Ciao a tutti, vista l'importanza di manubrio e relativo attacco, prima di montare un prodotto di dubbia fattura e provenienza, fate la prova del fuoco.
Prendete un accendino e scaldate la parte interna del tubo, il carbonio non brucia. Alcuni utilizzano plastica rinforzata e la avvolgono con uno strato di carbonio, altri invece usano finto carbonio che è fatto con poliestere, è quasi identico.
l'unico vero metodo per riconoscerlo oltre il fuoco, è la prova della conducibilità elettrica ma si può fare solo con la tela di carbonio non ancora lavorata.
spero di esservi stato utile.
Non esistono manubri in "carbonio". Quello che popolarmente chiamiamo (o che qualcuno chiama...) "carbonio" è tecnicamente CFRP (Carbon Fiber Reinforced
Plastic), e come dice la sigla è
plastica caricata con fibre di carbonio. Le fibre non sono tutte uguali e in generale quelle che si usano per scopi strutturali (tipo le T800, per fare un esempio) sono dei conduttori di calore piuttosto scarsi ma sono in grado di resistere a temperature di diverse centinaia di gradi senza subire "deterioramento significativo". La
plastica sono resine epossidiche e sono dei conduttori di calore anche peggiori ma deteriorano molto rapidamente fino a pirolizzare (diciamo, "bruciare") a temperature molto più basse di quella di una fiamma di un accendino.
Ho citato la conduzione bassa per dire che una sorgente di calore intenso come una fiamma non scalda rapidamente tutto il pezzo, che altrimenti cederebbe a sua volta il calore con l'ambiente in virtù dell'ampia superficie di scambio. Quindi la sostanza è che ficcare una fiamma a contatto con un manubrio in CFRP comporta una temperatura localizzata molto alta che danneggia o distrugge la resina, il che va da sé è deleterio.
Quasi tutti i componenti in composito hanno uno strato superficiale di resina diversa che ha funzione protettiva, dai raggi UV (che le resine strutturali soffrono alla lunga) e per minimizzare la corrosione galvanica ai danni di eventuali componenti metallici a contatto. Inoltre c'è quasi sempre uno strato di impregnato o altro con funzione puramente estetica, che è quello che generalmente vediamo.
Non darei consigli che possono risultare rischiosi per persone che non sanno il danno che possono causare...
Un paio di numeri...
Un CFRP strutturale è caricato di fibra per almeno la metà del suo volume (se è un buon composito, anche per il 65 %). Ne deriva che un manufatto completamente in CFRP (T800) come un manubrio deve avere un peso specifico compreso tra 1450 e 1550 kg/m^3, mentre se fosse caricato con fibra di vetro (GFRP) si andrebbe da 1800 a 2000 kg/m^3 (lo dico perché ci sono anche componenti che vengono caricati con la fibra di vetro, che costa meno). Sono numeri abbastanza distanti da permettere una misura. Si mette il componente in un contenitore graduato e se ne misura il volume vedendo di quanto aumenta il livello. Per il peso basta una bilancia digitale da cucina.
Ci sono anche CFRP con resina in polietere (PEEK, da non confondere con il polie
stere), ma contengono comunque fibra di carbonio, anche se per ottenere densità attorno ai 1400 kg/m^2 dovrebbero averne poca (circa il 30 %). Se la fibra fosse in poliestere il composito sarebbe decisamente più leggero delle figure di cui sopra (1200 kg/m^3 o giù di lì), al che il metodo del peso specifico andrebbe comunque bene.