Mamma.. li tedeschi!

mfini70

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Mah, al di là di tutti i discorsi di tassazione, costo del lavoro etc etc io per la mia piccola esperienza posso dire che ho smesso di andare in negozio semplicemente perchè non torvo più un negozio degno di questo nome. Un negozio operato da biker, con la mia stessa passione, che magari capisce senza che manco glielo debba dire che non puoi comprare una bici se non l'hai provata, anche magari un muletto dalle stesse caratteristiche, che se hai un dubbio sappia consigliarti, che non cerchi di spacciarti come "bazza" (a Bologna si dice così, diciamo "l'affare") un avanzo di magazzino, che un anno non mi dica che le bici migliori sono le Trek perchè tiene le Trek, ma l'anno dopo sono le Specy perchè tiene Specialized ... e potrei andare avanti per ore.
Un posto dove andare anche se non ti serve nulla, solo per parlare di bici e vedere bici e parlare di bici ancora.

Sarò stato sfortunato nella mia esperienza, ma io un posto così non ce l'ho più, e allora se devo andare dove mi leggono un catalogo, dove mi dicono che non tengono più nulla "però se vuoi te lo ordino" senza manco vederlo, mi offrono una bici bazza "dell'anno scorso" e quando fai notare che in realtà è di 2 anni fa e ti stanno scontando 100? sul nuovo "tanto è uguale cambia solo la grafica" ... beh signori ... CRC e Bikediscount TUTTA LA VITA !!!
 

Kap.1

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MDE DAMPER 29 2021
Innovarsi e investire nella propria azienda non è un costo ma un'oppurtunità per crescere .
L'imprenditore italiano magari investe nelle'auto di prestigio, per apparire affermato .
Ma dimentica di investire nalla propria azienda che gli ha permesso di essere benestante e affermato.
Ce ne sono tanti che ragionano cosi e sono destinati a scomparire.
Poi qui in Italia non aiuta la tassazione che ha raggiunto livelli assurdi siamo tra i vari balzelli a quota68,5%
,
 

Kap.1

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Mah, al di là di tutti i discorsi di tassazione, costo del lavoro etc etc io per la mia piccola esperienza posso dire che ho smesso di andare in negozio semplicemente perchè non torvo più un negozio degno di questo nome. Un negozio operato da biker, con la mia stessa passione, che magari capisce senza che manco glielo debba dire che non puoi comprare una bici se non l'hai provata, anche magari un muletto dalle stesse caratteristiche, che se hai un dubbio sappia consigliarti, che non cerchi di spacciarti come "bazza" (a Bologna si dice così, diciamo "l'affare") un avanzo di magazzino, che un anno non mi dica che le bici migliori sono le Trek perchè tiene le Trek, ma l'anno dopo sono le Specy perchè tiene Specialized ... e potrei andare avanti per ore.
Un posto dove andare anche se non ti serve nulla, solo per parlare di bici e vedere bici e parlare di bici ancora.

Sarò stato sfortunato nella mia esperienza, ma io un posto così non ce l'ho più, e allora se devo andare dove mi leggono un catalogo, dove mi dicono che non tengono più nulla "però se vuoi te lo ordino" senza manco vederlo, mi offrono una bici bazza "dell'anno scorso" e quando fai notare che in realtà è di 2 anni fa e ti stanno scontando 100? sul nuovo "tanto è uguale cambia solo la grafica" ... beh signori ... CRC e Bikediscount TUTTA LA VITA !!!


Nella mia zona esiste il negozio dei sogni F.lli Scavezzon andare anche alla mattina alle 9,30 e dover aspettare perche gente in attesa e non vendono bici da supermercato anzi molte bici d'alta gamma.
Sono biker,sono competenti se necessiti di un muletto o bici test prenotandola la puoi ottenere.
Se c'è genta che viene da tutto il nordest e non solo ci sarà un motivo
 

babylonboss26

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E di queste leggi assurde, della burocrazia kafkiana, delle mafie è colpa della Germania? :spetteguless:


nn ho detto questo. I problemi italiani nn te li possono risolvere gli altri, nè tantomeno puoi scaricarli sulla comunità europea.
Prova a confrontare i criteri che usano i tedeschi per incentivare l'iniziativa privata e poi guarda quella italiana, c'è un abisso.
Stiamo svendendo tutto il made in italy per coprire un debito assurdo provocato dalle stesse persone che oggi ci governano, solo perchè in Italia il cambiamento nn ha rappresentanti, sono sempre le stesse figure che ci governano, incompetenti, professionisti del malaffare.

Ti faccio un esempio: in Italia il mercato delle auto è bloccato, le fabbriche sono in crisi e il costo del lavoro è altissimo. In germania i lavoratori Audi hanno uno stipendio medio di 2500euro al mese e le loro auto hanno avuto un aumento di vendite senza eguali. A natale hanno avuto in busta paga un bonus di oltre 800euro e i lavoratori sono col sorriso sulle labbra, nn sono in carogna come quelli fiat, perchè fanno il loro lavoro e sono pagati per quello che fanno, nn sono visti come una zavorra, ma come una risorsa.

Guardiamo il settore delle mtb: producono delle ottime mtb con componenti al top ad un prezzo che in Italia nn puoi proporre, una canyon di 2500euro per comprarla in Italia ne devi spendere 4000.

E' vero: se pensiamo a tutti questi problemi allora l'iniziativa privata và in malora, ci si demoralizza, e anche quelli che invece ci mettono l'anima e ci credono, si vedono comunque circondati da tassazioni assurde, burocrazia allucinante e in più ti può capitare che qualcuno ti dà fuoco all'azienda se nn paghi la ''protezione''!

Per capire un'economia, bisogna conoscere a fondo i problemi di un paese, pensi davvero che la Germania abbia gli stessi problemi che abbiamo in Italia? Ti sentiresti di paragonare il sud della Germania, con il sud d'Italia, ad esempio?
E considera che la Germania si è un'unificata da pochi decenni, inglobando una germania est che nn era certo con un'economia solida come la germania ovest.

L'unica cosa che ci può far riemergere e continuare a fare quello che sappiamo fare meglio: qualità. Se svendiamo tutto, rimarremo un paese bello da vedere, dove si mangia bene, pizza e mandolino, ma un paese di dinosauri.
 
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giorgiocat

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forse troppe ma ci sono affezionato
Ma senza voler offendere nessuno mi sembra che l'intervento citato sia veramente general generico e a dir poco approssimativo. Non è che gli imprenditori si trovano a far impresa isolati dal contesto e dalla congiuntura macroeconomica.
Un po' di domande amletiche: perchè la Germania e con essa anche il suo settore bici immagino (ma qui non ho dati ) continuano a crescere (anche se la cosa non durerà probabilmente per molto) in uno scenario di generale recessione? Come influisce il famoso spread sulla vita economica di un paese? Perchè la banca centrale europea è a Francoforte e non a Pavia( vabbè questa è una provocazione : ))? E' un po' semplicistico ridurre tutto a " in germania ci sono le imprese serie e in Italia no. Secondo me si può dire che i tedeschi hanno un'etica collettiva che li porta a difendere i propri interessi in maniera anche talvolta miope, e che noi ci sogniamo. E' per questo che secondo me anche il discorso sull'iniziativa privata e po' troppo riduttivo: non è che tante iniziative private fanno crescere il paese automaticamente. Senza VISIONE non si va da nessuna parte. E qui entra in gioco la pochezza dei nostri governanti ...ma anche qui il discorso è lungo.
D'altra parte Si può dire sicuramente che le aziende tedesche possono accedere al credito molto più facilmente di quelle italiane (e ritorna il discorso sullo spread...) schiacciate dal credit crunch. E In un contesto simile l'iniziativa privata può veramente poco. Per la cronaca io sono uno di quelli che pensa che le industrie pilastro non dovrebbero essere assolutamente essere lasciate agli interessi privati e sono convinto che i grossi gruppi industriali abbiano letteralmente depredato lo stato (vedi FIAT) per poi minacciare l'espatrio. Ma insomma ci si potrebbe scrivere un trattatto (come in diversi hanno fatto) di socio antropologia economica, e affrontarlo in un forum di bici tra una discussione sui copertoni da fango e un'escursione sul Monte Bianco forse non è forse la maniera più adeguata di trattare questi temi.
 

marco

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Ma senza voler offendere nessuno mi sembra che l'intervento citato sia veramente general generico e a dir poco approssimativo. Non è che gli imprenditori si trovano a far impresa isolati dal contesto e dalla congiuntura macroeconomica.
Un po' di domande amletiche: perchè la Germania e con essa anche il suo settore bici immagno (ma qui non ho dati ) continuano a crescere (anche se la cosa non durerà probabilmente per molto) in uno scenario di generale recessione? Come influisce il famoso spread sulla vita economica di un paese? Perchè la banca centrale europea è a Francoforte e non a Pavia( vabbè questa è una provocazione : ))? E' un po' semplicistico ridurre tutto a " in germania ci sono le imprese serie e in Italia no. Secondo me si può dire che i tedeschi hanno un'etica collettiva che li porta a difendere i propri interessi in maniera anche talvolta miope, e che noi ci sogniamo. E' per questo che secondo me anche il discorso sull'iniziativa privata e po' troppo riduttivo: non è che tante iniziative private fanno crescere il paese automaticamente. Senza VISIONE non si va da nessuna parte. E qui entra in gioco la pochezza dei nostri governanti ...ma anche qui il discorso è lungo.
D'altra parte Si può dire sicuramente che le aziende tedesche possono accedere al credito molto più facilmente di quelle italiane (e ritorna il discorso sullo spread...) schiacciate dal credit crunch. E In un contesto simile l'iniziativa privata può veramente poco. Per la cronaca io sono uno di quelli che pensa che le industrie pilastro non dovrebbero essere assolutamente essere lasciate agli interessi privati e sono convinto che i grossi gruppi industriali abbiano letteralmente depredato lo stato (vedi FIAT) per poi minacciare l'espatrio. Ma insomma ci si potrebbe scrivere un trattatto (come in diversi hanno fatto) di socio antropologia economica, e affrontarlo in un forum di bici tra una discussione sui copertoni da fango e un'escursione sul Monte Bianco forse non è forse la maniera più adeguata di trattare questi temi.

Beh si parlava originariamente di canyon, rose, radon, ecc, cioé realtà tedesche che negli ultimi anni stanno letteralmente spopolando. Nel report su Canyon é stato scritto che nel 2012 hanno venduto (e quindi spedito) 60.000 bici. Sessantamila scatoloni con dentro una bici arrivati in tutta Europa. La cifra, per me, é incredibile, se si pensa da dove hanno iniziato, cioè dal tipico garage.

Se permettete, tralasciando politici, tasse e macroeconomia, lì é stata l'idea della vendita online a rendere Canyon un successo. Certo, i negozianti la vedono come il fumo negli occhi ma, come si diceva nel post, questo é il mondo che cambia, se stai fermo e piangi e basta sei destinato a chiudere.

Avrei altri esempi, sempre nell'ambito della bici, dove si vede che chi sta fermo é perduto. L'editoria che ha dormito il trend internet, visto che ci riguarda da vicino, é di nuovo un esempio lampante di miopia. Non solo in Italia, ma anche all'estero. Le riviste che, 10 anni fa quando tutto é partito, hanno investito in internet si contano sulle dita di una mano, e neanche una si trova in Italia (chi ha fatto un bel lavoro è Velovert, Singletrack, Dirt).

Ha a che fare con il sistema-paese? Secondo me no. Sopratutto per quello che riguarda internet, dove la libertà é enorme e la sede fisica é praticamente insignificante, le opportunità sono infinite. Canyon sarebbe potuta nascere in Italia? Secondo me si. La produzione é comunque in Oriente, il resto é logistica e amministrazione.

Certo, bisognerebbe aver avuto l'idea al momento giusto. Come dicevo sopra, sempre di idee si tratta.
 

babylonboss26

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Ha a che fare con il sistema-paese? Secondo me no. Sopratutto per quello che riguarda internet, dove la libertà é enorme e la sede fisica é praticamente insignificante, le opportunità sono infinite. Canyon sarebbe potuta nascere in Italia? Secondo me si. La produzione é comunque in Oriente, il resto é logistica e amministrazione.

.

cmq canyon ha una sede in Germania con dipendenti e gli scatoloni vengono spediti da là, con un'emissione di fattura e con costi aziendali. Il fatto che la vendita sia fatta online nn bypassa del tutto la tassazione nazionale del loro paese. Su quegli scatoloni pieni di bella robina che spediscono, devono cmq pagarci le tasse......
 

marco

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cmq canyon ha una sede in Germania con dipendenti e gli scatoloni vengono spediti da là, con un'emissione di fattura e con costi aziendali. Il fatto che la vendita sia fatta online nn bypassa del tutto la tassazione nazionale del loro paese. Su quegli scatoloni pieni di bella robina che spediscono, devono cmq pagarci le tasse......

Certo, e ti posso dire che le tasse tedesche sono una bella mazzata (ho vissuto in germania per 13 anni), così come i contributi per i lavoratori.
 

giorgiocat

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Beh si parlava originariamente di canyon, rose, radon, ecc, cioé realtà tedesche che negli ultimi anni stanno letteralmente spopolando. Nel report su Canyon é stato scritto che nel 2012 hanno venduto (e quindi spedito) 60.000 bici. Sessantamila scatoloni con dentro una bici arrivati in tutta Europa. La cifra, per me, é incredibile, se si pensa da dove hanno iniziato, cioè dal tipico garage.

Se permettete, tralasciando politici, tasse e macroeconomia, lì é stata l'idea della vendita online a rendere Canyon un successo. Certo, i negozianti la vedono come il fumo negli occhi ma, come si diceva nel post, questo é il mondo che cambia, se stai fermo e piangi e basta sei destinato a chiudere.

Avrei altri esempi, sempre nell'ambito della bici, dove si vede che chi sta fermo é perduto. L'editoria che ha dormito il trend internet, visto che ci riguarda da vicino, é di nuovo un esempio lampante di miopia. Non solo in Italia, ma anche all'estero. Le riviste che, 10 anni fa quando tutto é partito, hanno investito in internet si contano sulle dita di una mano, e neanche una si trova in Italia (chi ha fatto un bel lavoro è Velovert, Singletrack, Dirt).

Ha a che fare con il sistema-paese? Secondo me no. Sopratutto per quello che riguarda internet, dove la libertà é enorme e la sede fisica é praticamente insignificante, le opportunità sono infinite. Canyon sarebbe potuta nascere in Italia? Secondo me si. La produzione é comunque in Oriente, il resto é logistica e amministrazione.

Certo, bisognerebbe aver avuto l'idea al momento giusto. Come dicevo sopra, sempre di idee si tratta.
Dell'importanza delle idee nell'impresa non si discute. Senza idee non si ha niente da vendere ( o meglio c'è chi ci prova a vendere NIENTE, ma quelli non si chiamano imprenditori), e non si sa nemmeno COME, venderlo. Indubbiamente siamo un paese conservatore e tradizionalista, e questo non aiuta, ma anche qui un po' (forse un po' più di un po' )c'entra il sistema paese. Nelle infrastrutture informatiche per esempio. Se un paese ritiene che sia importante questo aspetto magari a qualcuno verrà in mente di usare queste infrastrutture per vendere bici. Ma ancora di più nel modello di formazione. Se per dire si rende centrale nell'istruzione l'informatica ( ma non per sparare caxxxte su facebook), magari a tanti giovani verrà in mente di fare business con internet. IMHO
 

babylonboss26

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Certo, e ti posso dire che le tasse tedesche sono una bella mazzata (ho vissuto in germania per 13 anni), così come i contributi per i lavoratori.


verissimo, ma molto al di sotto della nostra. Noi superiamo il 50%, quando va bene.................anche la differenza dell'IVA nn è poco, in germania è al 19%, in Italia 21%, ad ottobre forse al 22%................
 

sembola

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[MENTION=50004]babylonboss26[/MENTION]: che il "sistema paese" in Germania (ma anche in altri paesi) sia più favorevole verso gli imprenditori, specie quelli piccoli, è senz'altro vero: e questa differenza a mio parere è molto più significativa e determinante rispetto alla pressione fiscale, che in DE è inferiore ma non "molto al di sotto" di quella italiana (44% contro 40,5, dati Banca d'Italia)...

Ma lo ripeto, non è colpa di "qualcun altro". Il nocciolo della discussione è questo.
 

ernesto65

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ho un attività di tutto altro settore e il mercato tedesco è supernazionalista , in cui entri con grossa difficoltà, mentre la qualità dei loro prodotti è apprezzata ovunque !!
 

babylonboss26

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[MENTION=50004]babylonboss26[/MENTION]

Ma lo ripeto, non è colpa di "qualcun altro". Il nocciolo della discussione è questo.


nn ho capito dove hai letto questo. Io nn dò la colpa ad altri per le nostre mancanze, se l'Italia funziona così E' SOLO COLPA NOSTRA, mi pare di averlo scritto chiaramente. Paragonare 2 economie nn significa imputare a quella più forte le nostre mancanze, credevo di essermi espresso in maniera chiara.

Nn sò che lavoro tu faccia, io sono nel commercio e ti assicuro che la mia tassazione supera ampiamente il 57% dei miei guadagni, se incasso 1000, più di 500 vanno in tasse, nn ci sono ca......i. Fidati, i dati di Banca d'Italia nn rispecchiano la realtà, se avessimo una pressione fiscale del 44% nn saremmo in queste condizioni.

Nn è questioni di dare colpe ad altri, nè piangersi addosso, si fà impresa se hai gli strumenti idonei e moderni, se sei fermo agli anni '80 e devi mantenere un carrozzone come l'Italia nn cresci, galleggi.:prost:
 

babylonboss26

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Anche un pò di sano nazionalismo a volte aiuta, negli altri paesi il prodotto locale mi sembra molto più apprezzato di quanto succede in Italia

Giusto, peccato però che stiamo svendendo il made in Italy a chiunque abbia il portafoglio gonfio, senza che nessuno muova un dito per fermare questo scempio.

In Francia, alcuni anni fà, quando un signore che ci ha governato per diversi anni e che si chiama B, cercò di acquistare un'emittente francese, i politici fecero il diavolo in quattro per evitarlo, e un signore di nome Chirac, disse che nn era tollerabile svendere un pezzo di francia ad un ''bottegaio'' italiano. E lo cacciarono a pedate.

Idem per il settore automobilistico: gli ingegneri Fiat sono sempre stati tra i migliori al mondo ma anzicchè sviluppare i prodotti in Italia, hanno preferito svendere i brevetti ad altri paesi (vedi Common rail, multijet, multiair ecc. ecc.).

La lista è infinita, possiamo discutere all'infinito, per raggingere gli altri paesi dobbiamo avere una guida sicura, nn gente allo sbaraglio.
 

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Prova a confrontare i criteri che usano i tedeschi per incentivare l'iniziativa privata e poi guarda quella italiana, c'è un abisso.
Stiamo svendendo tutto il made in italy per coprire un debito assurdo provocato dalle stesse persone che oggi ci governano, solo perchè in Italia il cambiamento nn ha rappresentanti, sono sempre le stesse figure che ci governano, incompetenti, professionisti del malaffare.

Ti faccio un esempio: in Italia il mercato delle auto è bloccato, le fabbriche sono in crisi e il costo del lavoro è altissimo. In germania i lavoratori Audi hanno uno stipendio medio di 2500euro al mese e le loro auto hanno avuto un aumento di vendite senza eguali. A natale hanno avuto in busta paga un bonus di oltre 800euro e i lavoratori sono col sorriso sulle labbra, nn sono in carogna come quelli fiat, perchè fanno il loro lavoro e sono pagati per quello che fanno, nn sono visti come una zavorra, ma come una risorsa.

Guardiamo il settore delle mtb: producono delle ottime mtb con componenti al top ad un prezzo che in Italia nn puoi proporre, una canyon di 2500euro per comprarla in Italia ne devi spendere 4000.

E' vero: se pensiamo a tutti questi problemi allora l'iniziativa privata và in malora, ci si demoralizza, e anche quelli che invece ci mettono l'anima e ci credono, si vedono comunque circondati da tassazioni assurde, burocrazia allucinante e in più ti può capitare che qualcuno ti dà fuoco all'azienda se nn paghi la ''protezione''!

Per capire un'economia, bisogna conoscere a fondo i problemi di un paese, pensi davvero che la Germania abbia gli stessi problemi che abbiamo in Italia? Ti sentiresti di paragonare il sud della Germania, con il sud d'Italia, ad esempio?
E considera che la Germania si è un'unificata da pochi decenni, inglobando una germania est che nn era certo con un'economia solida come la germania ovest.

L'unica cosa che ci può far riemergere e continuare a fare quello che sappiamo fare meglio: qualità. Se svendiamo tutto, rimarremo un paese bello da vedere, dove si mangia bene, pizza e mandolino, ma un paese di dinosauri.


Non dimentichiamo che a Germania si stà arrichendo non poco con l'avvento dell'euro, spalmando il costo dell'unificazione sulla CEE, anche in germania evadono il fisco, i tedeschi non amano l'uso dei pagamenti elettronici per ovi motivi .alla fine siamo tutti uguali
 

marco

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Non dimentichiamo che a Germania si stà arrichendo non poco con l'avvento dell'euro, spalmando il costo dell'unificazione sulla CEE, anche in germania evadono il fisco, i tedeschi non amano l'uso dei pagamenti elettronici per ovi motivi .alla fine siamo tutti uguali

È bello che tu lo creda, ma appena varchi le Alpi verso il nord il senso civico, "aiutato" anche da tanti soventi controlli, aumenta proporzionalmente man mano che sali ed evadere le tasse non é una bagatella: in Germania se evadi più di un milione di euro finisci in galera senza passare dal via, vedere il caso Hoeness (presidente del Bayern Monaco), beccato per alcune rendite non denunciate, su capitale portato in Svizzera legalmente, o quello del padre di Steffi Graf alcuni anni fa. Paragonalo a quello di Valentino Rossi, per rimanere in ambito sportivo e di gente famosa.

In Italia ti condannano per evasione e si ha ancora la faccia tosta di sedere in Senato, se non ti buttano fuori dai pubblici uffici a calci in culo, giusto per citare un caso di oggi.
 

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L'Italia certo non è la Germania per offerta di servizi, efficienza amministrativa ecc... PERO' il livello tecnico di parecchi negozianti è veramente basso. Quindi preferisco informarmi su forum o siti internet e acquistare on-line. E questo non è colpa dell'Italia, ma degli italiani. Non ci si può lamentare della molteplicità di standard per movimenti centrali, dei troppi diametri di ruote, di un mercato frenetico ecc ecc. Non si può non saper leggere un manuale o un catalogo, si deve inoltre sempre essere in grado di consigliare un cliente e non di "fregarlo". Tutte queste "difficoltà" io le vedo come un valore aggiunto, un modo per specializzarsi e quindi diventare un riferimento per il cliente evoluto. Evoluto perchè non è più disinformato come una decina di anni fa.
Insomma, se c'è chi compra Canyon secondo me non lo fa solo per il prezzo.
 

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