Segnalazione comportamento dell' utente-65455 BIOND

geminiT575

Biker serius
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Dall'esperienza acquisita posso dire che se acquisti qualcosa e su quella cosa il giorno dopo verifichi che vi è un guasto, il venditore è tenuto a risponderne eccome. il problema di BZK è che ha voluto accertarsi personalmente del guasto,... gesto che non doveva fare. A questo punto della controversia vedo difficile e poco sensato un rimborso da parte del venditore, almeno che biond spinto dalla sua buona fede si senta di inviare una sorta di piccolo rimborso a bzk
 

tacito

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Il nocciolo del problema sta qui. Io il problema lo ho rilevato concretamente, purtroppo, dopo una prova effettiva di 20 km fatta alcuni giorni dopo ma il venditore ha negato la presenza di un difetto.
Poichè la rottura non la ho provocata io, perchè lo so, evidentemente è stato il padreterno o il caso.
Ammesso che il venditore non ne fosse a conoscenza e la bici si fosse rotta durante il trasporto nella sede di vendita ( li era già presente il difetto visto che avevo notato il ritorno del cavo mollato, cosa a cui, come specificato in altro messaggio, non avevo al momento attribuito importanza) almeno ci si sarebbe potuti acccordare su sconto/restituzione.
Intanto ieri ho aggiunto 200 euro per ritirare la bici riparata.
escludendo a priori la malafede del venditore (che in termini strettamente giuridici dovrebbe essere provata dall'acquirente), di contro se fosse stato in malafede non ti avrebbe messo in condizione di provare la bici e inoltre non ti ha taciuto difetti da te rilevati durannte la prova, è proprio questa l'alea di un acquisto di un mezzo usato... ossia il fatto che un qualunque componente possa rompersi anche dopo pochi chilometri o giorni e questo è il motivo per cui un bene usato si paga sensibilmente meno di uno nuovo e uno più vetusto si paga ancora meno di uno meno vetusto...
nel tuo caso posso anche provare a pensare che l'ammo fosse parzialmente guasto già priima della vendita ma che il venditore non lo sapesse tant'è che ti ha fatto provare senza remore la bici e da qui che si evince la buona fede e quindi l'onere della prova a tuo carico nel dimostrare l'eventuale mala fede.
Ma poniamo pure il caso che il venditore fosse in malafede.
La circostanza che l'acquirente possa aver potuto provare la bici e che il venditore non abbia taciuto la presenza di difetti su espressa richiesta dell'acquirente, a mio avviso, libera il venditore da qualunque responsabilità di natura giuridica.
Così come abbiamo ipotizzato la malafede del venditore ipotizziamo pure che l'ammo si sia guastato nei tuoi primi chilometri di utilizzo dela bici...
circostanza teoricamente da non scartare a priori e anche probabilisticamente possibile dal momento che si parla di una bici usata...
a tutti noi è capitato purtroppo di avere una bici perfettamente funzionante alla partenza e dopo pochi chilometri trovarsi con la forcella floscia o con il cambio ripiegato su se stesso...
io terzo che dovrei decidere sulla questione come posso dire che ci sia stata malafede del venditore dal momento che la bici è stata provata dall'acquirente e trovata idonea all'uso previsto?
come potrei scartare l'ipotesi che il danno si è verificato nei primi 10 km di utilizzo da parte dell'acquirente a causa di un suo errore o perchè essendo una bici usata da quasi due anni può essere fisiologico che alcune parti si rompono?
A mio avviso è questa l'ottica con cui affrontare questa "diatriba".
E se l'ammo si fosse guastato dopo 50 km il venditore era in buonafede?
insomma quando cessa la responsabilità del venditore? dopo quanti km?
dopo quanti giorni?


Ecco, questo mi sembra un intervento ragionevole. Ammetto che avrei dovuto fare quanto indicato da te correttamente ma la mia buona fede ad oltranza da una parte e la voglia di sostituire la mia vecchia bici dall'altra hanno portato a questa situazione.

Grazie per l'intervento
Ecco è stata proprio la tua naturale e umana voglia di utilizzare la bici che ha portato a questo...
io in questi casi sono peggio di mio figlio...
comprendo il tuo disappunto ma come detto da molti alla fine hai, tuo malgrado, anticipato la revisone dell'ammo...
adesso si che la tua bici è praticamente nuova...
 
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bzk

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detto che sono assoluitamente d'accordo con la stragrande maggioranza..
biond, perdonami ma non credo alla tua buonafede per un motivo:
- o quando hai comprato la bici era difettata (e ci credo veramente poco visto che ti sei anche informato sulla bici stessa)
- o nel tempo che l'hai usata si è effettivamente rotta..e in tal caso difficilmente tu non potresti essertene accorto...ti pare? ;-)
detto questo...bzk, mi dispiace...ma su un usato, il minimo che dovevi fare, era sapere vita / morte / miracoli di quella bici

Perfettamente d'accordo con te. Mi sono già dato del pirla in aun altro post.
 

bzk

Biker popularis
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escludendo a priori la malafede del venditore (che in termini strettamente giuridici dovrebbe essere provata dall'acquirente), di contro se fosse stato in malafede non ti avrebbe messo in condizione di provare la bici e inoltre non ti ha taciuto difetti da te rilevati durannte la prova, è proprio questa l'alea di un acquisto di un mezzo usato... ossia il fatto che un qualunque componente possa rompersi anche dopo pochi chilometri o giorni e questo è il motivo per cui un bene usato si paga sensibilmente meno di uno nuovo e uno più vetusto si paga ancora meno di uno meno vetusto...
nel tuo caso posso anche provare a pensare che l'ammo fosse parzialmente guasto già priima della vendita ma che il venditore non lo sapesse tant'è che ti ha fatto provare senza remore la bici e da qui che si evince la buona fede e quindi l'onere della prova a tuo carico nel dimostrare l'eventuale mala fede.
Ma poniamo pure il caso che il venditore fosse in malafede.
La circostanza che l'acquirente possa aver potuto provare la bici e che il venditore non abbia taciuto la presenza di difetti su espressa richiesta dell'acquirente, a mio avviso, libera il venditore da qualunque responsabilità di natura giuridica.
Così come abbiamo ipotizzato la malafede del venditore ipotizziamo pure che l'ammo si sia guastato nei tuoi primi chilometri di utilizzo dela bici...
circostanza teoricamente da non scartare a priori e anche probabilisticamente possibile dal momento che si parla di una bici usata...
a tutti noi è capitato purtroppo di avere una bici perfettamente funzionante alla partenza e dopo pochi chilometri trovarsi con la forcella floscia o con il cambio ripiegato su se stesso...
io terzo che dovrei decidere sulla questione come posso dire che ci sia stata malafede del venditore dal momento che la bici è stata provata dall'acquirente e trovata idonea all'uso previsto?
come potrei scartare l'ipotesi che il danno si è verificato nei primi 10 km di utilizzo da parte dell'acquirente a causa di un suo errore o perchè essendo una bici usata da quasi due anni può essere fisiologico che alcune parti si rompono?
A mio avviso è questa l'ottica con cui affrontare questa "diatriba".
E se l'ammo si fosse guastato dopo 50 km il venditore era in buonafede?
insomma quando cessa la responsabilità del venditore? dopo quanti km?
dopo quanti giorni?



Ecco è stata proprio la tua naturale e umana voglia di utilizzare la bici che ha portato a questo...
io in questi casi sono peggio di mio figlio...
comprendo il tuo disappunto ma come detto da molti alla fine hai, tuo malgrado, anticipato la revisone dell'ammo...
adesso si che la tua bici è praticamente nuova...

Condivido ed apprezzo il tuo competente intervento.
Nell'ultima parte hai centrato perfettamente il succo della questione.

Ciao.
 

geminiT575

Biker serius
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quindi il venditore (privato) ti offre una sorta di garanzia ? E per quanto tempo dopo l'acquisto ?

Non credo esista un tempo prestabilito. e comunque io non ho parlato di garanzia. Tentare di vendere una cosa malfunzionante ad una persona poco competente, non credo sia ammesso dalla legge (raggiro). Con questo non voglio dire che biond sia disonesto. Anzi!!! Dico solo che anche il venditore ha le sue responsabilità. a prescindere se in buona o cattiva fede. Io credo che in primis valga sempre il buon senso delle persone.

Ti dirò di più. qualche settimana fa mentre davo una pulita alle bici in box, ho sentito alla radio una discussione analoga, solo che al posto di una bici, vi era una macchina. La compravendita è stata effettuata tra 2 privati. l'acquirente dopo aver chiaramente acquistato il veicolo dopo una settimana si è accorto di alcuni malfunzionamenti. Dopo una perizia in officina autorizzata hanno riscontrato un malfunzionamento del turbocompressore, con conseguente sostituzione. Danno 1200 euro. L'acquirente ha subito chiamato il venditore, che non ha voluto sentire ragioni. A questo punto l'acquirente non ha avuto altre possibilità che appellarsi ad un tribunale. morale della storia, Il venditore ha dovuto contribuire a parte della spesa affrontata per la riparazione.
 

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una nera e l'altra pure
Sta di fatto che sul mercatino gira gente che vende poco seria e compratori morti di fame che pretendono che le bici gli vengano regalate

Sta di fatto che il prezzo di qualsiasi bene lo stabilisce la domanda e l'offerta. Dare del "morto di fame" non cambia la questione, non più che dare del "ladro" a chi chiede "troppo". Chi si offende per le offerte troppo basse e non riesce ad ignorarle è meglio che non usi il mercatino.

Ad ogni modo si tratta di un argomento OT e per giunta più volte esaurientemente discusso.
 

tacito

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Dall'esperienza acquisita posso dire che se acquisti qualcosa e su quella cosa il giorno dopo verifichi che vi è un guasto, il venditore è tenuto a risponderne eccome. il problema di BZK è che ha voluto accertarsi personalmente del guasto,... gesto che non doveva fare. A questo punto della controversia vedo difficile e poco sensato un rimborso da parte del venditore, almeno che biond spinto dalla sua buona fede si senta di inviare una sorta di piccolo rimborso a bzk

Non credo esista un tempo prestabilito. e comunque io non ho parlato di garanzia. Tentare di vendere una cosa malfunzionante ad una persona poco competente, non credo sia ammesso dalla legge (raggiro). Con questo non voglio dire che biond sia disonesto. Anzi!!! Dico solo che anche il venditore ha le sue responsabilità. a prescindere se in buona o cattiva fede. Io credo che in primis valga sempre il buon senso delle persone.

Ti dirò di più. qualche settimana fa mentre davo una pulita alle bici in box, ho sentito alla radio una discussione analoga, solo che al posto di una bici, vi era una macchina. La compravendita è stata effettuata tra 2 privati. l'acquirente dopo aver chiaramente acquistato il veicolo dopo una settimana si è accorto di alcuni malfunzionamenti. Dopo una perizia in officina autorizzata hanno riscontrato un malfunzionamento del turbocompressore, con conseguente sostituzione. Danno 1200 euro. L'acquirente ha subito chiamato il venditore, che non ha voluto sentire ragioni. A questo punto l'acquirente non ha avuto altre possibilità che appellarsi ad un tribunale. morale della storia, Il venditore ha dovuto contribuire a parte della spesa affrontata per la riparazione.
probabilmente si fa un pò di confusione tra vizi occulti, buona fede e riduzione del prezzo...
proviamo a ragionarci un pò...
io acquisto un'automobile usata... chiedo al venditore di poterla esaminare e di farla esaminare a persona di mia fiducia... il venditore acconsente...
faccio periziare la macchina dal meccanico e carrozziere di fiducia che reputano la macchina ok... compro la macchina... l'indomani vado a prendere mio figlio a scuola e mi si rompe la pompa dell'acqua, o la cinghia dell'alternatore o il turbo o l'aria condizionata o il motorino dei tergicristalli...
cosa vogliamo imputare al venditore?
per quanti km o giorni, settimane mesi il venditore è, secondo la tua esperienza, tenuto a "garantire" l'acquirente da eventuali guasti?
diverso è il caso se il venditore tace consapevolmente dei guasti, non mette a conoscenza l'acquirente di detrminati difetti o inidoneità...
allora si che in quel caso può scattare sia la risoluzione del contratto che un'azione di riduzione del prezzo affinchè venga equiparato il giusto prezzo al reale valore del bene...
come vedi sono condizioni molto diverse che presuppongono comunque e sempre l'onere in capo al soggetto che si ritiene leso...
 
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geminiT575

Biker serius
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diverso è il caso se il venditore tace consapevolmente dei guasti, non mette a conoscenza l'acquirente di detrminati difetti o inidoneità...
allora si che in quel caso può scattare sia la risoluzione del contratto che un'azione di riduzione del prezzo affinchè venga equiparato il giusto prezzo al reale valore del bene...

Tacito, io riporto solo ciò che hanno fatto sentire alla radio.
Senza voler incolpare nessuno, si può presupporre che l'ammortizzatore era già guasto prima della vendita, ma biond non se ne era accorto?
io penso che possa essere una probabilità, giusto? A questo punto la mia domanda è: anche se in buona fede, perchè il venditore non debba contribuire almeno in parte all'ammontare della spesa? Detto ciò potrei chiedere a chi vende un certificato di manutenzione fatta da personale autorizzato che attesti la perfetta funzionalità di tutte le parti del mezzo?
 

Mòlle

Biker imperialis
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che te frega
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perchè il venditore non debba contribuire almeno in parte all'ammontare della spesa?

perché in questo caso il bene era coperto da garanzia e in ogni caso trattasi di bene usato per cui sottoposto ad usura, infatti lo paghi sensibilmente meno del nuovo. ;-)

potrei chiedere a chi vende un certificato di manutenzione fatta da personale autorizzato che attesti la perfetta funzionalità di tutte le parti del mezzo?

ad un venditore professionale credo proprio di sì, tant'è vero che, qualcuno, ti dà garanzie anche sull'usato.

Però ragazzi mi chiedo: volete comprare qualcosa di usato, quindi risparmiando sensibilmente sul costo iniziale, per poi pretendere di avere le stesse garanzie (oltre che la stessa durata dei vari componenti) di un mezzo nuovo? C'è qualcosa che mi sfugge. :nunsacci:
 

Specialized77

Biker urlandum
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...aggiungo a quanto detto da Molle: senza neppure strainformarvi prima di quanto state acquistando? Io ho rotto le palle a manetta prima di comprare la nuova mtb, volevo saperne tutto, l'avrei fatto in misura ancor maggiore in caso di usato :prost:
 
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Tacito, io riporto solo ciò che hanno fatto sentire alla radio.
Senza voler incolpare nessuno, si può presupporre che l'ammortizzatore era già guasto prima della vendita, ma biond non se ne era accorto?
io penso che possa essere una probabilità, giusto? A questo punto la mia domanda è: anche se in buona fede, perchè il venditore non debba contribuire almeno in parte all'ammontare della spesa? Detto ciò potrei chiedere a chi vende un certificato di manutenzione fatta da personale autorizzato che attesti la perfetta funzionalità di tutte le parti del mezzo?
una volta si diceva lo hanno detto alla televisone...:smile:
purtroppo tutti questi programmi pseudo giuridici sia in tv che alla radio, seppur animati dai migliori propositi non fanno che incasinare tutto...
i cimiteri sono pieni di buone intenzioni...
presupponiamo che l'ammo fosse già guasto, (nel nostro caso credo di aver capito parzialmente guasto) guasto del tutto...
presupponiamo che il venditore non se ne sia accorto (il venditore può essere un incompetente, uno che non ne capisce nulla).
Il venditore mette l'acquirente nelle condizioni di provare il mezzo (ed è qui il nocciolo della questione) e l'acquirente non se ne avvede...
perchè è concesso all'acquirente non accorgersene del malfunzionamento dell'ammo mentre per il venditore si presuppone a priori che debba essersene accorto?
ma a prescindere da questa considerazione dal momento che l'acquirente ha provato il mezzo e lo ha trovato idoneo e dopo qualche giorno e dopo averla usata (seppur per poca strada) si accorge che non funziona per quale motivo giuridico il venditore deve intervenire sull'intervento (che cmq nel nostro caso poteva essere effettuato in garanzia)?
Se un acquirente acquista un bene ad un prezzo più basso del suo reale valore è tenuto a dire al venditore che il prezzo è troppo basso? e può dopo una settimana il venditore richiedere un surplus di prezzo perchè non conosceva il reale valore del bene?
immagino di no...
Nell'ottica della libera contrattazione tu al venditore puoi chiedere quello che vuoi, anche la garanzia a vita...
il venditore è libero di concedere quello che chiedi oppure dirti di no e non concludere l'affare...
 
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Mòlle;5465509 ha scritto:
Però ragazzi mi chiedo: volete comprare qualcosa di usato, quindi risparmiando sensibilmente sul costo iniziale, per poi pretendere di avere le stesse garanzie (oltre che la stessa durata dei vari componenti) di un mezzo nuovo? C'è qualcosa che mi sfugge. :nunsacci:

Vogliamo tutto, subito, funzionante e a due spicci....:voxpopul::maremmac:
 

geminiT575

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perchè è concesso all'acquirente non accorgersene del malfunzionamento dell'ammo mentre per il venditore si presuppone a priori che debba essersene accorto?

Proprio per questo sarebbe stato giusto contribuire almeno in parte alla spesa. Entrambe secondo me hanno sbagliato a gestire la compravendita. Comunque sia ormai la situazione sembra si sia conclusa. Speriamo bene!!. ciao Tacito.
 
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...non ho letto tutto il topic, se l'ammo è ancora in garanzie perchè non contattare Sportler è chiedere la riparazione?!? sarà poi Sportler che si arrangia con Scott per la garanzia...o no?
 

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