NUOVO MODO DI CONDIVIDERE LA MTB! Cosa ne pensate

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Raph69

Biker popularis
14/4/08
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Cagliari
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Anche se prediligo studiare personalmente a tavolino i miei giri (google maps santo subito) ed esplorare in prima persona (spesso col rischio di tornare indietro perchè quello che ritenevo una strada era in realtà il letto di un fiume o perchè un tagliafuoco era troppo ripido per i miei gusti), ritengo che potrebbe essere comunque molto interessante, specie per chi non ha tempo/capacità di studiarsi a tavolino percorsi in zone a lui sconosciute, ma ha comunque voglia di scoprirne le bellezze e gli angoli nascosti come solo un "padrone di casa" sa fare.
Come spesso succede, l'idea di fondo è buona, bisogna vedere come si evolve la cosa e certamente col sistema dei feedback si dovrebbe riuscire a selezionare accompagnatori e, perchè no, accompagnati (perchè si dice tanto delle delusioni che si possono rimediare facendosi guidare da uno sconosciuto, ma vogliamo parlare di quante volte ci si trova a dover scarrozzare sconosciuti che si rivelano brontoloni, maleducati e quant'altro?). Anche il discorso contributo non lo vedo come totalmente sbagliato, d'altronde chi si dedica a far da guida per degli sconosciuti, rischia di spendere parte del suo tempo per persone che poi magari si limiteranno a un grazie e non vedrà mai più o non saranno mai disponibili per rendere il favore; quindi va bene l'amicizia, ma non prendiamoci per i fondelli dicendo che certe cose sono rare perchè di profittatori al mondo ce n'è tanti.
Il contributo può essere anzi un modo per chi non ha tempo o esperienza per fare a sua volta da guida per non sentirsi in difficoltà a chiedere sempre senza ricambiare.
 

PinoilPinguino

Biker novus
18/2/16
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Verona
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Per gli aspetti legali ed eventualmente fiscali ci stiamo lavorando con dei professionisti.

Cosa ne pensate?

Saggia decisione la consulenza di professionisti, avvocati e/o commercialisti, in quanto quando viene a mancare il senza scopo di lucro può essere che si ricada in una qualche assunzione di responsabilità anche penale nei confronti di chi si accompagna da parte di chi richieda eventualmente un contributo che in questo caso si può chiamare anche compenso. Vi auguro successo per questa iniziativa perchè può essere anche fonte di guadagno in futuro da parte Vs quando Vi chiederanno di inserire della pubblicità.... occhio però a non esagerare.. :mrgreen:[/QUOTE]

ma quindi se io accompagno un mio amico in un posto che conosco non sono responsabile mentre se chiedo una cifra euro ad uno sconosciuto sì?
A me risulta che se succede qualcosa ci sia responsabilità del più esperto in ogni caso, come per le camminate in montagna. Che uno sia una guida oppure no.
Mi sbaglio?
 

sembola

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ma quindi se io accompagno un mio amico in un posto che conosco non sono responsabile mentre se chiedo una cifra euro ad uno sconosciuto sì?
A me risulta che se succede qualcosa ci sia responsabilità del più esperto in ogni caso, come per le camminate in montagna. Che uno sia una guida oppure no.
Mi sbaglio?

Sulla questione del lucro non ti sbagli, il non essere pagati non solleva dalle responsabilità civili e penali.

Diciamo che il più esperto o comunque chi si assume l'incarico di "guida" in modo formale o implicito ha la responsabilità di valutare e di comunicare i rischi ai partecipanti.
 

Kicero

Biker novus
1/2/16
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Siamo felici di annunciare che il portale è online!:cucù:

E' possibile cercare degli itinerari lungo cui farsi accompagnare e inserire i propri mettendosi a disposizione degli altri utenti.

L'interazione si basa sui due ruoli: il Kicero, che conosce la zona, e i Joiner che richiedono di essere accompagnati.
Una volta inserito un itinerario, il Kicero può decidere i giorni in cui mettersi a disposizione per accompagnare i Joiner

Abbiamo predisposto un sistema di messaggistica interno per mettersi in contatto con gli altri utenti e chiedere informazioni. Inoltre, una volta finite le uscite è possibile scambiarsi un feedback.

www.kicero.it

Cosa ne pensate?
 

thedoors

Biker tremendus
1/10/14
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Roma
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ho già più volte detto che l'idea è ottima....
ma non mi piace il fatto che ci sono molti, troppi campi obbligatori durante la registrazione. Ho provato qualche gg fa ... non so se ancora è cosi...
 

Kicero

Biker novus
1/2/16
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ho già più volte detto che l'idea è ottima....
ma non mi piace il fatto che ci sono molti, troppi campi obbligatori durante la registrazione. Ho provato qualche gg fa ... non so se ancora è cosi...
Salve theDoors! abbiamo lasciato come obbligatori i campi Nome Cognome Mail Età. L'età è obbligatoria almeno per far dichiarare la maggiore età.
 

matteof93

Biker ciceronis
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secondo me è un'idea molto interessante e con grandi potenzialità. in effetti va un po' in concorrenza con il forum ma non ci vedo nulla di male nel senso che ormai trovo il forum uno strumento "vecchio".

non fraintendetemi, il forum è un posto utilissimo che sfrutto ogni giorno per imparare e documentarmi ma manca dell'immediatezza che possono offrire strumenti alternativi...questo è il motivo per cui si sono imposti i social network: immediatezza e facilità di utilizzo.

detto questo un portale come kicero penso che possa colmare, se studiato bene, il gap esistente tra il forum e un qualsiasi social network a condizione che si riesca a garantire quell'immediatezza che forse un topic sul forum non riesce ad offrire.

mi spiego meglio: al sottoscritto piacerebbe molto condividere con altri i propri itinerari, è altrettanto vero però che non trovo particolarmente comodo fissare un'uscita con giorni e giorni di anticipo perchè ci sono troppe variabili (impegni personali, meteo ecc). a tal proposito quindi è possibile, su kicero, tracciare degli itinerari e comparire poi come possibile "accompagnatore" (tra quelli presenti in zona) da contattare per un'eventuale uscita senza la necessità di prefissare data e ora dell'uscita stessa?

potrebbe funzionare così: io creo i tracciati di alcuni itinerari e figuro in una lista di "accompagnatori" disponibili su un determinato percorso o in una certa zona. a quel punto se qualcuno è interessato mi contatta direttamente con una chat privata e si concorda una data, aprendo poi l'uscita in un secondo momento a terzi.

ps: resta inteso che lo spirito della cosa deve essere del tutto ricreativo, nel senso che se mi trovo l'amatore "agonista" che vuol salire alla morte e scendere rischiando l'osso del collo lo mando a quel paese.
 

matteof93

Biker ciceronis
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aggiungo un'altra considerazione:

ho letto le faq, le info varie e le condizioni del portale, mi sembrano eccessivamente rigide. intendo dire che logicamente voi avete tutto il diritto di dire che kicero e joiners si assumono le dovute responsabilità nell'organizzare l'uscita (anche in caso di cadute e problemi simili) ma tutto questo penso vada troppo a svantaggio dell'accompagnatore.
se io creo un itinerario e mi rendo disponibile ad accompagnare qualcuno in modo del tutto gratuito, esattamente come faccio con i miei amici, non ho intenzione di assumermi alcuna responsabilità e non vorrei mai che a qualche sconosciuto possa venire in mente di chiedermi i danni perchè magari in discesa non è stato in grado di fare un certo passaggio, è caduto e ha rotto la bici o si è fatto male.

bisognerebbe aggiungere un'ulteriore voce nelle condizioni riguardanti sia il kicero che i joiner ovvero, copiando quanto presente già per il portale:

"Acconsentendo alla presente informativa dichiarate di manlevare e tenere indenne il Kicero da qualsivoglia danno, contestazione, azione giudiziaria, richiesta di risarcimento da parte degli Utenti e/o di terzi conseguente alla esecuzione di un Evento a cui intendete partecipare in assoluta autonomia e sotto la vostra esclusiva responsabilità."

e ovviamente la stessa cosa deve valere per il kicero nei confronti dei joiner.
 

sembola

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ho letto le faq, le info varie e le condizioni del portale, mi sembrano eccessivamente rigide. intendo dire che logicamente voi avete tutto il diritto di dire che kicero e joiners si assumono le dovute responsabilità nell'organizzare l'uscita (anche in caso di cadute e problemi simili) ma tutto questo penso vada troppo a svantaggio dell'accompagnatore.
se io creo un itinerario e mi rendo disponibile ad accompagnare qualcuno in modo del tutto gratuito, esattamente come faccio con i miei amici, non ho intenzione di assumermi alcuna responsabilità e non vorrei mai che a qualche sconosciuto possa venire in mente di chiedermi i danni perchè magari in discesa non è stato in grado di fare un certo passaggio, è caduto e ha rotto la bici o si è fatto male.
Capisco quello che dici, ma le responsabilità ci sono sia che tu voglia o che non voglia assumertele, almeno in linea di teoria.



bisognerebbe aggiungere un'ulteriore voce nelle condizioni riguardanti sia il kicero che i joiner ovvero, copiando quanto presente già per il portale:

"Acconsentendo alla presente informativa dichiarate di manlevare e tenere indenne il Kicero da qualsivoglia danno, contestazione, azione giudiziaria, richiesta di risarcimento da parte degli Utenti e/o di terzi conseguente alla esecuzione di un Evento a cui intendete partecipare in assoluta autonomia e sotto la vostra esclusiva responsabilità."

e ovviamente la stessa cosa deve valere per il kicero nei confronti dei joiner.
Per la legge italiana questo non è possibile. Chi organizza, in modo formale ma anche informale tipo "giro con gli amici" , non può declinare le responsabilità connesse. Può, questo sì, informare in modo corretto ed esauriente i partecipanti delle difficoltà che si incontreranno e fare tutto quello che la" prudenza del buon padre di famiglia" suggerisce di fare per evitare il pericolo che qualcuno subisca danni ingiusti: cosa che purtoppo potrebbe non essere sufficiente di fronte ad un giudice.
 

matteof93

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Capisco quello che dici, ma le responsabilità ci sono sia che tu voglia o che non voglia assumertele, almeno in linea di teoria.




Per la legge italiana questo non è possibile. Chi organizza, in modo formale ma anche informale tipo "giro con gli amici" , non può declinare le responsabilità connesse. Può, questo sì, informare in modo corretto ed esauriente i partecipanti delle difficoltà che si incontreranno e fare tutto quello che la" prudenza del buon padre di famiglia" suggerisce di fare per evitare il pericolo che qualcuno subisca danni ingiusti: cosa che purtoppo potrebbe non essere sufficiente di fronte ad un giudice.
si, me ne rendo conto.

la sostanza insomma è che se di un amico con il quale esci spesso puoi fidarti (nel senso che non andrà mai a denunciarti perchè hai deciso di fare una certa discesa piuttosto di un'altra e lui è caduto rompendosi una clavicola) non è la stessa cosa di uno sconosciuto con il quale ti metti d'accordo online. la stessa cosa vale qui sul forum di mtb dove non ho mai partecipato a raduni (anche perchè la discussione che riguarda la mia zona è praticamente morta) mentre un paio di raduni sul forum di bdc li ho fatti.
 

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si, me ne rendo conto.

la sostanza insomma è che se di un amico con il quale esci spesso puoi fidarti (nel senso che non andrà mai a denunciarti perchè hai deciso di fare una certa discesa piuttosto di un'altra e lui è caduto rompendosi una clavicola) non è la stessa cosa di uno sconosciuto con il quale ti metti d'accordo online. la stessa cosa vale qui sul forum di mtb dove non ho mai partecipato a raduni (anche perchè la discussione che riguarda la mia zona è praticamente morta) mentre un paio di raduni sul forum di bdc li ho fatti.

Esattamente.

Ed è per questo che dopo dieci anni ho smesso di organizzare il "miniraduno della Montagnola", non avendo alle spalle una ASD che potesse attivare un'assicurazione che desse un minimo di tranquillità.
 

matteof93

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Esattamente.

Ed è per questo che dopo dieci anni ho smesso di organizzare il "miniraduno della Montagnola", non avendo alle spalle una ASD che potesse attivare un'assicurazione che desse un minimo di tranquillità.
è l'unico modo per evitarsi eventuali rogne...purtroppo la legge italiana invoglia alla soppressione delle iniziative piuttosto che al loro proliferare, i piccoli paesi come il mio stanno morendo pian piano anche per questo.
 

sembola

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è l'unico modo per evitarsi eventuali rogne...purtroppo la legge italiana invoglia alla soppressione delle iniziative piuttosto che al loro proliferare, i piccoli paesi come il mio stanno morendo pian piano anche per questo.
Personalmente credo che chi organizza qualsiasi cosa, dall'uscita con gli amici alla gara "monumento" abbia il dovere morale prima ancora che legale di ridurre al minimo i rischi derivanti dall' attività stessa. E tra fare tutto il possibile e non fare nulla perchè "si sa che è pericoloso" qualche differenza a mio parere c'è.
Per questo non sono d'accordo con la vulgata contro la legge italiana. Perchè per uno che cerca di lucrare su un infortunio o di cercare un responsabile ad una fatalità purtroppo ci sono molti "organizzatori" cialtroni, incapaci, improvvisati o avidi che non pensano alle conseguenze delle loro azioni...
 

matteof93

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Personalmente credo che chi organizza qualsiasi cosa, dall'uscita con gli amici alla gara "monumento" abbia il dovere morale prima ancora che legale di ridurre al minimo i rischi derivanti dall' attività stessa. E tra fare tutto il possibile e non fare nulla perchè "si sa che è pericoloso" qualche differenza a mio parere c'è.
Per questo non sono d'accordo con la vulgata contro la legge italiana. Perchè per uno che cerca di lucrare su un infortunio o di cercare un responsabile ad una fatalità purtroppo ci sono molti "organizzatori" cialtroni, incapaci, improvvisati o avidi che non pensano alle conseguenze.
certo ma un giro tra amici o comunque tra persone che condividono la stessa passione non può essere paragonato ad un'evento vero e proprio. nel mio caso mi offrirei come accompagnatore con l'unico desiderio che possa aumentare il numero di bikers che frequentano la mia zona in modo da rendere anche più semplice la pulizia e manutenzione dei percorsi.
 

sembola

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certo ma un giro tra amici o comunque tra persone che condividono la stessa passione non può essere paragonato ad un'evento vero e proprio.
Certamente sono situazioni diverse: è plausibile che un "evento" debba avere un livello intrinsecamente "superiore" di sicurezza o che una guida professionista sia "maggiormente" responsabile proprio per il suo ruolo professionale: cosa che si riflette anche nella presenza di regolamenti e normative specifiche.
Il che non significa però che una responsabilità possa esistere anche nel caso "informale", se ti porto su un S3 senza chiederti neppure che livello tecnico hai è difficile sostenere che il mio non sia un comportamento imprudente e che se ti fai male, anche solo cercando di scendere a piedi, sono solo fatti tuoi. Senza contare che esiste la questione della responsabilità contro terzi, che proprio perchè dipende da altre persone rischia di essere rlevante più della questione di eventuali infortuni dei partecipanti.

Insomma, secondo me è una questione da tenere ben presente sempre, anche nell' uscita da soli, figuriamoci quando si è in compagnia e si "accompagnano" altre persone...
 

emmellevu

FAT-Biker meravigliosus
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Salsa Bucksaw, Specialized Diverge
Capisco quello che dici, ma le responsabilità ci sono sia che tu voglia o che non voglia assumertele, almeno in linea di teoria.

Per la legge italiana questo non è possibile. Chi organizza, in modo formale ma anche informale tipo "giro con gli amici" , non può declinare le responsabilità connesse. Può, questo sì, informare in modo corretto ed esauriente i partecipanti delle difficoltà che si incontreranno e fare tutto quello che la" prudenza del buon padre di famiglia" suggerisce di fare per evitare il pericolo che qualcuno subisca danni ingiusti: cosa che purtoppo potrebbe non essere sufficiente di fronte ad un giudice.

Questa cosa mi incuriosisce. Ma se un gruppo di amici decide di uscire insieme fissando un puntello ed un percorso condiviso ... chi è responsabile di chi?
 

matteof93

Biker ciceronis
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Questa cosa mi incuriosisce. Ma se un gruppo di amici decide di uscire insieme fissando un puntello ed un percorso condiviso ... chi è responsabile di chi?
pochi post più sotto si è detto "il più esperto" o comunque colui che fa da punto di riferimento.

resta il fatto che in molti gruppi non c'è un più esperto in senso assoluto, dipende dagli ambiti.
 

sembola

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pochi post più sotto si è detto "il più esperto" o comunque colui che fa da punto di riferimento.

resta il fatto che in molti gruppi non c'è un più esperto in senso assoluto, dipende dagli ambiti.

Esattamente, dipende dalle circostanze. Una cosa è un gruppo di amici che esce su un percorso condiviso, un'altra è un gruppo effettivamante "guidato" da un componente.
 

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