vedi, non è questione di singole organizzazioni locali: lì il tempo c'è stato, ognuno ha seguito solo poche tappe nei territori che già conosce e di solito frequenta. L'organizzazione frettolosa c'è stata a livelllo centrale, del gruppo cicloescursionismo, che ha calato dall'alto una manifestazione senza avere il tempo di ragionarci su, prendendo a scatola chiusa il progetto di Claudio che, pur eccezionale nell'idea, non poteva certo essere impeccabile in toto. Vedi alcune tappe ammazza-cristiani per lunghezza, dislivello o portage, oppure certi sconfinamenti che si potevano forse evitare. Per questo serviva da un lato più tempo e dall'altro il coinvolgimento delle realtà locali. Purtroppo però già il cai ha i suoi tempi elefantiaci e non si poteva temporeggiare oltre. Prova ne sia il fatto della levata di scudi della SAT contro di noi. Se non avessimo battuto tutti sul tempo alla fine ci avrebbero cassato l'iniziativa senza appello.
Come giustamente dici, è necessario radicarci sul territorio. Che poi la testa ignori quel che fa il corpo (sociale), per il cai non è certo una novità...