Dopo una lunga pausa forzata causa bdc,oggi ho ripreso la mtb in mano e mi sono dedicato al mio preferito:il Montello,e direi abbastanza duro per il periodo, una terra così umida e fangosa non la ricordo in questo periodo,anche se praticabile al 100%,il mio disappunto nasce dal fatto che l'ho trovato malmesso,non una cosa grave ma l'occhio me lo sono fatto praticandolo tutto l'anno, il terreno a parte il fango l'ho trovato più deformato del solito forse a causa delle troppe piogge,certe zone una volte percorse da molti biker si sono inselvatichite,come esistesse solo il "terre rosse" come percorso,e tutto il "residuo",lo chiamo così,fatto dai boscaioli tra fine inverno e inizio primavera,è dappertutto,rami e ramaglie li trovi ovunque,sui sentieri e sul bosco,sono una marea e non attribuibili a temporali,un'occhio attento nota che i legni sono vecchi e stagionati,le motocross le ho trovate pure stavolta e provocano un danno neppure paragonabile a una mtb,anzi, se il biker attento non derapa non provoca danni,magari avranno anche loro il diritto di passare ed entreremo in un'altro discorso. Morale della favola: sono rimasto deluso dallo stato in cui si trova il Montello,una terra a cui voglio bene,anche la "bomba" d'acqua di Bavaria 10 giorni fà con allagamenti potrebbe essere legata a una terra che così trascurata non assorbe più elevate quantità d'acqua.
Tutti noi dobbiamo fare qualcosa per migliorare un poco le cose,e così correremo più leggeri nella rossa terra.