L'uomo di Leitera

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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bikerciuc

Biker infernalis
I mei racconti raccontano della valle in cui vivo perchè ci vivo, appunto, non perchè io la pensi migliore e più bella di tanti altri posti.

L'esplorazione del mondo è una questione relativa, si può girare da vent'anni sugli stessi sentieri e scoprire che c'è ancora qualche angolo non percorso, non conosciuto, non visto prima. Si può andare in mtb nel deserto del taklamakan e scoprire qualcosa anche lì... quello che conta è il modo in cui lo si fa, quello che conta non è stabilire quale sia il posto più bello (anche se inevitabilmente avremo delle preferenze) ma avere una visione di molti posti, molti colori e molte genti...perchè da ognuna di queste visioni trarremo un pezzo del nostro 'sapere' ed un po' (si spera) della nostra saggezza. Che forse in ogni uomo di questa terra c'è almeno una cosa che vale la pena di essere raccontata...indipendentemente che egli mi chiami fratello,amico,paesano o straniero.

Io ringrazio commosso tutti voi per i molteplici apprezzamenti per quanto ho scritto. Nella realtà ho tradotto in parole cose che tante volte mi sono ritrovato a pensare in periodi talvolta belli, talvolta bellissimi talvolta molto meno belli.

buone esplorazioni!
 
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I mei racconti raccontano della valle in cui vivo perchè ci vivo, appunto, non perchè io la pensi migliore e più bella di tanti altri posti.

L'esplorazione del mondo è una questione relativa, si può girare da vent'anni sugli stessi sentieri e scoprire che c'è ancora qualche angolo non percorso, non conosciuto, non visto prima. Si può andare in mtb nel deserto del taklamakan e scoprire qualcosa anche lì... quello che conta è il modo in cui lo si fa, quello che conta non è stabilire quale sia il posto più bello (anche se inevitabilmente avremo delle preferenze) ma avere una visione di molti posti, molti colori e molte genti...perchè da ognuna di queste visioni trarremo un pezzo del nostro 'sapere' ed un po' (si spera) della nostra saggezza. Che forse in ogni uomo di questa terra c'è almeno una cosa che vale la pena di essere raccontata...indipendentemente che egli mi chiami fratello,amico,paesano o straniero.

Io ringrazio commosso tutti voi per i molteplici apprezzamenti per quanto ho scritto. Nella realtà ho tradotto in parole cose che tante volte mi sono ritrovato a pensare in periodi talvolta belli, talvolta bellissimi talvolta molto meno belli.

buone esplorazioni!
Mi ricorda, la tua storia, un esperienza vissuta un paio di anni fà ...
.... io e mio padre ,anni fa, andavamo a passeggiare su un monte sopra Rovereto chiamato Monte Zugna.
Mio padre è un appassionato della Prima Guerra Mondiale, dove su quei monti, si combatterono delle sanguinose battaglie ... ancora adesso si può notare lo sconvolgimento della zona.
Prima di arrivare in cima al monte, si passa per una stradina che porta ad un piccolo cimitero militare (penso si chiami S. Michele) e più avanti vi si trova un gruppetto di casette di montagna.
Li un giorno abbiamo trovato un signore anziano che ci ha raccontato della sua storia e del passato, della guerra, dei monti e di suo padre che morì proprio su quei monti durante la Grande Guerra.
Pensa che ogni settimana andavamo a trovarlo e lui ci ospitava dentro la sua casetta e ci offriva del vino o delle bibite e raccontava sempre delle storie nuove.. come ad esempio che sua moglie morì li in montagna un paio di anni prima e la seppellirono li vicino alla sua casetta (mi scesero delle lacrime quando lo ascoltai).
Poi col passare del tempo, son diventato grande e andare insieme con mio padre sui monti non mi appassionava più, e da lì non siamo andati più a trovarlo....
Fino all'anno scorso dove preso dalla "folgorante" passione della MTB mi decisi ad andare a trovarlo su quel monte.
Arrivai al cimitero , lo sorpassai e vidi le case.... ma , quando feci per vedere se ci fosse la sua auto mi accorsi che non c' era...
E così per due settimane andai a vedere se ci fosse ancora ma niente... non c'era traccia.
Cominciai a pensare se fosse morto e magari fisse li, vicino a sua moglie e a suo padre su quel monte.... ma non avevo la certezza.... magari era andato a stare da parenti o in una casa di riposo.... per via delle condizioni meteorologiche del posto....
Ma tuttora non so niente, ancora in balia dell' incertezza..... che dire mi resta solo che andarlo a trovare.... e magari se ci fosse ancora , portarvi dei racconti come hai fatto tu....
Ciao:celopiùg:


Matteo
 

Etabeta.to

Biker popularis
29/11/06
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www.etabetamtb.net
Complimenti per il racconto e soprattutto per aver riportato un aspetto dell'andare in bici in montagna che affascina molti.
E' capitato anche a me di pedalare, risalire pendii, scendere dirupi nella bellissima Valle e ogni volta che, oltre alla fatica accumulata e all'entusiasmo della discesa, incontri la gente che vive lassu' porti a casa uno zaino un po' piu' pesante di quando sei partito... colmo di una esperienza nuova e inaspettata o semplicemente di una parola diversa.
 

tettabeta

Biker dantescus
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Io son di quelli che vanno per sentieri solo nei giorni feriali per non condividere la bellezza con i gitanti della domenica.

:nunsacci:


Che forse in ogni uomo di questa terra c'è almeno una cosa che vale la pena di essere raccontata...indipendentemente che egli mi chiami fratello,amico,paesano o straniero.

Io ringrazio commosso tutti voi per i molteplici apprezzamenti per quanto ho scritto. Nella realtà ho tradotto in parole cose che tante volte mi sono ritrovato a pensare in periodi talvolta belli, talvolta bellissimi talvolta molto meno belli.

buone esplorazioni!

Condivido la tua esperienza, ma devo ammettere che la maggior parte delle volte questi "incontri ravvicinati del terzo tipo" mi mettono tristezza.
Principalmente perche' ti fanno toccare con mano lo spopolamento delle montagne, il livellamento culturale e il tremendo patrimonio di conoscenze e tradizioni che si sta perdendo irrimediabilmente.
Tristezza comunque mitigata dal piacere dell'incontro che nella maggior parte dei casi e' piacevole ed occasione di arricchimento (per i bipedi pedalanti coinvolti) e travaso di conoscenza (per i residenti).


in ogni caso il mio racconto in realtà voleva chiarire la differenza tra andare in bici e fare friraid...:smile::fantasm::smile:

Sei un Efrem :-), fratello :smile:


Gnap
(o)Beta
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Mi ricorda, la tua storia, un esperienza vissuta un paio di anni fà ...
.... io e mio padre ,anni fa, andavamo a passeggiare su un monte sopra Rovereto chiamato Monte Zugna.
Mio padre è un appassionato della Prima Guerra Mondiale, dove su quei monti, si combatterono delle sanguinose battaglie ... ancora adesso si può notare lo sconvolgimento della zona.
Prima di arrivare in cima al monte, si passa per una stradina che porta ad un piccolo cimitero militare (penso si chiami S. Michele) e più avanti vi si trova un gruppetto di casette di montagna.
Li un giorno abbiamo trovato un signore anziano che ci ha raccontato della sua storia e del passato, della guerra, dei monti e di suo padre che morì proprio su quei monti durante la Grande Guerra.
Pensa che ogni settimana andavamo a trovarlo e lui ci ospitava dentro la sua casetta e ci offriva del vino o delle bibite e raccontava sempre delle storie nuove.. come ad esempio che sua moglie morì li in montagna un paio di anni prima e la seppellirono li vicino alla sua casetta (mi scesero delle lacrime quando lo ascoltai).
Poi col passare del tempo, son diventato grande e andare insieme con mio padre sui monti non mi appassionava più, e da lì non siamo andati più a trovarlo....
Fino all'anno scorso dove preso dalla "folgorante" passione della MTB mi decisi ad andare a trovarlo su quel monte.
Arrivai al cimitero , lo sorpassai e vidi le case.... ma , quando feci per vedere se ci fosse la sua auto mi accorsi che non c' era...
E così per due settimane andai a vedere se ci fosse ancora ma niente... non c'era traccia.
Cominciai a pensare se fosse morto e magari fisse li, vicino a sua moglie e a suo padre su quel monte.... ma non avevo la certezza.... magari era andato a stare da parenti o in una casa di riposo.... per via delle condizioni meteorologiche del posto....
Ma tuttora non so niente, ancora in balia dell' incertezza..... che dire mi resta solo che andarlo a trovare.... e magari se ci fosse ancora , portarvi dei racconti come hai fatto tu....
Ciao:celopiùg:


Matteo
Bravo Matteo, il tuo racconto, la tua età, e soprattutto quello che hai provato mi ha quasi commosso.
Claudio
 

bikerciuc

Biker infernalis
:nunsacci:




Condivido la tua esperienza, ma devo ammettere che la maggior parte delle volte questi "incontri ravvicinati del terzo tipo" mi mettono tristezza.
Principalmente perche' ti fanno toccare con mano lo spopolamento delle montagne, il livellamento culturale e il tremendo patrimonio di conoscenze e tradizioni che si sta perdendo irrimediabilmente.
Tristezza comunque mitigata dal piacere dell'incontro che nella maggior parte dei casi e' piacevole ed occasione di arricchimento (per i bipedi pedalanti coinvolti) e travaso di conoscenza (per i residenti).




Sei un Efrem :-), fratello :smile:


Gnap
(o)Beta


più che tristezza a me ha dato coraggio sapere che c'è qualcuno ancora legato alle sue pietre, alla sua montagna, alla sua casa di un attaccamento radicale tanto da non scambiarlo con la fatica che vale vivere lassù.

Ti confesso poi che ignoro del tutto il significato lato del nome "Efrem" che per me rimane un nome proprio di origine ebraica...,certo non è cosa buona vantarsi della propria crassa ingoranza...ma credo, in tal caso, nulla di male non curandomi affatto delle definizioni per definizione... rimango io.
 

tettabeta

Biker dantescus
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Oleggio
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più che tristezza a me ha dato coraggio sapere che c'è qualcuno ancora legato alle sue pietre, alla sua montagna, alla sua casa di un attaccamento radicale tanto da non scambiarlo con la fatica che vale vivere lassù.

Ti confesso poi che ignoro del tutto il significato lato del nome "Efrem" che per me rimane un nome proprio di origine ebraica...,certo non è cosa buona vantarsi della propria crassa ingoranza...ma credo, in tal caso, nulla di male non curandomi affatto delle definizioni per definizione... rimango io.


Attaccati alle piode ce ne sono, ma sono in estinzione. A me i fenomeni di estinzione (quando non sono dei miei debiti) mi fan sempre tristezza.

Efrem: roba da bar e non roba da Treccani. Usato per definire un...fratello pedalante :-)

Ciass
(o )Beta
 
Complimenti per il racconto e soprattutto per aver riportato un aspetto dell'andare in bici in montagna che affascina molti.
E' capitato anche a me di pedalare, risalire pendii, scendere dirupi nella bellissima Valle e ogni volta che, oltre alla fatica accumulata e all'entusiasmo della discesa, incontri la gente che vive lassu' porti a casa uno zaino un po' piu' pesante di quando sei partito... colmo di una esperienza nuova e inaspettata o semplicemente di una parola diversa.
Esatto.... ti fai un bagaglio culturale come se avessi letto un libro...
MA QUEL LIBRO LO HAI VISSUTO TE DI PRIMA PERSONA...
Dalle nostre parti c' è un detto "Quando more 'n vecio l'è come fusse distrutta 'na biblioteca" (Quando muore un anziano è come se si distruggesse una biblioteca....)
 
Bravo Matteo, il tuo racconto, la tua età, e soprattutto quello che hai provato mi ha quasi commosso.
Claudio
Grazie mille.... detto da te mi fà piacere....:celopiùg:
In effetti son uno dei pochi giovani che la pensano in questo modo.... forse tutto questo lo devo ai miei genitori che mi hanno educato così.
Ovvio.... le cazzate le faccio anchio... :smile: ma poi bisogna trovare dei momenti in cui riflettere e pensare.
E la MTB TI AIUTA....
è un vero stile di vita......
 

bikerciuc

Biker infernalis
Efrem: roba da bar e non roba da Treccani. Usato per definire un...fratello pedalante :-)

Ciass
(o )Beta

chi vuol diventare mio fratello può inviarmi un curriculum etilico dettagliato con copia delle cartelle cliniche attestanti almeno un avvenuto ricovero per coma etilico ed effettuare sul c/c postale 1234567890 un versamento di 1000,00€ riportando chiaramente la causale "richiesta di affratellamento a bikerciuc"...

riceverete la tessera di "fratello ufficiale" ed una sopresa degli ovetti kinder consistente nel puffo ciclista in scala 1:36
 

maurizio62

Biker tremendus
18/5/08
1.252
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61
Ualtellina
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Deve proprio essere bella la tua Valle, un pò mi ricorda la mia...qui ci sono i Cech, quelli che vivono sul lato esposto a sud, ed i Maroch che stanno sempre all'ombra e guardano, almeno in inverno, con invidia la parte luminosa che sta qualche centinaio di metri più in là. Anche da noi sono transitati in molti, e tanti hanno fatto danni, forse per questo i valligiani sono diventati diffidenti verso lo "straniero", ma sotto la scorza del montanaro c'è sempre un grande cuore.

Con empatia, Maoooo:prost:
 
Complimenti per il racconto e soprattutto per aver riportato un aspetto dell'andare in bici in montagna che affascina molti.
E' capitato anche a me di pedalare, risalire pendii, scendere dirupi nella bellissima Valle e ogni volta che, oltre alla fatica accumulata e all'entusiasmo della discesa, incontri la gente che vive lassu' porti a casa uno zaino un po' piu' pesante di quando sei partito... colmo di una esperienza nuova e inaspettata o semplicemente di una parola diversa.

Mi associo ai complimenti di Eta e, vista la fortuna di abitare in zona, gli proporrò di inserire nel nostro calendario gite di ottobre-novembre, una visitina a "L'uomo della borgata Leitera"! In discesa non tireremo dritto, ci fermeremo a cercarlo.
 

tettabeta

Biker dantescus
5/9/03
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chi vuol diventare mio fratello può inviarmi un curriculum etilico dettagliato con copia delle cartelle cliniche attestanti almeno un avvenuto ricovero per coma etilico ed effettuare sul c/c postale 1234567890 un versamento di 1000,00€ riportando chiaramente la causale "richiesta di affratellamento a bikerciuc"...

riceverete la tessera di "fratello ufficiale" ed una sopresa degli ovetti kinder consistente nel puffo ciclista in scala 1:36

Ellapeppa...

Per diventare mio fratello non serve tanta burocrazia.. e al fegato in fondo ci tengo.

Per entrare nel novero della "Tettabeta's brotherood" basta calcare qualche sentiero assieme (ovviamente in sella, o meglio ancora spingendo) e coronare la giornata con una media.

Mai stato ricoverato per conseguenze da eccessi (se si eccettua l'appendicite)... :smile:

Pertantamente non potro' mai essere tuo fratello. Al limite estimatore :-)

Gnapps
(o )Beta
 

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