Marzocchi diventa Americana?

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Raggiunto un accordo preliminare sul futuro Marzocchi


[Comunicato stampa] - Gli amministratori della Marzocchi hanno iniziato oggi la procedura per un accordo preliminare di acquisizione da parte della multinazionale Tenneco con lo scopo di incrementare le opportunità di crescita e di continuare la tradizione di un marchio che ha contribuito a scrivere alcune tra le più coinvolgenti pagine della storia del motociclismo e della mountain bike.

Tenneco è una delle più importanti aziende al mondo per la progettazione, la realizzazione e la distribuzione di sospensioni e sistemi per il controllo delle emissioni dei gas di scarico. L’accordo odierno è il primo passo nel processo di acquisizione. Il raggiungimento dell’accordo finale e la conferma della potenziale acquisizione dipendono da una serie di circostanze, e le consultazioni previste per legge con i comitati aziendali che rappresentano i dipendenti della Marzocchi. Questa potenziale acquisizione permetterebbe al marchio Marzocchi il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi. Portando il suo know-how di altissimo livello nel settore moto prima e nell’off-road a pedali poi, l’azienda di Zola Predosa si auspica ora di poter consolidare e potenziare la sua posizione nel settore grazie alle risorse di Tenneco, un gruppo da 6,2 miliardi di dollari con sede a Lake Forest nell’Illinois e circa 21.000 dipendenti in tutto il mondo. Una simile collaborazione porterà benefici effetti alla Marzocchi sia dal punto di vista tecnologico e finanziario per continuare a far crescere in Italia un marchio che fin dalla nascita rappresenta la capacità produttiva e ingegneristica del Made in Italy. Restano ancora da definire alcuni dettagli prima di procedere con l’accordo definitivo, ma il tutto dovrebbe concludersi per il mese di Settembre in modo da accelerare i tempi di integrazione e ottimizzare le risorse, così da continuare a garantire a tutti i clienti prodotti ai vertici delle rispettive categorie di mercato sia in aftermarket, sia per il primo equipaggiamento.

Fondata nel 1949 da Guglielmo e Stefano Marzocchi, “l’officina” di Zola Predosa è, nel settore delle sospensioni per veicoli a due ruote, quella che può vantare un’esperienza impareggiabile trasformandola in uno stile di vita che ha originato le più entusiasmanti interpretazioni dell’uso della moto e della mountain bike portando per la prima volta tecnologia motociclistica nel mondo delle biciclette. Marzocchi è oggi sinonimo di affidabilità e prestazioni senza compromessi che hanno conquistato il cuore degli appassionati di tutto il mondo. In 60 anni di competizioni nel settore moto e 18 anni di gare in mtb i successi agonistici e produttivi si sono susseguiti rapidamente, riconfermando la Casa bolognese tra i tre grandi fornitori di componenti al mondo.

Con l’accordo siglato oggi si scrive un’altra importante pagina nella storia della Casa di Zola Predosa che vede con ottimismo la nuova collaborazione con la prospettiva di un ulteriore sviluppo a livello internazionale.





"Nel frattempo si è appreso che sarebbe in dirittura d’arrivo un contratto di acquisizione della Marzocchi, da parte della statuintense Tenneco (proprietaria del marchio Monroe). L’accordo preliminare è stato firmato il 10 luglio a Lake Forest, in Illinois (U.S.A), e prevede che Tenneco rilevi Marzocchi con un’operazione da 15 milioni di euro, pari al valore totale dei debiti accumulati dalla società italiana. Il Gruppo Tenneco è specializzato nella produzione di sospensioni, ammortizzatori, scarichi e catalizzatori. Tenneco ha 21.000 dipendenti in tutto il mondo e fattura 6,2 miliardi di dollari all'anno. "

Tutta la notizia su http://www.motociclismo.it/edisport/moto/motociclismor2.nsf/gd/La-MV-Agusta-e-di-Harley-Davidson-
 

zoorlen

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Mi spiace. Come mi spiace sentire che Marzocchi aveva accumulato 15 milioni di euro di debito, non ne sapevo niente... speriamo almeno che non ci siano tagli di personale (anche se già avevano spostato parte della produzione a Taiwan...)
 

RenkyaZ

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Mi spiace. Come mi spiace sentire che Marzocchi aveva accumulato 15 milioni di euro di debito, non ne sapevo niente... speriamo almeno che non ci siano tagli di personale (anche se già avevano spostato parte della produzione a Taiwan...)

Purtroppo tagli di personale ce ne sono già stati e hanno già fatto un periodo di cassa integrazione (ci lavora mio fratello...).

Bisogna, secondo me, sperare che l'acquisizione non sia stata fatta per "togliere di mezzo" un concorrente ma piuttosto per coltivare una gamma di prodotti di qualità. In questo caso difficilmente sposterebbero la produzione altrove.
 

BrIxMtB

Biker augustus
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btwin
effettivamente non ha fatto granchè negli ultimi 2 anni, ha soltanto rivisto l'estetica e fatto un mix dei prodotti precedenti diminuendo la qualità, ma non pensavo che avesse accumulato 15 milioni di € di debiti!
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Lato prodotti da FR/DH....dal 2006 la qualità è iniziata a scendere in modo inesorabile!
Gli ultimi validi prodotti in campo dh, ad esempio, sono le 888 del 2004 e 2005....fino ad arrivare alle pessime (come qualità di assemblaggio ed evoluzione) 888 del 2008....
Le altre "società" del settore si sono migliorate...mentre marzocchi a dissipato il proprio vantaggio competitivo che ad inizio millennio era notevole.
 

Ryu80

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YT Jeffsy 27'
Certo che se per ricorrere ai ripari hanno scelto di spostare la produzione a Taiwan, con la qualità che ne è venuta fuori, si sono proprio dati la zappa sui piedi.

Una news poco più dettagliata
http://www.marketwatch.com/news/story/tenneco-announces-potential-acquisition-suspension/story.aspx?guid={2B70B8C8-BD0C-4521-95B8-7DB1D41F9465}&dist=hppr

Purtroppo tagli di personale ce ne sono già stati e hanno già fatto un periodo di cassa integrazione (ci lavora mio fratello...).

Bisogna, secondo me, sperare che l'acquisizione non sia stata fatta per "togliere di mezzo" un concorrente ma piuttosto per coltivare una gamma di prodotti di qualità. In questo caso difficilmente sposterebbero la produzione altrove.

Dicci di più! Ma l'aver spostato la produzione all'estero ha provocato molti tagli al personale?
 

Mitzkal

Biker augustus
Credo che allo stato attuale delle cose a noi cambi ben poco........

Ci cambia eccome, se Marzocchi sparisce (anche se dubito fortemente) siamo fregati ben bene!

Attualmente il mercato non è praticamente concorrenziale, ci sono 3 grossi produttori che hanno il controllo totale del mercato e poi? Il quasi nulla.

White Brothers, Avalanche, BOS, Risse, tutti prodotti che rappresentano la nicchia nella nicchia!

RST e Suntour sono rimasti piuttosto al palo anche loro, vanno forte nel primo montaggio (economico).

A noi che per la maggiore siamo acquirenti da after-market rimangono poche scelte e prezzi alle stelle.

Nel mercato delle moto la tecnologià è avanti anni luce, i costi sono altissimi, ma sensati in proporzione alla qualità.

Nella MTB non esiste mercato di tuning, esiste PUSH Industries e BOS, poi?

Nelle moto un'azienda come Hyperpro che praticamente vive di fine-tuning fattura parecchi soldi.

Altro bacino, altra utenza, ma se ci si leva il pane da sotto ai denti... male per noi.
 

Mitzkal

Biker augustus
Appunto, ma non mi sono spiegato bene, i prezzi alle stelle sono in generale e secondo me dovuti all'assenza quasi totale di concorrenza.

Se adesso che sono in 3 c'è poca concorrenza e prezzi alti, non m'immagino il giorno che (spero di no) rimangono in 2.
 

The Advocate

Biker tremendus
18/5/06
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Scusate ma 15 milioni di euro di "debiti" per un gruppo come Marzocchi non mi sembra un'enormità.
Credo si intenda indebitamento (essenzialmente bancario e breve e lungo termine) con cui le aziende normalmente lavorano.
Mi sembrava utile precisarlo.
 

The Advocate

Biker tremendus
18/5/06
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In effetti, è vero, aziende da meno di 300 dipendenti si indebitano normalmente per 4/5 milioni.

Stai parlando di industria manufatturiera, credo. Esistono aziende con molti meno dipendenti e debiti nettamente più alti.

Ma qui siamo clamorosamente :offtopic:

Da alcuni messaggi comparsi sembrava quasi che Marza avesse i creditori alle porte. Non credo che sia così. Ripeto, certi indebitamenti sono fisiologici. Purtroppo, in Italia la cassa integrazione viene utilizzata a piene mani senza che, a mio avviso, ne esista un reale bisogno.

Se la notizia del preliminare è vera posso solo dispiacermi che un pezzo di tecnologia italiana vada all'estero. :medita:
 

zoorlen

Biker celestialis
14/12/04
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Graziella
Di preciso non so di quante persone si parli. Di certo ti posso dire che da un anno a questa parte tira una brutta aria e chi trova da un'altra parte se ne va.

Purtroppo nella stragrande maggioranza di queste manovre chi ci lascia veramente le penne sono i lavoratori... :cry:

Da alcuni messaggi comparsi sembrava quasi che Marza avesse i creditori alle porte. Non credo che sia cos. Ripeto, certi indebitamenti sono fisiologici.

Da completo ignorante in materia per mi chiedo: se i 15 milioni di euro fossero il "normale" debito di esercizio avrebbe senso vendere a una cifra appena sufficiente a ripianare tale debito? Ripeto: sono totalmente digiuno di economia e affini: fai finta di parlare con un bimbo di 3 anni ;-)
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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A mio parere non si parla di una azienda in crisi finanziaria...si parla di una azienda in crisi di prodotto, idee, marketing, innovazione...insomma: in crisi di "competenze distintive", per lo meno nel settore bici.

Riguardo i discorso "prezzi", beh...gli Italiani si meritano quello che hanno....-> se sapessero dare maggior "valore" al mondo usato, le case avrebbero minore turn over di prodotti (questo è uno dei pochi settori dove la gente cambia ogni anno prodotto solo per il gusto di cambiare...e ciò che ha 2 anni non vale nulla)....

E' per questo che sarebbe sufficiente, ad es, farsi un giro nel nostro mercatino, prima di andare dal sivende a fare assegni da tananna ingiustificati euro...
Ma questo è un discorso a parte.

Cmq la logica industriale di fare mille forke in mille versioni, e sostenere questa totale "assenza di economie di scala" ed "affinazione perfezionamento del prodotto" con la dislocazione produttiva nella Taiwan "cheap"...è stato un suicidio!

PS: a Taiwan si può anche produrre con qualità d'eccellenza.
Taiwan significa opportunità di qualità...ovvio che si può trovare e cercare anche la mediocrità, proprio come pare abbia fatto marzocchi.
 

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