Venerdì notte.
C'è un freddo cane. La neve dei giorni scorsi resiste un pò ovunque tranne che sulle strade. Gli alberi sono ancora coperti. I miei nonni dicevano che se la neve non cade dagli alberi significa che ne aspetta altra... La giornata indicata da tutti come la peggiore, un venerdì da incubo, giornata di nuove bufere, di allerta, allarmi e allarmismi, qui è passata liscia... Vado a letto e penso con la testa da biker: domani ci sarà fango ghiacciato ovunque...
Sabato mattina.
Mi sveglio, e dalle lamelle della mia persiana entra un bagliore piuttosto marcato. Vabbè, c'è ancora neve, è normale che sia così. Ma c'è anche troppo silenzio. Aguzzo l'udito. Pochi suoni. Troppa calma. Tutti questi segnali normalmente indicano una cosa sola. Dovrebbe esserci neve. DEVE esserci neve. Via il piumone e alla finestra. C'E'. Bianca. Soffice. Bella
Verso fine mattinata ancora non si sente nessun collega-biker-delle-nevi.
Ok, c'è tempo. E poi - comunque - ho deciso: io esco...
Primi contatti. Ho altri impegni. Non posso. Mi pare che la giornata è troppo brutta. Poi la musica cambia. Telefonata: Rik: bhe? Usciamo? Io: non vedo perchè no!
E la musica è cambiata. Siamo in due. Incontro altri biker e dichiaro chiaramente: io e Rik usciamo. Voi, fate come volete...
Duemmezzo. Solito incontro. Arrivo sullo scadere del tempo e trovo in piazza altre bici. Tante altre. Allora non siamo in due...
Si parla e si decide. Un gruppo vuole fare il lago come sabato scorso, io e qualche altro spingiamo per l'alternativa: proponiamo di salire sopra il paese. Giù c'è fango. Sù neve, forse troppa. Insistiamo: cerchiamo la neve! No. Ni. Si. SI!
Partiamo a finché siamo poco fuori dal paese la strada è trafficata e riusciamo a seguire le piste ghiacciate delle gomme di qualche fuoristrada. Poi si svolta, e fine delle tracce e inizio della salita più ripida. Si scende e si spinge, e si spinge e si spinge. Poche decine di metri e un pino schiantato dalla neve ci sbarra la strada. Neve alle ginocchia. Continuiamo o torniamo indietro? Io insisto: avanti! Ci sono dei momenti che temo per la mia incolumità: vuoi vedere che i soci me le suonano per aver proposto tutto questo?
Intanto continuiamo a salire e a spingere e arriviamo fino alla vedetta. Per quale motivo li c'è una vedetta antincendio? Beh, semplice... Arriva il sole e il cielo si apre. Vista spettacolare. Mozzafiato. Appaiono i primi sorrisi convinti...
Qualche foto, qualche palla di neve e via, si riparte. Due pedalate e poi ancora spingere, spingere, spingere.
Mi fermo ancora per fare foto, e ogni volta sono sempre un pò più staccato. Sempre più ultimo. Ancora due scatti e sono solo. Ma non c'è pericolo di perdersi: attorno a me è TUTTO ASSOLUTAMENTE bianco, tranne due tracce parallele: una di bici e una di piedi...
Arriviamo a Chizzu 'e Noli. 1024 metri. E' uno di quei paesaggi che ti svuota la testa e ti fa sentire in pace con il mondo. Bello!!!
Siamo su. Possiamo solo scendere, e scendiamo.
In discesa la bici.... non và!!! Bisogna pedalare per vincere la resistenza della neve. Ogni colpo di pedale ti fa guadagnare qualche centimetro e piedi&pedali affondano nella neve. Ci divertiamo, scherziamo, ridiamo, cadiamo e ci prendiamo un pò in giro. Siamo felici come bambini...
Arriviamo giù a Sa Matta e proseguiamo per il ritorno. I pedali sono diventati delle enormi saponette di ghiaccio. Non posso pedalare e non posso neanche tirarmi su dalla sella per la discesa. Di fatto ho una bici senza pedali!!! Mi fermo, pulisco e riparto. Siamo quasi in paese. Il rampichino è totalmente coperto dal ghiaccio, così come parte dei pignoni... Vabbè, facciamo solo le "pulizie d'emergenza" per il ritorno, e via verso casa.
Ci fermiamo insieme per bere un tè caldo. Siamo stanchi e soddisfatti.
Chissà se questo inverno avrà ancora neve per noi...
Ecco qualche foto. Le altre qui...
C'è un freddo cane. La neve dei giorni scorsi resiste un pò ovunque tranne che sulle strade. Gli alberi sono ancora coperti. I miei nonni dicevano che se la neve non cade dagli alberi significa che ne aspetta altra... La giornata indicata da tutti come la peggiore, un venerdì da incubo, giornata di nuove bufere, di allerta, allarmi e allarmismi, qui è passata liscia... Vado a letto e penso con la testa da biker: domani ci sarà fango ghiacciato ovunque...
Sabato mattina.
Mi sveglio, e dalle lamelle della mia persiana entra un bagliore piuttosto marcato. Vabbè, c'è ancora neve, è normale che sia così. Ma c'è anche troppo silenzio. Aguzzo l'udito. Pochi suoni. Troppa calma. Tutti questi segnali normalmente indicano una cosa sola. Dovrebbe esserci neve. DEVE esserci neve. Via il piumone e alla finestra. C'E'. Bianca. Soffice. Bella
Verso fine mattinata ancora non si sente nessun collega-biker-delle-nevi.
Ok, c'è tempo. E poi - comunque - ho deciso: io esco...
Primi contatti. Ho altri impegni. Non posso. Mi pare che la giornata è troppo brutta. Poi la musica cambia. Telefonata: Rik: bhe? Usciamo? Io: non vedo perchè no!
E la musica è cambiata. Siamo in due. Incontro altri biker e dichiaro chiaramente: io e Rik usciamo. Voi, fate come volete...
Duemmezzo. Solito incontro. Arrivo sullo scadere del tempo e trovo in piazza altre bici. Tante altre. Allora non siamo in due...
Si parla e si decide. Un gruppo vuole fare il lago come sabato scorso, io e qualche altro spingiamo per l'alternativa: proponiamo di salire sopra il paese. Giù c'è fango. Sù neve, forse troppa. Insistiamo: cerchiamo la neve! No. Ni. Si. SI!
Partiamo a finché siamo poco fuori dal paese la strada è trafficata e riusciamo a seguire le piste ghiacciate delle gomme di qualche fuoristrada. Poi si svolta, e fine delle tracce e inizio della salita più ripida. Si scende e si spinge, e si spinge e si spinge. Poche decine di metri e un pino schiantato dalla neve ci sbarra la strada. Neve alle ginocchia. Continuiamo o torniamo indietro? Io insisto: avanti! Ci sono dei momenti che temo per la mia incolumità: vuoi vedere che i soci me le suonano per aver proposto tutto questo?
Intanto continuiamo a salire e a spingere e arriviamo fino alla vedetta. Per quale motivo li c'è una vedetta antincendio? Beh, semplice... Arriva il sole e il cielo si apre. Vista spettacolare. Mozzafiato. Appaiono i primi sorrisi convinti...
Qualche foto, qualche palla di neve e via, si riparte. Due pedalate e poi ancora spingere, spingere, spingere.
Mi fermo ancora per fare foto, e ogni volta sono sempre un pò più staccato. Sempre più ultimo. Ancora due scatti e sono solo. Ma non c'è pericolo di perdersi: attorno a me è TUTTO ASSOLUTAMENTE bianco, tranne due tracce parallele: una di bici e una di piedi...
Arriviamo a Chizzu 'e Noli. 1024 metri. E' uno di quei paesaggi che ti svuota la testa e ti fa sentire in pace con il mondo. Bello!!!
Siamo su. Possiamo solo scendere, e scendiamo.
In discesa la bici.... non và!!! Bisogna pedalare per vincere la resistenza della neve. Ogni colpo di pedale ti fa guadagnare qualche centimetro e piedi&pedali affondano nella neve. Ci divertiamo, scherziamo, ridiamo, cadiamo e ci prendiamo un pò in giro. Siamo felici come bambini...
Arriviamo giù a Sa Matta e proseguiamo per il ritorno. I pedali sono diventati delle enormi saponette di ghiaccio. Non posso pedalare e non posso neanche tirarmi su dalla sella per la discesa. Di fatto ho una bici senza pedali!!! Mi fermo, pulisco e riparto. Siamo quasi in paese. Il rampichino è totalmente coperto dal ghiaccio, così come parte dei pignoni... Vabbè, facciamo solo le "pulizie d'emergenza" per il ritorno, e via verso casa.
Ci fermiamo insieme per bere un tè caldo. Siamo stanchi e soddisfatti.
Chissà se questo inverno avrà ancora neve per noi...
Ecco qualche foto. Le altre qui...
soprattutto che foto!!! 
