Lunghezza: 32,40 Km
Dislivello: 1250m
Quota Max: 1014m
Tempo di percorrenza: 3h 30'
Cartografia: Finalese 1:25.000 Vivalda Editori
Difficoltà: BC/BC+
Il percorso H, lungo quasi 6km, riconoscibile perchè inizia da un eliporto in disuso, è quanto di più bello e vario si possa trovare sulle montagne vicino a Finale Ligure: single track, tratti veloci, muri e sponde lo rendono assolutamente imperdibile.
AVVICINAMENTO:
Si parte da Finalborgo dal Parcheggio di Porta Testa (lato Ovest del caratteristico paesino) in direzione di Calice. Passato Calice Ligure si prosegue per fino al bivio per Santa Libera ignorandolo. Andremo invece a svoltare a destra subito per ripida rampa al prossimo bivio, da questo punto dovremo incontrare i segnavia FIE Quadrato Pieno-Pallino Pieno (il colore rosso indica che siamo in liguria). La salita (su asfalto) ci porta ad un successivo bivio da prendere la direzione di destra, a sinistra andremmo a Chiazzari. Si arriva allabitato di Berea e qua la strada dovrebbe iniziare a scendere (se non ricordo male) attenzione che ad un certo punto della discesa (in lontananza si vede il paese di Vene) dobbiamo prendere a destra una ripida rampa (cemento che poi diventa strada sterrata) che ci introdurrà finalmente sulla parte sterrata della nostra salita. Come riferimento utilizzare sempre i segnavia FIE Quadrato Pieno-Pallino Pieno, anche se ogni tanto si incontrano dei cartelli marroni con il logo della MTB che indicano Madonna della Neve: la nostra prima meta in salita. Con andamento costante la strada continua a salira, talvolta su fondo non ottimo e con un paio di discesine che contribuiranno ad aumentare il nostro dislivello finale.
Occorre ignorare i bivi presenti sulla nostra destra, però ad un certo punto ci troveremo di fronte ad un bivio segnato da un certello in legno (scusate ma non ricordo la scritta) e prendere la direzione sinistra (nel sentiero di destra troveremo i segnavia FIE Pallino Pieno-Due Righe Piene Parallele). Dopo circa 800m (80m in dislivello circa) arriveremo alla Chiesa della Madonna della Neve 935m e a rincontrare la strada asfaltata che sale dal Melogno verso Pian dei Corsi. Lasciata la chiesa alla nostra sinistra andiamo verso est in leggera salita fino ad incrociare un bivio sulla sinistra che prenderemo per affrontare lultima ripida salita che ci condurrà finalmente al Pian dei Corsi 1014m, dove sotto alla seconda pala eolica troveremo la vecchia piazza dellelicottero dellEx Base Nato. Il sentiero inizia alla fine dello spiazzo in direzione sud.
LA DISCESA:
Si inizia con un tratto guidato dentro un toboga, quindi dopo un mezzacosta si arriva in una sezione ricca di compressioni e curve paraboliche. Si incrocia la strada provinciale che da Carbuta sale al Din-Melogno, la si traversa e si prosegue in un veloce tratto prestando attenzione agli alberi posti in perfetta traiettoria sino ad uscire nuovamente sulla strada provinciale in prossimita di un tomante. Si percorrono alcune decine di metri sulla provinciale per imboccare sulla destra una compressione alia quale segue un dosso; un ripido tratto porta su una strada sterrata che si segue verso destra per poche decine di metri. Si imboca un veloce sentiero che porta in localita Ca de Boretti. Di qui un breve tratto in asfalto conduce a Carbuta. Ancora su asfalto a sinistra seguendo la strada asfaltata per circa un chilometro raggiungendo S. Rocco dove si volta a destra su di una veloce sterrata in leggera discesa.
Dopo 1 km si volta a sinistra seguendo il sentiero contrassegnato da due pallini rossi pieni che scende a Pian Marino. Si attraversa il grande prato sino al suo termine, dal quale si imbocca una stradina sterrata che passa davanti ad una baracca; dopo una breve risalita si volta a sinistra e si inizia poco dopo una veloce discesa che porta in località Monte Sordo; due tornanti cementati portano ad una sbarra. Si prende a sinistra la strada asfaltata, si superano Le Case Valle (prestare la massima attenzione alle macchine che salgono in senso opposto) sino a raggiungere la chiesetta di S. Bernardo dove si imbocca una stradina sterrata sulla sinistra. Si continua sulla strada ora il leggera salita per poi arrivare al paese di Perti Alta (acqua) a questo punto parte una stradina sterrata sulla sinistra (osteria) che attraversando gli uliveti vi condurrà alla strada ciottolata che, con divertente discesa (prestare la massima attenzione agli escursionisti che salgono), vi conduce prima al Castello di Finalborgo e poi dopo un paio di tornarti al borgo concludendo questo emozionante giro.
VARIANTE:
Una volta arrivati ai Prati di Pian Marino invece di prendere la sterrata è possibile prendere il sentiero sulla sinistra che vi porterà a percorrere un ultimo tratto tecnico (forse il più difficile di tutto lintero percorso) costeggiando la Parete di Montesordo. Al primo bivio che si incontra girare a destra e in breve andremo ad incrociare la strada sterrata della discesa originale.
Il sentiero non presenta segni identificativi ma è facile da imboccare, è il sentiero che viene utilizzato per raggiungere la Grotta della Pollera.
Informazioni: FINALE FREERIDE
Dislivello: 1250m
Quota Max: 1014m
Tempo di percorrenza: 3h 30'
Cartografia: Finalese 1:25.000 Vivalda Editori
Difficoltà: BC/BC+
Il percorso H, lungo quasi 6km, riconoscibile perchè inizia da un eliporto in disuso, è quanto di più bello e vario si possa trovare sulle montagne vicino a Finale Ligure: single track, tratti veloci, muri e sponde lo rendono assolutamente imperdibile.
AVVICINAMENTO:
Si parte da Finalborgo dal Parcheggio di Porta Testa (lato Ovest del caratteristico paesino) in direzione di Calice. Passato Calice Ligure si prosegue per fino al bivio per Santa Libera ignorandolo. Andremo invece a svoltare a destra subito per ripida rampa al prossimo bivio, da questo punto dovremo incontrare i segnavia FIE Quadrato Pieno-Pallino Pieno (il colore rosso indica che siamo in liguria). La salita (su asfalto) ci porta ad un successivo bivio da prendere la direzione di destra, a sinistra andremmo a Chiazzari. Si arriva allabitato di Berea e qua la strada dovrebbe iniziare a scendere (se non ricordo male) attenzione che ad un certo punto della discesa (in lontananza si vede il paese di Vene) dobbiamo prendere a destra una ripida rampa (cemento che poi diventa strada sterrata) che ci introdurrà finalmente sulla parte sterrata della nostra salita. Come riferimento utilizzare sempre i segnavia FIE Quadrato Pieno-Pallino Pieno, anche se ogni tanto si incontrano dei cartelli marroni con il logo della MTB che indicano Madonna della Neve: la nostra prima meta in salita. Con andamento costante la strada continua a salira, talvolta su fondo non ottimo e con un paio di discesine che contribuiranno ad aumentare il nostro dislivello finale.
Occorre ignorare i bivi presenti sulla nostra destra, però ad un certo punto ci troveremo di fronte ad un bivio segnato da un certello in legno (scusate ma non ricordo la scritta) e prendere la direzione sinistra (nel sentiero di destra troveremo i segnavia FIE Pallino Pieno-Due Righe Piene Parallele). Dopo circa 800m (80m in dislivello circa) arriveremo alla Chiesa della Madonna della Neve 935m e a rincontrare la strada asfaltata che sale dal Melogno verso Pian dei Corsi. Lasciata la chiesa alla nostra sinistra andiamo verso est in leggera salita fino ad incrociare un bivio sulla sinistra che prenderemo per affrontare lultima ripida salita che ci condurrà finalmente al Pian dei Corsi 1014m, dove sotto alla seconda pala eolica troveremo la vecchia piazza dellelicottero dellEx Base Nato. Il sentiero inizia alla fine dello spiazzo in direzione sud.
LA DISCESA:
Si inizia con un tratto guidato dentro un toboga, quindi dopo un mezzacosta si arriva in una sezione ricca di compressioni e curve paraboliche. Si incrocia la strada provinciale che da Carbuta sale al Din-Melogno, la si traversa e si prosegue in un veloce tratto prestando attenzione agli alberi posti in perfetta traiettoria sino ad uscire nuovamente sulla strada provinciale in prossimita di un tomante. Si percorrono alcune decine di metri sulla provinciale per imboccare sulla destra una compressione alia quale segue un dosso; un ripido tratto porta su una strada sterrata che si segue verso destra per poche decine di metri. Si imboca un veloce sentiero che porta in localita Ca de Boretti. Di qui un breve tratto in asfalto conduce a Carbuta. Ancora su asfalto a sinistra seguendo la strada asfaltata per circa un chilometro raggiungendo S. Rocco dove si volta a destra su di una veloce sterrata in leggera discesa.
Dopo 1 km si volta a sinistra seguendo il sentiero contrassegnato da due pallini rossi pieni che scende a Pian Marino. Si attraversa il grande prato sino al suo termine, dal quale si imbocca una stradina sterrata che passa davanti ad una baracca; dopo una breve risalita si volta a sinistra e si inizia poco dopo una veloce discesa che porta in località Monte Sordo; due tornanti cementati portano ad una sbarra. Si prende a sinistra la strada asfaltata, si superano Le Case Valle (prestare la massima attenzione alle macchine che salgono in senso opposto) sino a raggiungere la chiesetta di S. Bernardo dove si imbocca una stradina sterrata sulla sinistra. Si continua sulla strada ora il leggera salita per poi arrivare al paese di Perti Alta (acqua) a questo punto parte una stradina sterrata sulla sinistra (osteria) che attraversando gli uliveti vi condurrà alla strada ciottolata che, con divertente discesa (prestare la massima attenzione agli escursionisti che salgono), vi conduce prima al Castello di Finalborgo e poi dopo un paio di tornarti al borgo concludendo questo emozionante giro.
VARIANTE:
Una volta arrivati ai Prati di Pian Marino invece di prendere la sterrata è possibile prendere il sentiero sulla sinistra che vi porterà a percorrere un ultimo tratto tecnico (forse il più difficile di tutto lintero percorso) costeggiando la Parete di Montesordo. Al primo bivio che si incontra girare a destra e in breve andremo ad incrociare la strada sterrata della discesa originale.
Il sentiero non presenta segni identificativi ma è facile da imboccare, è il sentiero che viene utilizzato per raggiungere la Grotta della Pollera.
Informazioni: FINALE FREERIDE