Anche se mi fai tornare su dall'inferno in MTB, per me non ci sarà mai nulla più duro della Scanuppia!
Comunque sia: il dislivello totale sembra notevole (SIMILE alla Scanuppia) così come la pendenza media......
Per maggiori info, i "cugini" del forum di BDC ne stanno parlando già da qualche settimana: [url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=116019[/URL].
Anche se mi fai tornare su dall'inferno in MTB, per me non ci sarà mai nulla più duro della Scanuppia!
Comunque sia: il dislivello totale sembra notevole (SIMILE alla Scanuppia) così come la pendenza media......
Per maggiori info, i "cugini" del forum di BDC ne stanno parlando già da qualche settimana: http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=116019[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=116019[/URL].
era solo un appunto.......di scanuppia c'è ne una il resto è solo imitazione
...anche perchè sul nuovo sentiero uscito dal cilindro per scendere ci sono oltre 100 tornantini....su sentiero in terra e foglie...era solo un appunto.......di scanuppia c'è ne una il resto è solo imitazione
Ma mi chiedo.. che senso ha costruire una strada con quella pendenza? Un'auto dubito riesca a salire senza fondere o slittare, figuriamoci con pioggia o neve... forse un trattore?O dei matti in bici
(Qui a Bz ci sono un paio di salite simili, vedi la stradina che parte da via Brennero e arriva a Santa Maddalena, sopra Rencio.. oppure la vecchia strada di San Genesio, ma non so esattamente quanto sia in %.. in ogni caso spaccaossa.. )
Il senso è semplice.
La strada è l'evoluzione di un percorso antico lungo il quale gli abitanti di Besenello portavano la legna in paese.
In alcuni punti (uno chiaro e comodo è scendendo, quando sulla SX ci si lascia la fontana in pietra degli alpini e la chiesa, si fanno altri 50m e c'è un sentiero che entra nel bosco, se volete seguitelo, scendendo si tagliano 2-300m di strada) è ancora ben visibile il vecchio tracciato, in pietra, su cui si vedono chiaramente le scanalature in cui scorrevano i pattini delle slitte, che venivano guidate e accompagnate da bordo strada.
Dagli anni 60-70 si è cominciato a salire in macchina (il primo, se non è leggenda, è il padre di un mio amico, salito con Fiat 600, quando la strada non era ancora cementata).
Per esperienza, dato che dal 1996 abito a Besenello e ci sono salito centinaia di volte (mai in bici), si sale con praticamente qualsiasi auto che abbia una prima marcia abbastanza corta da permettere la salita ad una velocità minima di massimo 10km/h...se vai più veloce rischi di saltellare, e se non puoi andare più piano, per via della marcia troppo lunga, o sali distruggendo le gomme o ti pianti....e poi è dura ripartire.
Io sono salito con tutte le auto che ho avuto (un'Ibiza 1.2i, quella simile alla vecchia Uno, e la Punto TD60 che ho tuttora)
Se l'ibiza tendeva a pattinare, con la Punto sali come un pascià, e conoscendo la strada riesci a ripartire in ogni punto, e scendi anche quasi senza toccare i freni, in 1a.
La macchina migliore -e non è un caso se è la più amata in paese- è la vecchia panda 4x4.
Se la cavano egregiamente anche tutti i vari fuoristrada e auto 4x4 (anche i VW Synchro, forse non i T3 diesel aspirati per l'assenza di spinta), in moto è una passeggiata, ovviamente con moto adatte, e per adatte intendo sempre moto con una prima corta e non troppo pesanti.
Ho visto uno con una BMW che non riusciva a tenerla giù e che è uscito di strada sulle curve più ripide (uscito ad interno curva, si è fermato tra un'albero e la parete di supporto alla strada soprastante).
Con pioggia si sale e scende tranquillamente, ma c'è da fare attenzione al ghiaino (soprattutto quando scendendo ci si affida al freno motore, è un'attimo trovarsi con una ruota che slitta e conseguente effetto frenante azzerato, che significa accelerazione paurosa e rischio di perdere il controllo).
Con i trattori è semplice, ma anche con quelli bisogna fare attenzione, è un'attimo trovarsi in situazioni come questa.
C'è un motivo se l'accesso è limitato a chi la strada la conosce, insomma, e anche per la selezione dei mezzi.
Mi dispiace per il divieto ai ciclisti, ma da quanto so tutto è nato dopo aver visto il sig. magico tempe che "magicamente" ha fatto scattare nella testa della Ex sindaca il campanello d'allarme.
E se qualcuno lo emula e si ammazza?
C'è da dire che alla Carmen, l'ex sindaca, quasi gli s'ammazzava un figlio in motorino, scendendo...
Già è rischioso tenerla aperta una strada simile (non mi risulta sia a norma, nè potrebbe esserlo, anche per questo l'accesso è limitato) se poi si vedono cose simili...
Immagino che nessuno di voi l'abbia ringraziato. :( :(
@El Ventu ben arrivato...
...una cosa ti rendo noto che se noi la si sale non la si sale per poter scendere dal cemento...ci mancherebbe altro con il ben di dio tra sentiero dell'imperatore, sentiero delle zeta, 446 che scende a mattarello e altro che la circondano...o-o...
...una cosa ti rendo noto che se noi la si sale non la si sale per poter scendere dal cemento...ci mancherebbe altro con il ben di dio tra sentiero dell'imperatore, sentiero delle zeta, 446 che scende a mattarello e altro che la circondano...o-o...
La principale è quella che passa tra le case (quel piccolo "borgo" si chiama "Scanucèri", che in dialetto è praticamente "quelli di scanuppia") e poi sale fino alla fine.
Quella che prima dei "Scanucèri" sale, sulla SX, arriva ad un piccolo spiazzo con un bivio; Scendendo si torna alla principale (è in pratica una "circonvallazione" del "borgo", e con il puzzo che fanno le auto sia in discesa che in salita è stata una svolta per chi ci passa l'estate), andando a SX si prende una tagliafuoco cementata solo in parte -se non erro- che va in un'altra località di Scanuppia, molto bella, e poi dovrebbe tornare verso la principale.
Quasi quasi 'sto weekend salgo a piedi...
Lo immagino!
Comunque mi viene da ridere, perchè di "lesi" che se la son fatta in bici ce ne son sempre stati.
Il fratello della mia ex è venuto su in baita una volta (poco sopra la chiesa, quota 900m circa) con una bici presa a 79 con i freni cantilever a mescola economica, in pratica, plastica :D
A parte lo sforzo immane di salire con una bici da 15kg e rapporti neanche particolarmente corti, se l'è cavata anche in discesa.
Con gomme belle gonfie non ha avuto alcun problema.
Poi mi vien da ridere perchè non c'è nulla di peggio di una moto 2T con doppi freni a disco per scendere da quella strada (e so cosa vuol dire).
In pratica sono le moto perfette per salire, sulla carta...moto da cross.
Poi sulla strada non hanno freno motore, devi frenare molto, e se non ci fai attenzione a non surriscaldare i freni l'olio bolle, e appena rilasci la leva del freno ti scordi l'efficacia frenante...
Il muraglione in fondo alla strada, quello della cava, al di là del ponte, ha già fatto vittime...finisci la discesa, hai quei 30m di salita, dai gas, passi il ponte, freni...e se i freni ti abbandonano lo fanno lì.
Io sono estremamente favorevole alla riapertura...
Uhm, mi sta venendo un'idea...
Ditemi se potrebbe interessare, potrei proporre un'incontro al sindaco, dato che mi pareva di aver capito che il divieto pareva assurda anche a loro la chiusura della strada (la giunta è cambiata, secondo me in meglio).
Poi (se non sbaglio) non è stato fatto lo scanuppia day quest'anno, ma credo sia per motivazioni che nulla hanno a che fare con il disinteresse alla questione...
Io però non ho molta voce in capitolo, dato che la bici la uso solo per girare le città che visito in camper :D
Se qualcuno vuole scrivermi le sue opinioni, posso proporle alla giunta...
Tanto ci si vede spesso.
Stasera ho riunione con l'associazione di cui facico parte (sono consigliere dell'ass. Libero Pensiero) e vedo anche che ne pensano gli altri dell'associazione, a livello informale.
Poi si può vedere se c'è spazio di movimento...che ne dite?
Ottima idea la tua.
Certo che può interessare!
I migliori commenti li puoi leggere in questo topic;
di' pure alla giunta comunqale che, se la strada sarà riaperta ufficialmente, almeno una volta all'anno mi farò 600 km. di auto per venirla a provare e quando vengo io, mi porto pure gli amici, e me ne torno a casa con almeno un cartone del vostro vino e mi fermo pure a mangiare in qualcuno dei vostri ristoranti.......
Però non me la sento di rischiare:
venire fin lassù, farmi 6 ore di auto e vedermi fermato da una guardia comunale un po' troppo fiscale, magari chiamato da qualche residente non si sa da cosa infastidito, non me la sento proprio!
Bene, cercherò di far presente l'idea.
La metterei giù così...
Dato che i ciclisti non sono dei pirla -non tutti, almeno-, e sanno i rischi che corrono, si potrebbe rendere libero l'accesso in salita sulla strada, magari in un'orario prestabilito e in periodi non rischiosi (la mattina presto, ad esempio dall'alba fino alle 8:00, per fare trekking in bici mi pare un'orario corretto, chi sale il pomeriggio sotto al sole? e come periodi mettterei da marzo a ottobre con divieto in caso di maltempo...avete altre proposte?) con discesa da effettuare lungo i sentieri che scendono dagli altri versanti, verso Mattarello come verso Vigolo Vattaro.
Ci sarebbe da coinvolgere la SAT per vedere quali tracciati possono essere aperti alle bici, e lavorare per impostare delle regole condivise.
Volendo si potrebbe, se vi pare fattibile, l'accordo di permessi nominativi da compilare via web, in modo da controllare l'afflusso in modo diretto.
Certo non è totale libertà di movimento, ma almeno il comune potrebbe così farsi un'idea realistica di chi sale, in quanti salgono e comportarsi in modo da favorire un'accesso controllato, dato che oggettivamente ci sono dei rischi particolari e un sacco di possibili contrari.
Tenete in conto che praticamente tutta la Scanuppia è privata, c'è di mezzo un parco naturale e che i sentieri sono tenuti dalla SAT, che lavora con l'impegno di volontari che non sempre sono favorevoli all'uso di biciclette sui sentieri, e che sicuramente sono contrari all'uso che certi ciclisti fanno dei sentieri (è capitato anche a me di trovarmi davanti a gente in bici che passa in discesa ai 40all'ora urlando "occhioooo!" o "pistaaa!", non solo in Scanuppia...basta uno così per rovinare tutta la categoria agli occhi di chi è poco favorevole).
Non è solo un fattore economico, Besenello ha anche altro da offrire e un pò di turismo, portato soprattutto dal castello, c'è comunque...
Cercare di far pesare il lato economico del cicloturismo credo valga poco o sia addirittura controproducente se confrontato a quella che può essere l'idea di un uso del territorio ecocompatibile e alla promozione del cicloturismo soggetto a regole condivise.
Voi che ne dite?
La metterei giù così...
Dato che i ciclisti non sono dei pirla -non tutti, almeno-, e sanno i rischi che corrono, si potrebbe rendere libero l'accesso in salita sulla strada, magari in un'orario prestabilito e in periodi non rischiosi (la mattina presto, ad esempio dall'alba fino alle 8:00, per fare trekking in bici mi pare un'orario corretto, chi sale il pomeriggio sotto al sole? e come periodi mettterei da marzo a ottobre con divieto in caso di maltempo...avete altre proposte?) con discesa da effettuare lungo i sentieri che scendono dagli altri versanti, verso Mattarello come verso Vigolo Vattaro.
Ci sarebbe da coinvolgere la SAT per vedere quali tracciati possono essere aperti alle bici, e lavorare per impostare delle regole condivise.
Volendo si potrebbe, se vi pare fattibile, l'accordo di permessi nominativi da compilare via web, in modo da controllare l'afflusso in modo diretto.
Certo non è totale libertà di movimento, ma almeno il comune potrebbe così farsi un'idea realistica di chi sale, in quanti salgono e comportarsi in modo da favorire un'accesso controllato, dato che oggettivamente ci sono dei rischi particolari e un sacco di possibili contrari.
Tenete in conto che praticamente tutta la Scanuppia è privata, c'è di mezzo un parco naturale e che i sentieri sono tenuti dalla SAT, che lavora con l'impegno di volontari che non sempre sono favorevoli all'uso di biciclette sui sentieri, e che sicuramente sono contrari all'uso che certi ciclisti fanno dei sentieri (è capitato anche a me di trovarmi davanti a gente in bici che passa in discesa ai 40all'ora urlando "occhioooo!" o "pistaaa!", non solo in Scanuppia...basta uno così per rovinare tutta la categoria agli occhi di chi è poco favorevole).
Non è solo un fattore economico, Besenello ha anche altro da offrire e un pò di turismo, portato soprattutto dal castello, c'è comunque...
Cercare di far pesare il lato economico del cicloturismo credo valga poco o sia addirittura controproducente se confrontato a quella che può essere l'idea di un uso del territorio ecocompatibile e alla promozione del cicloturismo soggetto a regole condivise.
Voi che ne dite?
dico che l'idea è ottima ma molto difficilmente realizzabile!
Perfetta l'apertura fino alle 8 (ev alle 9 per chi viene da fuori), ma sullla discesa non ci si riuscirà mai a mettere d'accordo, come dici è una riserva naturale, i sentieri sono vietati e la sat non è molto malleabile (a parte il fatto che la sat non centra, ma è una legge provinciale). Forse si potrebbe studiare, come dici, un sentiero apposta per scendere in bici, magari scratera potrebbe proporre il migliore, ma come detto mi sembra cosa difficilmente attuabile. Comunque tentar non nuoce, in ogni caso io continuerò a salire all'aba e a scendere su sentiero o-o
Perfetta l'apertura fino alle 8 (ev alle 9 per chi viene da fuori), ma sullla discesa non ci si riuscirà mai a mettere d'accordo, come dici è una riserva naturale, i sentieri sono vietati e la sat non è molto malleabile (a parte il fatto che la sat non centra, ma è una legge provinciale). Forse si potrebbe studiare, come dici, un sentiero apposta per scendere in bici, magari scratera potrebbe proporre il migliore, ma come detto mi sembra cosa difficilmente attuabile. Comunque tentar non nuoce, in ogni caso io continuerò a salire all'aba e a scendere su sentiero o-o
Apprezzabile.
Due anni fa parlai con l'allora sindaco(a) proponendo l'apertura per una domenica al mese e non fu nemmeno presa in considerazione.
Forse ora i tempi (e le persone) sono cambiate e ben venga ogni tentativo, ma anch'io la penso come nonnocarb.
Due anni fa parlai con l'allora sindaco(a) proponendo l'apertura per una domenica al mese e non fu nemmeno presa in considerazione.
Forse ora i tempi (e le persone) sono cambiate e ben venga ogni tentativo, ma anch'io la penso come nonnocarb.
Secondo me è meglio puntare al "bersaglio grosso": ottenere la rimozione del divieto, senza se e senza ma, adducendo il fatto che transitare con un'auto o con qualsiasi mezzo agricolo è ben più pericoloso che in MTB.
Poi per mediare ed accettare vie di mezzo c'è sempre tempo e spazio.
ebbene...e anche per questo viva la burocrazia italiana(non sia franteso, è ironico)
sai com'è magari qualcuno capisce sbagliato
Hai ragione, però la mobilitazione qui sul forum lo scorso anno ha fatto un po' di rumore; la stampa locale ha pure pubblicato una poesia scritta da uno sconosciuto forumendolo-biker-poeta
(senza pagargli i diritti d'autore 
) ed avere qualcuno sul posto che dia voce alle nostre richieste è un ottimo punto di partenza.Motivazioni per riaprire la strada ce ne sono parecchie, forse addirittura ce ne sarebbero per renderla una vera e propria attrazione turistico-sportiva; il paese di Besenello forse non ne ha bisogno, o forse sì?
Non c'è nulla di facile, ma qui c'è gente che ha scalato la Scanuppia con una full, c'è chi l'ha fatta 4 volte in una stagione, c'è chi si è sparato 600 km. di auto in un giorno solo per fare 7 chilometri di Salita....... significa che forza di volontà, coraggio e perseveranza ne abbiamo da vendere.
.Sarà pur difficile, ma nulla è impossibile per gente così!
