la integro io dato che la conosco:
Km: 20 (compresa salita al San Giorgio)
Dislivello: 500
Località di partenza:Piossasco (cimitero)
Accesso: A55 Torino-Pinerolo, uscita Volvera, superare il cavalcavia della superstrada, ad una rotonda dritto, al primo semaforo a dx, cimitero
Cartografia: I.G.C 1:50000 17-Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa (insufficiente)
Tempo indicativo: 2h30min
Ciclabilità: 100% salita; 99% discesa
Percorso: Dal cimitero tornare al semaforo, girare a destra, poi ad una rotonda a sinistra in via Torino, seguirla per 1 km scarso fino a svoltare a destra in via Piatti; ad un bivio successivo tenere la sinistra, seguendo la salita, così anche dopo, fino a svoltare a destra in Via Montegrappa, da cui senza possibilità di errore si arriva all'inizio dello sterrato per il Monte San Giorgio, nei pressi di un tornante a sinistra e di una sbarra. Classica salita per il bosco con qualche rampa ripida e suolo incerto fino al bivio per San Valeriano, da cui la pendenza si fa più dolce e il fondo migliore. Senza possibilità di errore si percorre un lungo traverso, nei pressi di un cippo dedicato agli Alpini si rimonta una serie di tornanti che in breve conducono al Colle della Serva. Da qui si prosegue lungo lo sterrato, ora più ripido e dal fondo smosso, che in breve porta alla cima del monte. Ottimo panorama su Torino, la Bassa Val di Susa e il Monviso. Monumento alle penne mozze piossaschesi e cappella romanica in cima. Si rientra per percorso conosciuto al Colle della Serva, da cui si imbocca sulla sinistra di un tavolo da pic-nic un sentiero con indicazioni per il Colle di Prè. Dopo breve alcuni salti rocciosi ci costringono a scendere dalla sella. Aggirato il costone il sentiero procede a mezzacosta, con divertenti passaggi tra rocce, fino a giungere all'anonimo Colle di Prè, presso il quale si svolta a destra su sterrato, in direzione di Prese Inferiori. Dopo una rampa in salita, superato Prese Inferiori giungiamo all'abbandonato gruppo di case di Prese Superiori; svoltiamo ora a dx a mò di tornante su uno stradiccuolo inerbito che passa in mezzo alle case, dopodichè svoltiamo subito a sinistra su sentiero passando sotto due case diroccate. Da qui l'orientamento è precario in certi punti, essendo affidato a tracce bianco-rosse talvolta poco presenti. Con un po'di intuito comunque si individua la traccia. Ormai a valle, ci immettiamo su una pista forestale, superiamo un guado di un rio e subito dopo giriamo a dx su bel sentiero. Arrivati ad un crocevia proseguiamo dritti; in breve arriviamo alla borgata Merlino (abbandonata); giriamo poi a dx su strada più importante, asfaltata, che passando attraverso la zona industriale in breve ci riporta a Piossasco
Note: io l'ho fatto il 3 febbraio 2007 dopo un violento episodio di foehn e la ciclabilità in discesa in certi punti era compromessa a causa del fogliame piuttosto invadente