Pedoni arrabbiati con i bikers al colle!

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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Carlo46

Biker urlandum
Ciao ragazzi é un pó che non bazzicavo il forum,
questo problema é sempre sorto quando un "movimento" attacca lo spazio di un altro "movimento", lo abbiamo avuto con la scalata alpina e la scalata sportiva, lo sci e lo snow-board e si ripropone tra mtb ed escursionisti pedoni, ma internamente ogni tanto anche in famiglia mtb di diverse filosofie.
In ogni modo la convivenza é possibile e la proposta fatta di censire il movimento mtb, per sapere quanti siamo, per poi attivarsi anche a livello politico é piú che necessaria. Il nodo stá nel fatto che non tutti (siamo una democrazia) vogliono organizzarsi in una ASD di qualsivoglia organizzazione, FCI o UISP, quel che l'é. Forse non é neanche necessario, ma sarebbe piú che utile avere un nesso comune, un referente (anche un gruppo di lavoro) che venga interpellato quando di mtb si parla. A Laces hanno predisposto dei sentieri per il quieto vivere. Forse si é una tendenza per arrivare alle riserve palesate e forse non una soluzione ideale, ma comunque accettabile.
Il codice comportamentale dovrebbe essere intrinseco all'attivitá, ma non tutti hanno gli stessi valori ed il rispetto per il prossimo e qui iniziano le difficoltá. Bikers Renegade che vogliono sentirsi molto free vs. pedoni che andrebbero comunque a randellare anche chi porta bambini schiamazzanti, cani al guinzaglio e non ecc. come sopra, in montagna.
Si puó elaborare e proporre un codice deontologico comportamentale, insegnare ai bambini - come maestro mtb di federazione lo faccio - come relazionarsi con i pedoni, sperando che da grandicelli mantengano certi valori. Poi comunque dobbiamo fare anche i conti con biker-non-locals (sono in tanti e riconosciuti solo ultimamente come forza economica, benché considerata ancora come pubblico turistico in minoranza - ca. 25-30%, vedi il WIKU di qualche settimana fà), che trovandosi in vacanza spesso hanno la soglia comportamentale piuttosto di basso rango. Questo lo ho potuto osservare anche ad un Camp Cube a Mayrhofen-Zillertal, dove con molta arroganza sfrecciavano, su un sentiero non riservato al bike-camp, vicino ai pedoni urlando sproloqui di tutti i tipi. In questi casi come biker ti senti disarmato dai tuoi stessi fratelli. Si sá la mamma dei coglioni é sempre gravida....
Una possibilitá di fare espandere un certo codice comportamentale é copiare un pó il movimento "risk 'n' fun" generato dall'AVS in Austria per il freeride invernale. Per garantire la sicurezza dei ragazzi che iniziavano sempre di piú ad esporsi al pericolo valange con la tavola, mio fratello come guida alpina ha trovato un gruppo di ragazzi interessato, ai quali ha fatto poche lezioni di uso dell'ARVA, della valutazione situazione neve, condizioni meteo e morfologia. Questi ragazzi hanno iniziato a parlarne con i propri amici ed il movimento si espande a macchia d'olio. In gergo tecnico "train the trainer". Questo ha ridotto la casistica dei decessi per valanga.

Il problema é vecchio, ma sempre piú impellente (vedi i divieti nel Tirolo, da poco anche in Germania nella regione Hessen, nel trentino ed i limiti al Renon).

Vediamo cosa ne esce a passar parola tra noi biker:celopiùg: self-regulation!!
Quoto!! wow bel discorso...condivido pienamente , anche qua da noi sull'alto garda siamo agli stessi livelli, forse in scala anche piu ampia, visto la zona turistica...:il-saggi:
 

MarcoK2

Biker novus
28/7/08
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Bolzano
www.alpbike.it
ciao sherpamg e atutti i frequentatori del forum,
condivido il tuo approccio, il problema si ripresenta ogni qual volta un "movimento" affianca tocca o compenetra per non dire invade il territorio di "gioco" di un altro movimento.:duello:
La tua proposta di "auto-regolametarsi" e quindi di "auto-educarsi" la pratico anche io, quando, da maestro AMI faccio corsi sia a ragazzi che adulti, e sopratutto quando guido escursioni, indispensabile, utile, positivo ma mi rendo conto che non basta.
Non basta perche' basta un biker arrogante e poco disciplinato per dare un'immagine sbagiata di un movimento o un "politico" poco informato per fare danni legislativi, come in Trentino.:arrabbiat:
Sul primo non abbiamo oggettivamente possibilita' di intervenire, tutti non si potranno educare, sui secondi (i politici) forse si.
Il problema e' con quale interfaccia, come dici tu e concordo appieno, non e' "solo" una asd o una federazione l'unico interlocutore, ma se almeno queste si fanno trovare pronte al momento del bisogno forse salveremo la possibilita' al movimento dei biker l'uso dei sentieri in coabitazione con tutti gli altri utilizzatori.
Il mio richiamo non e' finalizzato ad una personale "investitura" non ne ho ne il tempo ne l'autorevolezza, ma mobilitare le varie componenti gia' organizzate del movimento MTB perche' ne discutano internamente e siano in qualche modo allertate per essere pronte e tempestive se serve, e prima o poi servira'.
Continuiamo con il passa parola, parlarne fa e fara' bene allla cosa.
 

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