Ragazzi, condivido completamente il disappunto generale, però è un fatto universalmente accettato che ciascuno Stato sia sovrano sul proprio territorio, quindi, almeno in questo caso, l'impotenza delle forze dell'ordine italiane non dipende da difetti della legislazione interna, ma da carenze di quella del Paese straniero e dei relativi accordi internazionali.
Il principio generale che regola i rapporti tra Stati in materia penale è improntato alla reciprocità, ciò presuppone che le norme interne siano almeno compatibili. Semplificando, prima che uno stato possa accettare di perseguire un reato commesso in uno stato estero, quanto meno deve aver riconosciuto nella proprio ordinamento che quello stesso fatto sia un reato.
Ricordate i servizi televisivi sui mercati albanesi, dove le auto rubate in Italia erano in vendita con le targhe originali ancora montate? In quell'epoca non esiteva alcun accordo di reciprocità con l'Albania in materia penale, quindi non c'era modo di rientrare in possesso della propria auto rubata dopo che era arrivata sul territorio albanese.
E considerate che gli autoveicoli, essendo beni mobili censiti, nel nostro ordinamento sono identificati dal numero del telaio, collegato univocamente alla targa, registrati presso motorizzazione e PRA. Perciò è estremamente semplice accertarne la proprietà.
Per le biciclette il problema si complica: come dimostri la proprietà? se è una Kona Kula bianca, blu e rossa allora è la mia? servendoti della testimonianza del sivende dal quale l'hai acquistata o di quella degli amici? io, per poter dimostrare la proprietà qualora sia necessario,
fotogafo sempre il numero del telaio delle mie bighe, ma questo può essere utile solo se la biga rubata si trova sul territorio italiano e le forze dell'ordine hanno la possibiità di ispezionarla, verificando la corrispondenza del numero (sempre che non sia stato limato, perchè non esiste alcuna legge che imponga l'obbligo per le bighe di avere il numero ri telaio).
Dunque ditemi come pensereste di risolvere questo problema se foste voi i poliziotti:
(poniamo per assurdo che la legge di Vattelappesca sia identica a quella italiana)
mi rubano la biga,
la riconosco in vendita su un sito di Vattelappesca,
avverto la Polizia che, con una telefonata (altro assurdo), informa la disponibile e collaborativa (
) polizia di quel paese straniero,
l'Agente di Vattelappesca trova con facilità il responsabile del sito (
) il quale gli mostra tranquillamente la biga in questione (
)
il responsabile del sito afferma che io mi sbaglio e che lui è il legittimo proprietario
si apre sicuramente un contenzioso infinito tra me ed il tizio di Vattelapesca che dovrà necessariamente svolgersi innazi al giudice di Vattelappesca perchè la sentenza di un tribunale italiano non potrebbe essere eseguita all'estero e quindi sarebbe del tutto inutile.........
Questa è solo una semplificazione di ciò di cui stiamo parlando, quindi, almeno in questo caso, lascerei da parte i luoghi comuni sulle forze dell'ordine e sulle leggi italiane