Norme attuative (regolamento) DH 2014

verga

Biker serius
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Quello che dici è vero il problema in Italia è che molte persone per cultura, a differenza degli americani, vogliono far soldi con questi incidenti........ abbiamo quello che ci meritiamo, pensa all'assicurazione dell'automobile, si cerca sempre la maniera di fare qualche inciucio per non pagare o rifare tutta la macchiana nche se ti hanno solamente spaccato un fanale.
La colpa è solo nostra.

Ciao

Nicola Vergamini
solita storia italiana:

nessuno si vuole prendere responsabilità, perche ce sempre la necessità di imporre responsabilità a qualcuno per qualcosa o semplicemente per tutto. in maniera cieca e stile mamma protettrice.

Esempio illuminante: bike park americano, la gente gira n maniera autonoma ( caschett aperto e bici da supermercato, zero protezioni extra) a proprio rischio. se cadi e ti fai male sono cazzi tuoi e della tua assicurazione. a meno che su una passerella, cede tutto il legno e ti schianti, allora li la responsabilità è del park.

in park in italia, la piu grossa preoccupazione e che se ti fai male, anche mentre ti stappi la birra, solo per il fatto che sei dentro al bikepark, sono cazzi del gestore. questo è folle.

Visto che la situazione è questa, non vedo tutto sto clamore perche la FCI cerchi il famoso responsabile universale da accollare qualunque catastrofe possa succedere. Tanto pi non succede mai nulla anche se si ammazza qualcuno. la assicurazione paga e finita la storia.

Cercare la sicurezza totale anche contro le piu banali e ammissibili realtà , è una paranoia vera e propria dell'italia.
Se poi trasliamo questi discorsi in ambito lavorativo, allora cè da piangere. chi di voi è RSPP ??
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Quello che dici è vero il problema in Italia è che molte persone per cultura, a differenza degli americani, vogliono far soldi con questi incidenti........ abbiamo quello che ci meritiamo, pensa all'assicurazione dell'automobile, si cerca sempre la maniera di fare qualche inciucio per non pagare o rifare tutta la macchiana nche se ti hanno solamente spaccato un fanale.
La colpa è solo nostra.

"A differenza degli americani"? :nunsacci: Evidentemente non conosci come funzionano le cose negli USA, un paese dove ci sono avvocati che stazionano nelle sale d'aspetto dei pronto soccorso in attesa di nuovi clienti, dove esistono enormi studi specializzati nelle cause dei consumatori, dove chi ha messo il gatto nel micronde per asciugarlo ha ottenuto un risarcimento perchè sul manuale non c'era scritto nulla in proposito"... e dove sui manuali delle bici c'è scritto che "andare in bici è un'attività potenzialmente rischiosa, con possibilità di ferirsi e anche di morire" :spetteguless: Certo, un paese dove se ti assumi consapevolmente dei rischi dopo non puoi rifartela con altri, ma dove su questa consapevolezza c'è chi specula ampiamente...

Ad ogni modo, e per tornare al tema del topic il punto non è chi "vuol far soldi con gli incidenti", per quello ci sono le assicurazioni. Il punto è che ci possono essere conseguenze penali, e da quelle non c'è assicurazione che ti possa coprire.
Che un organizzatore sia responsabile della propria gara è nell' ordine delle cose, non lo trovo scandaloso. Trovo invece grave che la Federazione non sia in grado di "prescrivere" delle norme tecniche cui l'organizzatore possa attenersi ed essere così in grado di stare tranquillo, almeno relativamente.
 
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verga

Biker serius
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Filecchio
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Ciao,
lasciamo perdere la discussione sul sistema americano/italiano, siamo entrambi un pò confusi...
per il resto, insisto, gli italiani sono bravi ad inserirsi in " quello stare tranquilli, almeno relativamente" come dici tu, che la federazione sia lacunoso nel suo regolamento non è una novità. In molti casi, almeno negli anni passati venivano prese norme dal settore strada e neanche adattate al settore fuoristrada ( io faccio DH).

Ciao

Nicola Vergamini

"A differenza degli americani"? :nunsacci: Evidentemente non conosci come funzionano le cose negli USA, un paese dove ci sono avvocati che stazionano nelle sale d'aspetto dei pronto soccorso in attesa di nuovi clienti, dove esistono enormi studi specializzati nelle cause dei consumatori, dove chi ha messo il gatto nel micronde per asciugarlo ha ottenuto un risarcimento perchè sul manuale non c'era scritto nulla in proposito"... e dove sui manuali delle bici c'è scritto che "andare in bici è un'attività potenzialmente rischiosa, con possibilità di ferirsi e anche di morire" :spetteguless: Certo, un paese dove se ti assumi consapevolmente dei rischi dopo non puoi rifartela con altri, ma dove su questa consapevolezza c'è chi specula ampiamente...

Ad ogni modo, e per tornare al tema del topic il punto non è chi "vuol far soldi con gli incidenti", per quello ci sono le assicurazioni. Il punto è che ci possono essere conseguenze penali, e da quelle non c'è assicurazione che ti possa coprire.
Che un organizzatore sia responsabile della propria gara è nell' ordine delle cose, non lo trovo scandaloso. Trovo invece grave che la Federazione non sia in grado di "prescrivere" delle norme tecniche cui l'organizzatore possa attenersi ed essere così in grado di stare tranquillo, almeno relativamente.
 

sembola

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per il resto, insisto, gli italiani sono bravi ad inserirsi in " quello stare tranquilli, almeno relativamente" come dici tu
Forse non mi sono spiegato bene.

Che in Italia ci sia la voglia di "fare i furbi", di speculare sulle zone d'ombra delle leggi e dei regolamenti è chiaro. Ma per tutelarsi da questo ci sono appunto le assicurazioni della Federazione. Uno cade, si fa male, cita l'organizzatore? Benissimo, ci penserà un giudice a decidere se l'organizzatore è o no responsabile, e se decide di sì è l'assicurazione a scucire quanto stabilito e a pagare le spese legali: e l'organizzatore è tutelato.

Il guaio è se si fa tanto male o, Dio non voglia, ci lascia le penne. In quel caso anche se nessuno specula la Procura indaga e non c'è assicurazione che tenga. E se non ci sono chiare prescrizioni organizzative redatte dalla FCI è tutto lasciato all' interpretazione del giudice: il punto focale è questo, non che l'organizzatore sia ritenuto responsabile di quello che fa, è la scoperta dell' acqua calda...
 

udc-ban

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è il fatto che le norme 2014 sono disponibili già da un mesetto, quindi si ha tutto il tempo di discuterne per arrivare preparati alla stagione
 

macio68

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avete sentito qualcosa sul fatto che i campionati regionali, a partire dal 2014, debbano svolgersi in un UNICA singola prova e non più in almeno 5 prove annuali?
secondo mè è un suicidio
spero non sia vero
 

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avete sentito qualcosa sul fatto che i campionati regionali, a partire dal 2014, debbano svolgersi in un UNICA singola prova e non più in almeno 5 prove annuali?
secondo mè è un suicidio
spero non sia vero

beh a carbonia durante l'ultima prova dell'axo cup, gia se ne parlava..:nunsacci:
spero anch'io come te macio, che sia una grande bufala!!
 

macio68

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In Veneto già da qualche anno il campionato regionale si svolge in prova unica.

in sardegna abbiamo il problema dei costi delle trasferte. sarebbe bello fare il campionato regionale in un unica prova e poi partecipare alle prove nazionali. ma quanto ci costa. pensa portare i ns ragazzi (esordienti, allievi, juniores) 5 o 6 volte in trasferta a stagione.
solitamente si organizzavano almeno 5 prove regionali su percorsi anche impegnativi e poi ci giocavamo il campionato italiano.
 
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mtt

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vicenza
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in sardegna abbiamo il problema dei costi delle trasferte. sarebbe bello fare il campionato regionale in un unica prova e poi partecipare alle prove nazionali. ma quanto ci costa. pensa portare i ns ragazzi (esordienti, allievi, juniores) 5 o 6 volte in trasferta a stagione.
solitamente si organizzavano almeno 5 prove regionali su percorsi anche impegnativi e poi ci giocavamo il campionato italiano.

Sempre riportando quel che succede qui in Veneto, c'è in Circuito DhNord Est che si sviluppa su più prove, una delle quali assegna, in prova unica, la maglia di campione regionale. Se ci fosse l'obbligatorietà di un regionale in prova unica, questo è un modo per "aggirare" l'ostacolo.
 

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