo si può sempre fare...col naso!
Ragazzi che volo domenica scorsa alla Gran Fondo della Valdelsa. 46 km di percorso asciutto con chilometri e chilometri di single trek nel bosco tra gimkane e saliscendi tra le querce: esaltante! Dopo pochi chilometri il primo incidente, un biker fa un volo terrificante lungo un discesone sterrato pieno di curve. Rimane immobile privo di sensi (in seguito saprò che è stato portato via in elicottero a Firenze dove per fortuna la tac ha dato esito negativo, se l'è cavata con qualche frattura al volto). Chilometri dopo faccio un sorpasso, arrivo un pò veloce in curva, freno, la bici parte con l'anteriore e mi faccio una banale scivolatina per fortuna senza conseguenze, visto che la caduta è stata quasi da fermo. Riparto subito. Al 25° chilometro comincia una lunga discesa piena di curve con pendenza del 10% su fondo soffice e ghiaia. E' un tipo di fondo molto insidioso e sto attento a non prendere troppa velocità. Ciononostante proprio in fondo alla discesa mi sento la ruota anteriore sprofondare letteralmente nella ghiaia, il manubrio sbacchetta, la bici si scuote a destra e a sinistra più volte, mi vedo già a terra, poi non so come, ma riesco a tenerla e la scampo, ma è solo il preludio al volo che avrei fatto di lì a poco. Single trek veloce in discesa dentro il bosco, sento una bici dietro di me più veloce, mi butto di lato e la lascio passare come faccio sempre coi biker più veloci. Cerco di stargli vicino per non perdere il contatto visivo. Il sentiero scende giù veloce, la parte pulita è sul lato destro, vicino alla scarpata, quella sporca a sinistra vicino alla parete di terra. Io mi tengo sulla parte destra, ma abbastanza vicino a quella sporca per non espormi troppo sulla scarpata. Scendo veloce e fluido, poi ad un certo punto non so tuttora neanche io cosa sia successo, ipotizzo di essere involontariamente finito nella canalina della parte sporca, fatto sta che la bici impazzisce, sobbalza, scalcia, si impenna, è letteralmente ingovernabile. La canalina mi fa da trampolino e mi butta contro la parete di terra, prendo in pieno un cespuglio davanti a me che mi chiude all'istante il manubrio, e mi fa ribaltare in avanti. In una frazione di secondo vedo il bosco in tutte le prospettive finchè tutto si conclude con un colpo violentissimo al volto simile ad una manganellata, contro il manubrio della bici. Sento il sapore del sangue, il naso mi fa un gran male e la bocca pure. Istintivamente e con un certo tremore mi tocco la bocca, ok, i denti ci sono tutti, mi tocco il naso sicuro di averlo rotto, ed invece sembra tutto a posto, la mano è sporca di sangue, ovunque mi tocchi nel viso sono sporco di sangue. Si fermano due biker che erano dietro di me ed hanno assistito alla scena, sono piuttosto impressionati, ma mi dicono che viso e naso sembrano a posto anche se sanguino abbondantemente. Rimango qualche minuto stordito, ho dolore anche allo stinco che ho sbattuto contro il pedale, ho una ferita pure al ginocchio. Riparto lentamente e dolorante lasciando passare tanti concorrenti. Mi fermo ad un punto di sosta, mi danno una bottiglia d'acqua e me la verso nel viso, ma sanguino ancora. Riparto e stavolta ricomincio a poco a poco a pedalare di buon ritmo, riuscendo anche a riprendere molti dei concorrenti che mi avevano passato, mancano circa una decina di chilometri all'arrivo. Al dolore non faccio caso, ma sono preoccupato per il sangue, non so dov'è la ferita e spero non sia nulla di grave. Noto che il pulsante di blocco della forcella è premuto e mi rendo conto di averlo premuto io con la nasata! Così imbrattato arrivo al traguardo e vado diretto al punto di soccorso. I volontari mi guardano con aria sconsolata, "Ma che avete fatto?" mi dice "Non avevo mai visto un'ecatombe del genere, siete caduti in tantissimi, abbiamo dovuto fare intervenire pure un elicottero!" In fila a farsi medicare un altro ragazzo chiedeva del ghiaccio, uno voleva farsi medicare ferite alle braccia e alle gambe, uno disteso su una barella con tanto di flebo è stato portato via con l'ambulanza, altri fasciati, medicati o graffiati erano a mangiare al pasta party. Il taglio che avevo al volto è stato provocato dalle lenti degli occhiali protettivi che, essendo privi di montatura nella parte bassa, urtando contro il manubrio, si sono letteralmente infilati nella carne sotto l'occhio procurandomi un taglio abbastanza profondo. Mi hanno messo un pò di colla nel taglio ed ora spero che basti a cancellare i segni. Ho una bella escoriazione pure sopra il labbro, ma quella dovrebbe riemarginarsi meglio.
A parte l'ennesima lezione di invito alla prudenza (anche se in una gara più di tanto non si può andare piano, altrimenti tanto vale non farla), ho imparato che gli occhiali privi di montatura nella parte bassa non vanno bene perchè, in caso d'urto, la lente si trasforma in una vera e propria accetta contro il nostro volto!
A voler sdrammatizzare ho imparato pure che il carbonio è duro (ma per fortuna lo è pure il mio naso) e che se si ha necessità di bloccare o sbloccare una forcella e si hanno le mani occupate, lo si può sempre fare...col naso!
sembra più una guerra che una gara in bici descritta così
scherzi a parte mi dispiace, anche quando faccio servizio per le gare qui in zona ci sono spesso degli infortuni =(
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Ho appena finito di fare un giretto dietro casa sull'argine del fiume (10km circa) col la Scale 80 che ho ritirato un'oretta fa
Sembra un'altro mondo rispetto all'olympia vecchia che avevo prima, leggera, veloce e comoda, i freni vanno benone e non fischiano, la forcella, per i tratti che faccio, sembra ok, in salita (poco sconnessa) e sull'asfalto una volta bloccata si va benissimo. La trasmissione è silenziosa e reattiva per i miei standard(bassi).. sembra ok, però sinceramente pensavo di meglio..
Per sto famoso chip c'ho perso mezzora per dargli tutti dati, fare la carta magnetica ed inserire il chip nel telaio.. tutto ok come spiegato prima, in più c'è anche una polizza di 1anno con servizio di assistenza europeo nel caso rimanga a piedi, ovviamente gratis per un anno..
sarà pur gratis, ma i tagliandi che ti fa il meccanico di certo non lo è ;)
a me pare una gran cavolata.. io non sono mai andato da un meccanico e le cose me le son sempre fatte da me.. quindi che senso ha.. non è nulla che non si possa fare in casa se si ha un minimo di manualità ;) è una bicicletta su..
l'unica cosa più difficile è solo la forcella.. ma una volte che smonti e la rimonti hai imparato ;)
ed io ke quando foro sto lì a perder tempo cambiando camera....poi metti caso ke durante i miei giri mi ritrovo a Bucarest ke la forca non si sblocca piu?!
chiamo l'assistenza europea!...poi nn vi lamentate ke non avete chip!
a parte gli scherzi (non prendo in giro te; il mio sarcasmo è verso certe genialate commerciali), questa cosa secondo me puo servire a quei biker 'globetrotter' ke borse ai lati, girovagano il globo....e manco...
cmq goditi la bike..ke è cio ke conta!..e appena t senti pronto, maltrattala su qualke percorso piu impervio..
solo che scott ti da 5 anni di garanzia sul telaio solo a patto di fare almeno un "tagliando" all'anno presso un rivenditore scott.
altrimenti la garanzia si limita a 3 anni
bel racontoRagazzi che volo domenica scorsa alla Gran Fondo della Valdelsa. 46 km di percorso asciutto con chilometri e chilometri di single trek nel bosco tra gimkane e saliscendi tra le querce: esaltante! Dopo pochi chilometri il primo incidente, un biker fa un volo terrificante lungo un discesone sterrato pieno di curve. Rimane immobile privo di sensi (in seguito saprò che è stato portato via in elicottero a Firenze dove per fortuna la tac ha dato esito negativo, se l'è cavata con qualche frattura al volto). Chilometri dopo faccio un sorpasso, arrivo un pò veloce in curva, freno, la bici parte con l'anteriore e mi faccio una banale scivolatina per fortuna senza conseguenze, visto che la caduta è stata quasi da fermo. Riparto subito. Al 25° chilometro comincia una lunga discesa piena di curve con pendenza del 10% su fondo soffice e ghiaia. E' un tipo di fondo molto insidioso e sto attento a non prendere troppa velocità. Ciononostante proprio in fondo alla discesa mi sento la ruota anteriore sprofondare letteralmente nella ghiaia, il manubrio sbacchetta, la bici si scuote a destra e a sinistra più volte, mi vedo già a terra, poi non so come, ma riesco a tenerla e la scampo, ma è solo il preludio al volo che avrei fatto di lì a poco. Single trek veloce in discesa dentro il bosco, sento una bici dietro di me più veloce, mi butto di lato e la lascio passare come faccio sempre coi biker più veloci. Cerco di stargli vicino per non perdere il contatto visivo. Il sentiero scende giù veloce, la parte pulita è sul lato destro, vicino alla scarpata, quella sporca a sinistra vicino alla parete di terra. Io mi tengo sulla parte destra, ma abbastanza vicino a quella sporca per non espormi troppo sulla scarpata. Scendo veloce e fluido, poi ad un certo punto non so tuttora neanche io cosa sia successo, ipotizzo di essere involontariamente finito nella canalina della parte sporca, fatto sta che la bici impazzisce, sobbalza, scalcia, si impenna, è letteralmente ingovernabile. La canalina mi fa da trampolino e mi butta contro la parete di terra, prendo in pieno un cespuglio davanti a me che mi chiude all'istante il manubrio, e mi fa ribaltare in avanti. In una frazione di secondo vedo il bosco in tutte le prospettive finchè tutto si conclude con un colpo violentissimo al volto simile ad una manganellata, contro il manubrio della bici. Sento il sapore del sangue, il naso mi fa un gran male e la bocca pure. Istintivamente e con un certo tremore mi tocco la bocca, ok, i denti ci sono tutti, mi tocco il naso sicuro di averlo rotto, ed invece sembra tutto a posto, la mano è sporca di sangue, ovunque mi tocchi nel viso sono sporco di sangue. Si fermano due biker che erano dietro di me ed hanno assistito alla scena, sono piuttosto impressionati, ma mi dicono che viso e naso sembrano a posto anche se sanguino abbondantemente. Rimango qualche minuto stordito, ho dolore anche allo stinco che ho sbattuto contro il pedale, ho una ferita pure al ginocchio. Riparto lentamente e dolorante lasciando passare tanti concorrenti. Mi fermo ad un punto di sosta, mi danno una bottiglia d'acqua e me la verso nel viso, ma sanguino ancora. Riparto e stavolta ricomincio a poco a poco a pedalare di buon ritmo, riuscendo anche a riprendere molti dei concorrenti che mi avevano passato, mancano circa una decina di chilometri all'arrivo. Al dolore non faccio caso, ma sono preoccupato per il sangue, non so dov'è la ferita e spero non sia nulla di grave. Noto che il pulsante di blocco della forcella è premuto e mi rendo conto di averlo premuto io con la nasata! Così imbrattato arrivo al traguardo e vado diretto al punto di soccorso. I volontari mi guardano con aria sconsolata, "Ma che avete fatto?" mi dice "Non avevo mai visto un'ecatombe del genere, siete caduti in tantissimi, abbiamo dovuto fare intervenire pure un elicottero!" In fila a farsi medicare un altro ragazzo chiedeva del ghiaccio, uno voleva farsi medicare ferite alle braccia e alle gambe, uno disteso su una barella con tanto di flebo è stato portato via con l'ambulanza, altri fasciati, medicati o graffiati erano a mangiare al pasta party. Il taglio che avevo al volto è stato provocato dalle lenti degli occhiali protettivi che, essendo privi di montatura nella parte bassa, urtando contro il manubrio, si sono letteralmente infilati nella carne sotto l'occhio procurandomi un taglio abbastanza profondo. Mi hanno messo un pò di colla nel taglio ed ora spero che basti a cancellare i segni. Ho una bella escoriazione pure sopra il labbro, ma quella dovrebbe riemarginarsi meglio.
A parte l'ennesima lezione di invito alla prudenza (anche se in una gara più di tanto non si può andare piano, altrimenti tanto vale non farla), ho imparato che gli occhiali privi di montatura nella parte bassa non vanno bene perchè, in caso d'urto, la lente si trasforma in una vera e propria accetta contro il nostro volto!
A voler sdrammatizzare ho imparato pure che il carbonio è duro (ma per fortuna lo è pure il mio naso) e che se si ha necessità di bloccare o sbloccare una forcella e si hanno le mani occupate, lo si può sempre fare...col naso!
Ragazzi che volo domenica scorsa alla Gran Fondo della Valdelsa. 46 km di percorso asciutto con chilometri e chilometri di single trek nel bosco tra gimkane e saliscendi tra le querce: esaltante! Dopo pochi chilometri il primo incidente, un biker fa un volo terrificante lungo un discesone sterrato pieno di curve. Rimane immobile privo di sensi (in seguito saprò che è stato portato via in elicottero a Firenze dove per fortuna la tac ha dato esito negativo, se l'è cavata con qualche frattura al volto). Chilometri dopo faccio un sorpasso, arrivo un pò veloce in curva, freno, la bici parte con l'anteriore e mi faccio una banale scivolatina per fortuna senza conseguenze, visto che la caduta è stata quasi da fermo. Riparto subito. Al 25° chilometro comincia una lunga discesa piena di curve con pendenza del 10% su fondo soffice e ghiaia. E' un tipo di fondo molto insidioso e sto attento a non prendere troppa velocità. Ciononostante proprio in fondo alla discesa mi sento la ruota anteriore sprofondare letteralmente nella ghiaia, il manubrio sbacchetta, la bici si scuote a destra e a sinistra più volte, mi vedo già a terra, poi non so come, ma riesco a tenerla e la scampo, ma è solo il preludio al volo che avrei fatto di lì a poco. Single trek veloce in discesa dentro il bosco, sento una bici dietro di me più veloce, mi butto di lato e la lascio passare come faccio sempre coi biker più veloci. Cerco di stargli vicino per non perdere il contatto visivo. Il sentiero scende giù veloce, la parte pulita è sul lato destro, vicino alla scarpata, quella sporca a sinistra vicino alla parete di terra. Io mi tengo sulla parte destra, ma abbastanza vicino a quella sporca per non espormi troppo sulla scarpata. Scendo veloce e fluido, poi ad un certo punto non so tuttora neanche io cosa sia successo, ipotizzo di essere involontariamente finito nella canalina della parte sporca, fatto sta che la bici impazzisce, sobbalza, scalcia, si impenna, è letteralmente ingovernabile. La canalina mi fa da trampolino e mi butta contro la parete di terra, prendo in pieno un cespuglio davanti a me che mi chiude all'istante il manubrio, e mi fa ribaltare in avanti. In una frazione di secondo vedo il bosco in tutte le prospettive finchè tutto si conclude con un colpo violentissimo al volto simile ad una manganellata, contro il manubrio della bici. Sento il sapore del sangue, il naso mi fa un gran male e la bocca pure. Istintivamente e con un certo tremore mi tocco la bocca, ok, i denti ci sono tutti, mi tocco il naso sicuro di averlo rotto, ed invece sembra tutto a posto, la mano è sporca di sangue, ovunque mi tocchi nel viso sono sporco di sangue. Si fermano due biker che erano dietro di me ed hanno assistito alla scena, sono piuttosto impressionati, ma mi dicono che viso e naso sembrano a posto anche se sanguino abbondantemente. Rimango qualche minuto stordito, ho dolore anche allo stinco che ho sbattuto contro il pedale, ho una ferita pure al ginocchio. Riparto lentamente e dolorante lasciando passare tanti concorrenti. Mi fermo ad un punto di sosta, mi danno una bottiglia d'acqua e me la verso nel viso, ma sanguino ancora. Riparto e stavolta ricomincio a poco a poco a pedalare di buon ritmo, riuscendo anche a riprendere molti dei concorrenti che mi avevano passato, mancano circa una decina di chilometri all'arrivo. Al dolore non faccio caso, ma sono preoccupato per il sangue, non so dov'è la ferita e spero non sia nulla di grave. Noto che il pulsante di blocco della forcella è premuto e mi rendo conto di averlo premuto io con la nasata! Così imbrattato arrivo al traguardo e vado diretto al punto di soccorso. I volontari mi guardano con aria sconsolata, "Ma che avete fatto?" mi dice "Non avevo mai visto un'ecatombe del genere, siete caduti in tantissimi, abbiamo dovuto fare intervenire pure un elicottero!" In fila a farsi medicare un altro ragazzo chiedeva del ghiaccio, uno voleva farsi medicare ferite alle braccia e alle gambe, uno disteso su una barella con tanto di flebo è stato portato via con l'ambulanza, altri fasciati, medicati o graffiati erano a mangiare al pasta party. Il taglio che avevo al volto è stato provocato dalle lenti degli occhiali protettivi che, essendo privi di montatura nella parte bassa, urtando contro il manubrio, si sono letteralmente infilati nella carne sotto l'occhio procurandomi un taglio abbastanza profondo. Mi hanno messo un pò di colla nel taglio ed ora spero che basti a cancellare i segni. Ho una bella escoriazione pure sopra il labbro, ma quella dovrebbe riemarginarsi meglio.
A parte l'ennesima lezione di invito alla prudenza (anche se in una gara più di tanto non si può andare piano, altrimenti tanto vale non farla), ho imparato che gli occhiali privi di montatura nella parte bassa non vanno bene perchè, in caso d'urto, la lente si trasforma in una vera e propria accetta contro il nostro volto!
A voler sdrammatizzare ho imparato pure che il carbonio è duro (ma per fortuna lo è pure il mio naso) e che se si ha necessità di bloccare o sbloccare una forcella e si hanno le mani occupate, lo si può sempre fare...col naso!
azz ke esperienza..! ho letto tutto d'un fiato...
rimettiti presto!
Guarda, le gare se ti appassionano sono divertenti, quindi falla senza timori, anche perchè si può cadere pure durante la tranquilla uscita domenicale. Il consiglio che posso darti, essendo alla tua prima esperienza, è quello di partire dal fondo e farti la tua gara in tranquillità. Stai lontano dalle bagarre di chi ha più esperienza di te, e dai cafoni che in discesa ti mettono l'ansia perchè gli fai perdere un decimo di secondo. Vedi come riesci a dosare le forze, com'è la tua forma fisica e come ti piazzi. Io la prima gara seria che feci partii quasi ultimo in modo da non rompere le scatole a nessuno, mirai a vedere se riuscivo a terminarla, a vedere come si svolgeva, il ritmo degli altri... mi servì per fare esperienza insomma. In bocca al lupo..
..la faccio o non la faccio!!!! Questo è il dilemma!!! Domenica ho la prima granfondo della mia vita a Città di Camerano (AN) "La Rampiconero", dopo aver letto il tuo racconto.......mmmmmmm!!!!! Vi farò sapere come è andata. Essendo la prima esperienza la affronterò con moooooolta cautela, spero!!!!! ......a volte mi si chiude la vena e la cautela finisce sempre in secondo piano!!! Fatemi gli auguri!!!!!!!! ......intanto li faccio io a te Scuby per rimetterti al più presto.
spero di non ripetermi, il 2 ottobre ho la gara di casa. Quanto agli occhiali ho quelli economici del Deca, ma mi ci sono sempre trovato benissimo. Ottima vestibilità, comfort, leggerezza e campo visivo. Al problema che senza la montatura la lente potesse trasformarsi in una lama in caso di urto, non avevo mai pensato neanche io. Se ci fosse stata la montatura, penso che me la sarei cavata al massimo con un livido. Adesso non so se ricomprarli o cercare di modificarli, per esempio incastrando sulla lente una di quelle guarnizioni trasparenti che si usano per proteggere le portiere delle macchine.accidenti... ti è andata bene senetndo quello che hai scritto!!! sul fatto degli occhiali lo terrò presente per il futuro, non ci avevo mai pensato
rimettiti al volo, nel senso di velocemente, non che tu debba rifare un altro volo ... scusa la cazzata che ho scritto
ciao
E' stata una corsa particolarmente cruenta, complice il percorso asciutto che dava sicurezza ed invogliava a correre.sembra più una guerra che una gara in bici descritta così
scherzi a parte mi dispiace, anche quando faccio servizio per le gare qui in zona ci sono spesso degli infortuni =(
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Ho appena finito di fare un giretto dietro casa sull'argine del fiume (10km circa) col la Scale 80 che ho ritirato un'oretta fa
Sembra un'altro mondo rispetto all'olympia vecchia che avevo prima, leggera, veloce e comoda, i freni vanno benone e non fischiano, la forcella, per i tratti che faccio, sembra ok, in salita (poco sconnessa) e sull'asfalto una volta bloccata si va benissimo. La trasmissione è silenziosa e reattiva per i miei standard(bassi) sembra ok, però sinceramente pensavo di meglio..
Per sto famoso chip c'ho perso mezzora per dargli tutti dati, fare la carta magnetica ed inserire il chip nel telaio.. tutto ok come spiegato prima, in più c'è anche una polizza di 1anno con servizio di assistenza europeo nel caso rimanga a piedi, ovviamente gratis per un anno..
Grazie.bel raconto
e pensare che volevo prendere gli occhiali come quelli che portavi tu no no noooo
spero che ti passi presto
D'ora in poi anch'io consiglierò quelli con la montatura completa.ca++o SCUBIKER mi spiace per quanto accaduto, rimettiti in fretta.
a quella degli occhiali non avevo pensato manco io, anche se io li ho con la montauta completa in "plastica".
C' ero anche io a Montaione , sono caduto in uno degli ultimi single track si è piantata la ruota anteriore e mi sono cappottato per fortuna senza conseguenze per me e la scale . comunque secondo me bellissima gara.....
rimettiti presto perchè tra poco c'è la Sinalunga Bike