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the.mtb.biker

Biker assatanatus
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a
Sei certo di questo? A rigor di logica non usufruisci di eventuale assicurazione della gara, ma per la assicuzione della tua affilazione, è come se stessi pedalando per i fatto tuoi e non in gara. Poichè, in ogni caso, per le due fattispecie non vi è differenza di rimborso nè sulle polizze ho mai letto nulla in proposito, non vedo perchè mai l'assicurazione della tua affiliazione non dovrebbe rimborsarti.....fermo restando che se è una clausola che hai letto, allora alzo le mani e ne prendo atto.:nunsacci:

Io mi riferisco alla situazione in cui uno corra con il numero di un altro, senza sostituire il nome.

Se ti fai male (o fai del male) per l'assicurazione risulta che stavi partecipando a una competizione senza però esserne autorizzato. Oltre al danno anche la beffa, perchè penso che la cosa possa anche sfociare in qualche forma di frode, dato che partecipi in maniera "abusiva".

Se invece "ti imbuchi" senza numero la cosa è diversa. Ma secondo me il fatto di trovarsi in una situazione così "dubbia" è sicuramente una anomalia, e magari pure un cavillo. Immagino che le assicurazioni non aspettino altro per tirarla lunga... :mrgreen:
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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Io mi riferisco alla situazione in cui uno corra con il numero di un altro, senza sostituire il nome.

Se ti fai male (o fai del male) per l'assicurazione risulta che stavi partecipando a una competizione senza però esserne autorizzato. Oltre al danno anche la beffa, perchè penso che la cosa possa anche sfociare in qualche forma di frode, dato che partecipi in maniera "abusiva".

Se invece "ti imbuchi" senza numero la cosa è diversa. Ma secondo me il fatto di trovarsi in una situazione così "dubbia" è sicuramente una anomalia, e magari pure un cavillo. Immagino che le assicurazioni non aspettino altro per tirarla lunga... :mrgreen:
L'andazzo delle assicurazioni lo conosciamo e concordo. Ma qualora io corressi una gara a nome di un altro, essendo io di fatto NON in gara, farei una denuncia alla mia assicurazione, come se mi fossi fatto male in un normale giro. Truffa non ve ne è di sicuro, perchè non conseguo un utile indebito con danno all'assicurazione. Discorso diverso sarebbe se l'assicurazione risarcisse solo le gare e uno simulasse un infortunio fattosi extragara. In ogni caso il fatto di non essere autorizzato, credo influisca sull'esito della gara stessa, sulla classifica ovviamente, ma ai fini della polizza assicurativa, direi che gli unici criteri necessari siano un regolare tesseramento e che l'evento sia avvenuto in una delle circostanze previste dalla polizza, ovvero gara, allenamento ecc....comunque all'atto di essere in bici. Cenni particolari nelle polizze non mi è capitato di leggerne. Non escludo che vi sia qualche orientamento giurisprudenziale che si è già espresso magari in circostanze del genere, ma non ne sono a conoscenza. Sarebbe interessante sapere se ci sono precedenti.
Ciò non toglie che in gara in maniera irregolare non ci si debba stare per molte altre ragioni, sia chiaro.
 
D

dandy1973

Ospite
assolutamente no. questo vale se pedali per i fatti tuoi.

ma se non sei iscritto alla gara e quindi non partecipi regolarmente, l'assicurazione legata all'affiliazione col cavolo che ti paga!!!

Sei certo di questo? A rigor di logica non usufruisci di eventuale assicurazione della gara, ma per la assicuzione della tua affilazione, è come se stessi pedalando per i fatto tuoi e non in gara. Poichè, in ogni caso, per le due fattispecie non vi è differenza di rimborso nè sulle polizze ho mai letto nulla in proposito, non vedo perchè mai l'assicurazione della tua affiliazione non dovrebbe rimborsarti.....fermo restando che se è una clausola che hai letto, allora alzo le mani e ne prendo atto.:nunsacci:



esatto, io intendo l'assicurazione della tua affiliazione, se non sei iscritto alla gara sei in giro da solo, poi l'assicurazione copre anche se sei in gara, è fatta se ti fai male in bici non se ti fai male in cucina, gara o non gara
 

SCUBIKER

Biker poeticus
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Direi che non "sembrerebbe", ma "è" .... hanno scritto dei bei "NON" in maiuscolo che non lasciano spazio ad interpretazioni. O assicurazione o ciccia ...
Il regolamento della DSB è diverso e consente entro una certa data di dare disdetta.

Sì, e se ricordo bene alla DSB per motivi di salute comprovati dal certificato medico o ti restituiscono i soldi o ti spostano l'iscrizione all'anno successivo anche in prossimità della gara e senza la necessità di aver sottoscritto l'assicurazione.
 

Wlaia

Biker ciceronis
29/5/13
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L'andazzo delle assicurazioni lo conosciamo e concordo. Ma qualora io corressi una gara a nome di un altro, essendo io di fatto NON in gara, farei una denuncia alla mia assicurazione, come se mi fossi fatto male in un normale giro. Truffa non ve ne è di sicuro, perchè non conseguo un utile indebito con danno all'assicurazione. Discorso diverso sarebbe se l'assicurazione risarcisse solo le gare e uno simulasse un infortunio fattosi extragara. In ogni caso il fatto di non essere autorizzato, credo influisca sull'esito della gara stessa, sulla classifica ovviamente, ma ai fini della polizza assicurativa, direi che gli unici criteri necessari siano un regolare tesseramento e che l'evento sia avvenuto in una delle circostanze previste dalla polizza, ovvero gara, allenamento ecc....comunque all'atto di essere in bici. Cenni particolari nelle polizze non mi è capitato di leggerne. Non escludo che vi sia qualche orientamento giurisprudenziale che si è già espresso magari in circostanze del genere, ma non ne sono a conoscenza. Sarebbe interessante sapere se ci sono precedenti.
Ciò non toglie che in gara in maniera irregolare non ci si debba stare per molte altre ragioni, sia chiaro.

L'assicurazione di solito copre la gara e l'allenamento, se partecipi ad una gara in modo non regolare non sei nè in gara nè in allenamento, e se dici che ti sei fatto male in allenamento mentre eri in gara, stai dichiarando il falso. Basta una GoPro e rischi non solo che l'assicurazione non copra, ma anche di trovarti una denuncia. Senza contare che se interviene l'assistenza sanitaria mica possono dire che hanno trovato un biker disperso nel bosco.
Poi, ovviamente, se il danno è lieve, per pochi euro l'assicurazione difficilmente andrà a verificare quello che dichiari. Ma se succede qualcosa di grosso ....
Senza contare che se nella caduta rimane coinvolto qualcun altro, sono cavoli acidi per tutti. Compreso il furbetto che ha"venduto" abusivamente il numero.
 

Wlaia

Biker ciceronis
29/5/13
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e come definiresti il pedalare extragara? non un allenamento?:nunsacci: A volte anche le gare vengono fatte per allenamento, figuriamoci.

"Pedalare extragara", cioè essere sul percorso della gara per gli affari propri è una cosa. Ma se hai addosso un pettorale ed un chip altrui non stai pedalando extragara ....:cucù::cucù:
Di solito le polizze sportive coprono il danno subito in gare organizzate dagli enti autorizzati o in allenamenti "organizzati" dalla società con cui si è tesserati (anche se individuali). Se partecipi senza titolo ad una gara non rientri in questi casi.
Come ho scritto, chiaro che se non succede nulla di particolarmente grave difficilmente approfondiscono e la dichiarazione che fai è sufficiente. Ma quella volta che ti capita qualcosa di serio, con interventi di medici, polizia, ecc., e magari il coinvolgimento di terzi, il fatto che tu abbia addosso un pettorale significa che stai facendo volontariamente una cosa che non potresti fare, il che potrebbe portare ad esclusioni di copertura da parte delle assicurazioni per colpa grave.
Ripeto, potrebbe. Non lo do per certo, perchè poi dipende da giudici ed avvocati. Ma per studi e lavoro ho spesso a che fare con le assicurazioni e sicuramente cercherebbero di escludere o di limitare il loro coinvolgimento.
Poi ti dirò che anche gli organizzatori in un caso del genere rischiano casini immani, perchè starebbe a loro verificare l'effettiva corrispondenza tra iscritto e partecipante, mentre quasi sempre quando ritiri il pettorale neanche ti guardano in faccia.
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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"Pedalare extragara", cioè essere sul percorso della gara per gli affari propri è una cosa. Ma se hai addosso un pettorale ed un chip altrui non stai pedalando extragara ....:cucù::cucù:
Di solito le polizze sportive coprono il danno subito in gare organizzate dagli enti autorizzati o in allenamenti "organizzati" dalla società con cui si è tesserati (anche se individuali). Se partecipi senza titolo ad una gara non rientri in questi casi........
Tua libera interpretazione che non condivido. Sarei curioso, come detto ieri, di sapere se ci sono precedenti giurisprudenziali in merito a controversie nate per questo.
"......
Poi ti dirò che anche gli organizzatori in un caso del genere rischiano casini immani, perchè starebbe a loro verificare l'effettiva corrispondenza tra iscritto e partecipante, mentre quasi sempre quando ritiri il pettorale neanche ti guardano in faccia.
Gli organizzatori non rischiano nulla. Io posso andare con la mia tessera a ritirare il mio pettorale e poi darlo ad un altro. Specie per chi prende il pacco gara e il numero nei giorni precedenti, cosa che sovente succede, soprattutto nei grandi eventi, anche quelli organizzati al top, sarebbe piuttosto facile da fare. Unico rimedio, sarebbe obbligare tutti a presentarsi in griglia con tesserino e foto e dopo il riscontro fare entrare in griglia il soggetto che si ha di fronte. Ovviamente impensabile.
 

Wlaia

Biker ciceronis
29/5/13
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Tua libera interpretazione che non condivido. Sarei curioso, come detto ieri, di sapere se ci sono precedenti giurisprudenziali in merito a controversie nate per questo.

Gli organizzatori non rischiano nulla. Io posso andare con la mia tessera a ritirare il mio pettorale e poi darlo ad un altro. Specie per chi prende il pacco gara e il numero nei giorni precedenti, cosa che sovente succede, soprattutto nei grandi eventi, anche quelli organizzati al top, sarebbe piuttosto facile da fare. Unico rimedio, sarebbe obbligare tutti a presentarsi in griglia con tesserino e foto e dopo il riscontro fare entrare in griglia il soggetto che si ha di fronte. Ovviamente impensabile.

Non so se ci sono precedenti giurisprudenziali specifici, ma la cosa conta relativamente. In Italia, il precedente non ha valore e fa solo orientamento. Che come tale può essere liberamente disatteso da parte del giudice, fosse anche orientamento della corte di cassazione.
In casi non specificamente disciplinati, come questo è, sta al giudice decidere in base a quanto viene provato e argomentato. Quindi tutto dipende dalla bravura degli avvocati.
E le assicurazioni (e quindi i loro avvocati),si attaccano a tutto e chiamano in causa qualunque persona/ente che possa anche in minima parte ridurre la loro esposizione prima di pagare.
E' chiaro che gli organizzatori più di tanto non possono fare. Ma non è detto che il giudice abbia il buon senso di capirlo.
Personalmente, ho visto infortuni/incidenti (in contesti diversi) in cui è stato negato il rimborso per motivi allucinanti ed in cui sono state chiamate in causa persone che quasi neanche sapevano di cosa si stava parlando. Non credo proprio che in un caso del genere le cose andrebbero in modo diverso.
Non a caso i regolamenti cercano di blindarsi con accettazioni delle regole, esclusioni della responsabilità ecc. Ma purtroppo la certezza assoluta non c'è.
 

SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
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Sinalunga (SI)
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Non so se ci sono precedenti giurisprudenziali specifici, ma la cosa conta relativamente. In Italia, il precedente non ha valore e fa solo orientamento. Che come tale può essere liberamente disatteso da parte del giudice, fosse anche orientamento della corte di cassazione.
In casi non specificamente disciplinati, come questo è, sta al giudice decidere in base a quanto viene provato e argomentato. Quindi tutto dipende dalla bravura degli avvocati.
E le assicurazioni (e quindi i loro avvocati),si attaccano a tutto e chiamano in causa qualunque persona/ente che possa anche in minima parte ridurre la loro esposizione prima di pagare.
E' chiaro che gli organizzatori più di tanto non possono fare. Ma non è detto che il giudice abbia il buon senso di capirlo.
Personalmente, ho visto infortuni/incidenti (in contesti diversi) in cui è stato negato il rimborso per motivi allucinanti ed in cui sono state chiamate in causa persone che quasi neanche sapevano di cosa si stava parlando. Non credo proprio che in un caso del genere le cose andrebbero in modo diverso.
Non a caso i regolamenti cercano di blindarsi con accettazioni delle regole, esclusioni della responsabilità ecc. Ma purtroppo la certezza assoluta non c'è.

La penso anch'io così. Considerando il "braccino corto" delle assicurazioni quando si tratta di pagare anzichè riscuotere, credo che nel caso di un partecipante infortunato che corre con chip e pettorale di un'altro, come minimo ci proverebbero a contestare il risarcimento. Magari il tutto finirebbe davanti ad un giudice.
 

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