Il nuovo sistema meritava un test ed è stato effettuato in questo fine settimana:
per come ho montato io non ho riscontrato nessuna anomalia, vibrazione o diminuzioni di potenza in frenata, in pratica nell'uso non ha difetti ed è indistinguibile dal sistema tradizionale, i suoi vantaggi sono tutti nel reparto officina.....
Cambia assolutamente niente , stringere una vite o un prigioniero , cambia niente.
L'importante rimane la coppia di serraggio
L'idea piace anche a me e molto , però c'è una cosa che mi ci fa riflettere ossia, nelle moto da strada che montano le pinze radiali non hanno mai applicato questo metodo (prigioniero) ma è sempre una vite che serra la pinza alla forca, e mi viene da pensare che se non lo hanno mai fatto forse c'è un motivo.
Sono capitato per caso su questa discussione, non ho potuto fare a meno di loggarmi per dirti......BRAVO NIKKERIBE!!Ottima soluzione!
Ieri mentre pulivo la biga dai residui del fine settimana ho fatto un "tuning" alla pinza anteriore e mentre aggieggiavo ho avuto un flash: premetto che la mia pinza è montata con un adattatore PM-PM da 180 con attacco radiale diretto nelle filettature del fodero.
Ora, tenuto conto che a qualcuno è capitato di spanare le suddette filettature, ci sarebbe da ovviare con gli adattatori appositi a quattro viti, ma anche così: ho tolto i bulloni passanti e li ho sostituiti con due prigionieri fatti da una barra filettata M6, tagliati a misura e avvitati fino al fondo del fodero.
Il fissaggio della pinza io l'ho fatto con i dadi di alcuni portapattini V-brake ma è possibile stringere con dei normali dadi autobloccanti.
Con questo sistema, ogni volta che c'è bisogno di fare un centraggio della pinza, lavorano solo i dadi, mentre i segmenti di barra filettata rimangono fissi all'interno, preservando l'usura e i possibili "spanamenti" di filetto degli ancoraggi sui foderi.
Altro vantaggio che ho notato è che il blocco della pinza è più semplice e si riesce a centrare con molta più facilità, in quanto al momento della chiusura non si sposta niente, perchè di fatto il filetto non si muove ma gira solo il dado!
Questo è il lavoro finito:
Il sistema mi incuriosisce abbastanza, solo che sarò idiota ma non ho capito cosa cambia realmente "internamente"....nel senso....ho capito che hai preso una barra filettata e l'hai avvitata nei due fori del fodero...e poi? Non capisco dove hai messo dadi e controdadi e avvitato la pinza.
Grazie in anticipo per la spiegazione che mi darai :)
Il sistema mi incuriosisce abbastanza, solo che sarò idiota ma non ho capito cosa cambia realmente "internamente"....nel senso....ho capito che hai preso una barra filettata e l'hai avvitata nei due fori del fodero...e poi? Non capisco dove hai messo dadi e controdadi e avvitato la pinza.
Grazie in anticipo per la spiegazione che mi darai :)
Ancora meglio con prigionieri testa cava esagonale
Complimenti per aver pubblicato quest'idea. Io avevo usato questo metodo in passato su una bici di qualche anno fa e come hai scritto funziona perfettamente . Solitamente una delle cose che faccio quando cambio bici è quello di sostituire i bulloni che bloccano le pinze con nuovi bulloni INOX tagliandoli in modo da sfruttare tutta la profondità della filettatura . Per quel che concerne le filettature presenti sulle forke e sui telai per renderli più resistenti basterebbe che i costruttori installassero in fase di produzione dei filetti in acciaio Helicoil .. Purtroppo tutto ha un costo ... Ma se uno spana un filetto è l'unico metodo per recuperarlo
Complimenti per aver pubblicato quest'idea.
questo è vero dei madre vite in metallo piu duro eviterebbero molte spanature, secondo me invece usare viti troppo "dure" rischia di aumentare le possibilita di spanatura della madrevite risultando molto piu morbida della vite inserita
.. Se uno non controlla la coppia di serraggio non esiste ' la soluzione perfetta ma la l'idea di avere un sede filettata resistente dovrebbe preservare il componente più costoso (forka o telaio) . Se il bullone si spana si va in bulloneria e con 1 euro ne compri almeno 4 nuovi . Poi se si vuole fare lavori ben fatti si usa una chiave dinamometrica, io ne ho una d 1-15 NM , per uso ciclistico è perfetta
Ieri mentre pulivo la biga dai residui del fine settimana ho fatto un "tuning" alla pinza anteriore e mentre aggieggiavo ho avuto un flash: premetto che la mia pinza è montata con un adattatore PM-PM da 180 con attacco radiale diretto nelle filettature del fodero.
Ora, tenuto conto che a qualcuno è capitato di spanare le suddette filettature, ci sarebbe da ovviare con gli adattatori appositi a quattro viti, ma anche così: ho tolto i bulloni passanti e li ho sostituiti con due prigionieri fatti da una barra filettata M6, tagliati a misura e avvitati fino al fondo del fodero.
Il fissaggio della pinza io l'ho fatto con i dadi di alcuni portapattini V-brake ma è possibile stringere con dei normali dadi autobloccanti.
Con questo sistema, ogni volta che c'è bisogno di fare un centraggio della pinza, lavorano solo i dadi, mentre i segmenti di barra filettata rimangono fissi all'interno, preservando l'usura e i possibili "spanamenti" di filetto degli ancoraggi sui foderi.
Altro vantaggio che ho notato è che il blocco della pinza è più semplice e si riesce a centrare con molta più facilità, in quanto al momento della chiusura non si sposta niente, perchè di fatto il filetto non si muove ma gira solo il dado!
Questo è il lavoro finito: