Se per promuovere una tipologia di bici si usano le stesse argomentazioni e gli stessi toni usati a suo tempo da alcuni per magnificare le 29, è ben difficile che le reazioni possano essere diverse.
Per esempio, io la smetterei di usare l'argomento "divertimento", perchè si finisce per suggerire di pensare che chiunque usi altre tipologie di bici o prediliga altri modo d'uso sia uno sfigato che non si diverte.
Così come è inutile (anzi controproducente) ignorare le differenze oggettive a livello tecnico, altrimenti si fa la figura di quel biker che aveva corso la SRH con una Remedy e si lamentava perchè a suo dire era una gara dalle salite troppo dure
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yoda76: mi dispiace che tu te la prenda, ma permettimi di dire che è il prezzo della fama
. Purtroppo in Italia la logica dei testimonial è prevalente nello sport, nonostante sia chiaro che si tratta di una logica inapplicabile alla massa. Il fatto che Scratera (tanto per citare un altro forumendolo tirato in ballo) usi per le sue uscite alpine una rigida da 27.5 non significa automaticamente che la rigida da 27,5 sia la "bici ideale" per la massa dei praticanti, ma solo la "bici ideale" per Scratera sui suoi percorsi.
Per questo dire "ma tizio o caio con la fat ci fanno tutto" non significa niente, se non che
per quelle persone (con il loro bagaglio tecnico e livello atletico) , sui
loro percorsi (con le precise caratteristiche) è un mezzo adatto. Se a qualcuno rimarcare questo apparentemente banale principio è "levare gli scudi" evidentemente c'è in giro una grossa carenza di obiettività.