Ce lo diciamo da parecchio tempo, ma per un motivo o per l’altro l’abbiamo sempre rimandato.
Questa volta lo facciamo veramente, andiamo al tracciolino. Giornata di ferie venerdì 28/3 con previsioni meteo eccellenti. Davide alle 6,30, puntuale come un orologio svizzero, è a casa mia. Carichiamo bici e attrezzatura e partiamo.
Parcheggiamo a Verceia all’inizio della salita per la Valle dei Ratti e alle 8 siamo già in bici. Dal parcheggio, la strada s’inerpica subito, nemmeno un metro di riscaldamento in piano. Passiamo il caratteristico paese di Verceia in salita fino a che le case finiscono. Inizia una stradina nel bosco, con tante piccole cascate d’acqua ai lati che porta verso la valle dei ratti, il tracciolino e la val Codera.
Man mano che si sale la vista in basso verso il lago di Como, il lago di Mezzola e il pian di Spagna diventa sempre più bella.
Dopo qualche chilometro l’asfalto finisce e inizia lo sterrato sabbioso di una nuova strada in costruzione. Giunti in cima, dopo una faticosa pedalata, la vista è splendida e si viene ripagati fin da subito della fatica fatta.
Al termine della strada in costruzione, giusto il tempo di salire un breve tratto a spinta nel bosco, di saltare una sbarra che si è sui binari della vecchia ferrovia che caratterizzano la prima parte del sentiero del tracciolino. Dal tratto con i binari si gode di una vista meravigliosa.
Si giunge alla prima galleria, la più lunga e buia.
I binari terminano e il sentiero prosegue scavato nella roccia attraverso innumerevoli gallerie…
… con scorci di panorama ineguagliabili.
Ho visto tante foto e filmati del tracciolino prima di andarci. Immaginavo che sarebbe stato un posto molto particolare, emozionante e strepitoso a livello di panorama e paesaggio, ma solo dopo averlo visto dal vero mi sono reso conto che uno spettacolo del genere l’ho visto poche altre volte nella vita.
Il fatto di trovarmi a pedalare con la “pelle d’oca” e non per il freddo, non l’avevo ancora provato.
Qui il video della giornata fatto da Davide.
Tracciolino Val Codera - YouTube
Questa volta lo facciamo veramente, andiamo al tracciolino. Giornata di ferie venerdì 28/3 con previsioni meteo eccellenti. Davide alle 6,30, puntuale come un orologio svizzero, è a casa mia. Carichiamo bici e attrezzatura e partiamo.
Parcheggiamo a Verceia all’inizio della salita per la Valle dei Ratti e alle 8 siamo già in bici. Dal parcheggio, la strada s’inerpica subito, nemmeno un metro di riscaldamento in piano. Passiamo il caratteristico paese di Verceia in salita fino a che le case finiscono. Inizia una stradina nel bosco, con tante piccole cascate d’acqua ai lati che porta verso la valle dei ratti, il tracciolino e la val Codera.
Man mano che si sale la vista in basso verso il lago di Como, il lago di Mezzola e il pian di Spagna diventa sempre più bella.
Dopo qualche chilometro l’asfalto finisce e inizia lo sterrato sabbioso di una nuova strada in costruzione. Giunti in cima, dopo una faticosa pedalata, la vista è splendida e si viene ripagati fin da subito della fatica fatta.
Al termine della strada in costruzione, giusto il tempo di salire un breve tratto a spinta nel bosco, di saltare una sbarra che si è sui binari della vecchia ferrovia che caratterizzano la prima parte del sentiero del tracciolino. Dal tratto con i binari si gode di una vista meravigliosa.
Si giunge alla prima galleria, la più lunga e buia.
I binari terminano e il sentiero prosegue scavato nella roccia attraverso innumerevoli gallerie…
… con scorci di panorama ineguagliabili.
Ho visto tante foto e filmati del tracciolino prima di andarci. Immaginavo che sarebbe stato un posto molto particolare, emozionante e strepitoso a livello di panorama e paesaggio, ma solo dopo averlo visto dal vero mi sono reso conto che uno spettacolo del genere l’ho visto poche altre volte nella vita.
Il fatto di trovarmi a pedalare con la “pelle d’oca” e non per il freddo, non l’avevo ancora provato.
Qui il video della giornata fatto da Davide.
Tracciolino Val Codera - YouTube