Ieri pomeriggio, sabato,
ci siamo ritrovati in dieci per un Monte Mosso nella ormai collaudata versione che mi piace chiamare "definitiva".
Io, Stinkyetto, Purple, il suo amico Brian, il Mitico Reca, Carmelo, Gianpaolo, Gianni, Nanni ed il suo Fratellino (per modo di dire... è sì più giovane ma sarà 90 kg di uomo alto e robusto).
La compagnia si è subito piacevolmente amalgamata in un modo che oserei definire "democratico".
Il percorso seguito è stato quello che, a mio modestissimo parere, è quello che esalta meglio di tutti gli altri le caratteristiche naturali dei sentieri.
Quindi: dal "canonico" parcheggio di Mezzano Scotti siamo saliti su comodo asfalto fino all'imbocco del sentiero CAI che ci ha portato al conosciuto "casotto" del Mosso. Prima, a 4/5 della salita, piccola pausa x rifornimento idrico a Schiavi.
Pausa per breve spuntino e vestizione, poi giù per la "bastarda", che abbiamo trovato più carogna del solito perchè piuttosto scavata e, soprattutto, resa viscida dal temporale di poche ore prima.
Risalita su sentiero sulla "veloce" fino alla costa del sentiero CAI Travo-Penice, altra breve sosta spuntino e giù per la "caxxuta" passando per il caratteristico paese-fantasma di Sambuceto. La discesa in pietraia su Area (come dicono i locali, oppure "Areglia", comescritto sulle cartine IGM) è stata terreno di sfida tra Carmelo e Banzai, che in quel frangente si rimpallavano l'unico neurone acceso tra i due come fosse una palla avvelenata. Risultato: entrambi hanno pizzicato... Ma và!!!
Ha pizzicato anche il Reca, mentre Nanni ha perfino perso le pastiglie del freno posteriore da quanto va piano... :-?
Fortunatamente ieri nessun escursionista burlone ha voluto omaggiare di prodotti biologici freschi e genuini noi sventurati bikers...
Sul finire del giro abbiamo trovato il sentiero "basso", quello a lato del ruscello che le carte IGM chiamano "Torba", come al solito piuttosto infestato di rovi ed ortiche... Ma in più rispetto al solito abbiamo visto gli effetti erosivi di precedenti acquazzoni per cui il sentiero, già scavato, si è trasformato in un alveo aggiuntivo (ora secco) del "Torba". L'acqua è recentemente passata in zone dove di solito non passa.
A parte comunque le numerose soste per noie alle bici, tutto è scorso via bene. L'allegra brigata è tornata alle auto non eccessivamente provata fisicamente ma soddisfatta per le discese direi quasi "uniche" nel territorio piacentino.
Il Monte Mosso fatto così Ti permette di salire senza picchi eccessivi di sforzo in modo da poter essere ancora abbastanza fresco e lucido da poter affrontare le discese impegnative sia a livello tecnico, che fisico, che mentale a livello di concentrazione.
La "veloce" fatta in salita poi regala un paio di vedute molto belle sull'altro versante della valtrebbia (zona dell'Armelio, del Capra, del tre sorelle e via dicendo).
Per quanto riguarda le discese, non posso chiedere di meglio. Trialistico tutta tensione fisica e mentale sulla ripida e scassata "bastarda"; alternato "flow", pietraia medio-lenta in single track non eccessivamente ripido nella parte alta della "caxxuta"; due o tre altri passaggi "trial" ripido nella caxxuta media, pietraia veloce nella ultima parte fino ad Area. Da Area in giù si fa il sentiero lungo il torrente giusto per non perdere quota sull'odiato asfalto (odio scendere su bitume dopo la fatica fatta per guardagnare quota...
) ma certo non entusiasma.
Ringrazio tutti i partecipanti della compagnia ed in special modo il Reca. Gli porto una Stima smisurata. La sua innata umiltà (che è una tra le Sue non comuni doti) non riesce comunque minimamente a nascondere le sue doti di eccellente guidatore. I suoi consigli sono impagabili. Anche per questo motivo, nella mia opinione, è bello condividere la mtb: per aiutarsi reciprocamente.
Purple e Brian: so che il Mosso vi ha scosso (sembra un ritornello da canzone rap...
) ma ora avete capito ancora meglio cosa si può fare con la bici. Vi sia di stimolo, come lo è ancora per me... Infatti, tutte le volte che ho fatto il Mosso, mi ha dato "cappotto"... 8 a 0. Ma non mollo...
Tranquilli che ci si torna... Prima o poi mi riuscirà di espugnarlo!