sconto da listino

markxxx79

Biker meravigliosus
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ovunque ci sia un trail
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un frontino e un fullino
Su giant non mi esprimo, quanto a Cube va' tenuto conto che essendo un marchio online "che si vende anche nei negozi", non può permettere che ci siano sconti troppo alti presso i sivende, pena lo sposamento del grosso delle vendita al fisico, il ché farebbe decadere tutta la logica delle rete di vendita su web.

Giant non fà online , ma ha avuto come politica degli ultimi 2 anni , un abbassamento dei prezzi rispetto alla concorrenza sulla stessa fascia di bike ...alchè però vincolano i venditori a tenere un limite preciso di scontistica....salvo ovviamente giacenze dell'anno precedente ...per dire quando ero interessato alla trance ( era il 2014 ) , mi davano in 3 negozi diversi sempre un 5 % , in 1 su un modello 2013 che aveva in giacenza faceva il 20 , ma sul nuovo , dal 5 non si schiodavano !!!


Uhm...ni...quando comprai la mia ed era inizio stagione il mio sivende mi fece più del 10%...e non a caso è il mio sivende da oltre 20 anni...e in più mi regalò uno dei due portaborraccia in carbonio...;-) :celopiùg:

...è raro trovare sivende che fanno questi prezzi su prodotti nuovi....generalmente il 10 % salvo appunto quei marchi citati lo si porta a casa !
 

Clab04

Biker grossissimus
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Io ti inviterei a riflettere su quanto possa essere il prezzo d'acquisto della bici, degli accessori e di un paio di scarpe per il rivenditore, quanto egli paghi tra tasse, probabilmente affitto, luce, ecc. e quanto dovrebbe essere un buon guadagno mensile per costui. A conti fatti, qualora i tuoi conti fossero realistici, ovvero vicini alla realtà, e non a quanto, probabilmente, si pensa in giro, possibilmente non vorresti più le scarpe in regalo dal rivenditore.
Secondo me per chiedere uno sconto un cliente non deve aver fatto necessariamente un master di Economia negli Stati Uniti.
Tieni inoltre in conto che i costi vivi sostenuti dall'imprenditore non sono automaticamente da ribaltare sull'acquirente, magari quello paga di affitto tre volte il prezzo di mercato di un locale da quelle parti, se lo spalma sulle biciclette che vende rischierebbe di morire di fame.
Comprendo comunque il tuo discorso, lo sconto per un imprenditore onesto è un concetto giustamente fastidioso, incrina in parte quel rapporto di fiducia che molti imprenditori costruiscono con fatica.
Detto ciò io credo che sia diritto di un cliente chiedere lo sconto e discrezione del venditore accordarglielo in che termini, poi se l'acquirente è un pollo e perde l'occasione perché una cosa che altrove costa 1.000 e lì 900 ma non gli fanno lo sconto, in questo caso l'imprenditore non ha niente da rimproverarsi.
Claudio
 

Vinc3

Biker paradisiacus
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Secondo me per chiedere uno sconto un cliente non deve aver fatto necessariamente un master di Economia negli Stati Uniti.
Tieni inoltre in conto che i costi vivi sostenuti dall'imprenditore non sono automaticamente da ribaltare sull'acquirente, magari quello paga di affitto tre volte il prezzo di mercato di un locale da quelle parti, se lo spalma sulle biciclette che vende rischierebbe di morire di fame.
Comprendo comunque il tuo discorso, lo sconto per un imprenditore onesto è un concetto giustamente fastidioso, incrina in parte quel rapporto di fiducia che molti imprenditori costruiscono con fatica.
Detto ciò io credo che sia diritto di un cliente chiedere lo sconto e discrezione del venditore accordarglielo in che termini, poi se l'acquirente è un pollo e perde l'occasione perché una cosa che altrove costa 1.000 e lì 900 ma non gli fanno lo sconto, in questo caso l'imprenditore non ha niente da rimproverarsi.
Claudio

Chiedere è lecito, pretendere inizia a diventare fastidioso. Il fatto che il negoziante "sia tenuto" fare lo sconto, i ricatti, le richieste folli...forse i clienti si dimenticano che quello che per loro è magari un gioco, per chi hanno davanti, dietro il bancone, è il lavoro di una vita. Quello che loro comprano è il frutto dei sacrifici di un lavoratore che magari ha una famiglia, una casa, dei figli. E pretendere, o aspettarsi, che il venditore faccia sconti assurdi, gli dia le cose a prezzo proprio o quasi...per me rasenta l'assurdo. Perché se una bici costa 1000€ di listino, il negoziante di certo non la paga 150€. Se l'azienda ha messo 1000€, vuol dire che vuole che si venda 1000€, vuol dire che il guadagno che deve avere il rivenditore è proporzionato ad una vendita di 1000€. Quando il negoziante te la dà 900€, ti regala gli accessori, quanto gli rimane? Che uno chieda è lecito, ma pretendere, o addirittura considerare un negoziante "peggiore" di un altro perché applica una scontistica meno feroce...
 

maurosalva

Biker meravigliosus
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... Se l'azienda ha messo 1000€, vuol dire che vuole che si venda 1000€, vuol dire che il guadagno che deve avere il rivenditore è proporzionato ad una vendita di 1000€. ....
Concordo con te che spesso alcuni acquirenti hanno "pretese" un po' eccessive, però questo discorso del prezzo di listino stabilito da un'azienda e considerato necessariamente ragionevole non è assolutamente vero.
Ci sono aziende, e parlo in generale, cioè discorso valido anche per altri prodotti di altri settori, che mettono prezzi di listino spaventosamente gonfiati per cui sconti che oscillano tra il 30 e il 50% sono la norma. E ci sono aziende che stabiliscono listini con margini risicatissimi per cui lo sconto non viene mai fatto.
E anche nel mondo delle bici ci sono prodotti con listini assurdi in rapporto all'oggetto venduto e infatti si trovano quasi sempre con sconti molto corposi.
Quindi ripeto e ribadisco che sono d'accordo con te che non si può pretendere più del ragionevole, ma non si possono fare discorsi teorici validi universalmente riguardo la sensatezza di un listino.
 

Clab04

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Chiedere è lecito, pretendere inizia a diventare fastidioso. Il fatto che il negoziante "sia tenuto" fare lo sconto, i ricatti, le richieste folli...forse i clienti si dimenticano che quello che per loro è magari un gioco, per chi hanno davanti, dietro il bancone, è il lavoro di una vita. Quello che loro comprano è il frutto dei sacrifici di un lavoratore che magari ha una famiglia, una casa, dei figli. E pretendere, o aspettarsi, che il venditore faccia sconti assurdi, gli dia le cose a prezzo proprio o quasi...per me rasenta l'assurdo. Perché se una bici costa 1000€ di listino, il negoziante di certo non la paga 150€. Se l'azienda ha messo 1000€, vuol dire che vuole che si venda 1000€, vuol dire che il guadagno che deve avere il rivenditore è proporzionato ad una vendita di 1000€. Quando il negoziante te la dà 900€, ti regala gli accessori, quanto gli rimane? Che uno chieda è lecito, ma pretendere, o addirittura considerare un negoziante "peggiore" di un altro perché applica una scontistica meno feroce...
Sì va bene ma adesso non esageriamo con la retorica, altrimenti ti comincio a dire che un orafo di media dichiara un fatturato di 15.000 euro all'anno e divento retorico anch'io...
;-)
Claudio
 

Impa65

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Chiedere è lecito, pretendere inizia a diventare fastidioso. Il fatto che il negoziante "sia tenuto" fare lo sconto, i ricatti, le richieste folli...forse i clienti si dimenticano che quello che per loro è magari un gioco, per chi hanno davanti, dietro il bancone, è il lavoro di una vita. Quello che loro comprano è il frutto dei sacrifici di un lavoratore che magari ha una famiglia, una casa, dei figli. E pretendere, o aspettarsi, che il venditore faccia sconti assurdi, gli dia le cose a prezzo proprio o quasi...per me rasenta l'assurdo. Perché se una bici costa 1000€ di listino, il negoziante di certo non la paga 150€. Se l'azienda ha messo 1000€, vuol dire che vuole che si venda 1000€, vuol dire che il guadagno che deve avere il rivenditore è proporzionato ad una vendita di 1000€. Quando il negoziante te la dà 900€, ti regala gli accessori, quanto gli rimane? Che uno chieda è lecito, ma pretendere, o addirittura considerare un negoziante "peggiore" di un altro perché applica una scontistica meno feroce...

Concordo con te che spesso alcuni acquirenti hanno "pretese" un po' eccessive, però questo discorso del prezzo di listino stabilito da un'azienda e considerato necessariamente ragionevole non è assolutamente vero.
Ci sono aziende, e parlo in generale, cioè discorso valido anche per altri prodotti di altri settori, che mettono prezzi di listino spaventosamente gonfiati per cui sconti che oscillano tra il 30 e il 50% sono la norma. E ci sono aziende che stabiliscono listini con margini risicatissimi per cui lo sconto non viene mai fatto.
E anche nel mondo delle bici ci sono prodotti con listini assurdi in rapporto all'oggetto venduto e infatti si trovano quasi sempre con sconti molto corposi.
Quindi ripeto e ribadisco che sono d'accordo con te che non si può pretendere più del ragionevole, ma non si possono fare discorsi teorici validi universalmente riguardo la sensatezza di un listino.


Faccio il venditore praticamente da tutta la mia vita lavorativa. A parte il discorso di famiglia/figli/bollette/tasse che gravano sul venditore, cercando di mettersi anche dalla parte opposta, questi gravami ci sono anche per il compratore .... Nella mia esperienza il compratore veramente interessato e non quello che si reca in negozio perche' non ha nulla di meglio da fare quel giorno, non chiede sconti fuori dal mondo ... Oppure come nel caso di molti non chiede proprio nulla, ascolta quello che ha da dirgli il venditore, ne prende atto e magari continua il suo giro esplorativo in cerca del modello/prezzo che piu' si addice alle sue esigenze.
 
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Vinc3

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Concordo con te che spesso alcuni acquirenti hanno "pretese" un po' eccessive, però questo discorso del prezzo di listino stabilito da un'azienda e considerato necessariamente ragionevole non è assolutamente vero.
Ci sono aziende, e parlo in generale, cioè discorso valido anche per altri prodotti di altri settori, che mettono prezzi di listino spaventosamente gonfiati per cui sconti che oscillano tra il 30 e il 50% sono la norma. E ci sono aziende che stabiliscono listini con margini risicatissimi per cui lo sconto non viene mai fatto.
E anche nel mondo delle bici ci sono prodotti con listini assurdi in rapporto all'oggetto venduto e infatti si trovano quasi sempre con sconti molto corposi.
Quindi ripeto e ribadisco che sono d'accordo con te che non si può pretendere più del ragionevole, ma non si possono fare discorsi teorici validi universalmente riguardo la sensatezza di un listino.

Per quanto ho avuto modo di vedere io finora i margini delle varie aziende sono simili, poi che alcune abbiano prezzi al pubblico più alti di altre è vero, ma solitamente costano più anche al rivenditore, quindi il margine è proporzionalmente lo stesso. Tuttalpiù sta al rivenditore scegliere i marchi coi prezzi al pubblico migliori, ma la questione è proprio questa, che a molti, non a tutti, non importa il costo finale, conta lo sconto sul prezzo di listino, ti chiederebbero lo sconto anche su un carbonio tutto XT a 700€, che è un po' la questione di chi si lamenta dei non-sconti sulle Cube, che già di listino costano molto meno di altre.

Sì va bene ma adesso non esageriamo con la retorica, altrimenti ti comincio a dire che un orafo di media dichiara un fatturato di 15.000 euro all'anno e divento retorico anch'io...
;-)
Claudio

Cioè? Il rivenditore di bici secondo te fattura poco e realmente incassa un botto? Buon per te che hai questa visione o-o

Faccio il venditore praticamente da tutta la mia vita lavorativa. A parte il discorso di famiglia/figli/bollette/tasse che gravano sul venditore, cercando di mettersi anche dalla parte opposta, questi gravami ci sono anche per il compratore .... Nella mia esperienza il compratore veramente interessato e non quello che si reca in negozio perche' non ha nulla di meglio da fare quel giorno, non chiede sconti fuori dal mondo ... Oppure come nel caso di molti non chiede proprio nulla, ascolta quello che ha da dirgli il venditore, ne prende atto e magari continua il suo giro esplorativo in cerca del modello/prezzo che piu' si addice alle sue esigenze.

Esatto, sono d'accordo su ciò che dici, difatti non critico chi tenta di risparmiare. Critico chi tenta di sfruttare. Per farti capire, quando proponi una bici di 1000€ a 800€, 20% su un modello 2015, e ancora hanno da ridire...
 

maurosalva

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Per quanto ho avuto modo di vedere io finora i margini delle varie aziende sono simili, poi che alcune abbiano prezzi al pubblico più alti di altre è vero, ma solitamente costano più anche al rivenditore, quindi il margine è proporzionalmente lo stesso. Tuttalpiù sta al rivenditore scegliere i marchi coi prezzi al pubblico migliori, ma la questione è proprio questa, che a molti, non a tutti, non importa il costo finale, conta lo sconto sul prezzo di listino, ti chiederebbero lo sconto anche su un carbonio tutto XT a 700€, che è un po' la questione di chi si lamenta dei non-sconti sulle Cube, che già di listino costano molto meno di altre.
Che è appunto quello che sto dicendo io.
Ci sono aziende che per scelta hanno prezzi di listino non troppo pompati e quindi obbligano i negozianti a quei prezzi e di conseguenza a non poter fare sconti (o farli molto limitatamente), vedi Cube e poche altre.
E ci sono altre aziende, di cui non faccio nomi perché non necessario per il discorso, ma che conosciamo, che sparano prezzi folli e poi sta ai negozianti riportare il costo della bici a cifre congrue. E da qui derivano gli sconti del 15-20% o anche più.
Il prezzo di listino, ripeto, non necessariamente è sempre ragionevole e prevede un margine ragionevole per il negoziante. A volte è esagerato.
 
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Nessuno ha considerato che se il rivenditore e' un dealer autorizzato di un certo brand, con ogni probabilita', come capita per esempio nel mio settore, avra' dei rebate a fine periodo (che so trimestrali piuttosto che annuali), avra' piu' sconto se si impegna ad acquistare maggiormente, fino ad arrivare ad uno sconto finanziario gestendo dei pagamenti piu' ravvicinati .... Insomma piu' e' grosso ed ha giro, piu' alta sara' la percentuale di sconto che potra' ottenere. Facendo un esempio concreto sulla mia esperienza concreta, visita nella stessa settimana di due dealer autorizzati Cannondale e grossa differenza di prezzo tra quello grande e quello un po' piu' piccolo .... ovviamente a parita' di modello. Indovinate un po' dove ho comprato il mezzo?
 

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Per quanto ho avuto modo di vedere io finora i margini delle varie aziende sono simili, poi che alcune abbiano prezzi al pubblico più alti di altre è vero, ma solitamente costano più anche al rivenditore, quindi il margine è proporzionalmente lo stesso. Tuttalpiù sta al rivenditore scegliere i marchi coi prezzi al pubblico migliori, ma la questione è proprio questa, che a molti, non a tutti, non importa il costo finale, conta lo sconto sul prezzo di listino, ti chiederebbero lo sconto anche su un carbonio tutto XT a 700€, che è un po' la questione di chi si lamenta dei non-sconti sulle Cube, che già di listino costano molto meno di altre.



Cioè? Il rivenditore di bici secondo te fattura poco e realmente incassa un botto? Buon per te che hai questa visione o-o



Esatto, sono d'accordo su ciò che dici, difatti non critico chi tenta di risparmiare. Critico chi tenta di sfruttare. Per farti capire, quando proponi una bici di 1000€ a 800€, 20% su un modello 2015, e ancora hanno da ridire...

Ho capito quello che vuoi concettualizzare, tuttavia, salvo rari e malaugurati episodi, non penso che l'acquirente entri in negozio con una mazza ferrata minacciando di spaccare tutto se non gli si concede lo sconto agognato! Insomma, il rivenditore conosce alla perfezione fin dove puo' arrivare in considerazione di tutte le varianti economiche e commerciali inerenti la sua attivita' .... Alla fine, se non ha contingenti necessita' particolari, piuttosto che vendere sottocosto, e' liberissimo di rinunciare alla trattativa che non gli consenta nell'immediato un margine soddisfacente.
 
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Da quello più piccolo, perchè sostieni le piccole imprese!


Sbagliato! Tra l'altro quello piu' piccolo, che pare ti faccia un favore solo a starti a sentire, lo conosco da una vita e non mi e' stato mai particolarmente simpatico. Quindi, per come sono fatto io, anche se mi avesse fatto il prezzo migliore, probabilmente avrei comunque perfezionato l'acquisto dall'altro.
 

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Biker tremendus
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irpinia
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Io ti inviterei a riflettere su quanto possa essere il prezzo d'acquisto della bici, degli accessori e di un paio di scarpe per il rivenditore, quanto egli paghi tra tasse, probabilmente affitto, luce, ecc. e quanto dovrebbe essere un buon guadagno mensile per costui. A conti fatti, qualora i tuoi conti fossero realistici, ovvero vicini alla realtà, e non a quanto, probabilmente, si pensa in giro, possibilmente non vorresti più le scarpe in regalo dal rivenditore.

Non faccio i conti in tasca ai rivenditori, ma se lo sconto si traduce in regali preferisco comprare altrove ...
su una spesa di 800 euro compreso un10/15% di sconto regalare una borraccia una camera d'aria e una borsetta certamente non mandano in fallimento !!!!:smile::smile::smile:
 

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